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L’andamento della PLV

Nel documento Volume Rapporto 1996 (.pdf 3.0mb) (pagine 177-182)

8. LA REDDITIVITA’ DEL SETTORE AGRICOLO

8.1. L’andamento della PLV

Una serie di fattori negativi caratterizzati dall’andamento climatico avverso e da una generale caduta dei prezzi ha condizionato fortemen-te l’annata agraria 95/96. La produzione lorda vendibile dell’agricoltura regionale ha fatto registrare infatti una flessione del 3,7% assestandosi attorno ai 7.258 miliardi (tab. 8.1). Ai risultati qua-litativamente e quantitativamente soddisfacenti ottenuti dalle produ-zioni vegetali, è purtroppo seguita una diminuzione dei prezzi che ha condizionato negativamente i bilanci delle aziende agricole.

Il settore frutticolo è stato il più penalizzato; negativo anche il comparto cerealicolo. Incremento invece per le colture industriali e or-ticole; lieve flessione per il settore zootecnico.

A prezzi costanti 1985 la PLV complessiva è aumentata del 3% a dimostrazione che la produttività di ogni singolo comparto è notevol-mente aumentata rispetto al 1995.

Al fatturato agricolo hanno contribuito per il 49% le produzioni zootecniche, per il 31% le coltivazioni erbacee e per il rimanente 20%

le produzioni fruttiviticole (fig. 8.1).

Coltivazioni erbacee. La PLV dei cereali è diminuita del 6%, no-nostante la produzione complessiva sia aumentata del 6,6% portandosi a 24 milioni di quintali. Continua l’aumento della superficie investita a mais (+19%) e orzo (+ 7%). Incremento anche per il sorgo (+ 9 %).

Ulteriore riduzione invece per il grano duro (-17%) e, in misura mino-re, per il tenero (- 3%). Anche se i risultati produttivi ottenuti, spe-cialmente per grano tenero e duro, sono stati caratterizzati da una no-tevole variabilità, in complesso risultano qualitativamente migliori dell’annata precedente. Insoddisfacenti invece le quotazioni di questi

Tab. 8.1 - Produzione lorda vendibile dell'agricoltura dell’Emilia-Romagna - Valori a prezzi correnti Produzioni vegetali e zootecniche Quantità vendibile

(.000 quintali) Var. % Prezzi medi

(Li-re/quintale) PLV

(.000.000 Lire) Var. %

1995 1996 1996/95 1995 1996 1995 1996 1996/95 PLV

Cereali: 22.533 24.029 6,6 821.265 766.944 -6,6

Frumento tenero 11.564 11.831 2,3 35.000 32.000 404.740 378.592 -6,5 Frumento duro 1.358 1.440 6,0 39.000 32.600 52.962 46.944 -11,4

Orzo 1.628 1.682 3,3 32.500 29.000 52.910 48.778 -7,8

Risone 542 574 5,9 95.500 84.000 51.761 48.216 -6,8

Granoturco 6.120 7.131 16,5 34.000 28.000 208.080 199.668 -4,0

Sorgo 1.321 1.371 3,8 31.500 26.000 41.612 35.646 -14,3

Altri cereali e paglia 9.200 9.100 1,1

Patate e ortaggi: 16.178 18.897 16,8 867.949 936.690 7,6

Patate 2.231 2.159 -3,2 30.500 47.000 68.046 101.473 49,1

Fagioli freschi 203 207 2,0 75.000 80.000 15.225 16.560 8,8

Piselli freschi 286 326 14,0 38.000 43.000 10.868 14.018 29,0

Pomodoro 9.560 12.324 28,9 21.000 20.000 200.760 246.480 22,8

Aglio 47 40 -14,9 180.000 200.000 8.460 8.000 -5,4

Cipolla 1.254 1.232 -1,8 42.100 23.000 52.793 28.336 -46,3

Melone 680 550 -19,1 47.000 37.700 31.960 20.735 -35,1

Cocomero 1.115 1.075 -3,6 22.000 17.000 24.530 18.275 -25,5

Asparago 50 51 2,0 358.000 350.000 17.900 17.850 -0,3

Fragole 335 266 -20,6 240.000 290.000 80.400 77.140 -4,1

Zucche e zucchine 186 146 -21,5 88.000 94.000 16.368 13.724 -16,2

Lattuga 132 423 219,8 115.000 113.000 15.209 47.799 214,3

Finocchio 98 98 -0,4 106.000 100.000 10.430 9.800 -6,0

Altri ortaggi 315.000 316.500 -0,5

Piante industriali: 45.212 35.810 -20,8 410.020 419.636 2,3 Barbabietola da zucchero 43.612 34.155 -21,7 8.000 10.500 348.896 358.628 2,8

Soia 1.271 1.378 8,4 39.500 38.000 50.205 52.364 4,3

Girasole 329 277 -15,8 31.000 28.500 10.199 7.895 -22,6

Altre industriali 720 750 -4,0

Leguminose da granella 4.900 5.100 -3,9

Colture floricole 83.900 84.000 -0,1

Foraggi (in fieno) 980 1.020 4,1 21.000 25.000 20.580 25.500 23,9

Tab. 8.1 - Continua

Produzioni vegetali e zootecniche Quantità vendibile

(.000 quintali) Var. % Prezzi medi

(Li-re/quintale) PLV

(.000.000 Lire) Var. %

1995 1996 1996/95 1995 1996 1995 1996 1996/95 PLV

Arboree: 14.812 17.010 14,8 1.222.777 992.260 -18,9

Uva da tavola consumo diretto 2 2 0,0 120.000 125.000 240 250 4,2 Uva da vino per consumo diretto 26 24 -8,0 80.000 72.000 2.088 1.728 -17,2 Mele 2.335 2.083 -10,8 55.500 50.000 129.593 104.150 -19,6 Pere 6.308 6.239 -1,1 72.500 55.000 457.330 343.145 -25,0 Pesche 2.559 3.394 32,6 80.000 36.000 204.720 122.184 -40,3 Nettarine 1.857 2.899 56,1 88.000 48.000 163.416 139.152 -14,8

Albicocche 237 427 80,2 140.000 110.000 33.180 46.970 41,6

Ciliegie 151 214 41,7 400.000 357.000 60.400 76.398 26,5

Susine 389 704 81,0 105.000 65.000 40.845 45.760 12,0

Actinidia 733 805 9,8 80.000 62.000 58.640 49.910 -14,9

Loto o kaki 215 219 1,9 75.000 27.000 16.125 5.913 -63,3

Altre arboree 56.200 56.700 -0,9

Prodotti trasformati 491.231 448.420 -8,7

Vino (.000/hl) 6.001 6.925 15,4 81.000 64.000 486.081 443.200 -8,8

Altri 5.150 5.220 -1,3

Totale PLV coltivazioni arboree 1.714.008 1.440.680 -16,0

TOTALE PLV PRODUZIONI VEGETALI 3.922.622 3.678.550 -6,3

Allevamenti: 3.614.094 3.579.134 -0,9

Carni bovine(peso vivo) 1.400 1.330 -5,0 449.088 339.432 628.723 451.445 -28,2 Carni suine (peso vivo) 2.770 2.750 -0,7 247.300 251.200 685.021 690.800 0,8 Pollame e conigli(peso vivo) 2.900 2.800 -3,4 222.200 210.000 644.380 588.000 -8,7 Ovicaprini(peso vivo) 20 30 50,0 479.800 409.500 9.596 12.285 28,0 Latte vaccino 17.566 17.986 2,4 79.000 85.400 1.387.714 1.536.004 10,7 Uova (mln. pezzi;lire x mille pezzi) 2.290 2.300 0,4 104.000 122.000 238.160 280.600 17,8

Altre produzioni zootecniche 20.500 20.000 2,5

TOTALE PLV PRODUZIONI ZOOTECNICHE 3.614.094 3.579.134 -0,9

TOTALE PLV 7.536.716 7.257.684 -3,7

cereali che risultano penalizzati rispetto al 95. Produzione nella norma per il mais che, in alcune province, ha beneficiato dell’andamento sta-gionale piovoso aumentando la resa in granella. I prezzi invece hanno registrato quotazioni molto basse.

Positivo il comparto delle piante industriali che hanno incrementato la PLV del 2% anche se hanno subito una flessione produttiva del 21%. Notevole incremento di superficie per la soia (+ 25%); diminu-zione invece per il girasole (- 13%) e la barbabietola da zucchero (- 12%). Per quest’ultima coltura è stata un’annata con rese inferiori spetto al 95 (- 14%), ma con discreta polarizzazione e prezzi più alti ri-spetto all’annata precedente.

Produzione complessiva di 18,8 milioni di quintali per le colture orticole con un aumento del 17% rispetto al 95 e con una PLV positi-va (+ 7%). Annata discreta per il pomodoro che incrementa la superfi-cie (+ 6%) e la resa unitaria (+21%). Nel complesso il prodotto è risul-tato qualitativamente buono nonostante il travagliato andamento sta-gionale. Positivo anche il risultato del fagiolino che, grazie alla raccol-ta meccanica, riduce i costi di produzione e riesce a soddisfare un mercato in crescita. Annata negativa invece per la fragola che associa la contrazione dei consumi alla riduzione sempre più evidente della superficie, quest’ultima legata soprattutto ai crescenti costi di mano-dopera. Mercato in difficoltà per il melone, il cocomero e le orticole da foglia. Queste ultime risentono ormai costantemente dei problemi Fig. 8.1 - Produzione lorda vendibile dell’Emilia-Romagna (ripartizione a prezzi correnti 1996)

ARBOREE 20%

CEREALI 11%

ORTAGGI 13%

INDUSTRIALI 6%

ALTRE ERBACEE

1%

ZOOTECNIA 49%

fitosanitari legati alla stanchezza del terreno, cui si sono aggiunti quel-li connessi al cquel-lima poco favorevole della stagione estiva e all’andamento altalenante dei mercati.

Coltivazioni arboree. Su una superficie frutticola di 93.000 ettari, in calo rispetto al 95, la quantità prodotta è stata di 17 milioni di quin-tali, superiore del 15% all’anno precedente. L’aumento di produzione riguarda soprattutto le pesche e le nettarine, in lieve flessione come superficie investita, ma con rese elevate che hanno determinato produ-zioni superiori alla norma. A tale incremento, purtroppo, non è seguita una adeguata remunerazione. Cause congiunturali legate all’andamento atmosferico, il calo dei consumi, il rafforzamento della lira, standard qualitativi non sempre adeguati alle esigenze dei mercati esteri, la concorrenza di Spagna e Grecia, sono i principali elementi che hanno determinato il crollo dei prezzi. Migliore la situazione per le albicocche, per le quali, ad un aumento di produzione è corrisposto un prezzo discreto. Nella norma la resa delle mele e delle pere che hanno spuntato prezzi soddisfacenti, soprattutto per le mele precoci. Buona la qualità e la pezzatura. Discreta la produzione dell’actinidia, anche se i prezzi sono leggermente inferiori all’annata precedente.

Annata non positiva per la vite che è stata fortemente penalizzata dalle persistenti piogge autunnali. Ad una discreta resa, superiore del 16% rispetto al 95, non è seguita una buona qualità. Notevole diminu-zione del contenuto zuccherino e forte contradiminu-zione dei prezzi sia nei vini da tavola, che in quelli DOC, hanno portato ad una PLV inferiore di circa l’8% rispetto all’annata precedente.

Produzioni zootecniche. Annata difficile anche per il settore zoo-tecnico che evidenzia un calo della PLV di circa l’1%.

Il settore dei bovini è stato il più penalizzato. Il morbo BSE diffu-sosi in Inghilterra ha condizionato i consumi di carne anche in Italia. Il crollo della domanda ha raggiunto picchi anche del 50% facendo così precipitare i prezzi. Solo negli ultimi mesi dell’anno si sono notati al-cuni miglioramenti.

In lieve diminuzione (- 0,4%) anche il numero dei capi. Soddisfa-cente invece il prezzo del latte, soprattutto quello destinato alla tra-sformazione. Rimane comunque sempre aperto il problema della quote latte che, anche nel ‘96, ha determinato, nelle aziende zootecniche un clima di incertezza e tensione dovuto alla necessità di pagare la multa

sulle eccedenze produttive. Preoccupante è la eventualità anche di un’insufficiente disponibilità di quote latte nella zona del Parmigiano Reggiano, tale da non soddisfare nemmeno la quota di produzione di formaggio assegnato dai decreti ministeriali. Quotazioni stabili per il Parmigiano Reggiano.

PLV positiva (+ 0,8%) per i suini con prezzi discreti fino al mese di ottobre. In diminuzione invece il numero dei capi (- 7%).

Annata deludente per gli avi-cunicoli, con una PLV diminuita del 9%. La flessione dei consumi di carne bovina aveva fatto sperare, agli operatori del settore, un 96 con prezzi sostenuti; invece, dopo i primi mesi di euforia, l’aumento dell’offerta ha ridotto notevolmente le quo-tazioni. Il settore delle uova ha avuto un incremento della Plv del 18%.

Buona annata per gli ovi-caprini, in aumento come numero di capi e fatturato. In aumento anche il consumo di carne, ma soprattutto de-stinato alla trasformazione.

8.2. Stima dei principali aggregati economici dell’agricoltura

Nel documento Volume Rapporto 1996 (.pdf 3.0mb) (pagine 177-182)