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2. IL RICICLO DI CARTA E CARTONE

2.4 Il COMIECO

2.4.1 Il consorzio e la filiera cartaria

COMIECO venne fondato su base volontaria nel 1985 come “Comitato per l’imballaggio ecologico“ per iniziativa di un gruppo di imprenditori privati operanti nel settore cartario e cartotecnico. Successivamente, a seguito del recepimento in Italia della direttiva 94/62/CE sugli imballaggi ed i rifiuti di imballaggio, COMIECO venne trasformata in “Consorzio nazionale per il Recupero e il Riciclo degli Imballaggi”.137

Il Consorzio ha personalità giuridica di diritto privato, senza scopo di lucro e ha una struttura suddivisa nelle tre sedi di Milano, Roma e Salerno 138, nelle quali lavorano 44 persone (6 dirigenti,

4 quadri e 34 impiegati) dislocati in sette aree operative: 1. Riciclo e recupero;

2. Audit, controlli e certificazione; 3. Ricerca e sviluppo;

4. Comunicazione; 5. Amministrazione;

6. Affari generali e istituzionali; 7. Sistemi informativi. 139

136 RICREA, “Assemblea Ricrea: riciclo record per gli imballaggi d’acciaio”, Disponibile su:

https://www.consorzioricrea.org/2020/06/26/assemblea-ricrea-riciclo-record-per-gli-imballaggi-dacciaio/

137 COMIECO, (2019), “Programma specifico di prevenzione 2019”, Disponibile su:

https://www.comieco.org/downloads/12721/7912/PSP%20Assemblea%2030_6_2020.pdf

138 COMIECO, “Statuto COMIECO”, Disponibile su: https://www.comieco.org/downloads/12838/7888/statuto-

comieco-dm-23-nov-2017.pdf

139139 Minoja M., Romano G., (2020), “Imprenditorialità consortile ed economia circolare nella filiera cartaria: Il caso

Come affermato dall’Art. 3 dello statuto del Consorzio, esso “razionalizza, organizza, garantisce, promuove e incentiva:

a) In via prioritaria, il ritiro dei rifiuti di imballaggio a base di fibra di cellulosa, conferiti al servizio pubblico, su indicazione del Consorzio nazionale imballaggi;

b) In via accessoria, la raccolta dei rifiuti di imballaggio a base di fibra di cellulosa secondari e terziari su superfici private;

c) La ripresa degli imballaggi a base di fibra di cellulosa usati;

d) Il riciclo ed il recupero dei rifiuti di imballaggio a base di fibra di cellulosa;

e) L’utilizzo dei prodotti e dei materiali ottenuti dal riciclo e dal recupero dei rifiuti di imballaggio;

f) Lo sviluppo della raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggio a base di fibra di cellulosa.”140

La filiera cartaria è un tipico esempio di economia circolare che si sviluppa tramite diversi passaggi: la prima fase riguarda i cittadini che, attraverso la raccolta differenziata, devono separare

correttamente la carta e il cartone secondo le indicazioni del proprio Comune. Successivamente la carta viene spedita nelle cartiere dove si svolgono dei processi chiamati spappolamento e

riprocessamento necessari per la produzione di nuova carta. L’ultima fase, svolta sempre nelle cartiere, consta in una eliminazione delle impurità presenti nella carta (plastica, graffette, scotch) per poter essere trasformata dalle cartotecniche in nuovi imballaggi.141

Al centro di tutto questo processo si trova COMIECO che svolge un ruolo di garante del corretto avvio a riciclo di carta e cartone pur non essendo mai coinvolto dal transito dei flussi fisici dei materiali. Il Consorzio, infatti, acquisisce dai Comuni la carta e il cartone o il macero provenienti dalla raccolta differenziata e li cede immediatamente a cartiere, broker o impianti di gestione dei rifiuti.142

Fino al 2010-2011 il ruolo di COMIECO era solo di promozione della raccolta differenziata su tutto il territorio nazionale, dal momento che, come ricorda Roberto Di Molfetta, responsabile dell’area Riciclo e Recupero del Consorzio, “la raccolta differenziata di carta e cartone, in particolare il cartone da imballaggio smaltito dai negozi e in generale dalle attività commerciali, non era così

140 COMIECO, “Statuto COMIECO”, Disponibile su: https://www.comieco.org/downloads/12838/7888/statuto-

comieco-dm-23-nov-2017.pdf

141 COMIECO, “L’economia circolare di carta e cartone”, Disponibile su: https://www.comieco.org/carta-e-

cartone/riciclo/

142 Minoja M., Romano G., (2020), “Imprenditorialità consortile ed economia circolare nella filiera cartaria: Il caso

sviluppata ed era diffusa solo nella grandi città, tipicamente nel centro e nel nord, dove lo smaltimento in discarica costava di più”143

Il ruolo di COMIECO non è solamente di ordine ecologico. Attraverso il suo operato ha permesso di eliminare i rifiuti cellulosici dalle discariche e di creare un’offerta stabile di macero per l’industria cartaria italiana. Ciò ha quindi permesso di aumentare la competitività dell’industria cartaria stessa e di migliorare la bilancia dei pagamenti del nostro Paese passando da importatore a esportatore netto di maceri.144

L’importanza del consorzio viene ribadita anche da Alessio Ciacci, ex assessore del Comune di Capannori in provincia di Lucca e attuale amministratore di aziende nel settore dei rifiuti, “COMIECO è stato ed è uno strumento fondamentale di sostegno allo sviluppo della raccolta differenziata, sia attraverso l’educazione ambientale- con un impegno superiore rispetto agli altri consorzi di materiali -, sia attraverso il supporto finanziario (prestiti e contributi a fondo perduto) ai comuni per l’acquisto di mezzi da adibire alla raccolta differenziata”145

Figura 14: L'economia circolare del riciclo di carta e cartone

Figura 15: Fonte: COMIECO, “Fasi necessarie per il riciclo di carta e cartone”, Disponibile su: https://www.comieco.org

143 Minoja M., Romano G., (2020), “Imprenditorialità consortile ed economia circolare nella filiera cartaria: Il caso

Comieco”, Egea Editore, pag.12

144 Minoja M., Romano G., (2020), “Imprenditorialità consortile ed economia circolare nella filiera cartaria: Il caso

Comieco”, Egea Editore, pag.8

145 Minoja M., Romano G., (2020), “Imprenditorialità consortile ed economia circolare nella filiera cartaria: Il caso

Nel grafico si evidenziano le varie fasi necessarie per il riciclo di carta e cartone.

Non tutti i rifiuti vengono gestiti da COMIECO infatti, nell’ambito di un procedimento istruttorio dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (“AGCM”), nell’aprile 2011 COMIECO ha iniziato ad assegnare almeno il 40% dei rifiuti da lui gestiti attraverso aste periodiche. Ciò ha permesso di assoggettare una parte di quei rifiuti a dinamiche concorrenziali.146

Come ha affermato l’Ing. Capodieci “COMIECO non ha ridotto lo spazio privato, ma ha aumentato i volumi e le opportunità per tutti gli attori economici coinvolti nei processi di riciclo e produzione”147 Di fatto COMIECO opera in ausilio al mercato, intervenendo quando è necessario raggiungere la quota di imballaggi da riciclare dettata dalla normativa.

I mezzi finanziari necessari per il funzionamento del Consorzio provengono dai contributi versati dai consorziati o da terzi, dal contributo ambientale CONAI (CAC), dai proventi derivanti dalla cessione dei rifiuti di imballaggi e delle frazioni merceologiche a base di fibra di cellulosa che vengono ritirati, dalle prestazioni di servizi connesse, dai proventi della gestione patrimoniale e da eventuali somme, diverse da quelle previste dallo Statuto, versate da CONAI per le finalità

consortili.148

Il Consorzio stipula con i Comuni specifiche convenzioni, sulla base dell’Accordo ANCI-CONAI attraverso le quali si indicano i bacini di raccolta, le modalità di erogazione del servizio, le quantità previsionali, le piattaforme presso cui il convenzionato dovrà conferire il materiale raccolto e il punto per il ritiro del materiale stesso e per l’avvio al riciclo.149 A questo punto COMIECO si

impegna a garantire il riconoscimento di corrispettivi, variabili in funzione della quantità e qualità del materiale conferiti, che costituiscono i maggiori oneri della raccolta differenziata.

L’accordo ANCI-CONAI è stipulato su un orizzonte temporale di cinque anni per offrire ai Comuni la garanzia del ritiro del materiale nel medio termine e permettere agli enti locali di organizzarsi di conseguenza.150 Questo accordo è asimmetrico perché COMIECO ha l’obbligo di convenzionare

tutti i Comuni che lo richiedano mentre i Comuni stessi hanno la possibilità di scegliere se

146 Minoja M., Romano G., (2020), “Imprenditorialità consortile ed economia circolare nella filiera cartaria: Il caso

Comieco”, Egea Editore, pag.15

147 Minoja M., Romano G., (2020), “Imprenditorialità consortile ed economia circolare nella filiera cartaria: Il caso

Comieco”, Egea Editore, pag.16

148 COMIECO, “Statuto”, Disponibile su: https://www.comieco.org/downloads/9850/5756/statuto-comieco-dm-23-

nov-2017.pdf art.6

149 COMIECO, “Accordo ANCI-CONAI 2020-2024 – Allegato Carta”, Disponibile su:

https://www.comieco.org/downloads/13246/8044/ATC_2020-24_e_Allegato_%20e_2.pdf

150 Minoja, Romano, (2020), “Imprenditorialità consortile ed economia circolare nella filiera cartaria: Il caso Comieco”,

convenzionarsi o meno.151 Essi ricorrono al Consorzio nei momenti in cui il macero ha minor valore

o quando i corrispettivi assicurati da COMIECO sono superiori rispetto a quelli che otterrebbero sul mercato.152 Questo aspetto viene spiegato da Di Molfetta: “COMIECO gestisce più materiale nel

momento in cui vi è meno domanda e quindi esso vale di meno. Il Consorzio è sussidiario al mercato, perché quando il macero vale tanto, i Comuni hanno meno vantaggio a cederlo al Consorzio.”153

Il Consorzio raggruppa circa 3.300 aziende della filiera cartaria e cartotecnica nazionale tra produttori, trasformatori, recuperatori, termovalorizzatori a cui si aggiungono sei soci

simpatizzanti (Assocarta, Assografici, Unirima, Consorzio Italiano Compostatori e due imprese) che sostengono le attività di Comieco.154

I consorziati sono tenuti ad attenersi alle decisioni del Consiglio di Amministrazione di COMIECO per quanto riguarda le modalità di ritiro e di riciclo dei rifiuti di imballaggio, in caso contrario il Consorzio ha il potere di comminare una sanzione pecuniaria commisurata alla gravità

dell’infrazione.155

Tutte le informazioni riguardo i consorziati sono inserite nella Banca Dati Comieco (BaDaCom).

151 Minoja M., Romano G., (2020), “Imprenditorialità consortile ed economia circolare nella filiera cartaria: Il caso

Comieco”, Egea Editore, pag.26

152 Minoja M., Romano G., (2020), “Imprenditorialità consortile ed economia circolare nella filiera cartaria: Il caso

Comieco”, Egea Editore, pag.26

153 Minoja M., Romano G., (2020), “Imprenditorialità consortile ed economia circolare nella filiera cartaria: Il caso

Comieco”, Egea Editore, pag.26

154 Per aderire al Consorzio l’impresa interessata deve inviare un’apposita proposta comprendente le informazioni

richieste dal Consiglio di Amministrazione e rese pubbliche sul sito web del Consorzio.

COMIECO “Statuto”, Disponibile su: https://www.comieco.org/downloads/9850/5756/statuto-comieco-dm-23-nov- 2017.pdf

155 COMIECO, “Statuto”, Disponibile su: https://www.comieco.org/downloads/9850/5756/statuto-comieco-dm-23-

Figura 16: I consorziati COMIECO al 31/12/2019 e al 31/05/2020

Fonte: CONAI, “Programma specifico di prevenzione 2019”, Disponibile su:

https://www.comieco.org/downloads/12721/7912/PSP%20Assemblea%2030_6_2020.pdf

Come si evince dalla tabella i consorziati “trasformatori”, quindi i produttori di imballaggi e gli importatori di imballaggi vuoti, sono le aziende maggiormente presenti, con 2.957 iscritti, seguiti dai recuperatori (piattaforme di lavorazione del macero) con 172 iscritti e dai produttori ed importatori di materie prime (materiale cellulosico) con 146 iscritti.

La peculiarità del Consorzio è lo sviluppo della sua attività di raccolta nel Sud Italia con l’obiettivo di ridurre il divario con il Nord ed il Centro. Ciò permette anche di evitare il fenomeno del “cherry picking”, ovvero la scelta di operare solo nelle aree più redditizie o dove è più agevole farlo156. Lo spiega esaustivamente Di Molfetta: “sono stati effettuati investimenti importanti ed è stata sviluppata la raccolta differenziata, non tanto perché nel Sud ci siano le cartiere (dunque la domanda) o perché si pensi che possano nascere. Abbiamo voluto sviluppare la raccolta anche senza la necessità derivante dagli obiettivi posti dalla normativa – dal momento che le raccolte del Centro e del Nord erano già sufficienti -, in quanto interpretiamo l’obbligo di ripresa come un obbligo omogeneo su tutto il territorio nazionale, facendo in modo che l’imballaggio cellulosico non sia un problema ambientale o gestionale neppure per i Comuni delle isole o di aree disagiate: lo consideriamo un elemento di forza, di competitività per la filiera”157

156 Minoja M., Romano G., (2020), “Imprenditorialità consortile ed economia circolare nella filiera cartaria: Il caso

Comieco”, Egea Editore, pag.6

157 Minoja M., Romano G., (2020), “Imprenditorialità consortile ed economia circolare nella filiera cartaria: Il caso

COMIECO, inoltre, misura l’effettivo recupero e riciclo degli imballaggi, comunicando il dato finale a CONAI, il quale lo trasmetterà al Ministero dell’Ambiente e al Ministero dello Sviluppo

economico.158

Il Consorzio, in collaborazione con CONAI, pone come obiettivo prioritario la prevenzione159 e

cerca di perseguirla attraverso collaborazioni con le Università per la progettazione di imballaggi innovativi e maggiormente sostenibili di carta e cartone, attraverso la valorizzazione del packaging sostenibile ed al monitoraggio delle nuove innovazioni in questo ambito sul mercato nazionale e internazionale. Inoltre, COMIECO fornisce un supporto alle aziende consorziate nelle attività di ricerca e sviluppo con l’obiettivo di migliorare le loro performance di riciclo tramite una maggiore efficienza dei processi.160 Proprio l’area ricerca e sviluppo è fondamentale per il perseguimento

della mission aziendale. Nonostante risorse limitate sia dal punto di vista del personale che da quello finanziario, l’area ricerca e sviluppo partecipa a progetti, attraverso partnership esterne e collaborazioni, con l’obiettivo di portare benefici a tutta la filiera.161

Un progetto nel quale è coinvolto il COMIECO, insieme ad altri consorzi aderenti a CONAI, si pone l’obiettivo di diversificare il contributo ambientale in relazione alla complessità degli imballaggi. Inoltre, partecipa ad una ricerca commissionata a una società, la Corporate Hangar, che sta

studiando delle modalità per valorizzare gli scarti della prima fase di trattamento degli imballaggi o della carta usata.162

COMIECO svolge anche attività di audit, insieme a tre società specializzate presso impianti di gestione, cartiere e trasformatori. Nel corso del 2019 ha effettuato 181 audit, di cui 77 presso gli impianti di gestione rifiuti, 74 presso cartiere e 30 presso trasformatori,163 con gli obiettivi di:

158 Minoja M., Romano G., (2020), “Imprenditorialità consortile ed economia circolare nella filiera cartaria: Il caso

Comieco”, Egea Editore, pag.6

159 Con “prevenzione” il D.Lgs 152/2006 – Art.218 intende” Riduzione, in particolare attraverso lo sviluppo di prodotti e

di tecnologie non inquinanti, della quantità e della nocività per l’ambiente sia delle materie e delle sostanze utilizzate negli imballaggi e nei rifiuti di imballaggio, sia degli imballaggi e rifiuti di imballaggio nella fase del processo di produzione, nonché in quella di commercializzazione, della distribuzione, nell’utilizzazione e della gestione post- consumo”

160 COMIECO, (2019), “Programma specifico di prevenzione 2019”, Disponibile su:

https://www.comieco.org/downloads/12721/7912/PSP%20Assemblea%2030_6_2020.pdf

161 Minoja M., Romano G., (2020), “Imprenditorialità consortile ed economia circolare nella filiera cartaria: Il caso

Comieco”, Egea Editore, pag.33

162 Minoja M., Romano G., (2020), “Imprenditorialità consortile ed economia circolare nella filiera cartaria: Il caso

Comieco”, Egea Editore, pag.34

163 Minoja M., Romano G., (2020), “Imprenditorialità consortile ed economia circolare nella filiera cartaria: Il caso

garantire la trasparenza e l’affidabilità dei dati dichiarati, fornire garanzie sul grado di controllo del sistema e assicurare il buon funzionamento del sistema stesso.164

Gli audit presso gli impianti di gestione hanno l’obiettivo di verificare il rispetto dei requisiti contrattuali e la redazione di un bilancio sul materiale in transito, proveniente dai Comuni convenzionati e destinato alle cartiere. 165

Gli audit presso le cartiere e i trasformatori invece, sono mirati alla verifica della correttezza delle dichiarazioni effettuate verso Comieco riguardo la produzione degli imballaggi. 166