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Salamandridae

Triturus carnifex Tritone crestato italiano

Presenza certa, riproduzione accertata.

L'adulto è caratterizzato da una colorazione giallo-aranciata del ventre e marrone scuro del dorso e dei fianchi con pezzature nere.

Il maschio presenta una cresta dorsale lungo tutto il corpo (ad eccezione del punto di passaggio tra il tronco e la coda) che diviene alta più di un centimetro durante il periodo riproduttivo. Il maschio si differen-zia, inoltre, per la presenza di fasce bianca-stre ai lati della coda e di un rilievo cloacale emisferico. Caratteristica la presenza di una riga gialla sul dorso sempre presente nella femmina adulta di questa specie. Si tratta di un vorace predatore di invertebrati acquatici e uova e larve di altri anfibi. Abita stagni, piccole pozze d'acqua, maceri con vegeta-zione acquatica e acqua non troppo torbida.

Trascorre molto tempo anche fuori dall'ac-qua. Depone le uova, dopo una particolare parata nuziale durante la quale il maschio mette in evidenza la cresta e le fasce bianche della coda, una ad una incollandole alle foglie di piante acquatiche di cui ripiega la lamina utilizzando le zampe posteriori. Le larve presentano branchie esterne e apice della coda filiforme. E' un Anfibio certamen-te ancora rinvenibile nella pianura, ma che fatica sempre più a ritrovare condizioni adatte alla sua sopravvivenza a causa della distruzione del sistema di scolo minore (sostituito dai drenaggi sotterranei), della

minor disponibilità di raccolte d'acqua permanenti e della scomparsa dei siti ideali per la riproduzione (presenza di pesce che si nutre soprattutto delle sue forme giovani-li, inquinamento dell'acqua, distruzione della vegetazione acquatica e riparia). I siti adatti alla sua riproduzione continuano a scomparire con frequenza preoccupante.

Può essere favorito mediante la ricreazione di habitat adeguati, anche di piccole dimen-sioni (vasche per Anfibi). È presente, ma con estrema disconinuità, in tutti i comuni indagati con maggior frequenza nelle aree collinari ove la specie trova le relitte zone adatte alla riproduzione. Presente all’interno del Parco regionale dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell’Abbadessa (Scheda NATURA 2000-schede descrittive dei SIC ZPS della Regione Emilia-Romagna).

Triturus vulgaris Tritone punteggiato Presenza certa, riproduzione accertata.

Piccolo tritone dall'aspetto minuto e aggra-ziato. La sua livrea è chiara con piccole maculature scure. Il maschio può raggiun-gere la lunghezza di 11 cm ed è provvisto di cresta, più evidente nel periodo riproduttivo.

La femmina presenta striature e cresta meno marcate e dita prive di pliche cutane-e. E' un tritone poco legato all'acqua, anche se sono note lunghe permanenze in acqua di popolazioni della pianura e collina bolo-gnesi (Bigazzi & Fellegara, 1993). La spe-cie viene data da adattabile e diffusa (Bi-gazzi & Fellegara, 1993) a variamente distribuita (Mazzotti & Stagni, 1993). Come per la precedente anche per questa specie le segnalazioni sono discontinue e concen-trate nelle are collinari.

Plethodontidae

Speleomantes italicus Geotritone italico Nonostante le numerose segnalazioni aneddotiche su questa specie relativamente alle formazioni carsiche mancano segnala-zioni scientifiche certe per cui il Geotritone è da ritenersi verosimilmente non presen-te.Sulla specie esiste comunque per il Parco dei Gessi una segnalazione forte-mente dubbia (Croara, m 216; Calzolari &

Contri, 1982) che non è stato possibile confermare. Il territorio del Parco presenta caratteristiche parzialmente idonee alla specie, che frequenta cavità naturali e ambienti ipogei in generale, compresi quelli di origine carsica. Si trova tuttavia al di fuori

della fascia bioclimatica a cui la specie appare più legata nel territorio regionale.

Presente all’interno del Parco regionale dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell’Abbadessa (Scheda NATURA 2000-schede descrittive dei SIC ZPS della Regione

Emilia-Romagna).

Anura

Discoglossidae

Bombina pachypus Ululone appenninico Presenza dubbia. Non ci sono segnalazione recenti nell'area dei tre comuni (ultime negli anni '70-'80 – Rio di Monte Calvo e Calan-chi dell’Abbadessa). Anche per le stazioni conosciute all'interno del Parco Regionale dei Gessi bolognesi e dei Calanchi dell'Ab-badessa, ma poste in comune di Pianoro, non sono più stati osservati animali negli ultimi anni. Specie in fortissimo regresso nell'intera provincia di Bologna Presente all’interno del Parco regionale dei Gessi Bolognesi e Calanchi dell’Abbadessa (Scheda NATURA 2000-schede descrittive dei SIC ZPS della Regione

Emilia-Romagna).

Bufonidae

Bufo bufo Rospo comune Presenza certa, riproduzione accertata. La specie risulta segnalata ancora con buone densità. E' il tipico rospo tozzo e dalla pelle verrucosa. Il dimorfismo sessuale accentua-to determina le deimensioni quasi doppie (15-20 cm) delle femmine rispetto ai ma-schi. Animale tendenzialmente ubiquitario, frequenta anche centri abitati, parchi, giardini ed abitazioni (cantine, ricoveri attrezzi, ecc.). Diffuso ovunque anche se le popolazioni della pianura sono in calo a causa di molteplici fattori: tra i principali segnaliamo l’impatto della rete stradale che causa ogni anno (soprattutto in periodo riproduttivo) la decimazione di intere popo-lazioni.

Bufo viridis Rospo smeraldino Presenza certa, riproduzione accertata.

Rospo di piccole dimensioni tipicamente provvisto di colorazione mimetica a mac-chie irregolari verdi su sfondo biancastro.

Animale terricolo, legato ad ambienti umidi (lettiere di foglie, golene, fossati, parchi alberati), anche lontani dall'acqua, utilizza stagni e raccolte d'acqua per la deposizione delle uova che si presentano sotto forma di

lunghi cordoni ancorati alla vegetazione acquatica. I girini sono più chiari rispetto a quelli del rospo comune. Il maschio si differenzia dalla femmina per la robustezza delle zampe anteriori, non presentando, questa specie, una marcata dimorfia ses-suale. Il rospo smeraldino sembra convive-re senza problemi con il rospo comune, anche se non sempre la loro distribuzione si sovrappone (il rospo smeraldino sembra esser più termofilo). In alcuni casi il rospo smeraldino si rinviene con maggiore fre-quenza rispetto al comune. Il limite alla sua distribuzione è legato alla carenza di am-bienti di rifugio e di aree per la riproduzione (raccolte d'acqua stagnante prive di pesci).

Hylidae

Hyla intermedia Raganella italiana Presenza certa, riproduzione accertata.

Specie legata ai canneti, ha mostrato un certo recuparo nell'ultimo decennio. Carat-teristica rana dalla colorazione verde chiara e dalle dita provviste di ventose apicali che le consentono l'accesso ad un habitat esclusivo (per un Anfibio): le fronde di arbusti ed alberi di piccole dimensioni. La sua vita dipende ugualmente dalla presen-za di raccolte d'acqua in cui depone le uova in ammassi gelatinosi. I girini sono caratte-rizzati dalla disposizione laterale degli occhi e dalla coda provvista di una vela che si protrae fin sul corpo. La vita sulla vegeta-zione arboreo-arbustiva la espone ad un maggior pericolo di contatto diretto con le sostanze irrorate in agricoltura. Il suo prin-cipale fattore limitante sembra però essere la rarefazione dei siti adatti alla riproduzione e all'accrescimento delle larve a causa della chiusura dei maceri e della cattiva qualità delle acque superficiali. In pianura è ancora diffusa anche se le segnalazioni in merito alla sua presenza sembrano in calo. Può essere favorita mediante la realizzazione di piccole raccolte acqua permanenti (la raganella depone più tardi rispetto ai rospi e alle rane) in prossimità di siepi, piantate, filari alberati. La sua distribuzione è data come diffusa e continua a livello collinare, mentre sono in serio pericolo le popolazioni isolate della pianura soggette, anche, a notevole riduzione (Bigazzi e Fellegara, 1993).

Ranidae

Rana catesbeiana Rana Toro Specie alloctona invasiva, fortemente competitiva con la batracofuana autoctona.

Cominciano ad essere presenti segnalazio-ni di questa specie anche per il territorio più settentrionale del comune di Castenaso.

Non sono accertati casi di riproduzione.

Rana dalmatina Rana agile Presenza certa, riproduzione accertata.

Rana rossa dalla fisionomia slanciata, lunga fino a 9 cm e con colorazione grigio-rosata.

Il muso tipicamente allungato e l'articola-zione tibio-tarsica con zampa posteriore estesa in avanti supera abbondantemente la punta del muso stesso. Presenta una macchia scura tra il timpano, la rima bocca-le e l'occhio. Frequenta boschi e incolti umidi. E' legata all'acqua solo in periodo riproduttivo. In pianura ha distribuzione localizzata in prossimità di zone umide alberate. Comune in collina. Questa specie è risultata più presente nell'ambito del territorio oggetto d'indagine soprattutto nelle aree collinari e pedecollinari. Meno frequen-te nell'alta pianura.

Rana lessonae Rana di Lessona Presenza certa, riproduzione accertata, presente solo in pianura e verosimilmente in declino.

Rana sinklepton <escu-lenta>

Rana verde Presenza certa, riproduzione accertata.

Specie da comune a molto comune, che comunque ha mostrato negli ultimi anni una certa regressione.

REPTILIA