Questa analisi è stata svolta sulla base dell’informazione contabile prevista nel bilancio consolidato del gruppo La Nación, relativi ai periodi fiscali dal 30 settembre 2005 al 30 settembre 2016, e sulla base delle relazioni sulla gestione dell’amministratore delegato che sono a disposizione del pubblico sul sito web della società, che coprono un periodo più breve in quanto si riferiscono ai risultati ottenuti a partire dal periodo fiscale terminato dal 30 settembre 2010 al 30 settembre 2016.
Con particolare riferimento alla dimensione della società, i principali indicatori nell'Unione Europea sono il totale di bilancio annuo, il fatturato annuo e il numero di persone che lavorano nell’azienda. In Costa Rica il calcolo è leggermente diverso in quanto tiene conto dell’attività non corrente e viene eseguita una media ponderata secondo il settore in cui opera la società: industriale, commerciale, servizi. Sulla base del primo modello e metodo di calcolo, facendo la media dei dati per il periodo tra il 2005 e il 2016, e assumendo (attraverso l'osservazione dei dati contabili e perché non ci sono dati ufficiali al riguardo) che il numero minimo di dipendenti dell'azienda sia stato di 1.000 persone tra il 2005 e il 2009, i risultati sono i seguenti:
- Numero medio dei dipendenti: 1.234 persone
- Totale di bilancio annuo: ₡68.076.523.917 (moneta locale), in euro €102.800.169 - Fatturato annuo: ₡58.419.683.750 (in moneta locale), in euro €86.351.684
I dati più notevoli raggiunti fra l'inizio del 2005 e il 2006 sono le differenze tra le passività ei risultati ottenuti dall’azienda. In questo periodo essa aveva effettuato un processo di ristrutturazione e di aumento nelle loro passività a lungo termine al fine di finanziare l'acquisto di macchine nuove da stampa e il rimodellamento dello spazio fisico con lo scopo di adattarlo alle caratteristiche e alle esigenze della stessa. A causa di questo riesce a ridurre i vari indicatori di indebitamento, passando da un indice (rapporto tra passività e le fonti) da 0,57 a 0,55; il quoziente (rapporto fra passività e il patrimonio netto) da 1,34 a 1,21 e calcolando l’indice di indebitamento con la posizione finanziaria netta in rapporto al patrimonio netto da 0,64 a 0,37. Cioè, migliorando ulteriormente la sua forza finanziaria per quanto riguarda le fonti di capitale di rischio e dei soci.
In termini di risultati il 2006 è stato ugualmente un grande anno per l'azienda, giacché aveva ottenuto un incremento del 21,67% dei ricavi totali (un percentuale probabilmente grazie
134 alle manifestazioni sportive verificate su quell’anno) a causa di un aumento in tutte gli elementi che lo compongono. L’azienda è riuscita a ridurre le spese generali e amministrative, perfino gli oneri finanziari (principalmente le commissioni), tuttavia i risultati sono stati colpiti da un aumento delle spese di vendita di 18.47%, soprattutto nelle “commissioni di vendita e spese di distribuzione, sconti commerciali sulle vendite di progetti promozionali e altri”, persino i costi di operazione del 22,26%, perché attraverso l'acquisizione di una nuova macchina rotativa, la società sospese in anticipo uno dei contratti di locazione che era ancora valido.
D'altra parte, di solito un aumento delle vendite porta a un aumento dei costi per generarli. In termini assoluti del utile prima delle imposte la differenza è significativa, perché
nel 2005 la cifra in colones (valuta locale del Costa Rica) era stata di ₡972.121.000 o
€1.654.388, mentre nel 2006 era stata di ₡4.339.930.000 o €6.566.419. Una situazione simile si potrebbe osservare quando si confrontano i risultati tra il 2006 e il 2007, poiché l'aumento sia dei ricavi totali (tutti le voci in generale, ma soprattutto i ricavi dalla pubblicità) che nelle varie voci delle spese è rimasto nelle stesse percentuali. L'incremento del primo elemento è stato di 22,09%, mentre i costi operativi diretti, spese di vendita, i costi generali e le spese amministrative sono aumentati del 19,38%, 27,28% e 19,56%, rispettivamente.
L'incremento dell'utile prima delle imposte è risultato molto più basso rispetto al periodo precedente, perché si trattava di un 51.14%, che rappresenta ugualmente un risultato importante per l’azienda e la sua gestione. In termini assoluti, questo valore fu di ₡6.559.433.000 colones o €8,883,820 euro. Per quanto riguardano gli indicatori di indebitamento, la gestione finanziaria delle passività sia a breve che a lungo termine ha avuto un impatto positivo, perché gli indici sono stati ridotti dal 0,55 a 0,52; dal 0,37 a 0,15; e il quoziente di indebitamento dal 1,21 a 1,06; così il patrimonio dei soci rimaneva ulteriormente protetto.
Nel 2008 la società è stata più attiva nelle sue operazioni di investimento a causa della acquisizione di una partecipazione in una nuova società, la fusione dell’azienda PAYCA
Papeles y Cartones, l'acquisto e l'adattamento di una proprietà (edificio) per quest’ultima.
Inoltre, l'utilità prima delle imposte era diminuita del -0,57% (l'importo finale è stato di ₡6.522.331.000 o €8.153.835 alla fine di questo periodo) rispetto al 2007, in quanto l'aumento dei ricavi totali (ancora una volta il fattore principale era costituito dai ricavi per la pubblicità) è stato del 10,62%, mentre tutti i componenti delle spese di vendita e le spese generali e
135 amministrative sono aumentate considerevolmente. Compresi i costi operativi diretti, l'aumento totale è stato di circa 13,65%.
A causa dei risultati ottenuti e le diverse operazioni svolte dall’azienda, il consiglio di amministrazione aveva preso la decisione di non distribuire l’utile ottenuto (aumento della voce utili portati a nuovo) e che fossero rivalutate le attività, esso ha portato ad un significativo aumento della riserva di rivalutazione e al conseguente scopo che esso cercava; il mantenimento dei buoni indicatori di indebitamento dell’azienda, in quanto questi hanno addirittura migliorato rispetto all'anno precedente. L’indice di indebitamento calcolato con le passività dell’azienda è stato di 0,46 rispetto al 0,52 nel 2007; è stato ulteriormente ridotto utilizzando la posizione finanziaria netta essendo essa di 0,15 nel 2007 e 0,13 nel 2008. Il quoziente di indebitamento (rapporto tra passività e patrimonio netto) è stato quello che ha rappresentato il miglioramento più significativo essendo di 1.06 nel 2007 e di 0,84 nel 2008.
Nel 2009 la società ha proseguito la sua politica di vendita, scioglimento e liquidazione di partecipazioni all'estero e alcune o altre non-strategiche, perché ha venduto quelli che aveva in una delle sue filiale di viaggio e in due aziende con sede in Guatemala. Tra le altre operazioni che potrebbero evidenziarsi, una è la sostanziale riduzione dei debiti commerciali per l'acquisto di macchinari, attrezzature e carta, perché la Direzione Aziendale della società aveva preso la decisione di fornire l'inventario come misura di protezione, vista la possibilità che esisteva al momento di un aumento dei prezzi internazionali di questa materia prima.
È tuttavia in quell’anno la riduzione del 4,20% dei ricavi, la società a quanto pare non aveva una rigorosa politica di controllo dei costi oppure ha dovuto affrontare una situazione che semplicemente non aveva previsto, perché la riduzione delle spese totale fu solo di 2,96%. Tra le principali cause, si possono osservare un abbassamento dei ricavi della pubblicità e de servizi tipografici, e una diminuzione nella maggior parte degli elementi che compongono le
spese. L’utile prima delle imposte è sceso di oltre l'8%. Ci sono altri valori che influenzano
questo risultato come l’ammortamento e i costi finanziari, eppure l'aumento di questi sono stati in parte compensati da altre fonti di reddito.
Alla fine del periodo la cifra corrispondente è stata di ₡6.184.771.000 o €7.137.892 per quell'anno. Nonostante questa situazione, gli indicatori del indebitamento, sono ulteriormente
136 migliorati rispetto agli anni precedenti, poiché l'indice era di 0,46; il quoziente di 0,84 e l'indice utilizzando la posizione finanziaria netta è stato anche ridotto a 0,13.
In termini di indicatori di redditività, i migliori anni dell’azienda furono fra il 2005 e il 2009, quest’ultimo però rappresentò un punto di svolta in molti modi sia per la società sia per la sua gestione. Gli indicatori di redditività del capitale proprio e ritorno sugli investimenti, ROE e ROI, rispettivamente, per quelli anni sono stati i seguenti: 2,95% e 15,42%; 16,69% e 22,11%; 19,71% e 29,67%; 14,08% e 19,03%; 14,13% e 14,14%. Il che indica una buona gestione del capitale investito da parte della società e l'impegno per la redditività verso gli azionisti.
Nel 2010 i risultati della società sono migliorati soprattutto nell'ultima parte dell'anno, in parte a causa di una migliore attività economica nel paese. L'incremento dei ricavi del 1,82% rispetto all'anno precedente, è dovuto principalmente ai settori della pubblicità e della circolazione/diffusione, in parte a causa dei principali prodotti aziendali e cioè i giornali La
Nación e La Teja, mentre che per il giornale Al Día nella tendenza delle vendite si è verificata
una costante diminuzione. Secondo la relazione sulla gestione di quell’anno, i ricavi ottenuti dalla vendita di prodotti da carta e cartone sono diminuiti principalmente a causa del cambiamento di strategia in questo processo e perché hanno cercato di aumentare il margine operativo.
Per quanto riguardano i ricavi dei servizi tipografici, nello stesso documento si è accennato, che una delle cause riconducibili al decremento della somma totale è stata la rivalutazione della moneta nazionale nei confronti del dollaro, il quale viene utilizzato nella fatturazione di questi servizi. Tale lieve miglioramento nei ricavi totali è stato influenzato da un aumento del 3% in quasi tutte le aree delle spese di vendita (la società ha cambiato la forma di pagamento di alcune commissioni), spese generali ed amministrative. Tuttavia, questo aumento è stato contenuto da una diminuzione dei costi operativi diretti.
Nel rapporto annuale del 2010 viene indicato che, nonostante il lieve aumento del consumo di carta, un prezzo più basso di questa materia prima corrispondente ad una diminuzione della domanda mondiale così come la rivalutazione della moneta nazionale, essi hanno contribuito a ridurre questi costi. Nonostante queste condizioni, l'utilità prima delle imposte è stata notevolmente inferiore perché si è ridotta fino a ₡4.154.650.000 o €5.934.701 alla fine di tale periodo. Secondo il rapporto una delle cause sono state due spese straordinarie
137 e che non si ripetono in tutti i periodi. Questi risultati sono anche osservati negli indicatori ROE di 7,86% e ROI di 13,14%; anch’essi sono stati diminuiti rispetto agli anni precedenti. La riduzione positiva per l'azienda e gli azionisti è avvenuta con gli indicatori di indebitamento, perché la cifra ottenuta calcolando l'indice è stata di 0.43 e il quoziente di 0,76.
Alla fine del periodo alla data del 30 settembre 2011 si può osservare che l'azienda ha registrato un notevole miglioramento rispetto al precedente anno, riconducibile sia alle operazioni e la gestione della società, sia al contesto economico nazionale. Il primo indicatore menzionato nella relazione corrispondente accenna l'utilità prima delle imposte, giacché essa ha avuto come risultato ₡5.348.093.000 o €7.618.578 per cui rappresentò un incremento del 28.73%. Secondo questo rapporto, «queste due ultime fonti di reddito – la gestione finanziaria a livello locale e gli investimenti all'estero - hanno prodotto la maggior parte della utilità
incrementale»95.
La crescita dei ricavi totali del gruppo è stato di 8,17% rispetto al 2010, principalmente aumentato per la spinta dalle vendite di pubblicità, che sono state a sua volta guidate o motivate dalla ripresa economica del paese e da un maggiore dinamismo nei settori dei servizi, dei trasporti, delle telecomunicazioni e del commercio, secondo la relazione annuale sulla gestione del gruppo. Il più importante fattore interno, al quale si è dovuto l’aumento dei ricavi pubblicitari è stato un accrescimento del 84% grazie al giornale La Teja. Tre dei quattro componenti di reddito restanti sono diminuiti ulteriormente. Altri fattori che hanno contribuito in misura minore, sono stati il cambio di prospettiva del quotidiano Al Dia, una maggiore circolazione di El
Financiero e La Nación, così come i migliori resultati ottenuti attraverso il prodotto Sabores che
aveva acquisito maggiore importanza per il gruppo in tale periodo, perché sarebbe stato
trasformato «nella prima piattaforma con portata stampata, audiovisiva e digitale e con
partecipazione del pubblico in diretta»96.
Per quanto riguarda le spese del periodo e, nonostante gli sforzi dell’azienda negli ultimi anni, sono aumentati del 10,22% in relazione al 2010, nella maggior parte delle voci delle spese di vendita e in misura minore nelle spese generali e amministrative. I costi operativi diretti sono cresciuti più o meno allo stesso ritmo con i ricavi a causa della gestione e del costo della carta già accennati in precedenza. Gli indicatori del indebitamento sono stati migliorati ancora di più
95 https://drive.google.com/file/d/0B3DjAN12kzNlT2VGdVR4cFlMeEE/view
138 a causa della riduzione delle passività totali della società, per cui l'indice è sceso a 0,40 e quoziente di indebitamento a 0,68. Inoltre hanno sperimentato un leggero miglioramento gli indicatori di redditività essendo il ROE di 10.82% e il ROI di 6.13%.
Nella relazione sulla gestione del 2012, all'inizio viene menzionato che le operazioni della società hanno sperimentato l'impatto di ricavi e di spese straordinari. I ricavi riguardano principalmente la decisione strategica di concentrare le operazioni in Costa Rica, ragione per cui l'azienda ha venduto le azioni da essa detenute nella società Bloque Activo
Centroamericano (BAC), che operava in Guatemala, El Salvador e Nicaragua, e analogamente
ha venduto le operazione dell’azienda Prensa Económica in Panama. Un'altra situazione che ha segnato una profonda differenza tra i periodi 2011 e 2012 è stato la voce dei dividendi percepiti dalle diverse partecipazioni.
Le diverse situazioni menzionati precedentemente hanno avuto un effetto negativo sull'utile prima delle imposte sul reddito del -11,31%. L'azienda ha raggiunto questo risultato, nonostante l'incremento dei ricavi totali del 5,74%, esso ha rappresentato un recupero per l'azienda. L'incremento maggiore è stato dai ricavi per la pubblicità (la stampa tradizionale rimaneva ancora come il fattore principale di questa crescita), servizi tipografici e altri (tra questi i prodotti e i media digitali), mentre sono diminuiti i ricavi dalla diffusione/circolazione e dalle vendite di prodotti di carta e cartone.
In questo primo anno là dove compaiono le piattaforme digitali come uno dei segmenti operativi specifici del gruppo, l’azienda ha avuto ricavi per ₡984.172.000 o €1.512.296 e ha conseguito un'utilità prima delle imposte appena inferiore al segmento principale della società, giornali e riviste, di ₡379.986.000 o €583.893. Nonostante i buoni risultati della società a livello globale, essa ha sostenuto alcune spese che poi, non hanno permesso un aumento dei profitti. In tale rapporto sono elencati principalmente, le spese straordinarie relative a onorari professionali, a causa dei servizi di consulenza assunti in relazione alla riorganizzazione delle varie unità operative e le aree amministrative della società, così come i cambiamenti strutturali che ha effettuato l'organizzazione per rafforzare la sua attenzione nel settore dei media digitali. Nel rapporto sono indicati ancora una volta l'impegno dell'azienda per controllare i costi e migliorare l'efficienza dei loro processi, tuttavia alcuni fattori come «lo sviluppo di eventi speciali,
139 tipo fiere, e gli investimenti nel rafforzamento dei nostri marchi, essi hanno colpito il costo del
venduto»97.
La gestione dell’impresa è inoltre riuscita a controllare principalmente i costi operativi diretti, ma le spese di vendita e le spese generali e amministrative hanno portato ad un aumento di 8,66% delle spese totale. Con riferimento agli indicatori di indebitamento, così come il ROE, sono rimasti stabili e il cambiamento più significativo è stato il ROI con un valore di 6,13%; una significativa riduzione rispetto agli anni precedenti.
Il 2013 non è stato necessariamente un anno di recupero, ma si di transizione per l'azienda, per cui è possibile osservare che i risultati ottenuti sono molto interessanti e forniscono molti dettagli sugli sforzi nella riduzione dei costi e nella ricerca della efficienza delle operazioni, le attività ed i processi delle diverse unità di business della società. Un anno di transizione, perché i ricavi non hanno seguito una tendenza crescente, ma la differenza rispetto al 2012 è solo di -1.66%. Il livello dei ricavi è stato mantenuto a causa di un piccolo aumento dalle vendite di pubblicità, con un incremento del 11,35% nelle attività promozionali (ad esempio, il successo del marchio Yuplón) e dei media digitali, il cui contributo ai ricavi totali della società è stato un aumento del 52,04% rispetto al 2012.
Gli effetti negativi, invece, sono stati causati principalmente dai servizi tipografici, il cui il fatturato è diminuito del -11,40% e ancora di più le vendite dei prodotti di carta e cartone che hanno registrato una diminuzione del -53,83%. Nella relazione sulla gestione di quell’anno sono stati accennati determinati condizioni, fra le quali ci sono l’aumento del prezzo di vendita di tutti i giornali e il fatto che la divisione responsabile delle vendite dei prodotti di carta e cartone non sia così rilevante per la società «il margine è sceso eppure esso costitutiva una distrazione delle nostre principali attività»98.
Tuttavia, essi sono stati in grado di controllare meglio i costi operativi diretti e le spese generali e amministrative ottenendo una riduzione del -1,44%. Ciò nonostante questa diminuzione, occorre tenere sempre presente che essa è stata ottenuta in parte dalla differenza tra i periodi dell’ammontare corrispondenti alle spese straordinaria. Secondo la relazione sulla gestione, un altro fattore da prendere in considerazione è stata la variazione, in questo periodo
97 https://drive.google.com/file/d/0B3DjAN12kzNlLVRqQVdqTllGVGs/view
140 fiscale, delle politiche contabili che riguardano i ricavi. Poiché inizialmente la commissione di vendita degli agenti distributori non era considerata per il calcolo dei ricavi netti dalla diffusione/circolazione, esso è un elemento che l'azienda avrebbe cominciato a registrare come costo di vendita, ciò per cui ha avuto un impatto maggiore sui ricavi del 2013.
Per quanto riguarda i servizi tipografici e in base a quanto indicato nello stesso documento, i risultati riflettono il cambiamento della strategia e il nuovo approccio dell’azienda rispetto a questa unità di business, perché essa ha deciso di indirizzare gli sforzi verso le produzioni in modo da potenziare al massimo l'efficienza delle operazioni. Pertanto, questo minore dinamismo di queste due aree e la riduzione della circolazione di alcuni giornali, hanno spinto alla riduzione verso il basso i costi operativi diretti, in relazione soprattutto nel consumo di carta. Inoltre, la nuova politica dei prezzi ha permesso all'azienda di ottenere un maggiore profitto dalla vendita di giornali, nonostante la riduzione del numero di copie vendute.
Per sottolineare in modo più adeguato i principali cambiamenti che si sono verificati in questo periodo, la gestione efficiente delle risorse della società ha conseguito una diminuzione del -4,47% dei costi operativi diretti, un -8,02% delle spese generali e amministrative, ma non ha potuto prevenire l’aumento del 9,64% sulle spese di vendita a causa di un incremento in quasi tutti gli elementi o voci. Questo ha permesso all'azienda di ottenere un’utilità prima di altre spese operative relativamente stabile e con una differenza del -3,86% rispetto al risultato ottenuto nel 2012. Questo dettaglio è importante perché la differenza può essere osservata nell’utile prima delle imposte, di cui ₡4.742.990.000 o €7.288.164 e nel 2012, è pari a ₡1.769.969.000 o €2.592.327 nel 2013.
Nonostante i cambiamenti strategici e il nuovo approccio sui media digitali del gruppo
La Nación, nel 2013 sono apparsi alcune condizioni di cui la società ne ha approfittato per
eseguire delle investimenti più aggressivi. Alcuni di questi fattori favorevoli sono stati:
- La riduzione del tasso d’interesse ha contribuito a ridurre le spese finanziarie
- I proventi straordinari derivanti dalle vendite di operazioni nel estero.
- L'esperienza di oltre dieci anni e la reputazione acquisita dalla società nel campo delle fiere industriali e commerciali (la società ha prodotto tra il 2012 e il 2013 «nove fiere
141 specializzate a cui hanno partecipato più di 75.000 persone e che ha coinvolto più di
800 espositori»99.
- Le sinergie tra questo tipo di eventi a massiccio afflusso di persone e la portata e la copertura dei vari media di comunicazione dell’azienda.
- La poca disponibilità di uno spazio con condizioni sufficienti per tali eventi.
- Il fatto stesso che ci fosse un luogo accessibile e con le necessarie autorizzazioni comunali.
- I buoni indicatori di indebitamento dell’azienda che dimostravano la solidità e la solvibilità
finanziaria.
Essi hanno permesso alla società di investire nel nuovo edificio in cui installare il
newsroom integrato (investimento effettuato con mezzi propri) e acquisire l’autodromo La Guácima. Per l'acquisto e la ristrutturazione di questa proprietà, l’azienda ha effettuato un
processo di riaggiustamento delle passività, che ha permesso alla società di mantenere l’indice di indebitamento a 0,44 e il quoziente di 0,77; il che significa che il patrimonio netto rimaneva ancora ben protetto. Per la fine di questo periodo gli indicatori che sono stati modificati sono stati il ROE e il ROI risultando rispettivamente il 2,88% e il 5,44%.
Il periodo di transizione per il gruppo La Nación è proseguito nel 2014 e per quanto è stato indicato nella relazione sulla gestione riguardante, queste condizioni sono state generalizzate per il settore dei media ed essa per lo più è stata una tendenza vista in tutto il mondo. Inoltre, e come accade ogni quattro anni, nel corso del 2014 è avvenuto uno degli eventi sportivi più importanti dell'anno per il paese e non solo, a causa dell'impatto che provoca sulle diverse aree, ma soprattutto per l'economia.