• Non ci sono risultati.

I partners commerciali

Nel documento Volume Rapporto 1997 (.pdf 2.1mb) (pagine 126-130)

5. GLI SCAMBI CON L’ESTERO

5.3. I partners commerciali

L’analisi comparata degli scambi commerciali distinti per paese (o gruppo di paesi) partner dell’Emilia-Romagna permette di evidenziare alcune significative peculiarità.

Con riferimento agli scambi del 1995 l’Emilia-Romagna ha impor-tato il 64% dei prodotti agroalimentari dagli altri paesi dell’Unione Europea a 15 paesi (UE-15), mentre a livello nazionale tale quota è stata più elevata di circa 2 punti percentuali (66%); dal lato delle e-sportazioni, invece, l’UE-15 è stato un partner relativamente più im-portante per la regione che per il Paese considerato nel suo insieme:

ben il 75% delle esportazioni agroalimentari sono andate dall’Emilia-Romagna verso gli altri paesi dell’UE, contro una quota che nell’altro caso si è fermata al 67%.

Rispetto alle altre regioni, l’Emilia-Romagna ha importato una quota maggiore di prodotti agroalimentari dagli altri paesi sviluppati, vale a dire paesi UE esclusi (11,4% contro 8,3%), mentre ne ha impor-tato poco meno dai paesi in via di sviluppo: 24,5% contro il 25,7%. Le esportazioni agroalimentari, invece, sono state percentualmente infe-riori rispetto a quelle del resto del paese sia per gli altri paesi sviluppati (9,7% contro il 15,4%) che per quelli in via di sviluppo (15,3% contro 17,3%).

Nei primi nove mesi del 1996, inoltre, gli scambi agroalimentari dell’Emilia-Romagna con l’Unione Europea sono aumentati dal lato delle esportazioni, anche se solo dell’1,4%, mentre sono diminuiti del 4,4% da quello delle importazioni. Tale tendenza si ripete, almeno come segno, anche nel caso degli altri paesi sviluppati: -10,8% per le

importazioni regionali da questi paesi e +1,7% per le esportazioni; nel-lo stesso periodo, invece, gli scambi con i paesi in via di sviluppo han-no segnato un aumento delle importazioni regionali (+6,3%) ed una corrispondente diminuzione per le esportazioni (-6,8%).

Di conseguenza, il saldo normalizzato degli scambi agroalimentari della regione, risulta assai più basso, in valore assoluto, rispetto a quel-lo nazionale, per gli scambi con i paesi dell’UE-15, anche se resta ne-gativo: -9,1 contro -24,9. Negli ultimi 9 mesi considerati nell’analisi tale differenza si accresce poichè il miglioramento degli scambi della regione è superiore a quello degli scambi dell’intero Paese, compor-tando un miglioramento di questo indicatore che aumenta di 2,9 punti nel primo caso e di soli 1,9 punti nel secondo. Completamente opposta è la situazione degli scambi con gli altri paesi sviluppati per i quali il saldo commerciale dell’Italia è stato positivo per 324 miliardi nel 1995 con un saldo normalizzato di +4,2, mentre il dato per l’EmiliaRomagna è rimasto negativo e pari, rispettivamente, a 265 miliardi e -24,9. Sostanzialmente negativi sono stati, invece, i saldi normalizzati verso i paesi in via di sviluppo sia per la regione che per il Paese nel suo complesso.

Scendendo ad un maggiore dettaglio, sia merceologico che di paesi (tabb. 5.7-5.8), è possibile evidenziare facilmente come Francia, Ger-mania e Stati Uniti siano i tre più importanti fornitori di prodotti del settore primario della regione sia nel 1995 che nel 1996, ma come pure gli stessi tre paesi non siano i più importanti anche per il resto del Pae-se; in entrambi gli anni questi paesi detengono quote sulle importazio-ni regionali di questi prodotti comprese tra l’11% ed il 16% circa. Se si considerano invece i prodotti dell’industria alimentare, Francia e Ger-mania sono precedute per importanza dai Paesi Bassi, prima fonte di approvvigionamento di questo tipo di prodotti per l’Emilia-Romagna con quote pari al 15,9% nel 1995 e al 16,7% nel 1996. In questo caso le importazioni nazionali trovano come fornitori più importanti questi stessi tre paesi anche se con pesi in parte modificati: la Francia è al primo posto, seguita da Germania e Paesi Bassi. Argentina e Brasile sono fornitori relativamente più importanti per la regione che per il re-sto del Paese e ciò è vero soprattutto per i prodotti dell’industria ali-mentare.

Le esportazioni regionali di prodotti agroalimentari trovano nella Germania di gran lunga il primo e più importante acquirente, così come

Tab. 5.7 - Importazioni di prodotti agroalimentari: quote percentuali dei primi paesi o gruppi di paesi di provenienza nel 1995-96

1995 1996 Paese Emilia R. Italia Paese Emilia R. Italia SETTORE PRIMARIO

USA 15,39 5,28 USA 15,42 5,66

Francia 15,34 19,40 Francia 15,24 20,24

Germania 13,02 9,24 Germania 11,10 8,39

Paesi Bassi 7,69 6,63 Paesi Bassi 7,64 6,90

Resto Asia 5,31 6,76 Spagna 5,61 6,59

Argentina 4,73 1,91 Resto Asia 5,34 6,64 Spagna 4,34 5,29 Altri Sviluppati 4,53 4,97 Resto Africa 4,33 7,45 Regno Unito 4,20 3,21 Altri Sviluppati 4,27 5,15 Argentina 3,41 1,51 Resto Americhe 4,01 4,96 Resto Africa 3,36 6,29

Danimarca 6,42 6,04 Danimarca 6,83 5,53

Resto Asia 5,18 3,30 Argentina 5,42 2,47

Argentina 4,97 3,43 Danimarca 4,93 3,96

Danimarca 4,28 2,04 Argentina 4,58 2,02

Regno Unito 3,78 4,01 Spagna 4,07 6,56

Brasile 3,55 4,05 Brasile 3,78 2,35

Spagna 3,52 2,60 Regno Unito 3,54 3,75

UE-15 64,04 65,96 UE-15 65,54 67,76

Fonte: nostre elaborazioni su dati Istat.

Tab. 5.8 - Esportazioni di prodotti agroalimentari: quote percentuali dei primi paesi o gruppi di paesi di destinazione nel 1995-96

1995 1996

Danimarca 2,69 2,06 Danimarca 2,20 1,41

Svezia 2,49 1,70 Svezia 2,19 1,37

Fonte: nostre elaborazioni su dati Istat.

avviene per quelle nazionali. Oltre il 40% delle esportazioni di prodotti del settore primario dell’Emilia-Romagna sono stati destinati, negli anni 1995-1996, alla Germania. Nelle posizioni successive, seppure ben distanziati, si collocano il Regno Unito (8-9%), la Francia, e i Pae-si BasPae-si. Si può quindi evidenziare una sostanziale stabilità, Pae-sia pure nei due soli anni considerati, della graduatoria di importanza relativa tra i paesi di destinazione delle esportazioni regionali sia per i prodotti del settore primario che per quelli dell’industria alimentare.

La Germania è anche la principale destinazione dei prodotti dell’industria alimentare regionale, anche se con una quota assai più bassa: “solo” il 23-24%. Seguono, molto più ravvicinate rispetto al ca-so precedente, altre importanti destinazioni quali la Francia (20%) e il Regno Unito (10%). Gli Stati Uniti sono una destinazione mediamente più importante per le esportazioni del resto d’Italia piuttosto che per quelle dell’Emilia-Romagna. L’aggregato dei paesi mediterranei è la quinta destinazione dei prodotti dell’industria alimentare della regione e tale importanza relativa fa si che anche con riferimento al totale dei prodotti agroalimentari, dopo Germania, Francia, Regno Unito e USA si abbiano appunto i paesi mediterranei al 5 posto tra i paesi acquirenti di questi prodotti dall’Emilia-Romagna.

Nel documento Volume Rapporto 1997 (.pdf 2.1mb) (pagine 126-130)