9. LE PRODUZIONI VEGETALI
9.1. Gli ortofrutticoli
Frutta. La superficie occupata dalle principali specie frutticole per il quarto anno consecutivo è diminuita scendendo a circa 94 mila ettari
(tab. 9.1). I maggiori cali sono stati quelli fatti registrare dal pesco e dalle nettarine, che si sono ridotti rispettivamente di 1.785 e di 480 et-tari. Sul fenomeno hanno influito soprattutto gli aiuti agli espianti per l’abbandono della produzione concessi dai regolamenti (CE) n.
2505/95 e n. 2684/95, in base ai quali sono state presentate in regione quasi 700 domande per complessivi 1.381 ettari. Sia pur con diminuita intensità è continuata anche la contrazione della melicoltura, scesa a circa 9 mila ettari (-8%). In espansione è invece l’albicocco, le cui su-perfici sono in continua crescita da oltre un decennio e che nel 1996 hanno superato i 5 mila ettari (+5,8%). Dal punto di vista produttivo l’annata è stata caratterizzata da incrementi delle rese di tutte le specie, fatta eccezione per le pomacee. Il collocamento delle produzioni re-gionali ha incontrato difficoltà crescenti durante l’estate a causa di un accorciamento del calendario di maturazione e del calo della domanda.
Ne sono derivati consistenti cali delle quotazioni che per alcune specie e varietà si sono più che dimezzate. Le esportazioni sono risalite ri-spetto ai deludenti risultati dello scorso anno (+22%), ma la ripresa non è stata tale da alleggerire la pressione dell’offerta e risollevare i mercati (tab. 9.2).
Tra le singole specie le rese produttive di pesche e di nettarine si sono collocate su valori normali, portando un raccolto complessivo di 6,3 milioni di quintali. Rispetto agli scarsi risultati della scorsa annata, gli incrementi più rilevanti sono stati quelli registrati dalle nettarine, la cui produzione è aumentata del 56%. Secondo i rilievi effettuati dal COO1 di Ferrara, è cresciuta soprattutto l’offerta delle varietà a media maturazione e di quelle tardive. Da parte sua il raccolto di pesche è aumentato del 33% con incrementi superiori alla media soprattutto tra le varietà tardive e precocissime. La qualità delle produzioni pur difet-tando in pezzatura è risultata buona per colorazione, sapidità dei frutti e conservabilità. Dal punto di vista meteorologico non si sono registra-te avversità particolari, ma diverse anomalie climatiche hanno portato ad uno sfasamento dei cicli vegetativi. In particolare ad inizio campa-gna si è registrato un ritardo della raccolta di una decina di giorni e successivamente si sono avute concentrazioni dei periodi di
1. Centro Operativo Ortofrutticolo.
Tab. 9.1 - Superfici e produzioni delle principali colture arboree da frutta fresca in Emilia-Romagna
1995 1996 Variazioni % 1996/95
Superficie (ha) Produzione Superficie (ha) Produzione
raccolta raccolta sup. sup. prod.
totale in prod. (100 kg) totale in prod. (100 kg) totale in prod. raccolta
Melo 9.882 8.903 2.335.332 9.095 8.279 2.083.950 -8,0 -7,0 -10,8 Pero 31.926 26.580 6.307.984 31.524 26.725 6.239.168 -1,3 0,5 -1,1 Pesco 20.472 18.385 2.558.922 18.687 16.558 3.394.242 -8,7 -9,9 32,6 Nettarine 17.008 14.770 1.857.266 16.518 14.389 2.898.950 -2,9 -2,6 56,1 Susino 4.928 4.222 389.122 4.893 4.213 703.831 -0,7 -0,2 80,9 Albicocco 4.945 3.700 236.929 5.230 3.902 427.470 5,8 5,5 80,4 Ciliegio 3.030 2.710 151.342 3.041 2.757 213.531 0,4 1,7 41,1 Actinidia 3.775 3.551 734.961 3.663 3.442 788.783 -3,0 -3,1 7,3 Loto 1.353 1.268 214.708 1.330 1.264 218.300 -1,7 -0,3 1,7
Totale 97.319 84.089 14.786.566 93.981 81.529 16.968.225 -3,4 -3,0 14,8
Fonte: Regione Emilia-Romagna - Assessorato Agricoltura.
maturazione tra le produzioni medio tardive e quelle tardive. Ne è de-rivato un accumulo di offerta, che a partire da metà luglio ha compor-tato problemi nel collocamento del prodotto. Il clima estivo piovoso e non particolarmente caldo ha poi determinato un calo rilevante dei consumi, soprattutto, a spese delle nettarine il cui calo delle vendite sul mercato interno è stato valutato intorno al 20%. Per quanto riguar-da i prezzi sia le pesche, sia le nettarine hanno registrato un avvio di campagna positivo in relazione alla scarsa disponibilità del prodotto precoce. In tale fase le quotazioni sono risultate su livelli analoghi a quelli dell’anno precedente (tab. 9.3). A partire dalla seconda quindi-cina di luglio, tuttavia, le difficoltà di collocamento si sono rapidamen-te tradotrapidamen-te in un dimezzamento delle quotazioni. I ritiri di mercato ope-rati dall’AIMA non sono serviti ad alleggerire l’offerta e i prezzi alla produzione hanno toccato il minimo in agosto con valori di 350 li-re/kg. Nel periodo considerato le flessioni rispetto all’anno precedente sono state rilevanti e sono andate dal 46% per le pesche al 58% per le nettarine. Per contrastare le ripetute crisi di mercato degli ultimi anni, la Regione Emilia-Romagna nel 1996 ha varato uno specifico
Tab. 9.2 - Esportazioni emiliano-romagnole di prodotti ortofrutticoli (100 kg)
Prodotti 1991 1992 1993 1994 1995 1996 Var. %
1996/95
Actinidia 709.425 1.005.414 1.158.160 1.005.120 1.021.472 1.151.754 12,8 Albicocche 104.694 167.529 85.570 149.742 88.482 109.473 23,7 Ciliegie 7.463 18.739 5.477 2.955 7.903 6.790 -14,1 Loti 22.552 47.096 54.143 27.136 30.303 34.045 12,3 Mele 214.304 224.172 294.088 184.205 208.824 114.311 -45,3 Pere 619.292 879.877 1.090.430 943.422 859.079 1.196.897 39,3 Pesche 1.229.832 1.364.147 1.000.120 1.486.317 1.052.987 1.247.869 18,5 Nettarine 2.081.106 2.601.294 1.956.572 3.063.802 1.685.834 2.281.192 35,3 Susine 243.013 129.933 143.564 297.275 105.919 273.920 158,6 Altra frutta 533.351 574.069 519.696 561.528 547.047 448.050 -18,1 Totale frutta 5.765.032 7.012.270 6.307.820 7.721.502 5.607.850 6.864.301 22,4 Agrumi 10.047 9.401 30.337 63.584 54.476 103.026 89,1 Ortaggi 515.864 485.007 493.065 573.236 534.964 507.357 -5,2 Fonte: ICE Bologna.
Tab. 9.3 - Prezzi di alcuni prodotti ortofrutticoli rilevati in Emilia-Romagna (lire/kg) (a)
Produzioni 1995 1996 Var. %
1996/95 Produzioni 1995 1996 Var. % 1996/95 Pesche: a pasta gialla, precoci 900 950 6 Albicocche: 1.750 1.075 -39
a pasta gialla, medie 850 400 -53 Susine: Stanley 850 350 -59 a pasta gialla, tardive 650 350 -46 President 900 500 -44 Nettarine: precoci 1.250 1.250 0 Gruppo Black 1.675 600 -64 medie 1.150 400 -65 Ciliegie: Durone Nero I 4.996 4.950 -1
tardive 825 350 -58
Pere: William 700 400 -43 Kiwi: 850 600 -29
Max Red Bartlett 555 400 -28
Abate Fetel 1.240 700 -44 Meloni: 425 300 -29 Conference 700 450 -36 Cocomeri: 250 130 -48 Decana del Comizio 965 700 -27 Fragole: in cestini 2.400 2.670 11
Mele: Ozark Gold 530 550 4
Delicious Rosse 470 600 28 Cipolle: Ibridi 100 110 10
Golden Delicius 480 525 9 Dorata 140 230 64
Imperatore 480 500 4 Patate: in natura 327 273 -16
(a) Prezzi alla produzione, franco azienda produttore per merce di 1° scelta selezionata in casse del compratore.
Fonte: Camere di Commercio dell'Emilia-Romagna.
programma di interventi per il rilancio della peschicoltura.
Dopo i minimi fatti registrare nel 1995 le rese delle drupacee mino-ri si sono mino-riportate intorno a valomino-ri medi. Il raccolto di albicocche si è incrementato in modo considerevole arrivando a 487 mila quintali (+80%). La commercializzazione ha avuto un avvio pesante per la concorrenza esercitata dal prodotto spagnolo. Tuttavia dalla seconda quindicina di giugno, quando sono entrate in maturazione le varietà romagnole di maggior pregio, è stata raggiunta una certa stabilità di mercato con quotazioni, che pur risultando in calo rispetto al 1995, si sono collocate intorno alle 1.000 lire/kg. Le susine hanno fatto regi-strare un incremento produttivo simile a quello delle albicocche con una produzione complessivamente superiore ai 700 mila quintali (+81%). Ad inizio campagna la merce è stata collocata con una certa difficoltà in seguito all’abbondanza di prodotto proveniente dalla Spa-gna. Successivamente si è avuta una buona richiesta soprattutto da par-te del mercato espar-tero. Tuttavia l’incremento delle esportazioni non ha avuto positive ricadute sui prezzi, che hanno riportato flessioni simili a quelle di cui si è detto in precedenza per le pesche. I prezzi delle varie-tà più diffuse sono calati dal 44% di “President”, al 64% per il gruppo tardivo delle Black. Le ciliegie, dopo tre anni caratterizzati da varie anomalie climatiche che avevano abbassato le rese, si sono riportate su buoni livelli produttivi con un incremento del raccolto del 41%. La maggiore produttività ha ridotto la pezzatura delle drupe, ma la qualità si è rilevata complessivamente buona. La campagna di commercializ-zazione è partita su livelli di prezzo in linea con quelli dell’anno scor-so per poi scendere dalla seconda metà di giugno quando, per un ec-cesso di offerta, solo le migliori partite hanno spuntato quotazioni suf-ficientemente remunerative.
Il raccolto di mele ha registrato per il quarto anno consecutivo un ridimensionamento collocandosi a poco più di 2 milioni di quintali (-11%). Oltre al calo delle superfici produttive si è verificata anche una contrazione delle rese che sono scese intorno ai 250 q/ha. Quasi tutte le varietà hanno fatto registrare variazioni negative e in particolare so-no diminuite le produzioni di mele estive e di “Red Delicious”. A li-vello fitosanitario si sono verificati problemi nel contenimento della ticchiolatura durante il periodo primaverile, che tuttavia non hanno pregiudicato la qualità dei frutti. Maggiori danni sono derivati da
alcu-ni eventi grandialcu-nigealcu-ni che hanno colpito le produzioalcu-ni del Modenese e del Ferrarese. Contrariamente a quanto avvenuto con le drupacee, l’andamento meteorologico del periodo estivo ha favorevolmente in-fluenzato i consumi di mele e, in relazione ad una offerta contenuta, la campagna di commercializzazione è partita su buoni livelli di prezzo.
Terminato il collocamento delle mele estive, anche le varietà autunno-invernali sono state scambiate sulla base di prezzi più alti di quelli del 1995. In particolare per le Red Delicious sono stati spuntati prezzi di 600 lire/kg (+28%) e per le Goden Delicious si è arrivati intorno alle 500 lire/kg (+9%).
L’offerta regionale di pere è risultata leggermente inferiore a quel-la dell’anno precedente aggirandosi intorno a 6,2 milioni di quintali (-1%). In particolare si è verificato un incremento per “William”, “Aba-te Fe“Aba-tel” e “Conference”, mentre sono diminui“Aba-te tut“Aba-te le altre varietà.
Sia quantitativamente, sia qualitativamente l’annata sarebbe potuta ri-sultare più soddisfacente se non si fossero verificate diverse grandinate nel Modenese e nel Ferrarese, in alcune delle zone di maggiore produ-zione. Le quotazioni, già nella fase alla produzione, hanno fatto regi-strare flessioni ampie rispetto allo scorso anno. Le “William” sono sta-te scambiasta-te in agosto a prezzi di 400 lire/kg (-43%) e solo le partista-te conservate hanno avuto una migliore remunerazione con vendite dila-zionate fino ad ottobre. La piovosità del mese di settembre ha ostacolato la raccolta delle pere autunnali con conseguenze negative sulla conservabilità dei frutti. Per le partite in condizioni più precarie si è cercato un rapido collocamento che si è tradotto in un calo dei prezzi che è andato dal 44% di “Abate Fetel” al 27% di “Decana”.
Solo nei mesi invernali le vendite hanno assunto un andamento più regolare, ma i prezzi si sono mantenuti al di sotto di quelli del 1995.
La produzione di actinidia è aumentata del 7% collocandosi intor-no a 789 mila quintali. La piovosità autunnale, interrottasi nella prima decade di ottobre, non ha pregiudicato la qualità dei frutti e la raccolta è potuta avvenire senza particolari problemi. L’aumento della produ-zione, verificatasi anche a livello nazionale (+15%), ha portato ad un calo dei prezzi alla produzione di circa 250 lire/kg (-29%). Anche la commercializzazione del prodotto conservato è iniziata sulla base di prezzi più bassi rispetto allo scorso anno, a causa di una più
abbondan-te presenza di kiwi neozelandese sui mercati europei. A fine anno, quando era già stato venduto circa un quarto della produzione, le a-spettative degli operatori erano rivolte soprattutto verso i mercati este-ri, nei quali le strutture operanti in regione hanno costantemente in-crementato le proprie vendite durante gli ultimi anni.
Ortaggi. La superficie complessivamente occupata dalle orticole si è confermata intorno ai 55 mila ettari per le colture in piena aria ed è passata a quasi 2 mila ettari (+13,6%) per le produzioni ottenute in coltura protetta (tab. 9.4). Le superfici di pieno campo a pomodoro si sono incrementate del 5,7% in seguito a maggiori semine nelle provin-ce di Piaprovin-cenza e di Parma. L’andamento climatico è stato favorevole alla coltura e le rese si sono mediamente incrementate del 23%, por-tando ad un raccolto di 12,3 milioni di quintali. Le temperature supe-riori alla norma del mese di giugno hanno comportato uno sfasamento dei cicli di maturazione, causando eccedenze di produzione in alcuni periodi. In particolare in agosto l’industria non ha potuto lavorare tutto il prodotto e sono stati aperti centri di ritiro da parte dell’AIMA. La raccolta è poi proseguita a rilento in settembre a causa del maltempo che in alcuni casi ha impedito l’accesso delle macchine negli appez-zamenti. I prezzi pagati dall’industria per il prodotto consegnato nell’ambito delle quote di produzione sono variati da 184 a 203 lire/kg a seconda del grado rifrattometrico. Rispetto al 1995 tali prezzi sono diminuiti di circa il 10%, per effetto della rivalutazione della lira nei confronti dell’ECU, moneta in cui vengono fissati gli aiuti comunitari.
Il prodotto consegnato fuori quota è stato pagato circa 130 lire/kg e i ritiri operati dall’AIMA sono avvenuti sulla base di prezzi medi di 100 lire/kg.
La coltivazione delle patate ha mantenuto la stessa estensione del-lo scorso anno, mentre le rese sono leggermente calate portando ad un raccolto di poco inferiore ai 2,2 milioni di quintali (-2,7%). La campa-gna di commercializzazione si è aperta con prezzi alla produzione di 250 lire/kg, inferiori del 16% a quelli dello scorso anno. Nonostante la buona qualità della produzione emiliana sul livello dei prezzi ha influi-to negativamente la concorrenza del prodotinflui-to proveniente da altre regio-ni. Nei mesi autunnali e invernali non si sono verificate le auspicate riva-lutazioni dei prezzi e per la merce calibrata e confezionata si sono avute quotazioni oscillanti tra le 450 e le 500 lire/kg.
Tab. 9.4 - Superfici e produzioni di ortaggi e legumi freschi in Emilia-Romagna
1995 1996 Var. % 1996/95 Var. % 1996/95
Coltivazioni Superfici (ha) Produzioni raccolte (100 kg)
Superfici (ha) Produzioni raccolte (100 kg)
colt. in piena aria
colt. in serra
in piena in serra in piena in serra in piena in serra in piena in serra sup. prod. sup. prod.
aria aria aria aria
Patata comune 6.851 - 2.219.635 - 6.844 - 2.158.867 - -0,1 -2,7 - - Patata primaticcia 40 - 12.000 - - - - - - - - - Fagiolo e fagiolino 2.596 20,8 199.166 3.735 2.540 16,2 207.163 3.133 -2,2 4,0 -22,1 -16,1 Fava per legume fresco 26 - 1.105 - 26 - 1.095 - 0,0 -0,9 - - Pisello fresco 4.020 4,4 285.177 1.290 4.200 5,0 325.576 1.250 4,5 14,2 13,6 -3,1 Aglio 538 - 46.780 - 427 - 39.902 - -20,6 -14,7 - - Asparago 1.083 13,7 49.473 1.090 928 11,6 50.984 810 -14,3 3,1 -15,3 -25,7 Bietola 201 32,4 77.745 14.570 .. 30,3 .. 13.885 .. .. -6,5 -4,7 Carciofo 143 - 7.105 - 142 - 7.747 - -0,7 9,0 - -
Cardo 80 - 22.189 - .. - .. - .. .. - -
Carota 508 4,8 252.320 1.920 396 4,2 200.745 1.600 -22,0 -20,4 -12,5 -16,7 Cavolfiore 211 - 52.081 - 202 - 44.043 - -4,3 -15,4 - - Cavolo capuccio 78 - 24.390 - 85 - 25.269 - 9,0 3,6 - - Cavolo verza 84 - 26.895 - 72 - 23.278 - -14,3 -13,4 - - Cetriolo da mensa 48 72,5 15.693 56.010 58 66,6 18.500 51.095 20,8 17,9 -8,1 -8,8 Cetriolo da sottaceti 230 - 43.700 - 130 - 22.100 - -43,5 -49,4 - - Cipolla 3.656 - 1.254.122 - 3.580 - 1.231.515 - -2,1 -1,8 - -
Tab. 9.4 - Segue
1995 1996 Var. % 1996/95 Var. % 1996/95
Coltivazioni Superfici (ha) Produzioni raccolte (100 kg)
Superfici (ha) Produzioni raccolte (100 kg)
colt. in piena aria
colt. in serra
in piena in serra in piena in serra in piena in serra in piena in serra sup. prod. sup. prod.
aria aria aria aria
Finocchio 370 - 95.485 - 344 15,0 85.120 4.500 -7,0 -10,9 - - Fragola 1.323 218,4 290.044 45.045 1.248 189,6 265.937 39.823 -5,7 -8,3 -13,2 -11,6 Indivia 237 41,6 67.133 13.395 248 57,2 76.144 19.247 4,6 13,4 37,5 43,7 Lattuga 1.124 127,8 254.111 47.135 1.223 180,8 306.232 57.242 8,8 20,5 41,5 21,4 Melanzana 98 53,9 49.250 33.760 107 59,0 50.260 37.276 9,2 2,1 9,5 10,4 Melone 2.372 204,1 621.926 57.940 2.155 217,9 549.832 60.386 -9,1 -11,6 6,7 4,2 Peperone 172 32,9 48.480 17.788 150 29,4 41.560 14.175 -12,8 -14,3 -10,5 -20,3 Pomodoro 23.177 78,1 9.499.747 59.905 24.508 70,5 12.325.121 54.466 5,7 29,7 -9,7 -9,1
Porro 14 - 6.040 - - - - - - - - -
Prezzemolo 48 3,5 10.080 1.370 43 2,6 9.030 995 -10,4 -10,4 -25,7 -27,4 Radicchio 794 6,0 130.117 1.780 754 4,0 84.554 1.180 -5,0 -35,0 -33,3 -33,7 Ravanello 65 22,7 17.550 13.045 65 26,6 17.550 9.820 0,0 0,0 17,2 -24,7 Sedano 257 13,0 146.524 8.230 177 19,1 111.642 10.110 -31,1 -23,8 46,9 22,8 Spinacio 604 - 94.982 - 597 5,4 85.851 1.295 -1,2 -9,6 - - Zucche e zucchine 767 52,0 162.270 24.139 757 53,3 145.918 23.379 -1,3 -10,1 2,5 -3,1
Altre in serra 39,1 14.480 35,3 8.505 -9,7 -41,3