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3. I SISTEMI EUROPEI DI GESTIONE DEGLI IMBALLAGGI DI CARTA E CARTONE IN ALCUNI PAES

3.4 La gestione dei rifiuti da imballaggio in Francia

La normativa sulla gestione degli imballaggi francese si basa sul decreto n. 92/377 adottato il 1° aprile 1992 ed entrato in vigore dal 1° gennaio 1993.

Col suddetto decreto la Francia ha provveduto a creare una disciplina riguardo gli imballaggi di origine domestica.

Secondo l’articolo 4 del decreto, qualsiasi produttore o importatore, i cui prodotti sono

commercializzati in imballaggi, ha l’obbligo di provvedere allo smaltimento di tutti i propri rifiuti di imballaggio, attraverso due modalità: rivolgendosi ad un’impresa omologata dalle autorità

pubbliche che si occuperebbe delle attività di smaltimento, oppure effettuando in proprio il recupero degli imballaggi creando un sistema individuale destinato a tale scopo.241

L’organismo più accreditato fino al 2017 è stato Eco- Emballages, una società per azioni di diritto privato fondata nel 1992 e con sede a Levallois- Perret. La società è stata omologata per la prima volta il 12 novembre 1992 e da allora ha stipulato contratti con vari attori dell’economia

237 BVSE, “Fachverband Papier-Recycling: Ziele und aufgaben”, Disponibile su: https://www.bvse.de/bvse-

fachverband-papierrecycling/ziele-und-aufgaben.html

238 VDW, “Wellpappeindustrie”, Disponibile su: https://www.wellpappen-

industrie.de/verband/wellpappenindustrie.html

239 VDW, “Wellpappeindustrie”, Disponibile su: https://www.wellpappen-

industrie.de/verband/wellpappenindustrie.html

241 Commissione Europea, “2001/663/CE Decisione della Commissione, del 15 giugno 2001 (COMP/34.950- Eco-

francese.242 Successivamente, Eco-Emballages ha effettuato una fusione con Ecofolio, dando vita a

CITEO.243

Eco-emballages, dal 1992 al 2017, ha effettuato accordi con la società Packaging Recovery Organisation Europe (PRO Europe) per l’utilizzo del marchio “Punto Verde” sugli imballaggi dei propri contraenti.

Si accordava, inoltre, con i produttori che preferivano far smaltire i propri rifiuti da un’azienda specializzata piuttosto che in proprio. In questo caso i produttori versavano un contributo

finanziario che permetteva alla società di farsi carico dei loro obblighi di legge relativi al riciclaggio degli imballaggi in materia di smaltimento, cernita e recupero.244

Questo contributo finanziario era determinato da un tariffario e di un contributo a peso, fissato per ciascun materiale. Questo contributo poteva variare nel corso della durata del contratto previa accordo con la commissione del tariffario, composta da membri scelti tra gli azionisti della società, e con il comitato di gestione del tariffario, composto da rappresentanti dei produttori e della società.245 Le proposte di modifica venivano successivamente sottoposte al Consiglio di

Amministrazione di Eco-Emballages, nonché alle autorità competenti per l’approvazione. In base alle omologazioni del 1996 e del 1999, la modifica del tariffario dipendeva dall’estensione delle attività del titolare presso gli enti locali e dalla valutazione del fabbisogno finanziario per

materiale. Tale fabbisogno si basava su alcune valutazioni di tipo economico, tecnico ed ecologico, con l’obiettivo di favorire la diminuzione della quantità (peso e volume) dei rifiuti di imballaggi. Una caratteristica fondamentale riguardava il fatto che le risorse provenienti dall’applicazione del tariffario dovevano servire a garantire l’equilibrio economico e finanziario della società, senza generare eccedenze operative a fine esercizio.246 Secondo il decreto “le risorse provenienti

242 Commissione Europea, “2001/663/CE Decisione della Commissione, del 15 giugno 2001 (COMP/34.950- Eco-

Emballages), Disponibile su: https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/HTML/?uri=CELEX:32001D0663&from=DE

243 Eco-Emballages, “Eco-Emballages et Ecofolio concretisént leur fusion pour accélérer le développement de

l’économie circulaire en France au bénéfice des entreprises, des territoires et des citoyens”, Disponibile su:

http://www.ecoemballages.fr/actualite/eco-emballages-et-ecofolio-concretisent-leur-fusion-pour-accelerer-le- developpement-de

244 Unione Europea, “La Commissione definisce i principi della concorrenza nell’organizzazione dei mercati del

trattamento dei rifiuti di imballaggi”, Disponibile su:

https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/it/IP_01_850

245 Commissione Europea, “2001/663/CE Decisione della Commissione, del 15 giugno 2001 (COMP/34.950- Eco-

Emballages), Disponibile su: https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/HTML/?uri=CELEX:32001D0663&from=DE

246 Commissione Europea, “2001/663/CE Decisione della Commissione, del 15 giugno 2001 (COMP/34.950- Eco-

dall’applicazione del tariffario devono anche garantire un aumento progressivo e consistente della raccolta, senza effetti di soglia, chiaramente visibile a medio termine dai produttori”.247

Con la stipulazione del contratto il produttore otteneva il diritto di applicare il marchio “Punto Verde” sui propri imballaggi fabbricati, importati, commercializzati e/o immessi sul mercato che permetteva ai consumatori di riconoscere in modo immediato l’adesione da parte del produttore al sistema europeo.

Eco- Emballages stipulava contratti con le collettività locali, comuni o consorzi di comuni, che si occupavano dello smaltimento dei rifiuti domestici, in particolare della raccolta. Attraverso la stipulazione del contratto, esse ricevevano dei finanziamenti per svolgere le suddette operazioni di raccolta e smaltimento.248

Questi tipi di contratti venivano chiamati contratti “programma di durata” che erano validi per sei anni. Al momento del rinnovo del contratto, Eco-emballages proponeva al comune una proroga, la cui durata deve essere decisa dalle parti, senza comunque superare la classica durata di sei anni.249

Nell’esecuzione del contratto, la società garantiva il recupero dei rifiuti di imballaggio domestici ed il riciclaggio degli stessi. Il comune o il consorzio di comuni poteva non optare per questa garanzia per parte o per tutti i materiali. Qualora avesse deciso per la garanzia di recupero, il comune si riservava di consegnare tutte le tonnellate di materiale a Eco-Emballages che successivamente si occupava del riciclo.

Quando un comune decideva di non optare per la garanzia di recupero per uno, più o tutti i materiali, il contratto prevedeva che essa dovesse garantire che le società cui si rivolgeva recuperassero tutte le tonnellate selezionate in conformità con i requisiti minimi tecnici. Ciascun comune poteva, in qualsiasi momento, risolvere unilateralmente il contratto senza il pagamento di alcuna indennità.

Nel quadro del “programma di durata”, la collettività riceveva da Eco-Emballages i seguenti sostegni:

“Un sostegno finanziario per ogni tonnellata selezionata in conformità con i requisiti minimi tecnici, di importo variabile a seconda del materiale;

Un sostegno finanziario per il recupero energetico;

247 Commissione Europea, “2001/663/CE Decisione della Commissione, del 15 giugno 2001 (COMP/34.950- Eco-

Emballages), Disponibile su: https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/HTML/?uri=CELEX:32001D0663&from=DE

248 Commissione Europea, “2001/663/CE Decisione della Commissione, del 15 giugno 2001 (COMP/34.950- Eco-

Emballages), Disponibile su: https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/HTML/?uri=CELEX:32001D0663&from=DE

249 Commissione Europea, “2001/663/CE Decisione della Commissione, del 15 giugno 2001 (COMP/34.950- Eco-

Dei sostegni temporanei per situazioni particolari come l’avvio, l’habitat rurale a bassa densità di popolazione;

Un aiuto per i contenitori nel caso di raccolta del vetro per apporto volontario.”250 Per ultimo, la società francese stipulava contratti anche con le industrie del territorio che intendono riciclare le loro materie prime.

Come anticipato, il 27 giugno 2017, le assemblee generali di Eco-Emballages e di Ecofolio (una società che si occupava del riciclo di carta grafiche251) hanno dato vita ad una fusione, andando a

creare CITEO. L’obiettivo di questa fusione è stato quello di creare delle sinergie tra le due organizzazioni per quanto riguarda le competenze e le risorse, in modo da supportare meglio le aziende nella riduzione del loro impatto ambientale ed accelerare l’ammodernamento della raccolta e del riciclo.252

Questa fusione ha permesso di fornire più soluzioni alle aziende, in particolare in termini di competenza sui materiali e progettazione ecocompatibile. Inoltre, ha permesso di migliorare la competitività dei settori degli imballaggi e della carta e di sviluppare la consapevolezza tra i cittadini attraverso la comunicazione locale e digitale.253

Le prospettive che si è posta CITEO per i prossimi anni riguardano la fornitura di soluzioni ai propri clienti in modo che tutti i loro imballaggi siano riciclabili e riutilizzabili (“Soluzioni al 100%”) e l’aumento costante del processo di smistamento degli imballaggi per ottimizzare le prestazioni ed i costi connessi alla raccolta e allo smaltimento.254

250 Commissione Europea, “2001/663/CE Decisione della Commissione, del 15 giugno 2001 (COMP/34.950- Eco-

Emballages), Disponibile su: https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/HTML/?uri=CELEX:32001D0663&from=DE

251 Eco-Emballages, “Eco-Emballages et Ecofolio concretisént leur fusion pour accélérer le développement de

l’économie circulaire en France au bénéfice des entreprises, des territoires et des citoyens”, Disponibile su:

http://www.ecoemballages.fr/actualite/eco-emballages-et-ecofolio-concretisent-leur-fusion-pour-accelerer-le- developpement-de

252 Eco-Emballages, “Eco-Emballages et Ecofolio concretisént leur fusion pour accélérer le développement de

l’économie circulaire en France au bénéfice des entreprises, des territoires et des citoyens”, Disponibile su:

http://www.ecoemballages.fr/actualite/eco-emballages-et-ecofolio-concretisent-leur-fusion-pour-accelerer-le- developpement-de

253 Eco-Emballages, “Eco-Emballages et Ecofolio concretisént leur fusion pour accélérer le développement de

l’économie circulaire en France au bénéfice des entreprises, des territoires et des citoyens”, Disponibile su:

http://www.ecoemballages.fr/actualite/eco-emballages-et-ecofolio-concretisent-leur-fusion-pour-accelerer-le- developpement-de

254 CITEO, “Rapport d’activitè CITEO et Adelphe”, Disponibile su: https://bo.citeo.com/sites/default/files/2020-

L’associazione CITEO svolge gli stessi compiti che svolgeva Eco-Emballages, coordinando i cinque settori di recupero dei materiali. In questo caso è possibile constatare una similitudine con il consorzio CONAI.

 Acciaio: inizialmente Sollac SA, i cui diritti sono stati trasferiti nel 2000 a Usinor-Packaging SA

 Alluminio: Frange Aluminium Recyclage SA  Carta-cartone: Revipac

 Plastica: Valorpalst Sa

 Vetro: Chambre syndicale des verrieres mècaniques de France o CSVMF255

Accanto all’attività di CITEO, in Francia vi sono altre due organizzazioni: Cyclamed e Adelphe.

Figura 31: Logo CITEO Figura 32: Logo Cyclamed. Figura 33: Logo Adelphe

Cyclamed è un’associazione senza scopo di lucro creata nel 1993, ma approvata dalle autorità pubbliche nel 2001, che ha il compito di raccogliere e recuperare i medicinali inutilizzati, scaduti o riportati dai cittadini in farmacia. Il suo obiettivo è quello di garantire lo smaltimento dei

medicinali inutilizzati (Mèdicaments Non Utilisès) al fine di preservare l’ambiente e la salute pubblica.256

A tal fine, l’associazione svolge azioni di sensibilizzazione e comunicazione con il grande pubblico, con gli operatori sanitari e i vari stakeholder ambientali, scolastici. Cyclamed riunisce l’intera

255 Commissione Europea, “2001/663/CE Decisione della Commissione, del 15 giugno 2001 (COMP/34.950- Eco-

Emballages), Disponibile su: https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/HTML/?uri=CELEX:32001D0663&from=DE

professione farmaceutica: farmacisti dispensatori, distributori all’ingrosso e aziende farmaceutiche.257

Adelphe, invece, è un organismo creato e approvato nel 1993 che si occupa della raccolta e del riciclo principalmente di vini, liquori e medicinali ma sono rappresentati, inoltre, altri settori di attività come l’agroalimentare, l’igiene e bellezza, i casalinghi.258

La società partecipa alla definizione di un modello in cui viene condivisa la responsabilità tra aziende, enti locali, attori del riciclo e cittadini per dare nuova vita al packaging. Ogni anno la società si impegna per finanziare la raccolta differenziata dei propri imballaggi, sviluppare azioni per progettare imballaggi più responsabili e rendere i consumatori-cittadini consapevoli di come gestire i propri imballaggi su base giornaliera.259

Figura 34: Ripartizione degli affari per settori di attività

Fonte: Adelphe, “Notre métier”, Disponibile su: https://www.adelphe.fr/mieux-nous-connaitre/notre-metier.html

Oltre questi tre organismi opera un quarto attore, denominato ADEME (Agenzia per la transizione ecologica) che monitora l’andamento dei vari settori e valuta il raggiungimento degli obiettivi.260

ADEME contribuisce al finanziamento della ricerca e dell’innovazione e alla creazione e al coordinamento di sistemi di osservazione per comprendere meglio come stanno cambiando le industrie. Implementa, inoltre, campagne di comunicazione per cambiare mentalità,

comportamenti e pratiche di acquisto e di investimento, consulenze per dirigere le decisioni degli attori della società e dell’economia, stabilendo strumenti e metodi adatti alle loro esigenze.

257 Cyclamed, “Découvrez l’association Cyclamed”, Disponibile su: https://www.cyclamed.org/cyclamed/a-propos/ 258 Adelphe, “Notre métier”, Disponibile su: https://www.adelphe.fr/mieux-nous-connaitre/notre-metier.html 259 Adelphe, “Notre métier”, Disponibile su: https://www.adelphe.fr/mieux-nous-connaitre/notre-metier.html 260 ADEME, “Four Vocations”, Disponibile su: https://www.ademe.fr/en/about-ademe

ADEME fornisce anche supporto finanziario e promozione dell’implementazione dei riferimenti regionali e nazionali.261

Per quanto riguarda specificatamente il riciclo di carta e cartone in Francia, l’attore fondamentale è Revipac, che ha contribuito, insieme agli altri quattro settori dei materiali, alla creazione di Eco- Emballages (ora CITEO).

Revipac è un’associazione che rappresenta l’industria degli imballaggi di carta e cartone su questioni che riguardano il fine vita dei suddetti imballaggi domestici. La caratteristica di questa società è il fatto di garantire la riciclabilità degli imballaggi di carta e cartone sul territorio francese. Revipac si impegna a svolgere le seguenti attività:

 Flusso continuo e riciclaggio efficace in tutte le circostanze degli imballaggi conformi agli standard;

 Copertura universale delle autorità locali e parità di accesso al recupero degli imballaggi raccolti e selezionati in condizioni chiare e trasparenti;

 Riciclaggio locale per contribuire allo sviluppo del territorio e limitare gli impatti ambientali;

 Solidità e sostenibilità del recupero grazie agli impegni condivisi e solidali degli acquirenti (riciclatori finali).262

Per quanto riguarda i luoghi in cui riciclare gli imballaggi, Revipac può contare su una rete di riciclatori finali accreditati in modo che ogni comunità possa essere sicura che il suo packaging venga valorizzato vicino al suo territorio. Ciò permette di dare visibilità al concetto di riciclo anche in territori rurali e di poter controllare in ogni momento il buon andamento delle operazioni. Nel grafico sottostante è possibile notare la capillarità del sistema Revipac.

262 Revipac, “Les engagements de Revipac”, Disponibile su: http://www.revipac.com/content/les-engagements-de-

Figura 35: Mappa delle società accreditate con Revipac

Fonte: Revipac, “FIiliere emballage papier-carton”, Disponibile su: http://www.revipac.com/content/les-engagements-de-revipac

Inoltre, la filiera garantisce una piena tracciabilità e trasparenza delle operazioni, l’applicazione di procedure affidabili e controllabili in ogni momento.263

Revipac si impegna a garantire che gli imballaggi di carta e cartone raccolti vengano riciclati in modo da reintrodurre la materia pima riciclata (fibra di cellulosa) nei processi industriali,

principalmente per produrre nuovi imballaggi (precisamente il 95%) ma anche altri prodotti come isolanti per edifici o prodotti per la pulizia. Il riutilizzo di questa materia prima permette di

aumentare l’efficienza nell’uso delle risorse rinnovabili e ridurre l’impatto ambientale degli imballaggi di carta e cartone.264

La società assicura che il recupero di tutti gli imballaggi di carta e cartone sia conforme agli standard definiti sulla base della norma EN 643. Ciò include i cosiddetti “carta e cartone non

263 Revipac, “Les engagements de Revipac”, Disponibile su: http://www.revipac.com/content/les-engagements-de-

revipac

264 Revipac, “Revipac et son role majeur dans l’economie circulaire”, Disponibile su:

complicati” ovvero imballaggi mono-materiali e dai “PCC, carta e cartone complicati” come i cartoni ad uso alimentare.265

Una caratteristica peculiare di Revipac riguarda le collaborazioni con i vari attori del sistema per il raggiungimento degli obiettivi di raccolta e riciclo di carta e cartone. La società predilige operare in piccoli circuiti, uno in prossimità dell’altro per dare vita a sinergie che abbraccino tutti gli attori del settore. Ciò permette una costante creazione di attività e posti di lavoro che apportano valore aggiunto alle varie regioni, contribuendo alla reindustrializzazione dell’economia francese.266

Revipac è un vero pioniere della responsabilità estesa del produttore (EPR) basando la sua azione su quattro elementi chiave, condizioni per il corretto funzionamento del sistema:

“Si impegna a garantire l’equità del sistema assicurando che l’internalizzazione dei costi avvenga nel modo più equo possibile;

Si impegna per l’efficacia del sistema, in un’offerta universale con un unico prezzo affinché ogni territorio che si rivolge a Revipac sia trattato allo stesso modo, sia rurale, che urbano, sia di piccole che di grandi dimensioni;

Si impegna a raggiungere un alto livello di riciclaggio e recupero in conformità con quanto emanato dalle direttive europee. Ciò ha portato anche ad una semplificazione del processo di smistamento, applicabile da tutti i cittadini;

Si impegna per garantire che la riciclabilità degli imballaggi sia sempre più ottimizzata al fine di facilitare il più possibile il ritorno a materia prima degli imballaggi di carta e cartone. Per questo motivo Revipac è molto coinvolta nella promozione dell’eco-design tra i

produttori.”267

Revipac stringe accordi con un’altra associazione, il CEREC (Comitè d’Evaluation de la Recyclabilité des Emballages papier-carton), un comitato tecnico di esperti creato da CITEO e Revipac per gli imballaggi di carta e cartone. Questo comitato ha l’obiettivo di aiutare gli addetti di marketing del packaging a valutare le proprie scelte tecniche in merito alla riciclabilità del proprio packaging, offrendo loro, se necessario, modalità per ottimizzarlo.268

265 Revipac, “Revipac et son role majeur dans l’economie circulaire”, Disponibile su:

http://www.revipac.com/content/revipac-et-son-rôle-majeur-dans-léconomie-circulaire

266 Revipac, “Revipac et son role majeur dans l’economie circulaire”, Disponibile su:

http://www.revipac.com/content/revipac-et-son-rôle-majeur-dans-léconomie-circulaire

267 Revipac, “Revipac et la REP”, Disponibile su: http://www.revipac.com/content/revipac-et-la-rep 268 CEREC, “Un comité à votre disposition pour le papier-carton”, Disponibile su: https://www.cerec-

La mission di CEREC può essere riassunta in cinque punti principali:

“Facilitare l’inserimento degli imballaggi nella catena del riciclo tenendo conto del loro fine vita sin dal momento della progettazione, al fine di ottimizzare il recupero dei rifiuti in modo economico ed ecologico;

Offrire supporto tecnico al cliente e aiutarlo a valutare la fattibilità tecnica del riciclaggio dei suoi imballaggi;

Fornire risposte e metodologie tenendo conto degli sviluppi del deposito e delle tecnologie ed emettere un parere tecnico sul progetto di packaging ad esso sottoposto;

Suggerire percorsi di miglioramento e rendere disponibile una base di conoscenza sull’impatto dei vari componenti del suo imballaggio quando viene riciclato

Sviluppare una guida operativa per valutare il livello di idoneità al riciclo degli imballaggi e dei suoi vari componenti.”269

CEREC consente quindi di generare conoscenza, accumulare esperienza e quindi avere una base di riferimento costantemente migliorata.

Figura 36: Percentuale di riciclo del totale degli imballaggi

Fonte: Eurostat, (2020), “Recycling rate of packaging waste by type of packaging”, Disponibile su:

https://ec.europa.eu/eurostat/databrowser/view/cei_wm020/default/table?lang=en

Per quanto riguarda la percentuale di riciclo di tutti i materiali da imballaggio, la Francia si trova al decimo posto in Europa271 avendo l’obiettivo del 75% entro il 2025 definito dalla Commissione

Europea. Come si può vedere dalla tabella che segue, a differenza della Francia, che presenta un’oscillazione della percentuale di riciclo, l’Italia presenta un trend in costante miglioramento.

269 CEREC, “Un comité à votre disposition pour le papier-carton”, Disponibile su: https://www.cerec-

emballages.fr/opencms/sites/fr/rubrique_presentation/qui_sommes_nous.html

271 Eurostat, (2020), “Recycling rate of packaging waste by type of packaging”, Disponibile su:

Figura 37: Percentuale di riciclo degli imballaggi di carta e cartone

Fonte: Eurostat, (2020), “Recycling rate of packaging waste by type of packaging”, Disponibile su:

https://ec.europa.eu/eurostat/databrowser/view/cei_wm020/default/table?lang=en

Per quanto riguarda, invece, la percentuale di riciclo di carta e cartone, la Francia si trova al quarto posto a livello europeo superando costantemente, dal 2012, il 90% di riciclo del totale immesso sul