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ASL Roma3 – MODELLO ORGANIZZATIVO. Nostra Esperienza

Armando Bruzzese

Responsabile Aziendale ASL ROMA 3- VAC THERAPY

Il contenimento del budget che attualmente attanaglia ogni decisione di spesa sanitaria ha posto alcune problematiche inerenti la fornitura del noleggio giornaliero di apparecchi per la terapia a pressione negativa. Il problema principale era come mantenere la qualità delle procedure e del materiale di consumo ed ottenere una sensibile riduzione dell’offerta economica da parte delle ditte partecipanti alla gara. Il tutto senza inficiare la qualità del servizio erogato.Pertanto prima di indire la gara “a procedura aperta” per la fornitura del servizio si doveva individuare la variabile in grado di potere modificare al ribasso le offerte economiche presentate dalle ditte partecipanti alla gara.

Tale variabile fu individuatadalla Direzione Aziendale nel personale infermieristico che, a suo tempo, veniva fornito dalla ditta vincitrice della gara quale parte della “full therapy” in associazione al materiale di consumo e alle apparecchiature per la pressione negativa. L’intuizione che l’Azienda poteva individuare il personale infermieristico tra i propri dipendenti poté permettere alle ditte partecipanti albando di gara, se inserito nella pre-informativa, di abbassare il costo del noleggiogiornaliero full therapy dovendo noleggiare solo le apparecchiature e i device di consumo senza doversi preoccupare di fornire anche il personale.

A questo punto l’Azienda doveva solo individuare tra il personale infermieristico in servizio chi avesse già esperienza ed esercitasse la professione infermieristica sul Territorio. Così fu presa la decisione di servirsi di personale già attivo e presentesul Territorio ed in particolare chi avesse già esperienza nell’espletare la propria professione a domicilio dei pazienti. Si individuò tra gli infermieri in servizio sul Territorio coloro che già espletavano la propria professione presso il domicilio dei pazienti. Ci si rivolse così agli infermieri in

servizio presso i Centri di Assistenza Domiciliare (CAD) presenti nei vari Distretti della Asl. Ogni CAD sarebbe stato attivato in base al domicilio del paziente a cui sarebbe stata applicata la VAC therapy.

Questa innovazione si innestò su di un meccanismo già rodato e già attivo di VAC therapy domiciliare ma per poterlo applicare si decise prima di istituire dei corsi di formazione del personale in servizio presso il CAD. Questi corsi formativi tenuti dal Referente Aziendale della VAC Therapy si sono giovati anche dell’esperienza del personale della Ditta vincitrice dell’ultima gara e attualmente fornitrice del noleggio giornaliero. Durante i corsi sono stati dati al personale infermieristico sia nozioni teoriche che pratiche sulla VAC Therapy, sul funzionamento delle apparecchiature nonché sulla gestione dei device di consumo e della terapia stessa presso il domicilio di un paziente.

La richiesta della VAC Therapy può essere inoltrata al Referente Aziendale da medici specialisti ospedalieri od universitari nonché da medici specialisti, territoriali o esercitanti presso strutture private o convenzionate.

Generalmente la richiesta avviene mentre il paziente è ancora ricoverato o sta per essere dimesso. Spesso sono pazienti che durante il ricovero hanno già iniziato la Terapia a pressione negativa e che devono continuarla presso il proprio domicilio. La richiesta presentata presso il centro di accoglienza del CAD del Distretto in cui è ubicato il domicilio del paziente, viene inviata dal PUA del CAD;

per mail, al Referente Aziendale che ne valuta le indicazioni, le controindicazioni, la congruità della richiesta, il tipo di device da applicare e le tempistiche.

Quindi, una volta valutate positivamente la sussistenza delle suddette condizioni, il Referente inviasempre per mail il modulo di accettazione della richiesta di VAC Therapy al Direttore della UOC Amministrativa del Territorio.

Nel modulo sono indicati i dati del paziente, l’ubicazione del domicilio, i contatti del medesimo, il Centro responsabile della richiesta e le tempistiche del noleggio. Contemporaneamente il Referente invia una pre-informativa alla Ditta fornitrice della VAC per avvertirla e metterla in condizioni di essere in grado di fornire il servizio appena il paziente giunge al proprio domicilio e ovviamente la delibera del noleggio è stata emessa. La Delibera con cui il Direttore Generale della ASL decreta la copertura economica del noleggio della VAC, viene inviata per conoscenza alDirettore della UOC Amministrativa del Territorio, al Referente Aziendale, al CAD del Distretto e alla Ditta incaricata di erogare il servizio.

A questo punto il CAD del Distretto e la Ditta incaricata di erogare il servizio si coordineranno per andare insieme al domicilio del paziente e iniziare la terapia sulla base di quanto indicato dal Referente Aziendale e dal medico specialista che inizialmente ha richiesto la VAC.Una volta al domicilio del paziente la Ditta e gli infermieri del CAD istruiranno il paziente e i suoi familiari sulla gestione delle apparecchiature e dei device che una volta applicatidovranno essere attivati e gestiti in loro assenza. Per qualsiasi emergenza, dubbi sulla gestione dei device e problemi delle apparecchiature sia gli infermieri della Asl che il personale della Ditta saranno a disposizione del paziente avendo lasciato i propri contatti. Ogni eventuale richiesta di proroga del noleggio seguirà il medesimo percorso e sarà valutato dal Referente Aziendale sulla base dei parametri già elencati nonché delle condizioni obiettive locali del paziente. Referente che durante tutto il percorso del noleggio è sempre a disposizione del personale della Ditta nonché degli infermieri del CAD. Al termine del noleggio la Sezione Amministrativa della Asl dedicata al saldo del servizio, chiesta la conferma del periodo del noleggio al Referente Aziendale, esegue il pagamento di quanto pattuito.L’utilizzo di personale in servizio presso la Asl ha permesso a quest’ultima di risparmiare su ogni giorno di noleggio della VAC Therapy 5, 20 Euro che moltiplicati per il numero di pazienti su cui si applica il servizio e la media di 45-60 gg di ogni trattamento è un notevole risparmio sui costi di gestione di questa metodica senza interferire sulla qualità del servizio erogato.