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Appendice – Il questionario

La presente ricerca rientra nel progetto di tesi magistrale che sto portando avanti presso il Dipartimento di Matematica dell’Università degli Studi di Pisa sotto la guida del prof. Pietro Di Martino. Con questa ricerca siamo interessati ad indagare il rapporto tra adulti e matematica, se e quanto la matematica viene usata una volta finito il percorso scolastico.

Per questa indagine abbiamo predisposto il seguente questionario, che le chiediamo di compilare in forma anonima.

Una partecipazione importante all’indagine è condizione necessaria per la significatività della stessa, quindi la ringraziamo in anticipo per la collaborazione che ci vorrà dare.

Il questionario consta di tre parti: una prima parte anagrafica, una seconda concernente il suo rapporto con la matematica, una terza parte con alcuni problemi in contesto reale da affrontare (non ci interessa tanto la risposta, quanto l’approccio al problema: le sarà chiesto pertanto di spiegare tale approccio, anche in caso di assenza di risposte).

La compilazione del questionario non dovrebbe portare via troppo tempo, ma non ci sono limiti stringenti di tempo per la riconsegna dello stesso.

Per qualsiasi chiarimento può contattarmi all’indirizzo farella@student.dm.unipi.it o al numero di telefono 388 8167697.

Grazie ancora in anticipo della sua collaborazione, che è veramente cruciale per il mio lavoro di tesi. Cordialmente

Appendice – Il questionario 120

PARTE I - ANAGRAFICA

Età: ……….  Sesso:  M  F  Titolo di studio: ………

Dove vive attualmente? ………

Dove ha compiuto i suoi studi? ……….

Lavora attualmente?  Sì, la mia attività lavorativa attuale è ………..

 No, ma ho lavorato fino all’anno………come……….

 No, non ho mai lavorato  La matematica entra o è entrata in qualche modo nella sua attività lavorativa presente o passata?  Sì  No Se sì, come? ……… ……… ……… ……… ………

 Quali canali informativi utilizza abitualmente?  TV  Stampa  Internet  Radio  Altro………..  Possiede computer o tablet? Se sì, con quale frequenza li utilizza?

 Più di una volta al giorno  Una volta al giorno

 Più di una volta a settimana, ma non tutti i giorni  Una volta a settimana, o meno

Appendice – Il questionario

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PARTE 2 - IO E LA MATEMATICA

 Provi a descrivere il suo rapporto con la matematica usando un aggettivo:

 ………

 Perché ha usato questo aggettivo? ………

………

………..

 Quale emozione associa alla matematica?  ………

 Perché associa tale emozione alla matematica? ………

………

………

 Secondo lei c’è almeno una caratteristica che differenzia la matematica dalle altre discipline scolastiche? Se sì quale? ………

………

 Le è mai capitato di aiutare qualcuno (suo figlio, un parente, un amico) durante lo studio della matematica? Se sì si sente/si è sentito/a sicuro/a o insicuro/a? Perché? ………

………

 Secondo lei cosa è necessario per essere bravi in matematica? Perché? ………

………

………...

 È d’accordo con chi dice che per capire la matematica bisogna “essere portati”? Perché? ………

………

……….

 Crede che la matematica che si studia a scuola serva nella vita quotidiana?  Sì, ad esempio ……… ……… ……… ………..……… ………..………..  No, perché……… ……… … ….……… ………..

Appendice – Il questionario

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PARTE 3 – QUESITI

Può utilizzare, per i successivi quesiti, gli strumenti (calcolatrice, riga, squadra…) che ritiene più opportuni (se possibile indichi nella risposta un loro eventuale utilizzo).

1) Dalla fotografia riesce a dare una stima del volume del capannone? Spieghi, se possibile, come ha ragionato.

……… ……… ……… ……… ……… ……… ……… ……… ……… ………... ... ... ... ... ... ... ... ...

Per far pitturare la facciata esterna del capannone, il proprietario ha accettato un preventivo di 15 euro al metro quadro. Riesce, sempre in base a una stima delle misure tramite foto, a dire più o meno quanto spenderà? ……… ……… ……… ……… ……… ……… ………. ... ... ... ...

Appendice – Il questionario

123 2) Alla tappa Trento-Aprica del giro d’Italia del 2006, descritta in figura, la partenza fu data alle 10:40. Il vincitore, Ivan Basso, ha tagliato il traguardo alle 17:42.

Qual è stata la velocità media del vincitore?

Il primo a passare sulla CIMA COPPI è transitato sulla cima alle 13:53. Quale velocità media aveva tenuto dalla partenza fino a quel momento? Se avesse proseguito con la stessa velocità media a che ora avrebbe tagliato il traguardo?

km

Appendice – Il questionario

124 3) Per fare una scorta di latte di soia, Maria Elena legge sui volantini pubblicitari, che il latte che preferisce ha lo stesso prezzo sia nel negozio LaSpesa sia nel negozio Convenienza. Tuttavia, il primo negozio fa l’offerta “prendi 3 e paghi 2” mentre l’altro pratica uno sconto del 25% su ciascun litro di latte.

Dove costa meno fare la scorta di latte?

 LaSpesa  Convenienza  Nessuna delle due Perché?

Appendice – Il questionario

125 4) Lorenzo deve arrivare, da Bologna, alla stazione di Varese entro le 14:30. Non essendoci una corsa diretta deve effettuare un cambio a Milano. Ecco le tabelle orarie:

Quale combinazione gli permette di arrivare prima? Perché?... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ...

Quale combinazione gli consente di stare il minor tempo possibile in treno? Perché? ………

………

………

………...

Quali treni deve prendere per stare meno tempo possibile alla stazione di Milano Centrale? Perché? ………

………

PARTENZA ARRIVO DURATA

Bologna Centrale 8:10 Milano Centrale 9:20 1:10 Bologna Centrale 8:18 Milano Centrale 10:25 2:07 Bologna Centrale 8:38 Milano Centrale 9:40 1:02 Bologna Centrale 9:18 Milano Centrale 11:25 2:07 Bologna Centrale 9:28 Milano Centrale 10:29 1:01 Bologna Centrale 9:36 Milano Centrale 10:38 1:02 Bologna Centrale 9:46 Milano Centrale 12:15 2:29 Bologna Centrale 9:52 Milano Centrale 12:45 2:53

Partenza Orario Arrivo Orario Durata

MILANO CENTRALE 9:55 VARESE 11:24 01:29

MILANO CENTRALE 10:25 VARESE 11:40 01:15

MILANO CENTRALE 11:18 VARESE 12:24 01:06

MILANO CENTRALE 11:25 VARESE 12:40 01:15

MILANO CENTRALE 11:55 VARESE 13:10 01:15

MILANO CENTRALE 12:23 VARESE 13:24 01:01

MILANO CENTRALE 12:25 VARESE 13:40 01:15

MILANO CENTRALE 12:55 VARESE 14:10 01:15

MILANO CENTRALE 13:29 VARESE 14:10 00:55

MILANO CENTRALE 13:55 VARESE 15:10 01:15

Appendice – Il questionario

126 5) Un costruttore ottiene l’edificabilità di due terreni rettangolari di 70m x 50m. Decide di dividere

entrambi in 4 lotti come in figura (secondo le linee tratteggiate).

Quali sono i lotti più grandi assoluto e quali i più piccoli in assoluto? Perché?

 I lotti più grandi in assoluto sono i numeri……….perché ………

……… ……… ……… ……… ……… ……… ……… ………..………

 I lotti più piccoli in assoluto sono i numeri………perché ………..………

……… ……… ……… ……… ……… ……… ………

 Non so rispondere perché ……… ………..….

………

………

………

………

Per quale lotto serve più recinzione? Perché? ……… ……… ……… ……… ………. 6 7 8 5 1 4 3 2

Appendice – Il questionario

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PARTE 4 - COMMENTI FINALI

 Come si è sentito svolgendo il questionario? (è possibile inserire più di una preferenza)

 Divertito  Sfidato  Dubbioso

 Desideroso di trovare la risposta corretta  Infastidito  Sconfortato  Frustrato  Ansioso  Annoiato  Altro: ………

 Se vuole esprima i suo commenti, critiche, osservazioni al questionario ………

………

………

………

 Se è disponibile ad eventualmente partecipare alla seconda fase di questa ricerca, lasci un suo contatto e-mail o un numero di telefono ………..

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Bibliografia

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Ringraziamenti

Alle mie nonne A Maria Elena

Mi stuzzica l’idea, al termine di questo lavoro, di ringraziare tutti coloro i quali hanno contribuito alla sua realizzazione: da un calcolo sommario si tratta di almeno trecento persone, la maggior parte delle quali protette da anonimato, tra l’altro.

Allora comincio col ringraziare chi l’ha reso possibile, con proposte, entusiasmo e disponibilità, ovvero il mio relatore, il prof. Pietro Di Martino, a cui va la mia riconoscenza per avermi catapultato e accompagnato in un’avventura per me nuova, facendomi mettere a frutto quanto appreso in questi anni, ma ancor di più permettendomi di imparare, conoscere e scoprire, mondi e punti di vista spesso sorprendenti.

Ringrazio, poi, tutti i docenti che in questi anni, anche involontariamente, mi hanno convinto e indirizzato verso la didattica (della matematica). Penso in questo momento, oltre al già citato prof. Di Martino, ai professori Favilli, Fiorentino, Napolitani, Giudici, D’Ambrosio e alle professoresse Zan, Ugaglia, Barile e Susca. Li ringrazio con la consapevolezza che la responsabilità è grande e il ruolo delicato, e la speranza di poter mettere in pratica quanto bramosamente osservato nel corso delle loro lezioni, o incontri come li chiama qualcuno di loro.

Indelebile è poi la traccia che il gruppo dei didatti della matematica conosciuto a Pisa lascia nel mio bagaglio di esperienze. Da dove cominciare? La memoria mi riporta all’ottobre di due anni fa, con il mio battesimo pisano e la conoscenza del caro Andrea, che mi ha poi introdotto nell’accogliente circolo capitanato da Silvia, che ho presto eletto, per la sua esperienza e disponibilità, a mio mentore. A loro, anzi a noi, si è poi aggiunta Giulia, cara amica a cui guardo con profonda gratitudine, con cui ho sperimentato, tra le altre cose, la bellezza dello studio insieme.

Accanto a loro ci sono poi tutte le persone e i volti che hanno allietato questi due anni, a cominciare dal sardo Marco, con cui ho trascorso piacevoli serate, riappassionandomi al mondo del pallone (sino alla sconfitta contro i tedeschi del 2 luglio scorso). E insieme a lui non posso fare altro che pensare agli ospiti e ai volontari della mensa di San Francesco, che ringrazio per l’affetto e l’accoglienza riservatami. Accoglienza sperimentata, anche, prima nella parrocchia pisana di Santa Caterina, per cui ringrazio particolarmente don Francesco, e poi presso l’Istituto Paritario ad essa legato, nella mia esperienza di tirocinio, per il quale ringrazio la professoressa Oriella Torre, mia gentile tutor, e i ragazzi (all’epoca in prima e in seconda) per i quali cito Alessandro, loro rappresentante.

E giungendo nella metà inferiore della pagina, non posso che pensare alle “persone di giù” che sempre vicine mi sono state in questa esperienza a Pisa. Lo faccio cominciando da colei che è “su”, la pronta e disponibile amica altamurana, Elena, trapiantata a Torino, che più volte è venuta a trovarmi senza la pretesa di guardare la torre pendente. Con lei ringrazio tutti gli amici e amiche che, nonostante la distanza, si sono preoccupati per me, fino a distribuire (e compilare?) il questionario. A tal proposito non posso non citare Beppe, estremo nel mostrare che l’assenza di vincolo temporale nella compilazione è cosa buona e giusta, e consegnandomi il suo dopo appena una decina di mesi!

La gratitudine diventa doverosa quando penso alla mia famiglia, dal suo nucleo più interno fino alla nube più esterna, che ha costituito una grande certezza, per me, in questi ultimi anni. La bellezza di questo lavoro e di questa indagine risiede anche in questo: gli incontri, i racconti, gli aneddoti, i proverbi (Il falegname

130 mi hanno fatto riscoprire la mia terra, gusti, odori e sapori che altrimenti avrei rischiato di perdere, e per cui ringrazio davvero tutti.

Ed è così arrivato il momento di stringere il senso della parola famiglia e ringraziare la mia ammiraglia che mi ha permesso di fare questa piccola esperienza, provando sempre ad allentare ogni pressione e tifando per me (senza disdegnare mai di esprimere la propria contrarietà verso alcune mie scelte). Ringrazio mamma, a tutti gli effetti l’apparente colpevole per il mio indirizzamento verso l’insegnamento; mi piace pensare che la mia gelosia verso i suoi alunni non fosse altro che sana invidia per il suo mestiere! E ringrazio papà, suo complice, nonostante i suoi continui inviti a desistere, ad allontanarmi dal mondo della scuola, verso altri più gratificanti. Ciò che posso dire è che predica bene, ma razzola male, perché a lui soprattutto devo la curiosità, la voglia di capire, di confronto, la ricerca dei perché, delle soluzioni, che, suo malgrado, ho ritrovato nel mio curriculum di studi e assaggiato nei brevi scambi con insegnanti e alunni di scuola. Non posso che concludere, dunque, con il ringraziare due assoluti protagonisti di questa indagine: Lorenzo e Maria Elena, che ho immaginato alle prese con treni da prendere e latte (rigorosamente di soia) da acquistare; in almeno uno dei due casi si è trattato di uno scenario realistico. A posteriori, pare siano stati anche importanti nell’analisi prodotta, ma chiaramente l’anonimato non permette di dare credito a queste voci. Mi scuso specialmente con Lorenzo, per alcune (molto poche) risposte che hanno visto gente spazientita verso di lui a causa dei suoi capricci e delle sue smanie per il viaggio imminente, sono certo che mi perdonerà per amore fraterno.

Alla fine, anche, di quest’ultima pagina, vorrei spendere ancora qualche parola per ringraziare la carissima Maria Elena, per la sua presenza costante e silenziosa, il suo supporto totale, la sua dedizione attenta, i suoi sinceri dubbi, le fraterne critiche, i gratuiti elogi, la leale collaborazione, il paziente ascolto, le innumerevoli proposte, i preziosi suggerimenti e l’instancabile entusiasmo con cui ha accompagnato questo lavoro (dal titolo alle interviste), questa mia esperienza pisana (dal primo all’ultimo giorno) e il mio desiderio di insegnare (tra silenzi, riserve ed incoraggiamenti); insomma, per aver accompagnato me. Grazie! Grazie a tutti!