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L’applicazione della PAC ai seminativi

Nel documento Volume Rapporto 1997 (.pdf 2.1mb) (pagine 84-89)

3. LE POLITICHE REGIONALI PER IL SETTORE

3.4. L’applicazione della PAC ai seminativi

Nel quinto anno di applicazione del reg. (CEE) n. 1765/92 ai semi-nativi si è registrata una stabilità delle aziende coinvolte, con un nume-ro di domande complessive di poco superiore alle 57 mila unità1. Le

1. La indisponibilità degli archivi AIMA non ha consentito il trattamento dei dati secondo la metodologia utilizzata gli scorsi anni. Le valutazioni fornite nel presente paragrafo derivano dalla elaborazione di archivi gentilmente forniti dalla CIA (Con-federazione Italiana Agricoltori), che si ritiene possano comunque costituire un utile riferimento per l'analisi dell'andamento della PAC seminativi nella campagna 1997/98.

aree oggetto di domanda sono complessivamente aumentate portando-si a 453,7 mila ettari (+2%). Tra le diverse provincie è stato evidenzia-to un andamenevidenzia-to diversificaevidenzia-to con incrementi particolarmente ampi nel Ferrarese (fig. 3.1).

All’interno dei due regimi si è verificato un marcato spostamento verso il generale. Due sono i principali motivi che hanno spinto gli a-gricoltori verso tale scelta: il dimezzamento della quota di set-aside obbligatorio dal 10% al 5% e la tendenza, già espressa in passato, di cercare di massimizzare la quota di reddito proveniente dalle compen-sazioni, introducendo nel piano colturale specie come il mais e le ole-aginose. Le superfici coltivate nell’ambito del regime generale sono arrivate ad oltre 258 mila ettari (+17%). La provincia di Ferrara ancora una volta si è confermata come quella più attenta a cogliere le oppor-tunità di reddito provenienti dagli aiuti comunitari. Infatti circa la metà dell’incremento complessivo regionale del regime generale è derivato da domande presentate sul territorio ferrarese. All’interno della pro-vincia rilevante è risultata anche l’incidenza del generale sul totale del-le superfici, che ha superato l’80%, mentre neldel-le rimanenti province si è collocata al disotto del 60% (fig. 3.2).

Le aree a regime semplificato hanno subito una contrazione ancora Fig. 3.1 - Superfici per le quali è stata presentata domanda di compensa-zione al reddito in base al reg. (CEE) n. 1765/92

-20.000 40.000 60.000 80.000 100.000 120.000

FE BO PC RA MO PR FO RE RN

ettari

1995/96 1996/97 1997/98

Fonte: AIMA, dati provvisori.

più marcata di quella della scorsa campagna scendendo a 195 mila et-tari (-13%).

Con la campagna 1997/98 è stato attuato il reg. (CE) n. 3072/95 che ha istituito anche per il riso un sistema di aiuti al reddito. Gli ettari per i quali è stata presentata domanda sono stati 9.400. In base ai rego-lamenti (CE) n. 1577/96 e n. 1644/96 anche le lenticchie i ceci e le vecce sono entrate a far parte delle coltivazioni che usufruiscono di compensazioni al reddito. Dato l’interesse limitato che rivestono in re-gione, sono state presentate domande per soli 250 ettari.

Come è avvenuto a livello nazionale, tra i singoli tipi di utilizzo an-che in Emilia-Romagna si è riscontrato un incremento delle superfici a mais (+5,9%), mentre sono leggermente diminuite quelle degli altri ce-reali (-3,9%) (tab. 3.6). Gli incrementi più consistenti sono stati quelli fatti registrare dalle oleaginose e in particolare dalla soia aumentata di oltre 20 mila ettari (+53%).

Per il calcolo delle compensazioni non sono intervenuti cambia-menti di tipo agrimonetario e il tasso di conversione agricolo è stato mantenuto allo stesso livello del 1° luglio 1996 (2030,4 lire/ECU).

Tuttavia l’entità dei contributi sarebbe potuta essere più elevata se non fossero intervenute decurtazioni che hanno interessato i semi oleosi e il Fig. 3.2 - Ripartizione delle superfici secondo il regime di compensazione prescelto

0%

20%

40%

60%

80%

100%

PC PR RE MO BO FE RA FO RN PC PR RE MO BO FE RA FO RN

Sup. RG Sup. RS

Campagna 1996/97 Campagna 1997/98

Fonte: AIMA, dati provvisori.

Tab. 3.6 - Superfici e contributi relativi ai regimi di compensazione al reddito

Superfici (ettari) Contributi richiesti (milioni di lire)

Colture 1995 1996 1997 (a) Var. % 97/96 1995 1996 1997 (a) Var. % 97/96

Mais 81.730 99.869 105.726 5,9 75.518 82.786 90.980 9,9

Altri cereali 270.632 267.324 256.904 -3,9 182.091 157.412 149.493 -5,0 TOT. CEREALI 352.362 367.193 362.630 -1,2 257.609 240.198 240.473 0,1

Soia 28.054 40.296 61.579 52,8 46.966 60.861 78.663 29,2

Girasole 8.977 9.897 10.353 4,6 13.305 12.655 11.303 -10,7

Colza 1.276 1.363 784 -42,5 2.017 1.898 940 -50,5

TOT. OLEAGINOSE 38.307 51.556 72.716 41,0 62.288 75.414 90.905 20,5

Lino non tessile 44 12 1 -91,3 57 12 1 -94,4

Proteiche 1.892 2.105 2.594 23,2 1.506 1.446 1.756 21,5

Consociate 6 4 3 3 2 2

Set-aside 24.271 23.805 15.745 -33,9 22.519 19.358 12.759 -34,1 Totale reg.(CEE 1765/92) 416.882 444.675 453.689 2,0 343.982 336.430 345.896 2,8

Riso - - 9.408 - - - 2.025 -

Ceci-vecce-lenticchie - - 252 - - - 93 -

Totale 416.882 444.675 463.349 4,2 343.982 336.430 348.013 3,4

(a) I dati relativi al 1997 derivano da elaborazioni su archivi CIA.

Fonte: elaborazione su dati provvisori AIMA.

mais. Nel caso delle oleaginose è scattato un doppio taglio dovuto al superamento del prezzo di riferimento previsionale e delle superfici massime garantite. Con regolamento (CE) n. 358/98 la Commissione ha reso noto che il prezzo di riferimento rilevato sui mercati rappresen-tativi dell’UE, valutato in 235,636 ECU/t, ha comportato un supera-mento del prezzo di riferisupera-mento previsionale (196,8 ECU/t) del 19,7%.

Sottratta la franchigia dell’8% si perviene ad una riduzione dei paga-menti compensativi dell’11%. Inoltre il superamento del 3% della su-perficie massima garantita a livello comunitario è stata poi ripartita tra gli stati interessati alla coltivazione di semi oleosi in maniera propor-zionale ai superamenti delle specifiche aree di riferimento nazionali.

Per l’Italia ciò si è tradotto in un ulteriore taglio del 10,23% dei coeffi-cienti di compensazione, corrispondenti ad un importo di riferimento definitivo di 346,35 ECU/ha. Gli aggiustamenti di cui si è detto hanno comportato un taglio finale delle compensazioni di oltre il 20%. Per quanto riguarda il mais si è verificato un superamento pari al 2,6% del-la superficie massima garantita assegnata all’Italia, che ha comportato un analogo taglio dei contributi al reddito percepiti da chi ha presenta-to domanda nell’ambipresenta-to del regime generale.

Le compensazioni calcolate sulla base delle domande presentate nell’ambito del reg. (CEE) n. 1765/92 sono ammontate a 346 miliardi di lire (+3%). Tale importo non tiene conto delle domande pagate solo parzialmente o non pagate, per le quali è stato aperto un contenzioso con l’AIMA. Alla fine di febbraio 1998 i pagamenti risultavano attuati per circa l’80% delle domande presentate. Tra le diverse province i contributi sono aumentati soprattutto nel Ferrarese che ha assorbito un terzo della somma complessiva. Incrementi si sono registrati anche nel Piacentino e nel Modenese, sono risultati stabili o in diminuzione nelle altre province (fig. 3.3).

Al riso, che per il primo anno ha percepito compensazioni al reddi-to, sono stati erogati contributi per circa 2 miliardi di lire. Per tale col-tura il nuovo regime di aiuti avrà un’applicazione graduale, consistente in un incremento delle compensazioni che passeranno dai 106 ECU/ha del raccolto 1997 ai 318,01 ECU/ha per il raccolto del 1999 e succes-sivi, e in un calo dei prezzi istituzionali di intervento da 351 ECU/t a 298,35 ECU/t. L’ammontare delle somme richieste per aiuti diretti al reddito comprendente tutte le colture che usufruiscono di compensa-zioni è stato di 348 miliardi di lire.

Nel documento Volume Rapporto 1997 (.pdf 2.1mb) (pagine 84-89)