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Il racconto delle Fondazioni lirico-sinfoniche: dall’Archivio Storico al Museo Teatrale

del 29 luglio 2014 con modificazioni;

1.1.5 La lirica e il territorio

L‟opera lirica, sin dalla sua nascita, ha sempre attratto pubblici eterogenei e ha visto variare il proprio richiamo nel tempo. Soprattutto nell‟Ottocento andare ad assistere ad uno spettacolo d‟opera, nel mondo occidentale, era considerata un‟attività di intrattenimento sia medio-borghese che popolare. Aperta a tutti e da tutti intrapresa. Con l‟inizio del Novecento tale tendenza è venuta a mancare. Questo in parte, come già più volte ribadito, per il crescente quantitativo di attività d‟intrattenimento alternative. Questo fenomeno a suo tempo portò l‟opera a limitare la propria offerta artistica e a rimanere quindi l‟appannaggio di pochi eletti appassionati e sostenitori. Conseguenza di ciò è stato lo sviluppo di un atteggiamento di riluttanza e quasi di timore nell‟avvicinarsi alla lirica vista come elitaria e non facilmente comprensibile a tutti. Il rispetto, quasi sacrale, che si reputava essere necessario per un approccio a tale genere d‟intrattenimento ha però portato ad una notevole perdita di pubblico. Tale situazione si è protratta per un periodo piuttosto lungo che vede, in questi ultimi anni, un miglioramento. La cultura musicale sta vivendo un periodo di rinnovato interesse da parte del pubblico e i Teatri lirici si stanno molto impegnando nel coinvolgimento di fasce di utenza nuove. La diffusione dell‟arte musicale sta prendendo forme sempre più innovative, senza però trascurare l‟alto livello qualitativo tipicamente caratterizzante dell‟opera. In un periodo storico di crisi, non solo economica ma soprattutto culturale ed identitaria, come quello in atto, è fondamentale ritornare alla ricerca delle tradizioni e di quegli elementi immateriali che costituiscono la cultura di un territorio e di un popolo. In questo

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senso i teatri rappresentano un centro particolarmente propulsore. Essi sono strettamente connessi al territorio in cui sono fisicamente ubicati. Basti pensare al nome, ad esempio, di una Fondazione lirico-sinfonica, per collocarla automaticamente alla città in cui questa opera. I teatri sono, da una parte, un fattore di produzione importante per l‟economia locale, dall‟altro un simbolo evocatore di storia e tradizione. Ed è per questo che hanno il compito, arduo ma fondamentale, di costruire valore. Il valore simbolico a cui ci si riferisce deve essere – come si diceva sopra – trasmesso attraverso un‟offerta di prodotti nuovi e di attività coinvolgenti che incorporino al loro interno tradizione ed innovazione151. Per realizzare tale proposito, le Fondazioni lirico- sinfoniche si impegnano ad incrementare le attività legate alla promozione del prodotto operistico e quelle del settore educativo. Queste ultime sono rivolte all‟educazione musicale a favore del pubblico, soprattutto quello giovanile.

1.1.5.1 La promozione del prodotto operistico

Partendo con l‟approfondire gli aspetti legati alla promozione, si può affermare che questa avviene principalmente attraverso due delle attività in cui si articolano i processi di gestione tipici di un‟azienda di spettacolo: la comunicazione e la commercializzazione dell‟evento teatrale152. Queste due attività, che hanno assunto nel tempo sempre maggiore rilevanza strategica in tutti i passaggi gestionali, sono avviate sia nella fase successiva alla definizione del cartellone che a ridosso della performance. Inoltre, entrambe devono svolgersi in accordo reciproco. La comunicazione anticipata – rispetto alla performance – del prodotto musicale è vantaggiosa perché, oltre a fidelizzare il pubblico e a consentire ai tour operator di integrare le proprie proposte di vacanze con le rappresentazione proposte dal tetro, catalizza la propria attenzione sull‟Ente. Questo maggiora le possibilità per il teatro

151 Brunetti, Pinamonti, Board e sovrintendente: «Croce e delizia» dei teatri lirici, pp. 309-310. 152

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di essere attraente per eventuali sponsor e finanziatori e dimostra all‟interlocutore politico l‟effettivo adempimento del suo obiettivo primario: la diffusione della cultura musicale sul territorio e l‟educazione della collettività153. L‟azione di comunicazione ha

l‟importante compito di fungere da medium tra l‟azienda teatrale e il territorio. Con il comunicare, il teatro mostra tempestivamente la propria produzione attraverso comunicati stampa o altro materiale informativo cartaceo o digitale. Per ampliare il coinvolgimento di una più ampia fascia di pubblico, vengono appositamente progettati incontri mirati per critici musicali, potenziali sponsor, o particolari fasce d‟utenza. Alcuni teatri, tra cui la Fondazione Teatro La Fenice di Venezia, hanno progettato eventi particolari rivolti al giovane pubblico. Per quanto riguarda il lirico veneziano, negli ultimi anni sono state diverse le serate d‟incontro con l‟opera rivolte agli studenti under 26, ideate con formula di aperitivo pre-rappresentazione nelle Sale Apollinee del teatro ad un prezzo speciale154. Per quanto concerne la commercializzazione, essa prende avvio contestualmente alla fase di comunicazione nel momento in cui il pubblico viene a conoscenza dei prezzi del singolo spettacolo o degli abbonamenti e ai potenziali sponsor vengono avanzate proposte per possibili forme di partnership. La vendita delle rappresentazioni può avvenire tramite i canali tradizionali della biglietteria o di punti vendita affiliati o tramite canali telematici tramite il web. Alla commercializzazione classica dell‟evento teatrale si aggiunge però, con sviluppo, anche quella di beni e servizi accessori come la vendita di gadget all‟interno dei bookshop, il noleggio delle sale per l‟allestimento di eventi privati, ed anche le visite guidate all‟interno della struttura in cui il teatro stesso ha sede155

.

153 Ivi, pp.76 – 77.

154 Per un approfondimento sull‟iniziativa si rimanda a www.teatrolafenice.it > area stampa > materiali

stampa.

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1.1.5.2 Il settore formazione

Venendo invece al settore della formazione, esso rappresenta l‟obiettivo – più volte citato – di educazione alla musica. Ad esso afferiscono attività didattiche che si rivelano strategie utili ad abituare il pubblico – soprattutto quello in età scolare – a fruire di un prodotto artistico così particolare come quello lirico che è il centro propulsore dell‟offerta teatrale musicale. Da ciò è chiaro come il teatro lirico appaia, in quest‟ottica, come un‟istituzione che oscilla tra due polarità: quella dell‟intrattenimento e quella dell‟educazione156

. La maggioranza dei teatri gestisce internamente il settore educativo, anche se sono numerose le collaborazioni esterne che vedono il coinvolgimento soprattutto delle scuole e dei conservatori, nella figura degli insegnanti, degli animatori e dei genitori per organizzare le attività. Questa figura che si prende l‟onere di mediare le informazioni e che partecipa attivamente alla costruzione delle iniziative rappresenta un‟importante connessione tra l‟istituzione e la scuola. Per una Fondazione lirico- sinfonica è vantaggioso fidelizzare tali risorse che si rivelano fondamentali per la buona riuscita dell‟offerta. Vengono così giustificate le iniziative a favore delle famiglie, degli insegnanti coinvolti nei progetti, la messa a punto di materiali didattici appositamente realizzati e varie altre forme di agevolazione utili a creare consensi verso le istituzioni e la collettività. Anche se ogni Fondazione lirico-sinfonica gestisce autonomamente le proprie attività formative perché non esiste un modello predefinito di attività da svolgere (in alcuni teatri il settore formazione è addirittura assente), generalmente il calendario delle attività viene predisposto ogni anno contestualmente al cartellone della stagione. Le strategie educative messe in atto dai teatri per formare il pubblico e per ampliare le fasce d‟utenza interessate, sono nel campo della lirica la produzione di spettacoli mirati in grado di accogliere le novità e il cambiamento di linguaggio musicale, le attività laboratoriali ed interattive di ascolto,

156 Elita Maule, La diffusione del teatro d’opera nelle giovani generazioni. Strategie delle istituzioni

operistiche europee e principi didattici divulgativi. Tesi di dottorato in Musicologia e Storia del Teatro Musicale presentata alla Facoltà di Lettere dell‟Università di Fribourg (Svizzera), Postal (Bolzano), 2010, pp. 29-35.

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produzione musicale e gioco con l‟assistenza – come si è sopra detto – di operatori specializzati nonché di visite speciali agli spazi teatrali.157. «Preoccuparsi di iniziare i giovani all‟arte, di sensibilizzarli all‟arte colta, equivale a puntare sulla domanda del futuro; tutto ciò che viene investito produrrà dividendi. In pratica, si tratta di formare il pubblico di domani»158.

1.2 L’Archivio Storico: memoria del passato e testimonianza