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L’applicazione della PAC ai seminativi

Nel documento Volume Rapporto 1996 (.pdf 3.0mb) (pagine 81-87)

3. LE POLITICHE REGIONALI PER IL SETTORE AGROALIMENTARE

3.4. L’applicazione della PAC ai seminativi

Con la campagna di commercializzazione 1996/97 la riforma della PAC per i seminativi è entrata nel suo quarto anno di applicazione.

Come stabilito, con l’entrata a regime i prezzi di intervento e i quanti-tativi di base per il calcolo degli aiuti compensativi sono rimasti inva-riati rispetto all’anno precedente. Solo per il calcolo delle compensa-zioni relative alle colture oleaginose sono state aumentate le rese uni-tarie di base. La maggiorazione, pari al 3,33%, ha interessato tutte le zone di pianura con esclusione delle province di Forlì e di Rimini. I cambiamenti più rilevanti si sono avuti a livello del tasso di cambio poiché nel corso del 1996 la progressiva rivalutazione della lira ha de-terminato una contrazione degli importi compensativi. Infatti il tasso di cambio tra la lira verde e l’ECU all’apertura della campagna di commercializzazione 1996/97 è sceso a 2.030,4 lire contro le precdenti 2.311,19 lire (-12,2%) (fig. 3.1). Le compensazioni al reddito e-spresse in moneta nazionale, si sono di conseguenza ridotte.

Dall’elaborazione dei dati AIMA relativi alle domande presentate in Emilia-Romagna risulta che è aumentata anche nel 1996 l’adesione alla riforma. Sono state presentate e accolte circa 58 mila domande Fig. 3.1 - Rapporti di cambio tra l’ECU e la lira verde validi per il calcolo delle compensazioni al reddito nell’ambito della riforma della PAC

1.850 1.900 1.950 2.000 2.050 2.100 2.150 2.200 2.250 2.300 2.350

01-lug-93 01-lug-94 01-lug-95 01-lug-96 ECU/lire

(+0,5%) (tab. 3.7), per complessivi 445 mila ettari (+6,7%) (tab. 3.8) e con un ammontare delle compensazioni stimato in oltre 336 miliardi di lire (-2,2%) (tab. 3.9). Rispetto allo scorso anno è diminuita

l’adesione al regime semplificato calato del 3,8% nel numero delle domande, del 5,7% in termini di superfici e del 17,2% per le compen-sazioni. I più elevati livelli di aiuto al reddito hanno infatti portato un Tab. 3.7 - Reg. (CEE) n. 1765/92 numero di aziende che hanno presentato domanda di compensazione

Province Regime generale Regime semplificato Totale 1995 1996 1995 1996 1995 1996

Piacenza 790 985 4.367 4.308 5.157 5.293 Parma 395 486 6.202 6.247 6.597 6.733 Reggio Emilia 402 502 5.090 5.230 5.492 5.732 Modena 649 985 6.445 6.374 7.094 7.359 Bologna 641 866 8.978 8.968 9.619 9.834 Ferrara 2.442 3.589 6.561 5.453 9.003 9.042 Ravenna 280 391 6.120 6.080 6.400 6.471 Forlì - Rimini 307 376 7.559 6.696 7.866 7.072

Totale 5.906 8.180 51.322 49.356 57.228 57.536 Fonte: elaborazione su dati provvisori AIMA.

Tab. 3.8 - Reg. (CEE) n. 1765/92 superfici oggetto di domanda di compen-sazione (ettari)

Regime generale Regime semplificato Totale 1995 1996 1995 1996 1995 1996

Piacenza 21.874 27.559 28.543 27.275 50.417 54.834 Parma 10.303 12.234 28.175 28.507 38.478 40.741 Reggio Emilia 10.804 13.491 19.828 20.509 30.632 34.000

Modena 19.263 24.376 26.208 25.697 45.471 50.073 Bologna 31.345 37.222 43.958 43.741 75.303 80.963 Ferrara 55.946 71.815 36.529 27.821 92.475 99.636 Ravenna 22.504 25.158 23.460 23.716 45.964 48.874 Forlì - Rimini 7.111 8.568 31.031 26.986 38.142 35.554 Totale 179.150 220.423 237.732 224.252 416.882 444.675 Fonte: elaborazione su dati provvisori AIMA.

maggior numero di agricoltori ad optare per il regime generale, nono-stante l’obbligo della messa a riposo di una parte delle terre.

L’incremento delle domande è stato pari al 38,5%, quello delle super-fici al 23%, per un ammontare delle compensazioni di 201 miliardi di lire (+11,4%).

Tutte le province hanno registrato un incremento delle superfici sovvenzionate ad eccezione di quelle di Forlì e di Rimini. Ferrara e Bologna rispettivamente con 99.636 e 80.936 ettari, sono risultate le province con la maggiore estensione di superfici interessate. Solo Fer-rara e Modena hanno incrementato l’importo complessivo delle com-pensazioni ricevute.

Come è avvenuto a livello nazionale, anche in Emilia-Romagna si è riscontrato un forte incremento delle superfici a mais (+22,2%), men-tre sono leggermente diminuite quelle degli altri cereali (-1,2%) (tab.

3.10). Per i semi oleosi, che godono dei livelli di compensazione più elevati, si è avuto un deciso incremento (+34,6%) e tra questi ha as-sunto particolare rilievo la soia che ha oltrepassato i 40 mila ettari (+43,6%). L’unificazione delle percentuali di ritiro ha portato ad un forte incremento del set aside non rotazionale (+181,7%) e ad una ri-duzione del rotazionale (-44,1%).

Va rilevato che per ottenere una maggiore stabilità nel livello delle compensazioni al reddito, manca ancora a livello regionale e nazionale Tab. 3.9 - Reg. (CEE) n. 1765/92 superfici oggetto di domanda di compen-sazione (milioni di lire)

Regime generale Regime semplificato Totale 1995 1996 1995 1996 1995 1996 Piacenza 21.156 22.612 19.012 15.844 40.167 38.456

Parma 10.287 10.484 19.845 17.620 30.132 28.104 Reggio Emilia 10.399 11.374 13.856 12.609 24.255 23.983

Modena 19.806 22.948 19.636 16.862 39.441 39.810 Bologna 27.545 29.411 32.043 27.972 59.588 57.383 Ferrara 64.951 78.072 27.950 18.726 92.902 96.798 Ravenna 21.309 20.648 15.985 14.218 37.294 34.865 Forlì - Rimini 5.133 5.580 15.069 11.452 20.203 17.032 Totale 180.586 201.128 163.396 135.302 343.982 336.430 Fonte: elaborazione su dati provvisori AIMA.

una programmazione delle semine che consenta di usufruire per intero dell’area massima ammessa (per l’Italia 5,801 milioni di ettari) e che impedisca il superamento delle superfici massime garantite per le sin-gole produzioni1. Infatti nel corso della passata campagna per la prima volta si è verificato uno splafonamento che ha interessato il mais e i

1. Per il mais 1,2 milioni di ettari e per le oleaginose 487,8 mila ettari.

semi oleosi. Per il primo i dati definitivi hanno quantificato il supera-mento nell’1,8%, mentre per i semi oleosi l’esubero è stato intorno al 10%. Secondo quanto previsto tali splafonamenti comportano tagli di pari entità per le compensazioni di chi opera in regime generale. Solo per le oleaginose non sono scattate riduzioni delle compensazioni do-vute al superamento delle superfici, in quanto le minori semine degli altri paesi europei hanno compensato gli esuberi dell’Italia. Tuttavia, sempre per i semi oleosi, è entrato in azione un secondo meccanismo Tab. 3.10 - Reg. (CEE) n. 1765/92 in Emilia-Romagna distribuzione delle superfici e dei contributi

Colture Superfici (ettari) Contributi (milioni di lire)

1995 1996 Var.%

96/95 1995 1996 Var.%

96/95 Mais 81.730 99.869 22,2 75.518 82.786 9,6 Altri cereali 270.632 267.324 -1,2 182.091 157.412 -13,6 TOTALE CEREALI 352.362 367.193 4,2 257.609 240.198 -6,8 Soia 28.054 40.296 43,6 46.966 60.861 29,6 Girasole 8.977 9.897 10,2 13.305 12.655 -4,9 Colza 1.276 1.363 6,8 2.017 1.898 -5,9 TOTALE OLEAGINOSE 38.307 51.556 34,6 62.288 75.414 21,1 Lino non tessile 44 12 -73,8 57 12 -78,9 Proteiche 1.892 2.105 11,3 1.506 1.446 -4,0 Consociate 6 4 -33,3 3 2 -33,3 Set aside rotazionale 19.742 11.045 -44,1 18.419 9.073 -50,7 - di cui non alimentare 7.955 2.716 -65,9 - - - Set aside non rotazionale 4.529 12.760 181,7 4.100 10.285 150,9 - di cui non alimentare 997 2.663 167,1 - - - TOTALE SET-ASIDE 24.271 23.805 -1,9 22.519 19.358 -14,0 Fonte: elaborazione su dati provvisori AIMA.

di stabilizzazione legato ai prezzi di mercato. Infatti sulle piazze rap-presentative della UE sono stati registrati prezzi di mercato più elevati rispetto al prezzo di riferimento (196,8 ECU/tonn), che hanno compor-tato un taglio del 5% alle compensazioni in regime generale.

Riguardo alla obbligatorietà della messa a riposo delle terre, per co-loro che operano in regime generale, sono state apportate successive modifiche rispetto a quanto previsto inizialmente dalla riforma. In par-ticolare in funzione degli scarsi raccolti dei cereali degli ultimi anni la Commissione ha ritenuto opportuna una riduzione delle percentuali di set-aside che inizialmente erano state fissate nella misura del 15% per il rotazionale e del 20% per il non rotazionale. Fin dalle domande PAC relative alla campagna 1996/97 entrambi i tassi di ritiro sono stati ri-dotti e parificati al 10%. Successivamente il Consiglio dei Ministri, nella seduta del luglio 1996, ha provveduto a semplificare la materia decidendo per la soppressione del ritiro rotazionale e fissando al 17,5% la percentuale di riposo per le campagne future. Tale percentua-le può essere comunque modificata per tenere conto della situazione produttiva e di mercato a breve termine. Infatti proprio in vista della campagna 1997/98, constatato il permanere di un basso livello degli stock di cereali, col reg. (CE) n. 1598/96 si è stabilito che il set-aside sia ridotto al 5%. Nel loro insieme i suddetti provvedimenti presentano il vantaggio di rendere più agevole l’adesione al regime generale e meno complessa la gestione del set-aside, per cui per la prossima cam-pagna anche i piccoli produttori potrebbero sfruttare l’opportunità data dal basso livello di ritiro delle terre per aderire al regime generale ed incrementare il livello delle loro compensazioni. Tra gli svantaggi pos-sibili vi è il rischio di vedere aumentare considerevolmente l’offerta, con pesanti ricadute sul livello dei prezzi dei cereali e maggiori proba-bilità di superamento delle superfici massime garantite per le oleagi-nose e per il mais. La riduzione potrebbe anche portare ad una man-canza di prodotto per la filiera del “no food” col conseguente sotto uti-lizzo degli impianti da parte dell’industria e il pericolo di vedere inter-rotto nel 1997 il processo di sviluppo delle colture energetiche.

Nel tentativo di armonizzare e semplificare le norme relative ai pa-gamenti compensativi per i seminativi la Commissione ha emanato il reg. (CE) n. 658/96 che nei suoi 14 articoli abroga 27 precedenti rego-lamenti e apporta modifiche al reg. (CEE) n. 1765/92. I principali cambiamenti riguardano le procedure per rendere ammissibili al

regi-me di pagaregi-mento alcuni terreni non amregi-messi in precedenza (art. 9 del reg. (CEE) n. 1765/92), il cambiamento delle date di riferimento per la raccolta e la semina di talune produzioni, i pagamenti per le colture aventi rese diverse tra le superfici irrigate e quelle non irrigate, la standardizzazione delle informazioni statistiche da comunicare alla Commissione.

A fine anno il Ministero delle risorse agricole con apposita circola-re (D/617) ha dettato le norme per applicacircola-re anche in Italia la nuova politica comune nel settore del riso, come previsto dal reg. (CE) n.

3072/95. La normativa entrerà in vigore a partire dal 1997 e prevede disposizioni analoghe a quelle attuate fin dal 1993 per i seminativi.

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