• Non ci sono risultati.

Analisi del mercato culturale: Venezia e La Fenice tra turismo di massa ed educazione alla musica

Proposta di progetto per il museo teatrale per la città: il Museo della Fondazione Teatro La

3.2 Business Plan 279 per il museo teatrale

3.2.2 Analisi del mercato culturale: Venezia e La Fenice tra turismo di massa ed educazione alla musica

In una città come Venezia, con un‟antica tradizione di ospitalità, isola concepita come patrimonio di esperienza e conoscenza, è fondamentale offrire strutture ricettive ben strutturate per il visitatore. Città inimitabile, è una meta turistica che non passa mai di moda. Il Centro Storico è il simbolo della città d‟arte per eccellenza. «Troppo splendore nuoce gravemente alla salute»290, scrive Tiziano Scarpa ironicamente, riferendosi al fascino estremo e mitico che la città è in grado di suscitare nell‟immaginazione personale ma di cui, tuttavia, non si ha sempre cura291. Il turista che giunge a Venezia entra in una dimensione spazio-temporale sospesa ed è costretto ad adeguare, seppur inconsciamente, i suoi ritmi a quelli dilatati e fluidi che la città impone. Ma Venezia è una città fragile e non è eterna. Sempre acceso è il dibattito sul sovraffollamento, sulla crescita di un turismo cittadino di bassa qualità: sempre più di massa e che concepisce la propria

290 Tiziano Scarpa, Venezia è un pesce. Una guida, Giangiacomo Feltrinelli Editore, Milano, 2016. 291 Mario Oggiano, Venezia: un modello di polo turistico, Libreria Editrice Cafoscarina, Venezia, 1992,

153

esperienza di viaggio unicamente come prodotto da mercificare. Venezia è colma di beni culturali, è essa stessa un Patrimonio292 ed i suoi luoghi di cultura sono invasi quotidianamente. Ma la loro frequentazione, spesso frettolosa e distratta dovrebbe invece, da un lato catalizzare maggiormente l‟interesse del visitatore, fargli elaborare riflessioni critiche approfondite ed apportare valore aggiunto alla propria esperienza di visita, dall‟altro permettere una conoscenza maggiore del patrimonio per sviluppare pienamente il senso del luogo a cui questo appartiene293. Un errore ricorrente è, però, quello di esprimere giudizi tendenzialmente negativi e generalizzati sulla tipologia di visitatore e sull‟esperienza ricercata a Venezia. Il turismo è un fattore vasto, variabile e necessario per il funzionamento del mercato nazionale e Venezia non è certo l‟unica città d‟Italia a dover esperire un‟invasione di massa. Altre città come Firenze, Roma, Napoli – seppur di dimensioni differenti in termini di estensione e con problematiche proprie – affrontano analoghe criticità. Ciò che è necessario per Venezia è rendere l‟esperienza di visita alla città, e alle sue infinite bellezze, singolare, accattivante e colta. Bisogna dunque cambiare la qualità della visita e non solo o non sempre quella del visitatore. Vero è che, per la loro fama internazionale sono presenti in città “attrazioni” – come La Fenice o Palazzo Ducale –, che costituiscono una tappa obbligatoria per tutti. Ciò a prescindere dall‟interesse reale che la visita a questi luoghi susciti. I turisti, in media, si fermano in laguna per due giorni e mezzo soprattutto durante i mesi estivi e, in particolar modo, nel mese di luglio, che è il mese con il picco massimo di presenze. Secondo l‟Annuario del Turismo 2017, nel biennio 2016-2017 gli indicatori relativi agli arrivi294 e alle presenze295 in laguna sono stati caratterizzati da una forte crescita. Tra i mesi di aprile ed ottobre, sono state superiori ad un milione di unità le presenze registrate. Per il settimo anno consecutivo, inoltre, è

292 Il sito “Venezia e la sua Laguna“ è iscritto nella Lista del Patrimonio Mondiale dell‟UNESCO dal

1987.

293 Ivi, pp. 138-140.

294 Per „arrivi‟ s‟intende il numero fisico di persone non residenti che arrivano nel territorio del Comune

di Venezia, trascorrendovi almeno una notte.

295

154

proseguita la crescita notevole degli arrivi, che si attestano a circa 3 milioni e 156 mila unità a cui hanno corrisposto, nel 2017, oltre 7 milioni 862 mila presenze296. Per quanto riguarda i dati relativi ai visitatori del patrimonio culturale cittadino, ci si sofferma in particolar modo sull‟offerta museale. I picchi dei fruitori dell‟offerta museale si hanno tra aprile ed ottobre e questi, come si può notare, corrispondono a quelli delle presenze turistiche. Osservando i dati raccolti nella Tabella 3, si noti l‟importante numero complessivo di visitatori annui presso i musei statali, privati, ecclesiastici e le Fondazioni.

Tabella 3. Visitatori dei musei e delle istituzioni culturali veneziane297

Questi, in crescita dal 2013 al 2017 – fatta eccezione per un lieve calo nel 2014 – si aggirano intorno a circa 6 milioni 545 mila unità. Un‟ottima percentuale rispetto al totale delle presenze in città. Dato confortante se si legge nell‟ottica secondo cui quasi la totalità dei turisti che giungono a Venezia visita almeno un museo durante la sua permanenza in città. Quanto alla Fenice, il teatro è un luogo sicuramente frequentato sia da cultori della musica che da turisti incuriositi. Ma è fondamentale riconoscere che, a differenza di quanto si pensi generalmente, il turista – magari straniero – che si reca ad

296 Annuario del Turismo 2017, Città di Venezia - Assessorato al Turismo, p.20. 297

155

esempio, presso il teatro per assistere ad uno spettacolo è per la maggior parte dei casi una persona che frequenta assiduamente l'opera anche nel suo Paese di origine.

Tabella 4. Numero recite e spettatori Teatro La Fenice di Venezia anni 2016- 2017298

È dunque, spesso, un intenditore. Insieme a molto turismo „mordi e fuggi‟ esiste quindi anche un turismo piuttosto colto, non necessariamente elevato dal punto di vista economico ma sicuramente interessato e famelico di cultura. Come si evince dalla Tabella 4 (i dati indicati con «n.d» non sono disponibili), e per ricollegarsi a quanto affermato in precedenza sul periodo di fervida produttività del teatro, si osservi la variazione positiva sia in termini di recite che di spettatori che è avvenuta dal 2016 al 2017. Si è assistito ad un incremento delle presenze in sala del 2,8% anche grazie all‟aumento delle recite proposte, passate da 188 nel 2016 a 232 nel 2017.

Guardando sempre all‟Annuario del Turismo, dai dati di visita del 2017 si riesce a stilare una classifica – tra i luoghi della cultura considerati più “famosi” – di quelli maggiormente visitati. Il primato delle visite è indiscutibilmente raggiunto da Palazzo Ducale che nell‟anno di riferimento, da solo, ha raggiunto 1.405.439 visitatori, più della metà del totale dei visitatori degli undici musei civici; subito dopo, anche se con un distacco importante, si impone la Collezione Peggy Guggenheim, visitata da circa 427.209 turisti, e poi il Teatro La Fenice che, sommando agli spettatori della lirica i visitatori del teatro, ha

298

156

raggiunto un totale di 414.570 presenze nel 2017299. Dati importanti che incoraggiano a sfatare il pregiudizio diffuso, secondo cui Venezia è divenuta unicamente una «città parco giochi». Piuttosto, si reputa necessario concentrarsi maggiormente sulla realizzazione di una vera civiltà dell'accoglienza e della convivenza con il turista. Se il problema è la bassa qualità del turismo bisogna fare il possibile per “educare” il turista al meglio.