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Dati dell’azienda teatrale: scheda anagrafica ed informazioni generali sulla Fondazione

Proposta di progetto per il museo teatrale per la città: il Museo della Fondazione Teatro La

3.2 Business Plan 279 per il museo teatrale

3.2.1 Dati dell’azienda teatrale: scheda anagrafica ed informazioni generali sulla Fondazione

Denominazione: Teatro La Fenice Localizzazione: Italia

Indirizzo: Campo San Fantin, San Marco N° civico: 1965

CAP: 30124

Comune: Venezia Sigla provincia: VE

Telefono: 041 786654

E-mail: info@teatrolafenice.org Sito web: http://www.teatrolafenice.it

Con l'art. 1 del Decreto Legislativo n. 134 del 23 aprile 1998, – che ha reso obbligatoria la preesistente facoltà di trasformazione introdotta

278 Fondazione Teatro La Fenice di Venezia, Bilancio di Esercizio 2017, Relazione Artistica, p. 27. 279 «Il business plan (o piano d‟impresa) è lo studio attraverso il quale si verifica la fattibilità economica e

finanziaria di un‟idea imprenditoriale» in Marcello D‟Onofrio, Come realizzare un business plan. Guida pratica per imprenditori e dirigenti, Franco Angeli, Milano, 2013, p.13.

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con il Decreto Legislativo n. 367 del 29 giugno 1996, – l‟Ente autonomo Teatro La Fenice è stato trasformato in Fondazione di diritto privato. Tale trasformazione è stata confermata con l‟emanazione del Decreto Legge n. 345 del 24 novembre 2000, convertito in legge n. 6 del 26 gennaio 2001. A seguito della nuova disposizione di riforma delle Fondazioni lirico-sinfoniche280, sono state introdotte importanti modifiche alla struttura organizzativa della Fenice. Tra queste la modifica dello Statuto e il nuovo assetto della governance. Tali variazioni hanno portato all‟introduzione del nuovo Consiglio d„Indirizzo in sostituzione del vecchio Consiglio di Amministrazione. Il nuovo consiglio è formato da sette componenti, ed è presieduto dal Presidente (questa carica è ricoperta dal Sindaco della città di Venezia – oggi Luigi Brugnaro). Un altro cambiamento ha interessato il Sovrintendente, a cui è stato riconosciuto un diverso ruolo manageriale. Ad affiancare questa figura al vertice organizzativo, è rimasto il Direttore Artistico. Presso La Fenice questi due ruoli chiave sono oggi entrambi ricoperti dal M° Fortunato Ortombina. Hanno invece subito modifiche i ruoli del Segretario Artistico e del Direttore Musicale. A completamento degli organi di governo della Fenice si trova il Collegio dei Revisori. Il legame fra la governance ed il management in Fenice è garantito dalla figura del Vice Presidente esecutivo. La struttura organizzativa del Teatro La Fenice si articola in tre settori che sono funzionalmente connessi al vertice. Questi sono il settore della Produzione, quello Strumentale e quello di Controllo281. Inoltre il teatro affida la gestione di tutte le attività legate alla valorizzazione del marchio e degli spazi teatrali, all‟organizzazione delle visite guidate, delle serate di gala e degli eventi e alla gestione del bookshop ad una società strumentale chiamata FeST – Fenice Servizi Teatrali282. Questa opera in accordo con la Direzione Commerciale e

280 Come già analizzato nel I Capitolo, si tratta della Legge n. 112 del 7/10/2013 che ha parzialmente

modificato il Decreto Legge N° 91 del 8 agosto 2013 Disposizioni urgenti per la tutela, la valorizzazione e il rilancio dei beni e delle attività culturali e del turismo).

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Per un approfondimento sull‟assetto organizzativo del Teatro La Fenice si rimanda a Pieremilio Ferrarese, Le strategie e la gestione di un teatro d’opera. Il Teatro La Fenice di Venezia, Libreria Cafoscarina Editrice, Venezia, 2016, pp. 28-33.

282 Fest S.r.l. è la società commerciale del Teatro La Fenice di Venezia, nata nel 2005 su iniziativa della

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Marketing283. In seguito all‟introduzione della nuova legge sopra citata, non sono stati modificati gli aspetti finanziari ed economici della gestione, ma sono stati rivisti – come già precisato nel Capitolo I – i parametri per la suddivisione del FUS. A seguito della trasformazione in Fondazione di diritto privato la struttura di bilancio, per la prima volta adottata dal teatro nell'esercizio 1999, risulta essere quella prevista dagli artt. 2423 e seguenti del Codice Civile, compatibilmente con le peculiarità proprie del bilancio di una fondazione lirica, riservandosi di individuare una eventuale, diversa struttura contabile. I fondatori della Fondazione Teatro La Fenice di Venezia sono lo Stato italiano, la Regione Veneto e il Comune di Venezia. La Fondazione, oltre a gestire La Fenice, si occupa anche del Teatro Malibran, ex Teatro di San Giovanni Grisostomo, attivo dal 1678 e che rappresenta la seconda sede della Fenice. La Fondazione, così costituita, ha durata illimitata ed opera quindi nel rispetto delle norme civilistiche di buona amministrazione ottimizzando l‟impiego delle risorse seguendo i criteri di imprenditorialità ed efficienza economica. Dagli ultimi anni la Fondazione presenta stabilmente una buona situazione patrimoniale, con un patrimonio netto in lieve aumento, superiore al valore delle immobilizzazioni corrispondenti agli immobili comunali in uso dalla Fondazione. Un dato costante è rappresentato dal buon livello di entrate da biglietteria e abbonamenti, inferiore, nell‟ambito lirico-sinfonico nazionale, solo a quelli della Scala di Milano e dell‟Arena di Verona. Tali proventi caratteristici, se sommati ai contributi privati e alle sponsorizzazioni, portano l‟autofinanziamento a oltre il 38% del valore della produzione284. Facendo riferimento all‟ultimo Bilancio d‟esercizio disponibile – anno 2017 –, bisogna esporre alcune considerazioni. Nel corso del 2017, il teatro ha beneficiato di un aumento di contributi pubblici statali ricevendo circa € 18.243.139 (da tre distinti piani quali il Fondo Unico per lo Spettacolo, la Legge di stabilità per il 2017 e la

finanziare le iniziative del Teatro attraverso la commercializzazione e la promozione di prodotti e servizi collaterali all‟attività artistica. Per un approfondimento si rimanda al sito: https://festfenice.com/

283 Ibidem.

284 Si rimanda a Corte dei Conti, Sezione del controllo sugli enti, Determinazione e relazione sul risultato

del controllo eseguito sulla gestione finanziaria delle Fondazioni lirico–sinfoniche per l’esercizio 2016, Determinazione n.58 del 5 giugno 2018, Considerazioni di sintesi, p.189.

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Legge 388/2000), ai quali va ad aggiungersi un aumento delle entrate derivanti dalla biglietteria pari alla cifra record si 10 milioni di euro, che compensa la diminuzione dei contributi da parte del Comune di Venezia, attualmente pari al solo 10% dei contributi pubblici. Anche il contributo della Regione Veneto risulta in calo rispetto all‟esercizio dell‟anno precedente; esso corrispondendo oggi al 3% delle sovvenzioni pubbliche. In leggero aumento rispetto all‟anno precedente sono i costi di produzione. Ciò è dipeso dal maggior acquisto di materiale per la produzione dei costumi e delle scenografie realizzate dai laboratori per nuove produzioni del teatro. Si pone attenzione all‟ammortamento di tali costi attraverso il riutilizzo degli apparati scenici, negli allestimenti successivi. In aumento anche i costi di manutenzione e gestione locali e impianti rispetto all‟esercizio precedente in quanto, nel 2017, sono continuate diverse opere di manutenzione aggiuntiva già in atto l‟anno precedente. L‟incremento delle spese è dovuto anche alle spese tecniche, legali e amministrative compensate in parte dalle riduzioni delle spese per altri servizi, e servizi di sopra titoli, traduzione e interpretariato285. Nel complesso la politica della Fondazione si caratterizza ormai con regolarità per rigore gestionale ed un elevato livello qualitativo delle rappresentazioni. Si parla, infatti, di un vero e proprio «modello Fenice» che vede il suo successo nella capacità di far funzionare le due dimensioni, quella artistica e quella imprenditoriale, all‟unisono ed in modo efficiente. Lo stesso Sovrintendente in un‟intervista al Giornale della Musica dichiara che le due dimensioni «vivono e devono vivere l‟una dell‟altra. Se c‟è una possibilità di sopravvivere al passaggio dei tempi è proprio nella capacità di interagire con la società, che non vuol dire soltanto presentare produzioni operistiche ma anche stabilire partnership di natura economica, collaborazioni per favorire il contesto produttivo. La capacità di attirare risorse private non è solo un fattore positivo perché in questo modo si attingono meno risorse dalle casse pubbliche, ma anche perché si riesce a rendere un servizio di livello qualitativo

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elevato alla società: ragione stessa dell‟esistenza dei teatri»286

. Lo sviluppo di tale modello ha preso avvio con la stagione lirica 2009- 2010 con l‟allora Sovrintendente Cristiano Chiarot. Questo modello ambizioso proponeva il „raddoppio‟ della produzione operistica, ovvero l‟introduzione di un modello di repertorio che coniugasse titoli della tradizione e spettacoli lirici innovativi287. Implementare questo modello produttivo misto negli anni ha voluto dire, prima di tutto, ottimizzare al massimo la qualità del lavoro e tutelare i lavoratori e poi, grazie all‟aumento del pubblico pagante che si reca a teatro, recuperare quelle somme di denaro tagliate dai fondi pubblici di Stato e degli Enti locali. Va sottolineato come l‟incremento dell‟affluenza di pubblico non sia stata una variazione solo in termini quantitativi ma anche qualitativi. Dopo aver raddoppiato le recite e diffuso tramite internet la notizia della maggiore disponibilità di posti, il pubblico è diventato più giovane e variegato288. Coerentemente con l‟articolo 3 dello Statuto della Fenice289, si sottolinea l‟impegno assunto dalla Fondazione, da una parte, nella formazione artistica e culturale sia delle maestranze competenti che della collettività e, dall‟altra, nella valorizzazione del proprio patrimonio artistico-musicale. Ciò attraverso l‟ideazione di attività mirate – anche limitrofe all‟attività strettamente operistica –, elaborate autonomamente o in collaborazione con le altre Fondazioni lirico-sinfoniche nazionali ed internazionali, con altri enti privati e pubblici. Come si è visto anche dalle clausole statutarie, ed essendo per definizione normativa l‟opera lirica d‟interesse nazionale e dunque collettivo, sarebbe interessante e sintomo di attenzione civile, iniziare ad agire in tal senso e lavorare pensando come un unico polo della musica nazionale. Incrementare in maniera tangibile l‟attivazione di

286 Fortunato Ortombina, il "modello Fenice" un anno dopo. Intervista al sovrintendente del Teatro La

Fenice su Verdi, Myung Whun Chung e su cosa significa fare opera oggi in Il Giornale della Musica, articolo di Stefano Nardelli, 26 novembre 2018.

287 Per un approfondimento sulla strategia si rimanda a Ferrarese, Le strategie e la gestione di un teatro

d’opera. Il Teatro La Fenice di Venezia, pp. 39-42.

288 Il modello Fenice: intervista a Fortunato Ortombina. Il neo sovrintendente del Teatro La Fenice di

Venezia racconta il recente successo del teatro, dai turisti alle prospettive dell'opera italiana in Europa in Il Giornale della Musica, articolo di Stefano Nardelli, 21 dicembre 2017.

289 Nuovo Statuto della Fondazione Teatro La Fenice di Venezia, approvato dal Consiglio di

amministrazione in data 26 luglio 2014 e approvato dal Mibac con Decreto legislativo del 29 settembre 2014 e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale n.238 del 13 ottobre 2014.

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collaborazioni pratiche tra i quattordici lirici nazionali, mettendo, ad esempio, in pratica azioni di scambio del materiale scenografico e di contaminazione delle masse artistiche, potrebbe contribuire all‟abbattimento di quei costi ingenti che tanto affliggono i bilanci dei teatri. Sviluppare modalità cooperative non estemporanee ma durature nel tempo, che costruiscano una visione d‟insieme coordinata dal punto di vista dell‟industria culturale e che tengano conto delle diverse sensibilità, costituirebbe una buona pratica per l‟ottimizzazione degli investimenti. Per rendere ciò possibile, per recuperare l‟efficienza sul piano economico e formare competenze e professionalità settoriali competenti, è sicuramente necessario modificare l‟impianto normativo nazionale in termini di coproduzioni e collaborazioni artistiche. Operazione indubbiamente non semplice da attuare ma della quale bisognerebbe auspicarsi.

3.2.2 Analisi del mercato culturale: Venezia e La Fenice tra