Oh
qual d’Amori
Stuolo aman
piene Sparge di fioriLe
Adriachearene!Pien d’altionori Ecco ecco Imene, Per duo bei cuori Dagli astri ei viene.
Destin più degno Trarnoipoteo
NeH’uman
regno Allor ch’ei feoSuo nobil segno Teti e Peléo.
Per No^-e.
A
nobil prova intentoAmor
si volseA
fard’inclitipregiun dìtesoro.
Senno,Onestà,Valor,Grazia,Decoro,
Gentilezza, Beltatein unraccolse
.
L’elettaMassa invaghe esaldeei svolse Fila,ene ordiocon sovruman lavoro Altra Catena ched’argentood’oro,
E
diluceimmortai tutta l’avvolse.Quella orfestosodall’Idaliasede Recaa Imeneolà dovein Adria bagna Il VenetoLeon l’invittopiede,
Affinchèin nodod’insolubil fede
Per luisi stringaegregiaCoppia emagna, , Delprisco migliorsangue Italoerede
.
33;
PerrIngressod'un Procuratore diS. Marco.
P
erchèsiraraemai Virtudein terra?Perchè l’Invidia rea,che tortovede,
La
debita digloriaa leimercede Audaceniega,ela disarma catterra.
Belladel mar Reina,acuidisserra I suoitesor Prudenza,eal fiancosiede
„. Retta Equitateed incorrottaFede, .
Che
tuo sostegno sone inpaceeinguerra,Ben sai comeVirtù ne’ cuor s’accende
Al
vivo balenardi fregialteri,
Ond’orsìchiaro iltuo
Manin
risplcnde.Ella perte fraglionorgiustie veri _ Cresce, eperessailtuogran
Nome
ascende. Suquantifuroo son famosiImperi
-OrazionedelB. GirolamoMiani.
Signor, deh mira il fralche micirconda
E
grava,ai ben oprar ritegnoeinciampo,
E
qualcontrame
surgearmatoin campo Feroce stuoldallatartareasponda.Il mio cor gela,ecome alvento fronda Trema,nè trovaahimèsostegno o scampo.
Ah
scenda inme
di tuaPietate un lampo.Che
novalenaagli egrisensi infonda._ _> f o
. o.
Se tuaGiustizia allemiserie estreme
Mi
danna,csordaal miopregar contrasta,
Che
non diranno ituoi nemici emiei?Diran chein te malposiogni miaspeme
,
Che
a mio soccorsoil tuopoternon basta.Che
unDio veracee Salvatornon sei.- I
P<rS. AlbertoSiciliano.
Oh
comespesso a falsao incertalibraUman
pensierVirtude e Vizioappende, Secauto e lento ogni secreta fibra Delcorprofondo a sceverarnonprende!Queichedellegiust’almcil mcrtolibra Quaggiù
sommo
Pastor benTocchio intende,
E
da lungo esplorar cheiltuttocribraNorma
secura a’suoiDecreti attende.Non
atalprova però Fopre eipose Del Drepanense Eroe.Che
al suoferetro Discesi Angiolieletti alui festose Laudiintonaro dicelestemetro,
A
cui bentosto inlietosuonrispose Dal Vaticanoil Successor diPietro.Per Santa Barbara
.
Schiera chese
1
conbellic’armi ignote
A
1prischigiorni altoriparoalRegno
,Ch’empie Fernando, amato
Nome,
edegno D’invidia obbiettoallestagionremote,
Mira,dehmira,dall’eternerote Qual sute volgei raid’affetto inpegno Lei che tua spemein campoetuosostegno Oggi sacrifestosiinni riscote.
Or
pregaleiche al rcgal solioaccantoLà
doveilSaggio siede,ilGiusto, ilPio, Tecoimmortaidivalorserbi ilvanto;Valor,ond’ellaarmatail pettooffrio Delpadre
(ahcrudo mostro
!^a
icolpi,e ’ntanto Fremer Naturaper orrorslidio
.
ì5 La, Caritàdel Beato Miapi.
Bella Virtute,ohdiiqualardéesplende_
' Immortailucetuo.palese aspetto.,’.
t
E
oli qualnovoineffabiledilettoE
amor ditua beltà nell’almeaccende!Ben
è l’alt’opra, acuiMiano
intendeDi
Caricatepienla menteeil petto.Tal,cheperessa iltuo fulgorperfetto Traluce ein pregio adogni gente ascende.
Qual non infusealleritroseciglia Del Batavo infedcldi sevaghezza
,
Seipur ebbrodi giojaemeraviglia Del grand’Eroela Virtù lauda eprezza,03’
Magnanima
Virtù veracefigliaDi
quella Fè, ch’ci non conosceesprezza!Per Monaca. ' >
Se
amordiLibertà sìforte accende L’augel,la tigre,edilbone,cl’orso,
Che
quellaognundi lorcon unghie,o morso,O
con lafuga asuopoter difende,Costei chemeglio ancor suoidrittiintende Colnaturale di ragionsoccorso
,
Com’orde’ giorni suoinelpiùbel corso Sì lietaepagaai lacci ilpiè distende?
O
di supernaGraziainvitta forza!Non
chei rubelliaflètti,ovealeipiace,
Le
più innocenti voglieinpetto ammorza;E
pasce ilcordi verogaudio e pace Oltre iconfindellaterrenascorza:E
stupida Natura osservae tace.3*
PerLaurea,in Legge.
Poical
Pomo
fatai la man disteseL’incauto Padre, ohqual mai notteoscura Sisparse intornoall’aurealuce epura
,
Che
dentroaH’almc ildivin Fabbroaccese!Quindiin Sinaa dettartremendoei scese L’infusaall’uomo eterna Legge, in dura Pietra vergolla, einnostra fral natura Poscia aintegrarla ei stessoogni opraintese.
Di
là,saggio Garzone,avido bei DelVer,
del Giustogl’incorrotti semi.Dolce speme de’ Buoni, orrorde’ Rei.
Pertefiapoi,chenovel lumeaTemi S’aggiunga interra,eal balenar dilei L’iniquaFrodeela Baldanza tremi.
Sulo stessoargomento.
Non
d’interaVittoria èpremiointero Ildotto Allor, cheti verdeggiainfronte.<•'
Da
te benaltreassaipiù degneeconteAstreavuol provedi valorguerriero.
A
te domare starubello eferoStuolche sempre amalfar levogliehapronte
,
Fabbro d’inganni,di calunniee d’onte Pertirargiùdiseggioil Drittoe’1 Vero.
Già infìntepugneancor l’invitta
Roma
I prodifigliesercitarsolea
Di
frondeornando a’ vincitorlachioma.Ma
soldivera•gioja allors’empieaQuando
peressi incatenataedoma
L’AffricanaSuperbiail suolmordea.
37 PerlaSignora AmorettiLaureata
.
1orse dagli astri,ovelocò suasede
,
Fc’ diTemilà figlia anoi ritorno ? Etordi Froda ed’ignoranzaascorno Fa dell’eterno Vero al
mondo
fede?Questa cheinmezzoa tantosenno siede
Alma
Donzella, e insermon tersoeadorno Tantofulgor di sapienza intorno Spande,cheognundimaraviglia fiede,
Già mio pensiero adubitarsospinse
Non
siala sempre invanoattesaDea,Che
le leggidal sendi Gioveattinse.
E
credereilo pur,s’oggimcn
rea Fusse la Terra,che allorquandoastrinse Il fallirnostroadipartirne Astréa.PerleFeste fattein San-Secondoa S.A.R.
Ardua
fu sempre ed’onordegnaimpresa L’aprirside’ Regnanti alcorla via.
Tu, San-Secondo, te la apristi,eascesa Tuagloria èin gradoassaimaggiordipria
La
pura Fèche inognipettoaccesa All’augusto Fernandoincontrouscia,E
in nuoveguise adonorarlo intesaDi
plausoefesta ognicontrada empia,Oltr’usopiacqueallagrand’
Alma
,eohquai D’amoreate non dièsecuripegni Co’regidetti,che mentir nonsanno!Su l’alidella