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Analisi comparativa tra i sistemi generali di riciclo degli imballaggi utilizzati nei quattro paes

3. I SISTEMI EUROPEI DI GESTIONE DEGLI IMBALLAGGI DI CARTA E CARTONE IN ALCUNI PAES

3.6 Analisi comparativa tra i sistemi generali di riciclo degli imballaggi utilizzati nei quattro paes

In questo paragrafo è stata effettuata un’analisi comparativa, tramite l’utilizzo di una tabella, fra i quattro paesi analizzati, tenendo conto di alcune variabili che riguardano i diversi sistemi utilizzati nell’ambito del riciclo degli imballaggi. Queste variabili sono: la forma giuridica, la prevenzione dell’impatto ambientale degli imballaggi, le modalità di raccolta dei rifiuti, le modalità di riciclo dei rifiuti, le modalità di finanziamento del sistema, la scelta sull’utilizzo del marchio “Punto Verde” e la presenza nell’alleanza EXPRA.

Tabella 2: Analisi comparativa tra i sistemi di riciclo degli imballaggi utilizzati nei quattro paesi analizzati

VARIABILI ITALIA GERMANIA FRANCIA BELGIO

FORMA GIURIDICA Consorzi (CONAI, COMIECO, COREPLA, CiAL, RILEGNO, RICREA, COREVE) 9 società a responsabilità limitata303 Associazione no profit (CITEO) 2 associazioni no profit (VALIPAC e FOST PLUS)

PREVENZIONE Imprese Imprese Imprese Imprese

RACCOLTA RIFIUTI Enti locali, CONAI, imprese private Sistemi EPR Enti locali, singole imprese Enti locali e VALIPAC RICICLO RIFIUTI In modo autonomo o aderendo al compliance scheme CONAI In modo autonomo o aderendo ai sistemi EPR In modo autonomo o aderendo al compliance scheme CITEO Sistemi EPR

303 Bellandvision, Der Grune Punkt- Duales system Deutschland, Interseroh, Landbell, Reclay Vfw- Redual, RKD

FINANZIAMENTO DEL SISTEMA Contributo Ambientale CONAI (CAC) Pagamento di una tariffa, diversa a seconda della società Pagamento di una tariffa Pagamento di un contributo per finanziare le attività UTILIZZO MARCHIO “PUNTO VERDE” NO

SI, solo la società

Der Grune Punkt SI SI, solo Fost Plus

MEMBRO EXPRA SI NO NO SI

La prima variabile che è stata messa a confronto concerne la forma giuridica che mostra come le quattro nazioni analizzate utilizzino ognuno una tipologia diversa. In Italia, viene utilizzato un consorzio, il consorzio CONAI, al quale aderiscono circa 800.000 imprese produttrici ed utilizzatrici di imballaggi. La particolarità risiede nel fatto che l’Italia è l’unico paese europeo ad utilizzare la forma consortile.304

In Germania, ai fini della raccolta, del riciclo e del recupero dei rifiuti di imballaggio, i produttori e i distributori di imballaggi possono iscriversi ad uno dei nove PRO (Organizzazioni dei produttori per la responsabilità del prodotto) accreditati. I produttori possono scegliere, in base alle proprie esigenze, a quale società rivolgersi, dato che esse svolgono le medesime funzioni.

Anche in Francia i produttori e i distributori di imballaggi possono iscriversi ad un unico PRO accreditato, CITEO, che è un’associazione nata dalla fusione tra Eco-Emballages e Ecofolio. In questo caso l’adesione comporta il pagamento di un contributo per finanziare la raccolta, il riciclo ed il recupero.305

304 CONAI, “Vademecum per la gestione ambientale degli imballaggi: come orientarsi in caso di esportazione nei paesi

UE”, Disponibile su: https://www.conai.org/wp-

content/uploads/2018/02/VADEMECUM_GESTIONE_IMBALLAGGI_IN_EUROPA_Vol_1.pdf

305 CONAI, “Vademecum per la gestione ambientale degli imballaggi: come orientarsi in caso di esportazione nei paesi

UE”, Disponibile su: https://www.conai.org/wp-

Infine, in Belgio troviamo un’altra tipologia di forma giuridica perché le due organizzazioni che si occupano del riciclo e del recupero (Valipac e Fost Plus) sono delle associazioni no profit. Poiché si tratta di un sistema di questo tipo, per aderire è necessario il pagamento di un contributo per cofinanziare la raccolta differenziata, il riciclo ed il recupero.306

La seconda variabile analizzata riguarda la prevenzione dell’impatto ambientale degli imballaggi. In questo caso tutte e quattro le nazioni considerate devono verificare che gli imballaggi da loro immessi sul mercato siano conformi ai requisiti che riguardano la composizione, la riutilizzabilità e la recuperabilità degli imballaggi stessi. I suddetti imballaggi devono essere conformi agli standard EN 13427, EN 13428, EN 13429, EN 13430, EN 13431.307

La terza variabile analizzata riguarda le modalità con cui vengono raccolti i rifiuti (domestici308 e

industriali) nei vari paesi. Con raccolta si intende “tutte le operazioni di intercettazione dei rifiuti di imballaggio sia urbani che commerciali industriali.”309

In Italia esistono due modalità di raccolta a seconda della tipologia di rifiuti. Per quanto riguarda la raccolta dei rifiuti di imballaggio urbani (e assimilati), essa viene svolta dai comuni direttamente o attraverso gestori incaricati (waste utilities), mentre la raccolta dei rifiuti commerciali e

industriali può essere effettuata attraverso tre modalità: una prima modalità riguarda la

possibilità, per i produttori di imballaggio, di aderire al compliance scheme CONAI che si occuperà delle varie attività necessarie alla raccolta. Una seconda modalità riguarda la possibilità di

organizzare autonomamente la raccolta dei rifiuti di imballaggio (self compliance), previa

autorizzazione del Ministero dell’Ambiente. L’ultima modalità permette ai produttori di imballaggi di organizzare la raccolta avvalendosi di imprese private. 310

306 CONAI, “Vademecum per la gestione ambientale degli imballaggi: come orientarsi in caso di esportazione nei paesi

UE”, Disponibile su: https://www.conai.org/wp-

content/uploads/2018/02/VADEMECUM_GESTIONE_IMBALLAGGI_IN_EUROPA_Vol_1.pdf

307 CONAI, “Vademecum per la gestione ambientale degli imballaggi: come orientarsi in caso di esportazione nei paesi

UE”, Disponibile su: https://www.conai.org/wp-

content/uploads/2018/02/VADEMECUM_GESTIONE_IMBALLAGGI_IN_EUROPA_Vol_1.pdf

308 Con raccolta dei rifiuti domestici si intende più comunemente la raccolta differenziata.

309 CONAI, “Vademecum per la gestione ambientale degli imballaggi: come orientarsi in caso di esportazione nei paesi

UE”, Disponibile su: https://www.conai.org/wp-

content/uploads/2018/02/VADEMECUM_GESTIONE_IMBALLAGGI_IN_EUROPA_Vol_1.pdf

310 CONAI, “Vademecum per la gestione ambientale degli imballaggi: come orientarsi in caso di esportazione nei paesi

UE”, Disponibile su: https://www.conai.org/wp-

In Germania per la raccolta dei rifiuti di imballaggio (sia urbani che commerciali e industriali) esistono due modalità, diverse da quelle che sono consentite in Italia.

In primo luogo, è possibile notare come le i comuni e gli altri enti locali non abbiano nessun ruolo nell’attività di raccolta,311che viene svolta dai sistemi che fanno riferimento al principio della

responsabilità estesa del produttore (Sistemi EPR). Con responsabilità estesa del produttore, come anticipato, si intende l’obbligo da parte dei produttori di imballaggi di assumersi la responsabilità finanziaria ed organizzativa della gestione della fase del ciclo di vita in cui il prodotto diventa un rifiuto.312 Questa responsabilità può essere delegata ad imprese operanti sul territorio che hanno

come core business lo svolgimento di attività di raccolta, riciclo e recupero di rifiuti. Ciò è esattamente quello che succede in Germania per quanto concerne la raccolta poiché le imprese che producono imballaggi si rivolgono alle nove aziende a responsabilità limitata accreditate dal Ministero dell’Ambiente. Esse sono: Bellandvision, Der Grune Punkt- Duales System Deutschland, Interseroh, Landbell, Reclay Vfw, RKD Recycling Kontor Dual, Veolia, Zentek e ELS.

In alternativa, è consentito che le aziende produttrici di imballaggi svolgano l’attività di raccolta in proprio.313

In Francia, l’attività di raccolta dei rifiuti è simile a quella italiana poiché si ha una differenza tra rifiuti urbani e rifiuti industriali. Nel caso dei rifiuti urbani l’attività di raccolta viene effettuata dagli enti locali mentre per quanto riguarda i rifiuti industriali sono le industrie stesse che hanno

l’obbligo di selezionarli e recuperarli in appositi canali (self compliance).314

Nell’ultima nazione analizzata, il Belgio, le attività di raccolta si suddividono in due canali. Per quanto riguarda la raccolta di rifiuti domestici, essa viene svolta dagli enti locali, come in Italia e in Francia, mentre per quanto riguarda i rifiuti industriali, i produttori di imballaggi devono aderire al compliance scheme VALIPAC.

311 CONAI, “Vademecum per la gestione ambientale degli imballaggi: come orientarsi in caso di esportazione nei paesi

UE”, Disponibile su: https://www.conai.org/wp-

content/uploads/2018/02/VADEMECUM_GESTIONE_IMBALLAGGI_IN_EUROPA_Vol_1.pdf

312 Laboratorio ref. “La responsabilità estesa del produttore (EPR): una riforma per favorire prevenzione e riciclo”

Disponibile su: https://www.refricerche.it/fileadmin/Materiale_sito/contenuti/Contributo_n.137.pdf

313 CONAI, “Vademecum per la gestione ambientale degli imballaggi: come orientarsi in caso di esportazione nei paesi

UE”, Disponibile su: https://www.conai.org/wp-

content/uploads/2018/02/VADEMECUM_GESTIONE_IMBALLAGGI_IN_EUROPA_Vol_1.pdf

314 CONAI, “Vademecum per la gestione ambientale degli imballaggi: come orientarsi in caso di esportazione nei paesi

UE”, Disponibile su: https://www.conai.org/wp-

La variabile successiva riguarda le modalità attraverso le quali vengono finanziati i diversi sistemi. In Italia CONAI pone a carico dei consorziati un contributo definito Contributo Ambientale CONAI (CAC). Come affermato dal consorzio stesso, questo contributo rappresenta “la principale forma di finanziamento per ripartire tra produttori e utilizzatori i corrispettivi per i maggiori oneri relativi alla raccolta differenziata nonché gli oneri per il recupero e riciclaggio degli imballaggi conferiti al servizio di raccolta differenziata”.315 Esso è posto a carico dei produttori di imballaggi, i quali, tramite CONAI, lo versano ai vari consorzi di filiera.

In Germania, i produttori, per aderire ad una delle nove società accreditate, devono pagare una tariffa, diversa per ogni società, che riflette le spese sostenute per la raccolta, il riciclo ed il recupero dei materiali, nonché dei profitti trattandosi di sistemi con fini di lucro.316

In Francia le modalità di finanziamento del sistema sono simili a quelle della Germania poiché i produttori di imballaggi sono tenuti a pagare una tariffa a CITEO per finanziare la raccolta ed il riciclo degli imballaggi e le varie iniziative di eco-design e di sviluppo di nuovi imballaggi messe in atto dalla società.317

Per quanto riguarda, infine, il Belgio, le modalità di finanziamento consistono in un contributo, essendo due associazioni no profit, che gli aderenti erogano per cofinanziare la raccolta

differenziata, il riciclo ed il recupero dei materiali di imballaggio.318

La quinta variabile analizzata riguarda le modalità di riciclo e recupero dei vari imballaggi. In Italia i produttori di imballaggi hanno due scelte: la possibilità di aderire, in modo volontario, al consorzio CONAI o la gestione in economia. Nel caso in cui i produttori optino per la seconda via (self

compliance), devono dimostrare di aver organizzato un sistema secondo criteri di efficienza, efficacia ed economicità ottenendo un riconoscimento dal Ministero dell’Ambiente.319

315 CONAI, (2019), “Programma generale di prevenzione e di gestione degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio-

Relazione generale consuntiva 2019”, Disponibile su: http://www.conai.org/wp- content/uploads/dlm_uploads/2020/07/PGP_CONAI_2020_def-1.pdf

316 CONAI, “Vademecum per la gestione ambientale degli imballaggi: come orientarsi in caso di esportazione nei paesi

UE”, Disponibile su: https://www.conai.org/wp-

content/uploads/2018/02/VADEMECUM_GESTIONE_IMBALLAGGI_IN_EUROPA_Vol_1.pdf

317 CITEO, “La contribution 2021 pour le recyclage des emballages ménagers”, Disponibile su:

https://www.citeo.com/le-mag/la-contribution-2021-pour-le-recyclage-des-emballages-menagers/

318 CONAI, “Vademecum per la gestione ambientale degli imballaggi: come orientarsi in caso di esportazione nei paesi

UE”, Disponibile su: https://www.conai.org/wp-

content/uploads/2018/02/VADEMECUM_GESTIONE_IMBALLAGGI_IN_EUROPA_Vol_1.pdf

319 Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, (2006), “Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n.152: Norme in materia

Stessa cosa avviene in Francia dove i produttori possono aderire al compliance scheme CITEO o, qualora lo ritengano necessario, gestire autonomamente i propri rifiuti attraverso gli operatori privati all’interno del territorio nazionale.

In Germania, le modalità di riciclo sono simili a quelle già viste in Italia e Francia con l’unica differenza che i produttori hanno la possibilità di scegliere a quale delle nove società accreditate far gestire i rifiuti di imballaggio, invece che l’unico compliance scheme degli altri due paesi. Anche nel caso della Germania, vi è la possibilità di poter gestire in modo autonomo i propri rifiuti.320

L’ultimo paese analizzato, il Belgio, ha delle modalità diverse di gestione dei rifiuti di imballaggio rispetto agli altri tre paesi perché, mentre in Italia, in Germania ed in Francia l’adesione ai rispettivi compliance schemes è volontaria, in Belgio i produttori di imballaggi sono tenuti

obbligatoriamente ad aderire ad uno dei due sistemi. Ai fini del riciclo dei rifiuti di imballaggio urbani, i produttori devono iscriversi a Fost Plus, mentre, ai fini del riciclo degli imballaggi commerciali e industriali i produttori devono aderire VALIPAC. Nella normativa belga non è contemplata la gestione in autonomia dei rifiuti di imballaggio.321

La successiva variabile analizzata riguarda l’utilizzo da parte dei vari sistemi del logo “Punto verde”. Ricordo che questo marchio viene utilizzato come simbolo di partecipazione e di finanziamento dell’imballaggio al rispettivo sistema di gestione degli imballaggi.

Partendo dall’Italia possiamo notare dalla tabella che il sistema CONAI non ha sottoscritto un contratto di licenza d’uso del marchio con i titolari DSD e PRO Europe, pertanto non può conferire tale licenza ai propri consorziati.322

In Germania solo la società accreditata Duales System Deutschland GMBH può concedere la licenza d’uso ai propri clienti essendo il proprietario del marchio mentre in Belgio la può

concedere solo Fost Plus. Pertanto, in Germania e in Belgio l’uso del marchio è consentito solo a chi ha sottoscritto un contratto con queste due organizzazioni.323

320 Camera di Commercio Italo-Germanica, “Normativa sullo smaltimento gestione imballaggi in Germania: Allegato

tecnico

321 CONAI, “Vademecum per la gestione ambientale degli imballaggi: come orientarsi in caso di esportazione nei paesi

UE”, Disponibile su: https://www.conai.org/wp-

content/uploads/2018/02/VADEMECUM_GESTIONE_IMBALLAGGI_IN_EUROPA_Vol_1.pdf

322 CONAI, “Informativa sul marchio registrato “Punto Verde” degli imballaggi”, Disponibile su:

https://www.conai.org/wp-content/uploads/2020/09/Informativa_Marchio_Punto_Verde_Green_Dot_2020.pdf

323 CONAI, “Informativa sul marchio registrato “Punto Verde” degli imballaggi”, Disponibile su:

Per concludere, in Francia, CITEO è licenziatario del marchio, di conseguenza i membri della società possono apporre il marchio stesso sui propri imballaggi, sempre in modo volontario.324

L’ultima variabile analizzata riguarda l’adesione o meno dei sistemi utilizzati dalle varie nazioni a EXPRA. EXPRA (Extended Producer Responsability Alliance) è un’alleanza, che opera senza scopo di lucro, formata da 26 sistemi di recupero e riciclo di rifiuti di imballaggio provenienti da 24 paesi. Come visto nel capitolo su CONAI, gli obiettivi di EXPRA riguardano “la promozione della

responsabilità estesa del produttore per i rifiuti di imballaggio in UE, la promozione di un sistema governato dalle imprese che possa essere sostenibile ed efficiente e lo scambio di best

practises”.325

Come evidenziato nella tabella, solo l’Italia (con CONAI) ed il Belgio (sia con Fost Plus che con VALIPAC) fanno parte di questa alleanza.326

3.7 Analisi comparativa tra i sistemi di riciclo di carta e cartone nei quattro paesi

analizzati

Nella tabella 3 sono riportate e messe a confronto, le modalità attraverso le quali vengono gestiti i rifiuti di imballaggio di carta e cartone nei quattro paesi considerati in questo lavoro.

Tabella 3: Analisi comparativa tra i sistemi di riciclo di carta e cartone nei quattro paesi analizzati

VARIABILI ITALIA GERMANIA FRANCIA BELGIO

SISTEMI DI RICICLO DI CARTA E CARTONE

COMIECO SISTEMI ERP REVIPAC VALIPAC E FOST

PLUS

324 CONAI, “Vademecum per la gestione ambientale degli imballaggi: come orientarsi in caso di esportazione nei paesi

UE”, Disponibile su: https://www.conai.org/wp-

content/uploads/2018/02/VADEMECUM_GESTIONE_IMBALLAGGI_IN_EUROPA_Vol_1.pdf

325 CONAI, “EXPRA”, Disponibile su: http://www.conai.org/chi-siamo/sistema-conai/expra/

326 EXPRA, “Inspiring, Packaging, Recycling”, DIsponibile su: https://www.expra.eu/uploads/Brochure-Expra-

FORMA GIURIDICA Consorzio Nove società a responsabilità limitata + due associazioni

Associazione Due associazioni

Partendo dall’Italia, abbiamo visto che la gestione dei suddetti rifiuti è affidata al consorzio COMIECO (Consorzio nazionale per il Recupero e il Riciclo degli Imballaggi).327 Anche in questo

caso l’Italia risulta l’unico paese europeo ad utilizzare la forma consortile.328

Nello svolgimento della sua attività, il Consorzio, acquisisce dai Comuni la carta e il cartone provenienti dalla raccolta differenziata e li cede immediatamente alle cartiere o agli impianti di gestione dei rifiuti.329

Dall’aprile del 2011, COMIECO ha iniziato ad assegnare almeno il 40% dei rifiuti da lui gestiti attraverso aste periodiche per permettere di assoggettare una parte di questi rifiuti a dinamiche concorrenziali.330

I consorziati di COMIECO, al 31 maggio 2020, sono 3.286 tra produttori,trasformatori,

recuperatori, termovalorizzatori e soci simpatizzanti (Assocarta, Assografici, Unirima, Consorzio Italiano Compostatori e due imprese).331

In Germania, invece, viene utilizzato un sistema diverso rispetto a tutti gli altri paesi analizzati, poiché i produttori di imballaggi di carta e cartone hanno la facoltà di aderire ad una delle nove società a responsabilità limitata accreditate (società duali) operanti sul territorio tedesco. In alternativa la gestione dei rifiuti può essere effettuata in autonomia dal singolo produttore. Inoltre, sono presenti due associazioni, la BVSE (fachverband Papier-recycling) e la VDW (Die Wellapappeindustrie), che si occupano di rappresentare gli interessi delle aziende che si occupano, rispettivamente, della gestione della carta straccia e del cartone ondulato.

327 COMIECO, (2019), “Programma specifico di prevenzione 2019”, Disponibile su:

https://www.comieco.org/downloads/12721/7912/PSP%20Assemblea%2030_6_2020.pdf

328 CONAI, “Vademecum per la gestione ambientale degli imballaggi: come orientarsi in caso di esportazione nei paesi

UE”, Disponibile su: https://www.conai.org/wp-

content/uploads/2018/02/VADEMECUM_GESTIONE_IMBALLAGGI_IN_EUROPA_Vol_1.pdf

329 Minoja M., Romano G., (2020), “Imprenditorialità consortile ed economia circolare nella filiera cartaria: Il caso

Comieco”, Egea Editore, pag.21

330 Minoja M., Romano G., (2020), “Imprenditorialità consortile ed economia circolare nella filiera cartaria: Il caso

Comieco”, Egea Editore, pag.15

331 COMIECO “Statuto”, Disponibile su: https://www.comieco.org/downloads/9850/5756/statuto-comieco-dm-23-

Nel terzo paese analizzato, la Francia, è presente un’associazione, Revipac, che si occupa di tutte le attività che riguardano il riciclo di carta e cartone.

L’associazione opera su tutto il territorio francese permettendo una copertura totale grazie ad una rete capillare di riciclatori finali, che si occupano concretamente del riciclo degli imballaggi.

Questa capillarità contribuisce allo sviluppo del territorio e a limitare gli impatti ambientali. L’ultima nazione analizzata, il Belgio, presenta un sistema diverso rispetto all’Italia ed alla Francia, poiché non esiste un’organizzazione che si occupa esclusivamente della raccolta e del riciclo di carta e cartone. Come abbiamo visto nel paragrafo dedicato, in Belgio operano due associazioni che svolgono le attività di raccolta e riciclo di tutti i materiali. L’unica differenza tra le due riguarda la tipologia di imballaggi gestiti. Valipac si occupa del riciclo di carta e cartone di origine industriale mentre Fost Plus si occupa del riciclo di carta e cartone di origine domestica.332

332 EXPRA, “Inspiring, Packaging, Recycling”, Disponibile su: https://www.expra.eu/uploads/Brochure-Expra-

CONCLUSIONI

Il presente elaborato è stato sviluppato cercando di delineare l’importanza che, nel corso degli ultimi anni, ha assunto il concetto di economia circolare. In un sistema dove le risorse sono finite, diviene fondamentale implementare delle modalità che permettano di recuperare e riciclare le risorse disponibili ove possibile, per ridurre l’impatto ambientale e aumentare l’efficienza del sistema economico. Si deve cercare, così, di passare da un concetto di end of life per materie e prodotti, ad un concetto di trasformazione che possa permettere di valorizzare ed efficientare le risorse a disposizione.

Circa la questione della trasformazione delle risorse, diviene fondamentale diminuire la

percentuale di materie e prodotti destinati allo smaltimento in luogo di una gestione orientata al recupero ed al riciclo.

Proprio per questo motivo la Commissione Europea ha elaborato delle direttive con l’obiettivo di armonizzare le varie legislazioni nazionali concernenti la gestione degli imballaggi, in modo da poter migliorare progressivamente la gestione e il riciclo e ridurre gli impatti ambientali degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio. Per raggiungere questi obiettivi, la Commissione Europea ha stabilito che entro il 2024, tutti i produttori di imballaggi avranno la responsabilità finanziaria ed organizzativa della gestione della fase del ciclo di vita in cui un prodotto diventa un rifiuto.

Nel corso dell’elaborato, analizzando i sistemi di gestione degli imballaggi di quattro paesi europei fra i sei fondatori della UE, si è potuto evidenziare come non esista un compliance scheme unico