RISULTATI DELLA RICERCA
4.2 Analisi dei risultati del questionario sul bilancio sociale
Non esistendo a livello nazionale una banca dati sulle istituzioni scolastiche che hanno adottato lo strumento del bilancio sociale, si è fatto ricorso alla rete di internet per individuare le singole scuole che hanno realizzato una sperimentazio- ne di questo tipo. Le istituzioni scolastiche individuate sono elencate nella tabella di seguito riportata, che le distingue secondo il grado di istruzione. La maggior parte delle scuole che hanno pubblicato un bilancio sociale sul proprio sito web sono ubicate nella regione della Lombardia. La spiegazione è data dal fatto che sia l’Ufficio Scolastico provinciale di Bergamo prima, che l’Ufficio Scolastico regio- nale della Lombardia dopo, hanno organizzato un corso di formazione rivolto ai dirigenti scolastici sulla rendicontazione sociale nelle istituzioni educative. Per quanto riguarda l’Ufficio scolastico regionale della Lombardia, è in corso di alle- stimento una banca dati regionale con l’elenco di tutte le scuole che hanno pubbli- cato il bilancio sociale con i relativi documenti in pdf184.
Figura 4.3 - Tabella delle istituzioni scolastiche che hanno redatto il bilancio sociale
I ciclo istruz.
Istituto comprensivo “Mastri Caravaggini”di Caravaggio (BG) II Circolo didattico di Treviglio (BG)
Istituto comprensivo di Vimodrone (MI) X Istituto comprensivo di Cermenate (CO) X Istituto comprensivo “Maria Piazzoli” di Ranica (BG) X
Istituto comprensivo di Montirone-San Zeno (BS)
II ciclo istruz.
Istituto d’istruzione superiore “G. Maironi” di Presezzo (BG) 185 X Istituto tecnico industriale “Enrico Fermi” di Mantova (MN)
Liceo “Giambattista Brocchi” di Bassano del Grappa (VI)
Istituto d’istruzione superiore “David M.Turoldo” di Zogno (BG) Istituto tecnico commerciale “Oberdan” di Treviglio (BG)
Istituto tecnico industriale “Enrico Fermi” di Desio (MI) X
Istituto d’istruzione superiore “D. Crespi” di Busto Arsizio (VA)
Istituto d’istruzione superiore “Luigi Einaudi” Magenta (MI) X
Istituto professionale “Luigi Einaudi” di Grosseto (GR)
(Le scuole che hanno compilato il questionario sono quelle in grassetto contrassegnate da una X)
A tutte le scuole elencate è stato inviato, attraverso la posta elettronica, un questionario formato da ventuno domande finalizzato ad indagare sugli aspetti fondamentali della rendicontazione sociale (un fac-simile del questionario è alle- gato nell’appendice alla lettera B a pag.153). L’invio del questionario è stato sem- pre preceduto da un contatto telefonico per preannunciare l’invio del documento e per richiedere la collaborazione da parte dei dirigenti scolastici.
184 Cfr. www.istruzione.lombardia.it/dirigenti/formazione-ds/rendicontazione-sociale/bilancio-so- ciale-scuole/
185 Poiché il questionario del Maironi non è stato compilato, è stata richiesta la collaborazione del dott. G. Stiz della società di consulenza Seneca srl che ha fornito le risposte di propria competenza.
I contatti telefonici si sono resi necessari anche per ulteriori chiarimenti, co- me ad esempio delucidazioni su alcuni aspetti della ricerca e/o sulle domande pro- poste, nonché richieste di tipo operativo come l’indirizzo esatto di posta elettroni- ca, dato che alcuni indirizzi rilevati dai siti delle istituzioni scolastiche selezionate sono risultati non più attivi. Dai colloqui telefonici intercorsi con i dirigenti scola- stici delle scuole sopraindicate è emerso che tre di questi hanno realizzato, in col- laborazione con il prof. Angelo Paletta dell’Università di Bologna, una pubblica- zione che è stata già citata in precedenza sull’esperienza della rendicontazione so- ciale attuata nelle rispettive scuole186. Dunque, il questionario oltre che analizzare più in profondità alcuni aspetti che riguardano il fenomeno della rendicontazione sociale nello specifico settore dell’istruzione, ha consentito l’emergere di ulteriori elementi che dal solo esame della prova documentale non sarebbero emersi.
Dei quindici questionari inviati sono pervenuti debitamente compilati soltan- to sei, che rappresentano il 40% del totale dei questionari rivolti alle scuole sele- zionate. Le domande proposte hanno riguardato sia i quattro quesiti oggetto di in- dagine della ricerca, che altri aspetti considerati rilevanti ai fini del presente stu- dio, come l’analisi delle varie fasi del processo, i punti di forza e le criticità rileva- te. I risultati ottenuti sono schematizzati nella seguente tabella riassuntiva che rac- coglie i dati delle diverse scuole analizzate:
Figura 4.4 - Tabella dei risultati del questionario sul bilancio sociale 1) Finalità del bilancio
sociale delle istituzioni scolastiche
Trasparenza, rendicontazione del valore sociale della scuola per in- crementare la fiducia all’esterno, far comprendere l’effettivo contri- buto che la scuola dà allo sviluppo del proprio territorio, diffusione della cultura dell’autovalutazione, desiderio di miglioramento, dare sistematicità alle rilevazioni e all’analisi degli esiti formativi, fornire un quadro sintetico complessivo della scuola riguardo i risultati otte- nuti, le scelte fatte, le attività svolte e le risorse utilizzate.
2) Modello metodologico di riferimento
Il principale modello metodologico seguito è stato quello della diret- tiva del Ministero della Funzione Pubblica del 2006 sulla rendiconta- zione sociale nelle amministrazioni pubbliche. Le scuole che hanno seguito il corso di formazione organizzato dall’USR della Lombardia hanno fatto riferimento al modello metodologico proposto dal prof. Angelo Paletta dell’Università degli Studi di Bologna. Infine, alcune scuole hanno fatto riferimento anche al modello elaborato per il setto- re pubblico dal Gruppo di Studio sul bilancio sociale.
3) Periodicità Tutte le scuole che hanno restituito il questionario debitamente com- pilato hanno dichiarato di rispettare il requisito della periodicità, ad eccezione dell’istituto Maironi a causa del cambio della dirigenza. 4) Finanziamento Il finanziamento è risultato variamente articolato: alcune scuole han-
no provveduto con risorse interne, altre con risorse esterne derivanti da contributi di sponsor o dell’ente locale, altre con un mix di risorse interne ed esterne. Il costo è risultato molto variabile: dai 1.250,00 € fino a 20.000,00 €.
5) Promotore iniziativa In tutti i casi selezionati, il promotore dell’iniziativa è risultato il Di- rigente scolastico.
6) Processo di scelta Riguardo la scelta di dotarsi del bilancio sociale, per 3 istituti è stato
un processo difficoltoso, per 2 agevole, 1 istituto non ha risposto. 7) Tempo di scelta Sui tempi di scelta, le risposte sono risultate collegate alla domanda
precedente; due istituti: 1 anno scolastico; un istituto: diversi mesi; due istituti: 1 mese; un istituto: non ha risposto.
8) Numero di persone del gruppo di lavoro
Il numero delle persone coinvolte è risultato molto variabile, compre- so fra poche unità fino a oltre dieci unità (max tredici componenti). 9) Ruolo dei componenti
del gruppo di lavoro
Alcune professionalità interne della scuola sono sempre presenti: il Dirigente scolastico, il Dirigente dei servizi generali e amministrativi, almeno una funzione strumentale. I compiti fra i vari membri sono stati variamente distribuiti secondo accordi interni.
10) Tipologia di persona- le del gruppo di lavoro
Il personale impegnato nella redazione del bilancio sociale è risultato costituito da personale scolastico. Solo nei casi dell’istituto Maironi e del II circolo did. si è fatto ricorso a personale esterno specializzato. 11) Uso di un modello
standard per il contenuto
Il modello elaborato riguardo il contenuto è frutto del lavoro di ricer- ca emerso nell’ambito del corso di formazione organizzato dall’USR della Lombardia con il coordinamento scientifico del Prof. Angelo Paletta, eccetto il Maironi che ha seguito il modello del GBS adattato. 12) Fonte degli indicatori La maggior parte degli indicatori sono stati proposti durante il corso
di formazione dal Prof. Angelo Paletta. Paletta, in qualità di docente universitario di economia aziendale, ha proposto una serie di indica- tori tratti dalle sue pubblicazioni187. Gli indicatori del Maironi sono stati proposti dal gruppo di lavoro con la consulenza di Seneca srl. 13) Impianto della conta-
bilità economica
Tre scuole hanno adottato la contabilità economica mentre le restanti tre no.
14) Impianto della conta- bilità analitica
Soltanto due scuole hanno adottato la contabilità analitica per centri di costo, mentre quatto no.
15) Principali difficoltà rilevate
Individuazione degli obiettivi strategici e organizzazione delle diver- se attività all’interno degli obiettivi citati. Rendere la scelta di dotarsi del bilancio sociale una scelta condivisa all’interno della scuola. Su- scitare attenzione e interesse da parte degli stakeholder esterni. Note- voli difficoltà riscontrate nell’operazione di raccolta dei dati. 16) Principali benefici
rilevati
Consapevolezza dei principali punti di forza e di debolezza della pro- pria istituzione. Conoscenza degli esiti del lavoro svolto. Maggiore senso di responsabilità da parte dei docenti sui risultati dell’appren- dimento.
17) Previsione di un que- stionario di valutazione allegato
Nessuna scuola ha predisposto un questionario di valutazione sul pro- prio bilancio sociale allegato al documento, ad esclusione dell’istituto Maironi.
18) Collaborazione delle altre istituzioni per rile- vare gli impatti futuri
E’emersa una scarsa collaborazione da parte delle altre istituzioni per la rilevazione degli impatti futuri. Tale scarsa collaborazione è risul- tata ancora più elevata tra le scuole del primo ciclo d’istruzione e le scuole del secondo ciclo d’istruzione, in occasione della rilevazione degli impatti futuri degli studenti delle scuole medie nel biennio delle superiori.
19) Obbligatorietà del documento
Quattro scuole sono contrarie; due sono favorevoli: quando si ricevo- no contributi dalle famiglie o per ottenere ulteriori finanziamenti. 20) Certificazione ISO
della qualità
Quattro scuole hanno acquisito la certificazione ISO sulla qualità, sintomo di un’attenzione particolare di questi istituti verso il miglio- ramento continuo. Le restanti due no.
21) Il Comune dove è ubicata la scuola redige il bilancio sociale?
Solo in un caso è risultato che anche il Comune, dove è ubicata la scuola, ha redatto il bilancio sociale. Ciò ha facilitato la raccolta dei dati relativa alla descrizione della comunità di appartenenza.
187 Cfr. Paletta A., 2011, Scuole responsabili dei risultati. Accountability e bilancio sociale, Il Mu- lino, Bologna, pp. 243-251; Paletta A., Tieghi M., op. cit., 2007, Isedi, Torino, pp. 267-275.
4.3 Benefici e criticità rilevate nella redazione del bilancio sociale di un’isti-