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Il commercio estero di formaggi

Nel documento Volume Rapporto 1997 (.pdf 2.1mb) (pagine 134-141)

5. GLI SCAMBI CON L’ESTERO

5.5. Il commercio estero di formaggi

Nel corso del periodo 1988-96, gli scambi con l’estero di formaggi molli e fusi a livello nazionale, pur continuando a presentare un saldo sempre marcatamente negativo, hanno evidenziato una relativa stabili-tà nelle quantistabili-tà di prodotto importato e, nel contempo, un incremento del 50% circa nelle quantità esportate: questo fenomeno si sviluppa in modo piuttosto lineare soprattutto a partire dal 1992, anno nel quale i-nizia la forte svalutazione della lira: le quantità esportate dal nostro Paese passano dalle 12.560 tonnellate del 1992 a 17.780 del 1996 (tab.

5.10).

A livello di Emilia-Romagna, invece, a questo fenomeno si ag-giunge un parziale aumento della quota regionale sulle esportazioni nazionali; sembra quasi che le sue imprese abbiano saputo approfittare meglio di altre delle opportunità offerte dalla svalutazione: nel 1995, ad esempio, la regione ha fornito il 6,7% del formaggio molle e fuso venduto dal nostro Paese sui mercati esteri, quota più che doppia ri-spetto al 3,2% fatto segnare tre anni prima. Ma un fenomeno analogo e di intensità superiore ha interessato le importazioni: mentre a livello nazionale queste sono rimaste pressoché stabili in termini quantitativi, a livello regionale nel 1993 si è registrato un incremento che ha portato ad una quadruplicazione dei quantitativi importati rispetto al 1988-89, per attestarsi poi stabilmente attorno alle 5.300 tonnellate nel triennio 1993-1995, e salire poi ulteriormente a 5.700 tonnellate nel 1996. Co-me conseguenza la quota dell’Emilia-Romagna sulle importazioni na-zionali di questi formaggi è passata dal 2,8% del 1988-89 al 13% del 1996.

La dinamica degli scambi in termini di valore è amplificata dall’evoluzione dei prezzi medi, sia a livello di importazioni che di e-sportazioni: nell’arco dei nove anni su cui si estende l’analisi, il prezzo medio dei formaggi molli e freschi è aumentato come dato medio na-zionale del 40% circa sia all’importazione che all’esportazione; ancora maggiore è la variazione in ambito regionale. Comunque sia a livello regionale, ma ancor più in ambito nazionale, il prezzo medio del pro-dotto esportato supera quello del propro-dotto di importazione.

Complessivamente i dati confermano come questi formaggi non siano particolarmente importanti in ambito regionale, anche se il si-stema produttivo è parso particolarmente reattivo e pronto nel cogliere

Tab. 5.10 - Scambi con l’estero di formaggi molli e fusi dell’Emilia-Romagna e dell’Italia nel periodo 1988-1996

1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 EMILIA-ROMAGNA

Importazioni

- quantità (tonnellate) 1.218 1.220 1.277 1.483 1.992 5.291 5.252 5.270 5.703 - valore (milioni di lire) 6.176 6.158 6.627 7.980 11.638 36.252 33.789 38.641 37.206

- prezzo medio (1000 lire/kg) 5,070 5,050 5,187 5,383 5,843 6,851 6,434 7,333 6,524 Esportazioni

- quantità (tonnellate) 503 393 418 536 431 546 740 1.129 941

- valore (milioni di lire) 2.599 2.333 2.892 3.713 3.193 4.213 6.124 8.758 8.276 - prezzo medio (1000 lire/kg) 5,164 5,936 6,918 6,924 7,417 7,716 8,278 7,755 8,798 Saldo

- quantità (tonnellate) -715 -826 -859 -946 -1.561 -4.745 -4.512 -4.140 -4.762 - valore (milioni di lire) -3.577 -3.825 -3.735 -4.267 -8.444 -32.038 -27.664 -29.884 -28.930 ITALIA

Importazioni

- quantità (tonnellate) 43.086 43.018 44.967 46.974 47.714 46.888 46.145 44.365 43.789 - valore (milioni di lire) 231.577 237.337 252.753 258.007 280.235 322.479 317.993 333.593 295.546

- prezzo medio (1000 lire/kg) 5,375 5,517 5,621 5,493 5,873 6,878 6,891 7,519 6,749 Esportazioni

- quantità (tonnellate) 11.786 12.062 12.152 12.560 13.370 14.256 15.795 16.883 17.783 - valore (milioni di lire) 75.846 84.575 88.209 91.977 99.321 118.556 133.814 152.194 160.888

- prezzo medio (1000 lire/kg) 6,435 7,011 7,259 7,323 7,428 8,316 8,472 9,014 9,047 Saldo

- quantità (tonnellate) -31.300 -30.956 -32.816 -34.414 -34.344 -32.631 -30.351 -27.482 -26.006 - valore (milioni di lire) -155.732 -152.762 -164.544 -166.029 -180.914 -203.923 -184.179 -181.398 -134.658

le opportunità apertesi in occasione della svalutazione della nostra moneta: il saldo regionale è risultato negativo per circa 30 miliardi nel 1995-1996, a fronte di un deficit del Paese pari a 135 miliardi nel 1996, ma che raggiungeva addirittura i 181 miliardi nel 1995.

Ben diversa è la realtà per quanto concerne i formaggi duri e semi-duri (tab. 5.11): mentre a livello nazionale, infatti, il saldo per i prodot-ti di questo gruppo merceologico è stato sempre negaprodot-tivo per diverse centinaia di miliardi (tra un massimo di 991 miliardi del 1988 ed un minimo di 621 miliardi del 1996), a livello regionale si è andata conso-lidando nel tempo una tendenza verso un saldo positivo, salito pro-gressivamente fino a superare i 50 miliardi nel 1996. D’altro canto, nel caso di questi formaggi, il prezzo medio dei prodotti esportati dalla re-gione è pari a circa il doppio di quello dei prodotti importati (14.500 li-re/kg contro le 7.300 lili-re/kg circa) ed inoltre è superiore di circa il 50% rispetto a quello dei prodotti esportati dall’intero Paese.

A livello nazionale, nell’arco dell’intero periodo considerato, le importazioni di questi formaggi sono state sostanzialmente stabili, in termini quantitativi, mentre le quantità esportate sono andate aumen-tando, sia pure con diversa intensità, passando dalle 51.500 tonnellate circa del 1988 alle 118.200 del 1996. Il prezzo medio, invece, è au-mentato di circa il 10% tra il 1988 ad il 1992, per poi crescere ulte-riormente fino a far segnare, nel 1995, un +50% circa rispetto al 1988 per poi ridursi leggermente nell’anno successivo.

In Emilia-Romagna, invece, le importazioni hanno registrato forti fluttuazioni anche in termini quantitativi, con picchi nel 1992 e nel 1995, mentre le esportazioni, dopo un calo nel triennio 1988-90, sono aumentate in misura progressiva fino a sfiorare le 12 mila tonnellate nel 1996.

Il prezzo medio, inoltre, risulta aumentato in misura analoga sia a livello regionale che nazionale per quanto riguarda le importazioni, mentre per le esportazioni l’aumento tra l’inizio e la fine del periodo è stato pari a circa il 120% a livello regionale, contro un dato nazionale che non va oltre il 45% (media 1995-96 rispetto al 1988).

Nel complesso, tuttavia, l’Emilia-Romagna non ha incrementato in misura significativa la sua quota sulle esportazioni nazionali in termini di quantità, mentre qualche leggero progresso è registrabile in termini di valore: in quantità la quota è pari a poco più del 10% mentre in va-lore è passata, anche se in modo non lineare, dal 13,8% del 1988 al

Tab. 5.11 - Scambi con l’estero di Formaggi duri e semiduri dell’Emilia-Romagna e dell’Italia nel periodo 1988-1996

1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 EMILIA-ROMAGNA

Importazioni

- quantità (tonnellate) 9.853 9.580 9.710 11.946 18.041 13.135 14.471 18.521 16.691 - valore (milioni di lire) 53.725 52.987 53.948 68.617 114.610 93.112 104.367 149.877 121.818

- prezzo medio (1000 lire/kg) 5,453 5,531 5,556 5,744 6,353 7,089 7,212 8,092 7,298 Esportazioni

- quantità (tonnellate) 7.367 6.023 6.586 7.978 8.999 9.249 10.403 10.838 11.883 - valore (milioni di lire) 49.199 55.800 62.557 71.890 82.446 92.518 125.415 163.016 172.493 - prezzo medio (1000 lire/kg) 6,678 9,265 9,498 9,011 9,162 10,003 12,055 15,041 14,516 Saldo

- quantità (tonnellate) -2.486 -3.557 -3.124 -3.968 -9.042 -3.886 -4.068 -7.683 -4.808 - valore (milioni di lire) -4.525 2.813 8.609 3.273 -32.164 -593 21.049 13.139 50.675 ITALIA

Importazioni

- quantità (tonnellate) 258.916 258.198 244.529 244.055 246.606 237.397 248.308 247.142 252.644 - valore (milioni di lire) 1.347.883 1.427.541 1.346.112 1.321.648 1.418.108 1.615.543 1.728.879 1.932.176 1.764.569 - prezzo medio (1000 lire/kg) 5,206 5,529 5,505 5,415 5,751 6,805 6,963 7,818 6,984 Esportazioni

- quantità (tonnellate) 51.491 58.031 62.383 76.560 79.644 96.511 98.159 104.212 118.232 - valore (milioni di lire) 356.509 436.816 474.289 566.584 616.769 809.130 902.475 1.089.650 1.143.627

- prezzo medio (1000 lire/kg) 6,924 7,527 7,603 7,400 7,744 8,384 9,194 10,456 9,673 Saldo

- quantità (tonnellate) -207.425 -200.167 -182.146 -167.495 -166.962 -140.886 -150.148 -142.930 -134.411

Tab. 5.12 - Scambi con l’estero di Formaggi duri e semiduri dell’Emilia-Romagna nel periodo 1988-1996: principali de-stinazioni

1988 1989 1990 1991 1992 1993 1994 1995 1996 Quantità (tonnellate)

Francia 964 986 1.268 1.156 1.312 1.653 2.017 2.361 2.658

Germania 802 1.087 1.433 1.538 1.834 1.675 2.097 2.302 2.611

Regno Unito 279 304 248 460 435 726 1.085 1.213 1.421

Paesi Bassi 919 1.517 978 757 1.033 118 103 157 216

Altri UE-15 358 337 532 615 946 1.269 1.356 1.191 1.642

USA 1.410 883 793 1.110 1.588 2.232 1.729 1.909 1.939

Giappone 54 66 73 90 62 82 97 114 196

Resto mondo 2.581 843 1.261 2.252 1.789 1.494 1.919 1.591 1.200

Valore (milioni)

Francia 9.269 9.708 12.621 10.891 12.316 17.671 24.284 32.287 35.676

Germania 7.103 10.390 13.626 14.265 16.437 17.801 22.720 31.432 32.482

Regno Unito 2.835 3.557 3.212 5.613 6.110 10.205 16.431 24.066 29.549

Paesi Bassi 7.756 9.745 8.150 5.582 9.096 1.359 1.285 2.001 2.959

Altri UE-15 3.519 3.682 5.608 5.546 7.945 11.374 14.402 16.059 19.801

USA 7.892 9.546 7.717 9.173 13.564 19.158 22.346 30.003 30.551

Giappone 482 569 628 838 576 881 1.282 1.930 3.126

Resto mondo 10.343 8.603 10.995 19.982 16.402 14.069 22.665 25.238 18.349 Fonte: nostre elaborazioni su dati Istat.

15,1% del 1996.

Nel corso del periodo considerato (1988-1996), sono cambiate an-che le destinazioni del formaggio duro e semiduro esportato dalla re-gione: in termini di quantità sono aumentate in misura considerevole le quote della Francia, della Germania e del Regno Unito che sono passa-te, rispettivamenpassa-te, dal 13,1% al 22,4%, dal 10,9% al 22,0% e dal 3,8% al 12%; complessivamente questi tre soli paesi hanno assorbito, nel 1996, il 56,4% del formaggio di questo tipo esportato dalla regio-ne, in termini di quantità, ed il 56,6% in termini di valore (tab. 5.12).

Tra i paesi dell’Unione Europea è interessante notare, inoltre, come i Paesi Bassi abbiano presentato valori di importazioni di questi for-maggi particolarmente elevati nel periodo 1988-1990 e come tali flussi siano poi scesi a valori piuttosto modesti. Gli Stati Uniti, infine, assor-bono una quota piuttosto stabile di questi formaggi provenienti dall’Emilia-Romagna: nel 1996 tale quota è stata pari al 16,3% in quantità ed al 17,7% in valore.

Nel documento Volume Rapporto 1997 (.pdf 2.1mb) (pagine 134-141)