2. IL RICICLO DI CARTA E CARTONE
2.2. Il Consorzio nazionale imballaggi
Attraverso il “Decreto Ronchi”, che aveva lo scopo di recepire la direttiva europea del 1994, vennero definite le modalità per raggiungere gli obblighi imposti dalla direttiva stessa mediante la predisposizione di un sistema consortile CONAI/Consorzi di filiera.89
Nato nel 1997, proprio sulla base del Decreto Ronchi, il Consorzio ha reso possibile, come già anticipato, il passaggio da un approccio basato prevalentemente sullo smaltimento, ad un sistema integrato, che si basa sul recupero e sul riciclo dei materiali da imballaggio.90
Prima di addentrarsi nell’argomento CONAI, è opportuno definire il concetto di Consorzio91 come:
“un’istituto giuridico che disciplina un’aggregazione volontaria legalmente riconosciuta dalla legge volta a coordinare e regolare le iniziative comuni per lo svolgimento di determinate attività di impresa, sia da parte di enti privati che di enti pubblici”92
Il CONAI (Consorzio Nazionale Imballaggi), come affermato dall’Art. 3 del suo statuto “ha personalità giuridica di diritto privato, non ha fini di lucro ed è costituito per il raggiungimento degli obiettivi globali di recupero e di riciclaggio dei rifiuti di imballaggio richiamati dall’Art. 220 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n.152, nonché per garantire il necessario coordinamento dell’attività di raccolta differenziata”93. Al sistema consortile aderiscono circa 800.000 imprese produttrici e utilizzatrici di imballaggi.
Come affermato da CONAI nella sua “Relazione generale consuntiva del 2019”, al 31 dicembre 2019 partecipavano al Consorzio 792.035 aziende, di cui il 99% rientrava nella categoria degli utilizzatori di imballaggi, mentre il restante 1% faceva parte dei produttori di imballaggi.94
89 Comieco.org, “Quadro normativo”, Disponibile su: https://www.comieco.org/comieco/quadro-normativo/ 90 CONAI, “Che cos’è CONAI”, Disponibile su: http://www.conai.org/chi-siamo/cose-conai/
91 Il consorzio può essere costituito per svariate finalità, a seconda dell’oggetto:
a) Anticoncorrenziali: costituiti con lo scopo prevalente o esclusivo di disciplinare la reciproca concorrenza sul mercato;
b) Di coordinamento: per conseguire un fine parzialmente o totalmente diverso, ovvero per lo svolgimento di determinate fasi delle rispettive imprese consortili, con conseguente riduzione dei costi di gestione e di produzione;
c) Di servizio: per svolgere attività di servizio nell’interesse comune delle imprese consorziate, come ad esempio acquisti collettivi oppure l’organizzazione di servizio nell’interesse dei consorziati.
Fonte: Codice Civile art.2602
92 Codice Civile e leggi complementari, (2018), Articolo 2602 e seguenti 93 CONAI, (2019), “Statuto” pag.3, Disponibile su: http://www.conai.org/wp-
content/uploads/dlm_uploads/2015/03/Statuto_CONAI_9_5_2019.pdf
94 CONAI, (2019), “Programma generale di prevenzione e di gestione degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio-
Relazione generale consuntiva 2019”, Disponibile su: http://www.conai.org/wp- content/uploads/dlm_uploads/2020/07/PGP_CONAI_2020_def-1.pdf
Figura 8: Numero di iscritti al Consorzio CONAI in base al tipo di attività svolta
Fonte: CONAI, “Programma specifico di prevenzione e di gestione degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio- Relazione generale consuntiva 2019”, Disponibile su: http://www.conai.org/wp-content/uploads/dlm_uploads/2020/07/PGP_CONAI_2020_def-1.pdf
Le imprese, per adempiere ai loro obblighi di riciclaggio e recupero, possono alternativamente, come indicato dall’Art. 223 del Testo Unico Ambientale:
a) “Organizzare autonomamente, anche in forma associata, la gestione dei propri rifiuti di imballaggio su tutto il territorio nazionale;
b) Aderire ad uno dei consorzi di cui all’Art. 223;
c) Attestare sotto la propria responsabilità che è stato messo in atto un sistema di restituzione dei propri imballaggi, mediate idonea documentazione che dimostri l’autosufficienza del sistema, nel rispetto dei criteri e delle modalità di cui ai commi 5 e 6”95
L’adesione al sistema CONAI ha pertanto carattere volontario, visto che è possibile anche la gestione in economia del recupero e del riciclo dei rifiuti di imballaggio.
I produttori che non aderiscono al CONAI devono dimostrare di aver organizzato il sistema
secondo criteri di efficienza, efficacia ed economicità. Inoltre, devono presentare all’Osservatorio nazionale sui rifiuti il proprio sistema richiedendone il riconoscimento sulla base di idonea
documentazione.96
95 Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, (2006), “Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n.152: Norme in materia
ambientale”
96 Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana, (2006), “Decreto Legislativo 3 aprile 2006, n.152: Norme in materia
Per ciascun materiale di imballaggio, CONAI determina e pone a carico dei consorziati un
contributo definito come Contributo Ambientale CONAI (CAC). Questo contributo rappresenta “la principale forma di finanziamento per ripartire tra produttori e utilizzatori i corrispettivi per i maggiori oneri relativi alla raccolta differenziata nonché gli oneri per il recupero e riciclaggio degli imballaggi conferiti al servizio di raccolta differenziata”97
Esso è posto a carico dei produttori di imballaggi, i quali, tramite lo stesso CONAI, lo versano ai consorzi di filiera.98 Ogni produttore deve dichiarare al CONAI il quantitativo fatturato agli utilizzatori per vendite in Italia. CONAI, a questo punto, invia al produttore di imballaggi una fattura con il corrispondente CAC.
Di fatto, il CAC è una variabile che determina i costi di produzione, influendo indirettamente sui prezzi di vendita degli imballaggi. Quindi l’obiettivo dei produttori e dell’intera filiera è quello di rispettare gli obblighi dettati dalla normativa sostenendo i costi più bassi possibile. Come osserva Roberto Di Molfetta, responsabile dell’area Riciclo e Recupero del Consorzio, “più aumentano questi costi, meno diventa competitivo l’imballaggio o più è difficile trasferire questo costo al cliente del produttore di imballaggi”. Va in questa direzione la scelta di dotare il Consorzio di una struttura snella ed essenziale atta a tenere bassi i costi.99
Il prelievo del contributo100 avviene al momento della “prima cessione” cioè al momento del
passaggio dell’imballaggio dall’ultimo produttore al primo utilizzatore.101
La finalità è quella di incentivare l’uso di imballaggi maggiormente riciclabili, “collegando il livello contributivo all’impatto ambientale delle fasi di fine vita/nuova vita”102.
Il Contributo Ambientale non è più unico (dal 1998) ma varia a seconda del materiale e delle tipologie e tecnologie di selezione e riciclo103: come spiega l’ing. Piero Capodieci, uno degli
97 CONAI, (2019), “Programma generale di prevenzione e di gestione degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio-
Relazione generale consuntiva 2019”, Disponibile su: http://www.conai.org/wp- content/uploads/dlm_uploads/2020/07/PGP_CONAI_2020_def-1.pdf pag.68
98 Minoja M., Romano G., (2020), “Imprenditorialità consortile ed economia circolare nella filiera cartaria: Il caso
Comieco”, Egea Editore, pag.5
99 Minoja M., Romano G., (2020), “Imprenditorialità consortile ed economia circolare nella filiera cartaria: Il caso
Comieco”, Egea Editore, pag.28
100 Contributo applicato nella formula euro per tonnellata in funzione della quantità di imballaggi ceduta. Ciò incentiva
produttori e utilizzatori di imballaggi a cercare di ottimizzarne l’uso, anche per ridurne l’impatto economico. Fonte: http://www.conai.org/imprese/contributo-ambientale/
101 Dal 1° gennaio 2019, la “prima cessione” comprende anche il trasferimento degli imballaggi dall’ultimo
commerciante di imballaggi al primo effettivo utilizzatore. Fonte: http://www.conai.org/imprese/contributo- ambientale/
102 CONAI, “Contributo ambientale”, Disponibile su: http://www.conai.org/imprese/contributo-ambientale/ 103 CONAI, “Contributo ambientale”, Disponibile su: http://www.conai.org/imprese/contributo-ambientale/
ideatori del modello COMIECO ed ex Presidente sia di CONAI che di COMIECO: “il contributo ambientale relativo a ogni materiale costituisce mezzi propri dei consorzi”104.
Il “Decreto Ronchi” ha attribuito al CONAI il compito di ottenere degli obiettivi ben definiti per quanto riguarda il riciclo ed il recupero degli imballaggi sul territorio nazionale e inoltre “garantire l’attuazione di mirate politiche di gestione105, comprese quelle di prevenzione, attraverso l’eco- innovazione” 106.
In particolare, per quanto riguarda l’attività di prevenzione, CONAI diffonde le azioni che le aziende devono adottare per ridurre l’impatto ambientale dei propri imballaggi lungo il loro ciclo di vita.
104 Minoja M., Romano G., (2020), “Imprenditorialità consortile ed economia circolare nella filiera cartaria: Il caso
Comieco”, Egea Editore, pag.28
105 CONAI, “il sistema CONAI”, Disponibile su: http://www.conai.org/chi-siamo/sistema-conai/
106 La Commissione Europea definisce l’eco-innovazione come “qualsiasi innovazione che scaturisce in un progresso
significativo verso l’obiettivo dello sviluppo sostenibile riducendo le incidenze delle nostre modalità produttive sull’ambiente, rafforzando la resilienza della natura alle pressioni ambientali o permettendo un uso più efficiente e responsabile delle risorse naturali”
Figura 9: Le attività di prevenzione promosse da CONAI
Fonte: CONAI, “Programma generale di prevenzione e di gestione degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio- Relazione generale consuntiva”, Disponibile su: http://www.conai.org/wp-content/uploads/dlm_uploads/2020/07/PGP_CONAI_2020_def-1.pdf
Ogni anno CONAI, proprio per incentivare la prevenzione, mette in atto il Bando Prevenzione di Conai mettendo a disposizione 500 mila euro per valorizzare la sostenibilità ambientale e favorire e diffondere tra le imprese una cultura improntata sulla sostenibilità stessa.107
Più esaustivamente, l’attività di CONAI consta in:
Assicurare a livello nazionale il raggiungimento di obiettivi di recupero e riciclo predeterminati dalla legge;
107 COMIECO, (2019), “Sintesi dei risultati COMIECO 2019”, Disponibile su:
Favorire la diffusione di una cultura che incentivi la sostenibilità, a cominciare dalla fase di progettazione degli imballaggi;
Assicurare, attraverso l’accordo quadro ANCI-CONAI, lo sviluppo della raccolta differenziata dei rifiuti da imballaggio;
Sensibilizzare la popolazione ad effettuare in maniera corretta la raccolta differenziata.108A
tal proposito CONAI organizza sul territorio eventi e campagne di comunicazione dedicate all’importanza della raccolta stessa.
Sostenere l’attività di ricerca scientifica e tecnologica con l’obiettivo di rendere gli imballaggi più compatibili con l’ambiente. Questa finalità viene perseguita con la collaborazione delle Università ed enti di ricerca. Le attività di Ricerca e Sviluppo si sviluppano su tre assi che sono la prevenzione, la raccolta e il riciclo e recupero.109110
Gli attori chiave dell’attività del Consorzio sono: le imprese, che operano attraverso il principio della responsabilità condivisa, i Comuni, che stabiliscono le regole per la gestione della raccolta differenziata e i cittadini, che hanno il compito di separare correttamente i rifiuti di imballaggio domestici.111
CONAI, inoltre, indirizza e garantisce l’attività dei sei Consorzi di filiera dei materiali utilizzati come materie prime per la produzione di imballaggi: acciaio (Ricrea), alluminio (CiAl), carta e cartone (COMIECO), legno (Rilegno), plastica (Corepla), vetro (Coreve).
Il compito di ciascun Consorzio è quello di coordinare, organizzare e incrementare: “Il ritiro dei rifiuti di imballaggi conferiti al servizio pubblico;
La raccolta dei rifiuti di imballaggi delle imprese industriali e commerciali; Il riciclo e il recupero dei rifiuti da imballaggio;
108 Ministero dell’Ambiente, “Il sistema CONAI”, Disponibile su:
https://www.minambiente.it/sites/default/files/archivio_immagini/Galletti/nativi/Scheda_Conai_Consorzi.pdf
109 CONAI, (2019), “Programma generale di prevenzione e di gestione degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio-
Relazione generale consuntiva 2019”, Disponibile su: http://www.conai.org/wp- content/uploads/dlm_uploads/2020/07/PGP_CONAI_2020_def-1.pdf pag.91-92
110 Appartengono al primo di gruppo i progetti di ricerca e sviluppo che si propongono di studiare e promuovere
soluzioni innovative di packaging che minimizzino gli impatti ambientali a fine vita. Per quanto riguarda il secondo gruppo, la ricerca è finalizzata ad individuare tutte quelle innovazioni che mirano a massimizzare l’intercettazione dei rifiuti di imballaggio per il successivo avvio a riciclo e recupero. La ricerca infine sul tema del riciclo e recupero è finalizzata ad individuare nuove modalità che consentano di massimizzare il riciclo dei materiali che oggi hanno maggiori difficoltà di smaltimento.
Fonte: http://www.conai.org/wp-content/uploads/dlm_uploads/2020/07/PGP_CONAI_2020_def-1.pdf
111 Ministero dell’Ambiente, “Il sistema CONAI”, Disponibile su:
La promozione della ricerca e dell’innovazione tecnologica finalizzata al recupero e riciclaggio.”112
Il Consorzio CONAI opera insieme ad ANCI113, a seguito di un Accordo Quadro previsto già dal
Decreto Ronchi del 1997 e poi dal D.lgs 152/06, attraverso il quale il sistema consortile garantisce la copertura dei maggiori oneri per la raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggi e permettendo, a ciascun Comune italiano, di sottoscrivere una convenzione per ciascuna delle sei tipologie di imballaggio con i rispettivi Consorzi di filiera.114 Questo Accordo Quadro è formato da una parte
generale contenente i principi e le modalità applicative generali che sono:
“L’impegno a perseguire gli obiettivi di prevenzione e riduzione dell’impatto sull’ambiente della gestione degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio nonché fornire opportuna informazione ai cittadini-consumatori ed agli operatori interessati;
La promozione di iniziative di prevenzione, minimizzazione, raccolta differenziata e avvio a recupero dei rifiuti di imballaggio da realizzare in un’ottica di compatibilità ambientale; L’opportunità che ANCI e CONAI promuovano accori di programma territoriali volti ad
ottimizzare la gestione integrata dei rifiuti e ad incentivare la prevenzione e minimizzazione degli stessi, nonché promuovere l’avvio a riciclaggio dei rifiuti di imballaggio;
L’attuazione di forme di gestione degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio in attuazione del principio comunitario della responsabilità condivisa anche tramite l’applicazione del DM 203/2003 in materia di acquisto di prodotti ottenuti con materiale riciclato in misura del 30% del totale acquistato.”115
Dopo i principi generali, l’Accordo Quadro è formato da 6 Allegati Tecnici, uno per ogni materiale, che disciplinano le convenzioni che ciascun comune può sottoscrivere con ciascun Consorzio di filiera. Qualora un Comune decida di sottoscrivere la Convenzione, si impegna ad effettuare la raccolta differenziata dei rifiuti di imballaggio secondo le modalità previste dall’Allegato Tecnico di riferimento. Successivamente, il Consorzio di Filiera si impegna a ritirare il materiale ed a
112 CONAI, “il sistema CONAI”, Disponibile su: http://www.conai.org/chi-siamo/sistema-conai/ 113 Associazione Nazionale Comuni Italiani
114 CONAI, “Accordo Quadro ANCI-CONAI”, Disponibile su: http://www.conai.org/enti-locali/accordo-quadro-anci-
conai/
115 CONAI,” Accordo di Programma Quadro ANCI-CONAI 2020-2024”, Disponibile su: http://www.conai.org/wp-
garantirne il riciclo erogando dei corrispettivi economici al Comune in base alla quantità ed alla qualità del materiale conferito.116
CONAI è membro dell’EXPRA, l’Alleanza per la Responsabilità Estesa del Produttore.
Questa Alleanza, fondata nel 2013, è formata da 26 sistemi di recupero e riciclaggio di imballaggi e di rifiuti da imballaggio provenienti da 24 paesi che operano senza scopo di lucro. Questa Alleanza si propone di essere un riferimento a livello europeo per i sistemi di gestione degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio.117 Gli obiettivi di EXPRA sono “la promozione della responsabilità estesa del
produttore per i rifiuti di imballaggio in UE, la promozione di un sistema governato dalle imprese che possa essere sostenibile ed efficiente e lo scambio di best practises”118
I membri di EXPRA vogliono dimostrare che il riciclo degli imballaggi è una fase importante nel percorso verso lo sviluppo della sostenibilità ambientale necessaria per la salvaguardia del pianeta.119
La governance del Consorzio, come affermato dall’art. 16 dello statuto è formata dall’Assemblea, dal Consiglio di Amministrazione120, dal Presidente e due Vicepresidenti e dal Collegio dei
sindaci.121
Per quanto riguarda i dati qualitativi e quantitativi, necessari per determinare le performance del Consorzio, la “Relazione generale consuntiva CONAI 2019” parte dal dato quantitativo di rifiuti di imballaggio immessi al consumo nel corso di un anno.
116 CONAI, “Accordo Quadro ANCI-CONAI”, Disponibile su: http://www.conai.org/enti-locali/accordo-quadro-anci-
conai/
117 EXPRA, “Overview”, Disponibile su: http://www.expra.eu/en/about/overview
118 CONAI, “EXPRA”, Disponibile su: http://www.conai.org/chi-siamo/sistema-conai/expra/ 119 EXPRA, “Overview”, Disponibile su: http://www.expra.eu/en/about/overview
120 Il Consiglio di Amministrazione è formato da 17 membri. Otto produttori appartengono alla categoria dei
produttori, otto alla categoria degli utilizzatori mente l’ultimo è indicato dal Ministro dell’Ambiente e dal Ministro dello Sviluppo Economico in rappresentanza dei consumatori. Il Cda dura in carica tre anni ed elegge tra i suoi membri il Presidente del Consorzio.
Fonti: http://www.conai.org/wp-content/uploads/dlm_uploads/2015/03/Statuto_CONAI_9_5_2019.pdf
121 CONAI, (2019), “Statuto”, Disponibile su: http://www.conai.org/wp-
Figura 10: Imballaggi immessi al consumo nel corso del 2017 e del 2018
Fonte: CONAI, “Programma generale di prevenzione e di gestione degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio- Relazione generale consuntiva”, Disponibile su: http://www.conai.org/wp-content/uploads/dlm_uploads/2020/07/PGP_CONAI_2020_def-1.pdf
Da questa tabella si evince come l’immesso al consumo totale nel 2019 sia aumentato dello 0,7% rispetto al 2018. Per quanto riguarda i singoli materiali, si registrano aumenti quasi nella loro totalità, ad eccezione dell’acciaio e della carta.
Figura 11: Quantità di materiale riutilizzata nel corso dell'anno
Fonte: CONAI, “Programma generale di prevenzione e di gestione degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio- Relazione generale consuntiva”, Disponibile su: http://www.conai.org/wp-content/uploads/dlm_uploads/2020/07/PGP_CONAI_2020_def-1.pdf
Nella tabella che segue sono riassunte le quantità, in tonnellate, di materiali riutilizzati nel 2018 e nel 2019. Si può notare come vi sia stato un aumento delle quantità riciclate del 2,5%, indicativo dell’aumento dell’attenzione al concetto di sostenibilità ambientale.
Figura 12: Percentuale di riciclo immesso al consumo
Fonte: CONAI, “Programma generale di prevenzione e di gestione degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio- Relazione generale consuntiva”, Disponibile su: http://www.conai.org/wp-content/uploads/dlm_uploads/2020/07/PGP_CONAI_2020_def-1.pdf
Come mostrato dalla Figura 7, anche la quantità di riciclo del materiale immesso al consumo nel 2019 è aumentata del 1,7% rispetto al 2018, a causa delle misure messe in atto per agevolare il riciclo dei rifiuti di imballaggio.122 Per quanto riguarda i singoli materiali, vi è stato un aumento in
tutte le tipologie, tranne l’alluminio.
Queste quantità di materiali sono state avviate a riciclo per il 50,2% dai sei Consorzi di filiera, per il 48,2% da operatori privati e per l’1,6% da sistemi autonomi attivi sulla filiera degli imballaggi in plastica (CONIP- CORIPET- PARI).123
122 CONAI, (2019), “Programma generale di prevenzione e di gestione degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio-
Relazione generale consuntiva 2019”, Disponibile su: http://www.conai.org/wp- content/uploads/dlm_uploads/2020/07/PGP_CONAI_2020_def-1.pdf pag.142
123 CONAI, (2019), “Programma generale di prevenzione e di gestione degli imballaggi e dei rifiuti di imballaggio-
Relazione generale consuntiva 2019”, Disponibile su: http://www.conai.org/wp- content/uploads/dlm_uploads/2020/07/PGP_CONAI_2020_def-1.pdf pag.142