2.5 Scenari alternativi
3.2.1 Analisi sulla metodologia applicata per il calcolo del fattore di sostituzione
zione
Lo scenario base analizzato utilizza come fattore di sostituzione tra aggregati riciclati e naturali il parametro che tiene conto della qualità dell’aggregato e dell’esistenza del mercato (Q*M), che assume valori diversi in base al suo utilizzo finale (cfr. paragrafo 2.3.2.1). Nella successiva Tabella 3.4 si riportano i risultati del sistema di gestione regionale di una tonnellata di rifiuto C&D ottenuti variando il metodo di calcolo per il fattore di sostituzione (scenario SM); in questa analisi, dunque, è stato assunto un unico valore del rapporto di sostituzione per entrambe le applicazioni degli aggregati riciclati pari a S=0,37, calcolato come rapporto tra il prezzo di mercato degli aggregati riciclati e quello del mistone naturale (metodo 2). Siccome la variazione del fattore di sostituzione influenza soltanto i risultati del riciclo, in Tabella 3.4 sono riportati gli impatti ambientali, l’impatto energetico e il consumo di sabbia e ghiaia legati al trattamento dei rifiuti negli impianti di recupero, considerando che gli impatti connessi agli altri processi risultano invariati e pari a quanto già mostrato in Tabella 3.1. Essendo il valore assunto per S minore rispetto a quanto ottenuto con il metodo 1 (S1=0,65 per applicazioni in C1/C2 e
S2=0,58 per applicazioni in C4), i benefici complessivi del riciclo risultano minori e quindi tutte le categorie presentano valori degli impatti maggiori. Come già riportato nel paragrafo 2.3.2.1, questo metodo per il calcolo del fattore di sostituzione ha delle forti limitazioni, in quanto i prezzi di vendita degli aggregati riciclati e naturali presentano ampie fluttuazioni passando da una zona all’altra della regione e il mercato è molto variabile anche con il periodo; pertanto, i risultati ottenuti non sono stati presi come riferimento per rappresentare l’attuale situazione in regione Lombardia, ma per avere un’indicazione qualitativa dell’influenza di tale parametro sui risultati dell’analisi LCA. In particolare, riducendo del 40% il valore del rapporto di sostituzione (da 0,62, media pesata di S1 e S2 rispetto all’MPS prodotta, a 0,37), alcune categorie di impatto, come il riscaldamento globale, la riduzione dell’ozono, l’assunzione di particolato e l’acidificazione, mostrano un peggioramento significativo con una variazione che va dal 100% ad oltre il 450%. Questo mette in evidenza il ruolo chiave di questo parametro nell’ambito della presente analisi di LCA.
Tabella 3.4: Confronto degli impatti ambientali, energetici e del consumo di risorsa minerale naturale (sabbia e ghiaia) relativi al trattamento di una tonnellata di rifiuto C&D negli impianti di riciclo (13,9% alimentati ad energia elettrica e 86,1% alimentati a gasolio) nello scenario SM e nello scenario base.
Categoria di impatto ambientale (ILCD) Unità di misura Scenario SM Scenario base Differenza1 (S=0,37) (S1=0,65 e S2=0,58)
Riscaldamento globale kgCO2,eq 0,07 -1,06 107%
Riduzione dello strato d’ozono kgCFC-11eq 2,69E-07 4,76E-08 465%
Tossicità per l’uomo (effetti non cancerogeni) CTUh 4,02E-07 1,86E-07 116% Tossicità per l’uomo (effetti cancerogeni) CTUh 4,78E-06 4,75E-06 1% Assunzione di materiale particolato kg PM2.5eq 1,28E-03 4,29E-04 199%
Formazione fotochimica di ozono kg NMVOCeq 1,43E-02 6,59E-03 117%
Acidificazione moli H+eq 9,48E-03 2,80E-03 238%
Eutrofizzazione terrestre moli Neq 0,06 0,03 90%
Eutrofizzazione (acqua dolce) kg Peq -1,74E-03 -1,80E-03 4%
Eutrofizzazione (acqua marina) kg Neq 5,04E-03 2,63E-03 92%
Ecotossicità (acqua dolce) CTUe 72,28 66,62 9% Impoverimento delle risorse idriche m3water, eq 1,89E-02 1,87E-02 1%
Impoverimento delle risorse minerali e fossili kg Sbeq -3,93E-05 -8,10E-05 51%
Impatto energetico (CED) MJ 4,8 -14,5 133% Consumo di risorsa naturale (sabbia e ghiaia) kg -370 - 620 40%
3.2.2 Analisi di diverse modalità di gestione
SG1 In questo scenario è stato valutato come cambia l’impatto ambientale ed energetico del sistema nel momento in cui viene rimossa l’operazione di stoccaggio temporaneo dei rifiuti prima del loro invio a recupero o a smaltimento. La conseguenza dell’eliminazione di questo passaggio intermedio nella gestione dei rifiuti C&D è l’evitato consumo di gasolio associato alla movimentazione del materiale nelle piazzole di stoccaggio e la diminuzione dei trasporti secondari, che rappresentano il 16,5% dei trasporti diretti nello scenario base e si riducono al 3,9% nello scenario SG1. In Tabella 3.5 è riportato il confronto tra gli impatti derivanti dal sistema SG1 e quelli dello scenario base per la gestione di 6.999.986 tonnellate di rifiuto misto C&D in regione. I risultati mostrano che l’eliminazione dello stoccaggio comporta una diminuzione degli impatti ed un risparmio della risorsa energetica, sebbene la riduzione risulti contenuta rispetto allo scenario base (range di riduzione 0,1-10,2%): ad esempio per il riscaldamento globale si registra un impatto ridotto del 10,2%, per l’acidificazione del 7,2%, per la formazione fotochimica dell’ozono del 6,8%, etc. Il risparmio di risorse naturali di sabbia e ghiaia relativo al recupero rimane pressoché invariato in quanto in questo scenario non è stata modificata la fase di recupero e la produzione di aggregati riciclati; il piccolo beneficio che si registra nello scenario SG1 rispetto allo scenario base (0,1%) è dovuto alla riduzione dei trasporti secondari che influenza il consumo di risorsa naturale per la costruzione delle infrastrutture stradali. La rimozione della fase di stoccaggio non consente quindi di ridurre in modo sostanziale gli impatti totali e bilanciare il carico ambientale dovuto al trasporto per il conferimento dei rifiuti agli impianti; pertanto i contributi alle diverse categorie di impatto rimangono simili a quanto ottenuto nello scenario base, come appare dalla Figura 3.6 confrontando la barra blu (SG1) con la barra verde (scenario base).
SG2 Lo scenario peggiorativo SG2 (barra rossa in Figura 3.6) evidenzia quali sarebbero gli impatti ambientali nel caso in cui il rifiuto C&D venga interamente smaltito in discarica. Dai risultati mostrati in Figura 3.6 emerge un netto peggioramento delle prestazioni del sistema per tutte le categorie di impatto ambientale e per l’impatto energetico, che presenta valori decisamente maggiori rispetto allo scenario base: ad esempio per la categoria riscaldamento globale l’impatto aumenta da 3,4 kgCO2,eq/t dello scenario base a 11,5 kgCO2,eq/t dello scenario SG2; per la categoria riduzione dello strato d’ozono l’impatto passa da 9,3E-07 kgCFC-11eq/t a
3,1E-06 kgCFC-11eq/t nello scenario in cui tutto il rifiuto è smaltito in discarica. L’indicatore riferito al consumo di sabbia e ghiaia nello scenario SG2 diventa un impatto in segno positivo, dovuto alla costruzione della discarica e della rete infrastrutturale per i trasporti in quanto viene a mancare il beneficio derivato dalla produzione e vendita degli aggregati riciclati (622,1 kg nello scenario base). In Tabella 3.6 si riporta il confronto tra scenario base e scenario peggiorativo SG2 relativi al rifiuto totale gestito in regione. SG2 può essere visto anche come uno scenario che quantifica l’ordine di grandezza degli impatti che si evitano quando, al posto di essere inviati a smaltimento, i rifiuti vengono sottoposti ad azioni di recupero. Se la "discarica evitata" venisse conteggiata come impatto negativo all’interno dei processi di recupero, i benefici del riciclo aumenterebbero molto, riuscendo a bilanciare gli impatti del sistema dovuti ai trasporti. Nell’ultima colonna della Tabella 3.6 sono riportati gli impatti sul sistema che si avrebbero
considerando la discarica evitata, calcolati come differenza tra gli impatti dello scenario base e quelli dello scenario SG2, da cui si evince che per tutte le categorie di impatto tranne che per la tossicità per l’uomo (effetti cancerogeni) i benefici derivanti dal riciclo (impatti in segno negativi) compenserebbero gli impatti in segno positivi.
Tabella 3.5: Confronto degli impatti ambientali, energetici e del consumo di sabbia e ghiaia associati alla gestione di 6.999.986 tonnellate di rifiuti C&D nello scenario SG1 e nello scenario base.
Categoria di impatto ambientale (ILCD) Unità di misura Scenario SG1 Scenario base Differenza Riscaldamento globale kgCO2,eq 2,14E+07 2,38E+07 -10,2%
Riduzione dello strato d’ozono kgCFC-11eq 6,01E+00 6,49E+00 -7,4%
Tossicità per l’uomo (effetti non cancerogeni) CTUh 50,7 51,3 -1,0% Tossicità per l’uomo (effetti cancerogeni) CTUh 34,9 35,0 -0,2% Assunzione di materiale particolato kg PM2.5eq 1,89E+04 2,05E+04 -7,8%
Formazione fotochimica di ozono kg NMVOCeq 1,88E+05 2,02E+05 -6,8%
Acidificazione moli H+eq 1,61E+05 1,73E+052 -7,2%
Eutrofizzazione terrestre moli Neq 6,78E+05 7,24E+05 -6,3%
Eutrofizzazione (acqua dolce) kg Peq -9,79E+03 -9,64E+03 -1,5%
Eutrofizzazione (acqua marina) kg Neq 6,17E+04 6,59E+04 -6,3%
Ecotossicità (acqua dolce) CTUe 1,57E+09 1,58E+09 -0,9% Impoverimento delle risorse idriche m3water, eq 1,44E+05 1,44E+05 -0,3%
Impoverimento delle risorse minerali e fossili kg Sbeq 1,86E+03 1,97E+03 -5,3%
Impatto energetico (CED) MJ 4,13E+08 4,55E+08 -9,3% Consumo di risorsa naturale (sabbia e ghiaia) kg -4,28E+09 -4,28E+09 -0,1%
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3 . RISUL T A T I DELL’ANALISI LCA 117
lo scenario SG2 e nello scenario base; nell’ultima colonna sono indicati i valori degli impatti nel caso in cui venga considerato l’evitato smaltimento in discarica dei rifiuti inviati a recupero.
Categoria di impatto ambientale (ILCD) Unità di misura Scenario SG2 Scenario base Differenza Scenario base (con discarica evitata) Riscaldamento globale kgCO2,eq 8,01E+07 2,38E+07 236% -5,63E+07
Riduzione dello strato d’ozono kgCFC-11eq 21,6 6,5 233% -1,52E+01
Tossicità per l’uomo (effetti non cancerogeni) CTUh 1,30E+03 5,13E+01 2.437% -1,25E+03 Tossicità per l’uomo (effetti cancerogeni) CTUh 24,0 35,0 -31% 1,09E+01 Assunzione di materiale particolato kg PM2.5eq 6,45E+04 2,05E+04 214% -4,40E+04
Formazione fotochimica di ozono kg NMVOCeq 5,53E+05 2,02E+05 174% -3,51E+05
Acidificazione moli H+eq 5,81E+05 1,73E+05 235% -4,08E+05
Eutrofizzazione terrestre moli Neq 1,87E+06 7,24E+05 158% -1,14E+06
Eutrofizzazione (acqua dolce) kg Peq 2,14E+04 -9,64E+03 322% -3,11E+04
Eutrofizzazione (acqua marina) kg Neq 1,72E+05 6,59E+04 160% -1,06E+05
Ecotossicità (acqua dolce) CTUe 2,82E+10 1,58E+09 1.683% -2,66E+10 Impoverimento delle risorse idriche m3water, eq 3,06E+05 1,44E+05 112% -1,62E+05
Impoverimento delle risorse minerali e fossili kg Sbeq 4,07E+03 1,97E+03 107% -2,10E+03
Impatto energetico (CED) MJ 2,13E+09 4,55E+08 368% -1,68E+09 Consumo di risorsa naturale (sabbia e ghiaia) kg 1,23E+09 -4,28E+09 129% -5,51E+09
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(a) Riscaldamento globale (b) Formazione fotochimica di ozono
(c) Assunzione di particolato (d) Tossicità umana (effetti non cancerogeni)
(e) Eutrofizzazione acqua dolce (f) Riduzione dello strato di ozono
(g) Consumo sabbia e ghiaia (h) Impatto energetico
Figura 3.6: Confronto degli impatti associati al sistema di gestione di una tonnellata di rifiuti C&D nello scenario SG1 (barra blu), SG2 (barra rossa) e nel baseline (barra verde).