1.5 Gli estimi del comune di Bologna
1.5.2 L’analisi delle stime
Nonostante le stime contenute negli estimi possano essere considerate solo come indicative della situazione economica degli estimati poiché il censimento fiscale non considerava i redditi derivanti dalle attività produttive e commerciali e nemmeno da capitali mobili, può essere utile confrontare alcune di quelle ricavate da sarti e membri dell’arte con la media calcolata per ciascun quartiere385. Come già detto, la percentuale maggiore di questi artigiani risiedeva o aveva bottega presso il quartiere di Porta Stiera per il quale è stata calcolata una ricchezza media di 212,12 lire. Superiori alla media del quartiere risultano le stime dei sarti Giovanni di Odolino di S. Maria Maggiore con 503 lire e Giovanni di Domenico di S. Felice con 470 lire386, seguiti dal farsettaio Gerardo Petri di S. Felice con una stima di 300 lire387, dai sarti Antonio di Nascimbene Azari di S. Felice con 254388 e Francesco Ghiberti Petracti di S. Cristina di Pietralata con 250389. Dopo la stima di Giacomo di Bonfiglioli di S. Felice di 215 lire 390 seguono stime inferiori alla media per quartiere. Tra chi aveva estimato almeno 100 lire troviamo il farsettaio Bonacursio di Benvenuto di S. Cristina di Pietralata con 120 lire391 e Zanitto Zanitti di S. Felice con 100392, i sarti di S. Maria Maggiore Domenico di Domenico con 166 lire393 e Benvenuto di Lorenzo con 160394, Nicolò di Pietro sempre di di S. Maria Maggiore con 154395, inoltre Alberto di Rolandino con 140 lire396 e Giacomo di Uberto con 139397 entrambi di S. Felice, Bertolino Adigheri di S. Lorenzo di Porta Stiera con 131 398, frate
385 Le medie per ciascun quartiere si ricavano dalle seguenti ricerche: O. Castagnini, Il patrimonio di un frate gaudente bolognese all’inizio del Trecento: Dondiego Piantavigne, “Il Carrobbio”, II (1976), pp. 103-125; D. Micheletti, Gli estimi del comune di Bologna: il quartiere di Porta Ravennate (1296-97), tesi di laurea, a.a. 1979-80, Facoltà di Lettere, rel. prof. A. Vasina; M. Giansante, Aspetti e problemi di vita comunale bolognese. L'estimo del 1296-97 (quartiere di Porta Procola), tesi di laurea, a.a. 1982-83, Facoltà di Lettere, rel. prof. A. Vasina; D. Rocca, Gli estimi del comune di Bologna. Il quartiere di Porta Stiera nel 1296-97, tesi di laurea, a.a. 1984-85, Facoltà di Lettere, rel. prof. A. Vasina. 386 Appendice, Estimo 1296-97-Sarti, E112.
387
Appendice, Estimo 1296-97-Membri, M34. 388 Appendice, Estimo 1296-97-Sarti, E110. 389 Appendice, Estimo 1296-97-Sarti, E100. 390 Appendice, Estimo 1296-97-Membri, M37. 391
Appendice, Estimo 1296-97-Membri, M29. 392 Appendice, Estimo 1296-97-Membri, M33. 393 Appendice, Estimo 1296-97-Sarti, E127. 394 Appendice, Estimo 1296-97-Sarti, E131. 395
Appendice, Estimo 1296-97-Sarti, E140. 396 Appendice, Estimo 1296-97-Sarti, E110 397 Appendice, Estimo 1296-97-Sarti, E 103. 398 Appendice, Estimo 1296-97-Sarti, E 123.
78 Nicolò di Giacomo di S. Maria Maggiore con 122399, Ugolino di Giovanni Castagnoli di S. Lorenzo con 104400. A queste stime seguono stime inferiori comprese tra 100 e 8 lire e 6 nullatenenti.
Nettamente superiore alla media del quartiere di Porta Ravegnana, consistente in 413,70 lire, il sarto Tibertini di S. Michele dei Leprosetti denuncia una stima di ben 1236 lire401, alla sua seguono importi decisamente inferiori. Tra i più alti si segnalano quelli del sarto Giuliano di Giacomo di S. Leonardo di 130 lire402, Ugolino di Antonio di S. Biagio con 128403, uno dei tre farsettai qui residenti, poi la famiglia del sarto Giovanni di Lorenzo di S. Maria del Tempio la cui stima è denunciata dalla madre Bolnaxina con 100 lire404, il sarto Giovanni Bendedei di S. Leonardo con 85405, seguiti da importi inferiori compresi tra 60 e 6 lire e da 4 nullatenenti.
Il quartiere di Porta Piera, il più popolato dai nostri artigiani dopo quello di Porta Stiera, presenta una media di 209,1 lire, superata sia da alcuni sarti sia da alcuni membri. Il più ricco tra questi è il sarto Bartolomeo Benis di S. Maria Maddalena che stima 647 lire406, seguito dal collega Isnardo di Petrizolo di S. Cecilia con 433407, da Valerio Gualtiroli che vendeva vestiti con 400408, da Niger di Giovanni di S. Sigismondo sarto con 335 lire409, dal farsettaio Pietro di Giacomino di S. Maria Maddalena con 259 lire410, dalla famiglia del defunto farsettaio Domenico di Pietro di S. Cecilia con una stima dichiarata dalla vedova Tommasina di 250 lire411. Con stime di un certo rilievo si distinguono il farsettaio Bartolomeo di Aldrovandi di S. Maria della Mascarella con 238412, il sarto Mattiolo di Migliore de Curioni di S. Vitale con 226413. da segnalare infine il sarto Carnevale di Bonfantino di S. Martino dell’Aposa con 190 lire414 e il farsettaio Antonio di Isnardo di S. Cecilia con 185415. A queste seguono stime comprese tra le 110 e le 6 lire e 6 nullatenenti.
Come già rilevato, il quartiere di Porta Procola è popolato soltanto da sarti, la cui media risulta essere inferiore a quella del quartiere calcolata in 207,95 lire, risultando pertanto il quartiere più
399 Appendice, Estimo 1296-97-Sarti, E138. 400
Appendice, Estimo 1296-97-Sarti, E122. 401 Appendice, Estimo 1296-97-Sarti, E84. 402 Appendice, Estimo 1296-97-Sarti, E77 403 Appendice, Estimo 1296-97-Membri, M23. 404
Appendice, Estimo 1296-97-Sarti, E80. 405 Appendice, Estimo 1296-97-Sarti, E75. 406 Appendice, Estimo 1296-97-Sarti, E14. 407 Appendice, Estimo 1296-97-Sarti, E2. 408
Appendice, Estimo 1296-97-Membri, M20. 409 Appendice, Estimo 1296-97-Sarti, E24. 410 Appendice, Estimo 1296-97-Membri, M19. 411 Appendice, Estimo 1296-97-Membri, M9. 412
Appendice, Estimo 1296-97-Membri, M11. 413 Appendice, Estimo 1296-97-Sarti, E33. 414 Appendice, Estimo 1296-97-Sarti, E21. 415 Appendice, Estimo 1296-97-Membri, M7.
79 modesto in termini di stime qui esaminate. La cifra più alta risulta quella di Dondo di Bernardino della cappella dei SS. Pietro e Marcellino con 90 lire416, seguita da quella di Pasino di Pietro de Landolfi di S. Procolo con 88 lire417 e Pietro di Dato di S. Isaia con 85418. A queste stime seguono altre nettamente inferiori comprese tra 60 e 6 lire e 3 nullatenenti.
I quartieri con le stime superiori corrispondono a quelli più popolati vale a dire Porta Piera e Porta Stiera, quello di Porta Ravegnana presenta un picco in alto ospitando il sarto più ricco tra quelli estimati, denunciando una stima di 1236. Il quartiere di Porta Procola risulta abitato da artigiani con le stime più basse.
Ai margini di questa rassegna che ha il solo scopo di dare un’idea della capacità contributiva di coloro che esercitavano l’arte della sartoria a Bologna alla fine del Duecento, può essere utile riportare una dichiarazione effettuata da uno dei nostri artigiani che aveva lo scopo di sollecitare la compassione degli ufficiali preposti al controllo e all’allibramento delle somme d’estimo da mettere a ruolo. Si tratta di una pratica piuttosto diffusa in tutte le cedole d’estimo419. Il farsettaio Bartolomeo Aldrovandi della cappella di S. Maria della Mascarella del quartiere di Porta Piera, che dichiarava di essere da tempo paralitico e infermo, chiedeva infatti una detrazione dall’imponibile di 20 lire, pari all’importo da questi destinato nel testamento come legato pro anima alle persone che si erano prese cura di lui. Di questa richiesta gli accertatori non tennero conto, come dimostra la correzione in eccesso di alcune stime parziali420.