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Proposta di progetto per il museo teatrale per la città: il Museo della Fondazione Teatro La

3.1 La Fondazione Teatro La Fenice di Venezia

3.1.2 L’Archivio Storico

L‟Archivio Storico della Fondazione Teatro La Fenice di Venezia, sin dall'istituzione della Società proprietaria del Teatro – operante dal 1787 al 1939 –, era conservato in teatro. Solo nel 1963 fu formalmente istituito un servizio dislocato di conservazione e gestione dell'archivio storico. Dal 2004 questo ha sede nel palazzo di Calle delle Colonne 4391/a nel sestiere di San Marco, con orario di apertura al pubblico della sala studio dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 13:00, su appuntamento. L‟Archivio custodisce tutto il materiale documentario che riguarda l‟attività imprenditoriale ed artistica del teatro, dall‟apertura al pubblico nel 1792, sino ad oggi. È l‟unico esempio al mondo – insieme all‟Archivio storico del Teatro Regio di Parma - a possedere nella sua interezza tutti i materiali prodotti dall‟intera attività del suo teatro di riferimento. Il materiale conservato è un patrimonio ingente di faldoni di documenti. Il Fondo ha una consistenza notevole che comprende272:

Faldoni archivistici: nel numero di 600 buste, di cui 200 contenenti

documenti relativi agli spettacoli e 400 relative l‟archivio amministrativo;

Documenti di pregio: conservati presso la Cassa di Risparmio di

Venezia. Questi, nel numero di 10 faldoni, comprendono lettere autografe di Giuseppe Verdi (circa 200) e di altri compositori, librettisti, cantanti, ballerini e scenografi soprattutto dell‟Ottocento. Documenti inediti sono la partitura manoscritta autografa dell‟opera

270 Per la storia del Teatro La Fenice si sono rielaborate le ricerche presentate in Manlio Brusatin,

Giuseppe Pavanello, Il Teatro La Fenice, Albrizzi, Venezia, 1987.

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Elisabetta Brusa, La Fenice. Sperimentazione e spettacolo in due secoli di storia, Filippi Editore, Venezia, 1990, p. 12.

272 L‟elencazione della consistenza dell‟archivio storico è fondamentale ai fini del presente lavoro in

quanto, prima di ogni altro passaggio, per valutare la fattibilità del progetto museale, bisogna tener conto di tutto il repertorio dei materiali di cui si dispone.

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Semiramide di Gioachino Rossini273 e l‟album dedicato alla cantante Fanny Salvini Donatelli, prima interprete di La Traviata, contenente alcuni disegni, dediche e un autografo di Giuseppe Verdi. Presso la Cassa di Risparmio sono conservati anche circa 120 tra bozzetti di scena, litografie e figurini originali. Ancora sono custodite le locandine relative alle prime rappresentazioni verdiane presso il lirico veneziano: Ernani, Attila, Rigoletto, La Traviata e Simon Boccanegra;

Libretti d’opera e di concerti, programmi di sala: si conserva copia

di quasi tutti quelli prodotti dal teatro dal 1792 ad oggi. Tra questi, i libretti relativi al primo secolo di vita del teatro sono stati schedati e digitalizzati e sono visibili nel sito web (sono 5.000 circa dal 1792 ad oggi);

Locandine, manifesti e avvisi a stampa: la serie dei manifesti e

locandine conservate dal 1830 ad oggi è composta da circa 20.000 unità. Tutte le locandine novecentesche sono state digitalizzate (oltre 13.000) e sono visibili nel sito;

Partiture manoscritte: sono conservate circa 70 partiture manoscritte

di opere diverse e circa 100 faldoni contenenti parti musicali manoscritte;

Fondo fotografico: sono circa 80.000 fotografie dal 1938 relative agli

spettacoli, ai concerti e ad altri eventi. Oggi tutte digitalizzate e visibili nel sito;

Rassegna stampa: raccolta di articoli di stampa riguardanti gli

spettacoli del Teatro La Fenice dal 1938 circa;

Materiale audio: raccolta di nastri registrati in teatro dal 1963 circa; Biblioteca: circa 1.200 volumi sull‟opera lirica e il teatro.

Su invito della Direzione generale degli Archivi del MiBAC, l‟Archivio Storico del Teatro La Fenice di Venezia si è fatto promotore e membro fondatore nel 2013 della “Rete degli Archivi delle Fondazioni lirico-sinfoniche e musicali italiane” e, attraverso una prima

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In occasione della messa in scena di Semiramide, nel mese di ottobre 2018 a conclusione dell‟anno rossiniano, è stata esposta questa partitura autografa recante le impronte digitali di Rossini, restaurata per l‟occasione dal Laboratorio del Restauro del libro e di opere d‟arte su carta dell‟Abbazia di Praglia (Padova) col sostegno di Assicurazioni Generali e Generali Italia nell‟ambito del progetto Valore Cultura. L‟iniziativa è stata inserita nel calendario italiano per l‟anno europeo del patrimonio culturale 2018.

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compilazione di schede descrittive SIUSA274 (Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze Archivistiche) curata con la Soprintendenza Archivistica del Veneto, è stato inserito nel SAN (Sistema Archivistico Nazionale) e nel Portale degli Archivi della Musica consultabile online275. Dal 2015 è stato ufficialmente riconosciuto dallo Stato il notevole interesse culturale del patrimonio archivistico custodito al suo interno, e ciò ha permesso una maggiore tutela da parte della legislazione nazionale vigente. Sul piano operativo l‟Archivio continua tutt‟oggi a lavorare all‟opera di digitalizzazione totale dei documenti relativi alla cronologia degli spettacoli, alle locandine, ai manifesti e agli avvisi pubblici, ai libretti d‟opera originali, alle lettere autografe, ai manoscritti, agli spartiti, alle fotografie di scena, ai bozzetti e ai modellini scenici, nonché ai documenti amministrativi. Inoltre, attraverso il sito ufficiale del teatro276 è possibile accedere all‟imponente patrimonio iconografico e documentario, attraverso il ricorso a specifici percorsi cognitivi guidati e mostre virtuali. Gli utenti, siano essi studiosi della materia o appassionati, possono fruire online di una collezione d‟inestimabile valore storico, documentario e persino antiquariale che costituisce un punto di partenza importantissimo per ogni studio sulla storia del teatro ottocentesco e sull‟organizzazione impresariale ed economica di uno dei massimi lirici nazionali277. Dalla Relazione Artistica presente nel Bilancio d‟esercizio 2017 si legge che nell‟anno di riferimento è

proseguita la realizzazione del progetto di completamento

dell‟ordinamento del materiale archivistico, estendendo il lavoro anche al periodo del secondo Novecento. Grazie al lavoro di un‟unità del servizio civile, sul piano operativo, si sta proseguendo al lavoro di schedatura del vasto fondo fotografico e iconografico e al riordino del fondo che comprende le rassegne stampa. Nel Bilancio si legge anche

274 Meglio noto con l'acronimo SIUSA, il Sistema Informativo Unificato per le Soprintendenze

Archivistiche è la chiave primaria d‟accesso alla consultazione e alla ricerca del patrimonio archivistico non statale, pubblico e privato, conservato al di fuori degli Archivi di Stato.

275

Si rimanda a http://musica.san.beniculturali.it/istituto/fondazione-teatro-la-fenice/

276 Per l‟accesso all‟Archivio Storico online si rimanda a

http://www.teatrolafenice.it/site/index.php?pag=498

277 Comunicato stampa della Fondazione Teatro La Fenice di Venezia del 20 gennaio 2016 Archivio

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che è intenzione del Teatro assicurare, dopo il completamento del riordino, il trasferimento di tutto l‟imponente patrimonio già digitalizzato in un nuovo sito consultabile in rete e dotato di specifici percorsi cognitivi guidati e mostre virtuali278.