7. Descrizione delle attività svolte
7.5. Analisi dei dati
Nelle prime fasi del lavoro, nel tentativo di razionalizzare i flussi di spedizione, sono state condotte analisi per valutare i volumi e le tipologie di merci movimentate all’interno del magazzino spedizioni.
Per le macchine assemblate e i componenti di macchine, le spedizioni sono distribuite nel tempo e non si hanno problemi di gestione di numerosità di codici con caratteristiche molto diverse tra di loro, per questo tipo di prodotti le necessità riguardano soprattutto l’ applicazione di adeguati materiali protettivi in grado di proteggerli dagli agenti atmosferici e dalle sollecitazioni a cui vengono sottoposti durante il trasporto e l’immagazzinamento. Il problema della gestione della varietà dei codici è tipica dei componenti sciolti, molto diversi per natura, dimensioni, quantità da gestire e punti di resa. La logica adottata per la gestione di questo tipo di codici è di tipo conservativo, ovvero si sceglie di usare il massimo grado di protezione previsto anche per le spedizioni che non lo richiederebbero. La scelta di questo tipo di decisione sembra essere stata dettata dalla necessità dell’appaltatore di standardizzare al massimo la gestione dei diversi codici adottando un unico tipo di imballo. Si decide, in accordo con la funzione qualità, di classificare i codici che sono transitati in magazzino in un periodo di tempo preso a riferimento in base alle similarità merceologiche e di individuare i codici maggiormente critici in termini di gestione.
7.5.2. Strumenti
Gli strumenti usati durante tale analisi sono il sistema informativo aziendale (Sap) usato per l’estrazione dei dati su cui svolgere le analisi e il foglio di calcolo Excel, con le tabelle e i grafici pivot, per la classificazione dei dati raccolti secondo vari criteri in modo da evidenziare eventuali analogie e differenze nella tipologia dei codici movimentati che potessero fornire indicazioni utili in fase di analisi del processo. Nel classificare i codici si è cercato di individuare quali classi degli stessi che possano essere spediti usando le stesse misure di protezione, legando quindi la tipologia del codice alle misure di protezione da attuare.
100 Descrizione delle attività svolte
7.5.3. Analisi e risultati
Si decide di indagare la tipologia di codici spedite, prendendo a riferimento un arco temporale di 10 giorni (dal 21.10.2013 al 31.10.2013) e si è proceduto a stratificare i dati per capire la tipologia e i volumi di merci spedite.
I media in magazzino vengono approntate dalle 150 alle 200 spedizioni al giorno, a seconda del carico di lavoro del periodo. Le prime statistiche riguardano l’individuazione della funzione che attiva il processo di spedizione (Fabbrica e Service). Le spedizioni originate dalle due funzioni sono equiparabili in termini di numerosità. In figura 7.14 sono riportati i risultati dell’analisi svolta a livello di numerosità di item spediti.
Figura 7.14 Ripartizione del numero di unità spedite tra Fabbrica e Service
Dall’analisi delle descrizioni dei codici spediti nel periodo di riferimento si individuano dieci classi di codici in cui è possibile classificare gli item movimentati, in base alle similitudini merceologiche. Definite le classi di riferimento si procede a definire due grandezze utili all’ individuazione del livello di complessità di gestione dei codici. Le due variabili di sintesi individuate sono:
-numerosità %: rapporto tra il numero di pezzi spediti appartenenti alla categoria e il numero totale di pezzi spediti (figura 7.15)
- variabilità %: rapporto tra il numero delle unità logiche di spedizione per i materiali appartenenti alla categoria e totale delle unità logiche spedite. Si riportano in figura le classi di codici individuate rappresentate in funzione della numerosità e della variabilità percentuale che rappresentano (figura 7.16).
SER -44% FAB
-56%
101 Descrizione delle attività svolte
Figura 7.15 Numerosità % delle classi di codici individuate per i codici spediti
Figura 7.16 Variabilità % delle classi di codici individuate per i codici spediti
I risultati ottenuti devono essere corretti in quanto la variabilità % risulta essere molto elevata nella classe “paletta”, questo poiché nel periodo di osservazione considerato, per le palette ogni consegna è costituita da un unico item. Indagando sulle motivazioni alla base di questo, chiedendo spiegazioni al responsabile del magazzino, si evince che nel periodo osservato c’è stata una situazione di contingenza legata alla sostituzione delle palette di una centrale all’estero per cui si è ritenuto conveniente in termini di tempi e costi necessari procedere creando una consegna per ogni item spedito. Andando ad analizzare il singolo materiale nel dettaglio si vede come di fatto la classe “paletta” sia costituita da soli di 4 tipi di articoli aventi lo stesso punto di resa e la stessa data di spedizione pianificata, per cui verosimilmente si sarebbe potuta gestire con sole 4 consegne. Si riportano nella figura 7.17 i
elementi di colleg. accessori per refrattari lamiera piastrella ceramica elemento di tenuta adesivo tappetino paletta altro parti elettriche
Numerosità %
elementi di colleg. accessori per refrattari lamiera piastrella ceramica elemento di teuta adesivo tappetino paletta altro parti elettricheVariabilità %
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risultati corretti sulla base delle modifiche apportate su un istogramma per rendere chiaro il confronto tra numerosità % e variabilità % alla luce delle considerazioni appena eseguite (figura 7.17).
Figura 7.17 Istogramma Numerosità %- Variabilità %
Il grafico mostra come quasi la metà dei codici spediti sia rappresentato da elementi di collegamento, e come le parti elettriche siano quelle presentanti una maggiore variabilità. Si deduce che la maggior parte dei codici spediti in termini di numerosità sia legato a quattro classi principali, quest’osservazione risulta ancor più evidente rappresentando i dati con il diagramma di Pareto riportato nella figura 7.18, in cui con la linea tratteggiata è tracciata in corrispondenza dell’80% della cumulata dei valori:
103 Descrizione delle attività svolte
Figura 7.18 Diagramma di Pareto numerosità% dei pezzi spediti
Mettendo in relazione la numerosità dei codici spediti che, come evidenzia la figura 7.19, è rappresentata da poche classi di codici, con la variabilità dei singoli gruppi di codici, si è cercato di individuare i codici critici per la gestione delle complessità del magazzino. Si riportano i risultati in una semplice matrice che presenta sugli assi le grandezze considerate. L’individuazione dei quadranti è ottenuta attraverso il calcolo dei valori medi delle grandezze considerate
Figura 7.19 Matrice Numerosità %- Variabilità %
0.00 10.00 20.00 30.00 40.00 50.00 60.00 70.00 80.00 90.00 100.00 el em en ti d i co lle g. acce ss o ri p er re fra t. lam ie ra p ia st re lla ce ra mica el em en to d i te n u ta ad es iv o ta p p e tin o p aletta alt ro p ar ti ele tt rich e numerosità % cumulata
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Dalla matrice si può osservare come la maggior parte delle classi di codici individuate si posizionino lungo la bisettrice del primo e terzo quadrante. Lungo tale bisettrice si ha una situazione di equilibrio tra quella che è la numerosità dei codici da gestire e la variabilità dei codici stessi. Andando a definire i due assi passanti per la media delle due grandezze in analisi è possibile divedere il piano in quattro quadranti. Nel primo e nel terzo quadrante si posizionano i gruppi di codici per cui si ha sostanziale equilibrio tra numerosità e variabilità. Per la classe “parti elettriche“, che ricade nel secondo quadrante, si ha una maggiore variabilità a fronte di una numerosità molto piccola, dal punto di vista della gestione della complessità dei codici la classe parti elettriche meriterebbe di essere trattata con maggiore attenzione. Le classi che invece ricadono nel quarto quadrante sono quelle che presentano un minor rapporto tra variabilità e numerosità, rappresentano i componenti maggiormente standardizzati.
A partire dalla classificazione sopra considerata si è cercato di individuare classi di protezione con cui trattare i diversi componenti, legando così le similarità merceologiche alle possibili misure di protezione da adottare. Si identificano quattro classi per cui si prevedano misure di protezione specifiche:
-classe A: è quella che prevede maggiori restrizioni dal punto di vista dell’imballo: cassa, sacco barriera e sali igroscopici oppure il VCI. Appartengono a questa classe i materiali per cui livelli di umidità relativa superiori al 45% ne comprometterebbero le caratteristiche funzionali.
-classe B: contiene elementi che temono meno l'umidità rispetto alla classe precedente, rientrano in questa classe gli elementi cilindrici di collegamento. Per proteggere questi materiali si potrebbe pensare di usare la cassa di protezione e i pre-imballi.
-classe C: include i componenti meccanici fucinati o in lamiera, tubazioni e tutti quelli che vengono imballati senza cassa esterna.
-Palette: si tratta di una classe relativa a componenti meccanici che per peculiarità tecnologiche devono essere trattate a parte, sono previste casse alveari e multi-bolle, le casse alveari vengono, a loro volta, inserite in sacchi barriera e poi imballate in casse di legno.
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L’analisi iniziale svolta sui singoli codici, pur risultando utile per comprendere la tipologia e i volumi della merce spedita, non tiene conto delle logiche che sottendono la creazione delle consegne. Andando ad investigare il processo, emerge come la creazione delle consegne prima, e delle unità di spedizione poi, per quanto riguarda le richieste di spedizioni verso i cantieri come pure le richieste di spedizione per conto del service, sia legata alla necessità di approvvigionarsi di gruppi funzionali che tipicamente contengono sia componenti elettrici che meccanici e che quindi, per quanto possibile, vengono imballati insieme all’interno della stessa cassa di spedizione. Questo è giustificato dal fatto che gli eventuali costi legati alla gestione della spedizione di due casse per componenti appartenenti a categorie diverse sarebbero sicuramente maggiori dei costi correlati al trattare un unico imballo con grado di protezione maggiore di quello richiesto. Prevedere, del resto, l’utilizzo di differenti tipi di imballo nella stessa cassa apporterebbe dei benefici minimi in termini di economicità della spedizione e ad un aumento di complessità nello svolgimento delle operazioni di imballaggio. In quest’ottica i componenti sciolti appartenenti alle classi A e B vengono trattati con le prescrizioni della classe più conservativa, ovvero vengono imballati con sali igroscopici e sacco barriera. La scelta di usare misure più cautelative per gli imballi è giustificata da vantaggi in termini di garanzia di protezione dei materiali e standardizzazione di processo.
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