• Non ci sono risultati.

L’assegnazione dei contributi, almeno fino al 1999, era ancorata alle medie

P ARTE SECONDA

IL RUOLO DELLA POLITICA FISCALE: UN DECENNIO DI MANOVRE

15. L’assegnazione dei contributi, almeno fino al 1999, era ancorata alle medie

storiche. Con il decreto ministeriale n. 239 del 1999, la quota erogata in base ai contributi ricevuti in passato si è abbassata dal 98,25 per cento al 60 per cento.

Sono stati, altresì, introdotti tre indicatori: qualità della produzione programmata, produzione realizzata nel triennio precedente e costo del lavoro. Il parametro storico scompare solo con il decreto ministeriale 29 ottobre 2007, che individuava criteri generali e percentuali di ripartizione mirati a valorizzare i costi di produzione relativi agli “organici funzionali approvati” e quelli derivanti dai programmi di attività offerta e a considerare gli interventi per la riduzione delle spese, nonché la qualità artistica dei programmi di ogni singola Fondazione. Nello specifico, l’art. 1 del Dm stabiliva che la

32 La direzione generale si occupa, oltre che di disporre gli interventi finanziari di sostegno, anche di svolgere le verifiche amministrative e contabili, ispezioni e controlli sugli enti vigilati e beneficiari dei contributi. E’ affiancata dall’Osservatorio dello spettacolo, con compiti di raccolta, catalogazione ed elaborazione di dati e notizie. Questo organo nasce nel 1985 con lo scopo di fornire uno strumento di monitoraggio sul settore dello spettacolo. A questi fini attiva rapporti organici con gli osservatori regionali dello spettacolo, condivide metodi di raccolta di dati di comune interesse, compreso l’avvio di una cabina di regia per valutare proposte, individuare obiettivi, elaborare criteri condivisi di azioni e creare un sistema articolato di monitoraggio delle attività e di valutazione sull’efficacia ed efficienza dell’intervento pubblico, mediante osmosi e condivisione di strumenti e conoscenze. Ricerca indicatori per l’analisi di impatto dei criteri statali di sostegno allo spettacolo, idonei cioè ad evidenziare l’evoluzione e la dinamicità del sistema dell’offerta e a valutare il livello di ricaduta dell’intervento pubblico.

CORTE DEI CONTI Rapporto sul coordinamento della finanza pubblica 139

Sezioni riunite in sede di controllo 2017

contribuzione a favore di ciascuna Fondazione era determinata per il 65 per cento dal parametro della gestione, per il 25 per cento dal parametro della produzione e per il restante 10 per cento dal parametro della qualità.

Tali modalità di ripartizione sono state sostituite, e, in alcuni casi, integrate, dal decreto ministeriale 3 febbraio 2014, emanato in attuazione delle disposizioni urgenti per il risanamento delle fondazioni lirico-sinfoniche e il rilancio del sistema nazionale musicale di eccellenza, prescritte dall’art. 11, commi 20, 20bis e 21 della citata legge n. 112 del 2013.

Il decreto, oltre a tracciare il procedimento di erogazione del contributo, detta nuovi criteri di assegnazione essenzialmente incentrati su:

 indicatori di rilevazione della produzione di spettacoli (il cui peso aumenta al 50 per cento rispetto al 25 del dm del 2007);

 capacità di reperimento di risorse proprie, quali, tra gli altri, biglietti ed entrate da contributi di enti territoriali (ridotto da 65 a 25 per cento);

 qualità artistica dei programmi (il cui peso dal 10 è incrementato al 25 per cento), con specifico riferimento a quelli idonei a realizzare in un arco di tempo circoscritto spettacoli lirici, di balletto e concerti su un tema comune, oltre che capaci di attrarre turismo culturale.

A questi si aggiunge, come premio, la riserva di una percentuale della quota del FUS, determinata con valenza triennale (5 per cento per il triennio 2014-2016) destinata a favore dei teatri che abbiano conseguito il pareggio di bilancio nell’ultimo triennio.

Infine, i contributi sono rimodulati in applicazione della normativa in materia di contenimento della spesa pubblica e distribuita tra le fondazioni sulla base delle aliquote finali di riparto.

Nella tavola che segue sono state confrontate le sub quote assegnate a ciascuna fondazione, ad esclusione di quelle con forma organizzativa speciale, in applicazione dei criteri di ripartizione specificati dal decreto ministeriale del 3 febbraio 2014 per le fondazioni lirico-sinfoniche non dotate di forma organizzativa speciale.

La prima sub quota (a), nella misura del 50 per cento del fondo, è calcolata sulla base degli indicatori di rilevazione della produzione. Considera i costi di produzione derivanti dai programmi di attività realizzate da ciascuna fondazione ed è ripartita in base alla percentuale derivante dal rapporto tra il numero dei punti ottenuti per l’attività a pagamento da ciascuna fondazione e il totale dei punti conseguito da tutte le fondazioni. L’attribuzione dei punti, specificata dall’art. 2 del d.m. 3 febbraio 2014, è connessa al numero di elementi, professori d’orchestra o tersicorei, impiegati per ciascuna rappresentazione.

La seconda sub quota (b), pari al 25 per cento del fondo, calcolata sui risultati dei bilanci dell’esercizio precedente, è relativa al miglioramento dei risultati della gestione, stimata tramite la capacità di reperire ulteriori risorse oltre a quelle statali: è ripartita, infatti, percentualmente in ragione del rapporto tra il valore della produzione - al netto dei contributi dello Stato e degli incrementi di immobilizzazioni per lavori interni ed al lordo dei contributi in conto patrimoniale, se non concessi dallo Stato - da una parte e il valore dei contributi dello Stato alla fondazione medesima, dall’altra.

La terza sub quota (c) è ripartita in considerazione della qualità artistica dei programmi proposti, in conformità al parere della Commissione consultiva per la musica. Distribuisce il 25 per cento del fondo in ragione della proporzione tra i punti conseguiti da ciascuna fondazione ed il valore complessivo dei punti ottenuti da tutte.

140 Rapporto sul coordinamento della finanza pubblica 2017 Sezioni riunite in sede di controllo CORTE DEI CONTI TAVOLA 2 CRITERI DI RIPARTIZIONE DELLA QUOTA DEL FONDO UNICO PER LO SPETTACOLO DESTINATO ALLE

FONDAZIONI LIRICO-SINFONICHE NON DOTATE DI FORMA ORGANIZZATIVA SPECIALE ANNI 2015-2016

Fonte: elaborazione sui decreti direttoriali di riparto per gli esercizi 2015 e 2016 del Servizio II –attività liriche e musicali - della Direzione generale dello Spettacolo del Ministero dei beni culturali del 13 ottobre 2015 e del 17 ottobre 2016

L’attribuzione dei punti di qualità delle attività, rilevate dai programmi svolti nell’esercizio precedente e comunicati dalle fondazioni, tiene conto dei punti fissati, e resi pubblici con decreto della Direzione generale dello spettacolo, dalla Commissione consultiva per la musica in merito ai sette elementi di valutazione qualitativa descritti dal decreto ministeriale del 3 febbraio 2014, all’art. 3, comma 3.

RIQUADRO 5–LA VALUTAZIONE DEGLI ELEMENTI QUALITATIVI

La Commissione consultiva per la musica ha indicato i punteggi per il 2015 nella seduta dell’8 settembre 2014, poi leggermente modificati per il 2016 nella seduta del 14 marzo 2016. Un terzo del totale dei punti, pari a 150, sono assegnati alla validità, varietà del progetto e alla sua attitudine a realizzare, in un arco circoscritto di tempo, spettacoli lirici, di balletto e concerti congiunti da un tema comune e ad attrarre turismo culturale. Il peso più basso, ulteriormente ridotto dalla Commissione per il 2016, è attribuito all’inserimento nel programma di opere di compositori nazionali. Nel 2016 è diminuito anche il valore attribuito all’incentivazione della produzione musicale nazionale, nel rispetto dei principi comunitari, con particolare riguardo alla committenza di nuove opere di ogni linguaggio, allo spazio riservato alla musica contemporanea, alle giovani generazioni di artisti, alla riscoperta del repertorio storico italiano e alla previsione di incentivi e facilitazioni varie descritte alla lettera f) dell’art 3 comma 3 del d.m. 4 febbraio 2014, per promuovere l'accesso ai teatri a favore di un aumento di importanza per l’adeguatezza del numero di prove programmate, la realizzazione di attività collaterali, segnatamente quelle rivolte al pubblico scolastico e universitario e quelle

2015 2016 2015 2016 2015 2016 2015 2016 2015 2016 2015 2016 2015 2016 2015 2016 2015 2016 2015 2016 Teatro comunale di

Bologna 8,1 7,8 5.580 5.365 4,5 6,0 1.539 2.046 52 39 2.999 2.101 256 239 9.863 9.274 7,0 6,6

Teatro del Maggio

musicale Fiorentino 8,0 10,5 5.468 7.189 7,1 10,0 2.419 3.433 110 66 6.344 3.555 360 356 13.872 13.821 9,8 9,8

Teatro Carlo Felice di

Genova 7,0 7,2 4.823 4.935 5,0 5,1 1.702 1.769 31 31 1.788 1.670 210 210 8.103 8.163 5,7 5,8

Teatro di San Carlo in

Napoli 8,5 8,9 5.855 6.150 17,1 10,4 5.879 3.562 16 56 923 3.017 1.806 1.447 365 356 14.098 13.820 10,0 9,8

Teatro Massimo di

Palermo 11,8 11,2 8.087 7.706 5,6 6,0 1.906 2.074 69 69 3.980 3.717 1.447 353 375 13.620 14.569 9,7 10,3

Teatro dell'Opera di Roma

Capitale 10,8 12,5 7.412 8.625 8,8 9,3 3.018 3.182 134 134 7.729 7.219 459 478 17.701 18.548 12,5 13,1

Teatro Regio di Torino 8,1 9,0 5.535 6.164 10,7 10,6 3.674 3.648 49 60 2.826 3.232 1.806 1.447 350 364 13.491 14.127 9,6 10,0 Teatro lirico "G. Verdi" di

Trieste 6,7 6,7 4.602 4.627 5,0 4,7 1.727 1.608 22 24 1.269 1.293 1.806 1.447 238 225 9.166 8.750 6,5 6,2

Teatro La Fenice di

Venezia 13,3 11,4 9.131 7.868 7,4 6,6 2.534 2.279 32 73 1.846 3.933 1.806 1.447 387 390 14.929 15.137 10,6 10,7

Arena di Verona 5,2 4,5 3.587 3.123 14,5 17,0 4.976 5.846 49 35 2.826 1.885 11.389 10.854 8,1 7,7

Teatro lirico di Cagliari 7,4 6,2 5.050 4.277 8,8 8,1 3.033 2.797 7 13 404 700 214 195 8.272 7.579 5,9 5,4

Petruzzelli e Teatri di Bari 5,1 3,9 3.507 2.710 5,6 6,2 1.911 2.126 24 38 1.384 2.047 172 173 6.630 6.711 4,7 4,7

totale 100,0 100,0 68.636 68.739 100,0 100,0 34.318 34.370 595 638 34.318 34.370 7.225 7.236 3.363 3.363 141.134 141.352 100,0 100,0

Fondazioni non dotate di forma organizzativa speciale 50% 25% 25% somme per fondazioni in pareggio di bilancio nel triennio (5%)

% migliaia % migliaia composizione %

Contributo FUS

costi di produzione derivanti dai programmi di attività

realizzata

miglioramento dei risultati della gestione attraverso la capacità di reperire risorse

qualità artistica dei programmi

sub quota ex art 1, comma 1,

lett. a) sub quota ex art 1, comma 1, lett. b) sub quota art. 1, comma 1, lett. c) sub quota art. 6, comma 1

riduzione per contenimento della spesa pari alle aliquote di riparto FUS

CORTE DEI CONTI Rapporto sul coordinamento della finanza pubblica 141

Sezioni riunite in sede di controllo 2017

volte alla formazione professionale dei quadri ed alla educazione musicale della collettività.

TAVOLA R5.1 ELEMENTI UTILI ALLA VALUTAZIONE QUALITATIVA DELLE ATTIVITÀ DELLE FONDAZIONI LIRICO-SINFONICHE E

ATTRIBUZIONE DEI PUNTEGGI DALLA COMMISSIONE CONSULTIVA PER LA MUSICA.ANNI 2015-2016.

elementi qualitativi Punteggio massimo composizione % variazione %

2015 2016 2015 2016 2016/15

a)

validità, varietà del progetto e sua attitudine a realizzare segnatamente in un arco circoscritto di tempo spettacoli lirici, di balletto e concerti coniugati da un tema comune e

ad attrarre turismo culturale 50 50 33,3 33,3 0,0 b) inserimento nel programma di opere di compositori nazionali 7 6 4,7 4,0 -14,3

c)

coordinamento della propria attività con quella di altri enti operanti nel settore delle esecuzioni musicali, realizzazione di coproduzioni risultanti da formale accordo fra i soggetti produttori, condivisioni di beni e servizi e realizzazione di allestimenti con propri laboratori scenografici o con quelli di altre fondazioni o

teatri di tradizione 20 20 13,3 13,3 0,0

d)

incentivazione della produzione musicale nazionale, nel rispetto dei principi comunitari, con particolare riguardo alla committenza di nuove opere di ogni linguaggio, allo spazio riservato alla musica contemporanea, alle giovani generazioni di artisti, alla riscoperta del repertorio storico

italiano 28 25 18,7 16,7 -10,7

e) impiego di direttori, registi, artisti di conclamata e indiscussa eccellenza artistica riconosciuta a livello

nazionale ed internazionale 15 15 10,0 10,0 0,0

f)

previsione di incentivi per promuovere l'accesso ai teatri da parte di studenti e lavoratori, nonché di offerta di biglietti a prezzo ridotto a decorrere da un’ora prima di ogni rappresentazione, di quota minima di facilitazioni per famiglie prevedenti l'ingresso gratuito per i minori e una riduzione del prezzo del biglietto per almeno un adulto accompagnatore, di riduzioni del prezzo del biglietto, da un minimo del 25% ad un massimo del 50%, per i giovani di età inferiore ai 26 anni, di facilitazioni per i disabili, tra le quali almeno un biglietto gratuito per l'eventuale accompagnatore, di facilitazioni per gli ingressi alle manifestazioni dimostrative e alle prove

generali 15 12 10,0 8,0 -20,0

g)

adeguatezza del numero di prove programmate, realizzazione di attività collaterali, segnatamente quelle rivolte al pubblico scolastico e universitario e quelle volte alla formazione professionale dei quadri ed alla

educazione musicale della collettività 15 22 10,0 14,7 46,7

Totale 150 150 100,0 100,0 0,0

Fonte: elaborazione sui decreti direttoriali di riparto per gli esercizi 2015 (n. 1549) e 2016 (n. 1237) del Servizio II –attività liriche e musicali - della Direzione generale dello Spettacolo del Ministero dei beni culturali del 13 ottobre 2015 e del 17 ottobre 2016

La tavola che segue sintetizza gli importi di competenza di ciascuna Fondazione lirico-sinfonica degli ultimi due anni come derivanti dall’applicazione dei criteri ad oggi vigenti.

142 Rapporto sul coordinamento della finanza pubblica 2017 Sezioni riunite in sede di controllo CORTE DEI CONTI TAVOLA 3 IL FONDO UNICO PER LO SPETTACOLO ALLE FONDAZIONI LIRICO-SINFONICHE

Contributo FUS

migliaia di euro composizione %

2015 2016 2015 2016 Fondazioni non dotate di forma organizzativa speciale

Teatro comunale di Bologna 9.862,9 9.273,6 5,4 5,1

Teatro del Maggio musicale Fiorentino 13.872,0 13.820,6 7,6 7,6

Teatro Carlo Felice di Genova 8.102,9 8.162,8 4,5 4,5

Teatro di San Carlo in Napoli 14.098,0 13.820,2 7,7 7,6

Teatro Massimo di Palermo 13.619,8 14.568,6 7,5 8

Teatro dell'Opera di Roma Capitale 17.700,6 18.548,2 9,7 10,2

Teatro Regio di Torino 13.491,2 14.127,0 7,4 7,8

Teatro lirico "G. Verdi" di Trieste 9.166,3 8.750,4 5 4,8

Teatro La Fenice di Venezia 14.929,1 15.136,6 8,2 8,3

Arena di Verona 11.388,8 10.853,7 6,3 6

Teatro lirico di Cagliari 8.271,9 7.579,1 4,5 4,2

Petruzzelli e Teatri di Bari 6.630,3 6.711,1 3,6 3,7

Totale Fondazioni non dotate di forma organizzativa

speciale 141.133,7 141.352,0 77,6 77,6

Fondazioni dotate di forma organizzativa speciale

0 0

Fondazione alla Scala di Milano 29.027,5 29.027,5 15,9 15,9

Fondazione Accademia Nazionale di Santa Cecilia 11.829,4 11.847,7 6,5 6,5

Totale Fondazioni dotate di forma organizzativa speciale 40.856,9 40.875,2 22,4 22,4

Totale contributo FUS 181.990,6 182.227,2 100 100

Fonte: elaborazione sui decreti direttoriali di riparto per gli esercizi 2015 (n. 1549) e 2016 (n. 1237) del Servizio II – attività liriche e musicali - della Direzione generale dello Spettacolo del Ministero dei beni culturali del 13 ottobre 2015 e del 17 ottobre 2016

RIQUADRO 6 LE PROCEDURE DI RIPARTO DEL FONDO UNICO DELLO SPETTACOLO A FAVORE DELLE FONDAZIONI LIRICO-SINFONICHE

L’iter procedurale che presiede alla distribuzione delle risorse del Fondo destinato alle Fondazioni liriche comincia con l’approvazione delle dotazioni finanziarie iniziali con la legge di bilancio, seguito dalla ripartizione in capitoli con decreto del ministro dell’economia e delle finanze. L’attività che precede l’emanazione del decreto di determinazione delle aliquote di riparto del Fus per ambiti di attività e sui capitoli che costituiscono il Fus si concentra nei mesi tra gennaio e marzo, e comprende i pareri della Consulta dello spettacolo sulle aliquote di riparto e della Commissione consultiva per la musica, con riguardo agli ambiti di attività e la relativa registrazione della Corte.

Entro il 28 febbraio di ogni anno ciascuna Fondazione è tenuta a comunicare alla Direzione generale dello spettacolo i programmi di attività, una analitica relazione di quanto svolto, le tipologie della produzione e delle singole rappresentazioni ed esecuzioni, i valori contabili e altre notizie utili per la valutazione e l’applicazione dei criteri sopra descritti. La prima rata della quota spettante, pari all’80 per cento, è erogata entro il 31 marzo, subordinatamente alla presentazione del bilancio di previsione e del Documento unico di regolarità contributiva (DURC). La seconda rata è erogata a novembre, e comunque dopo la presentazione del conto consuntivo.

L’attribuzione dei punti ai programmi artistici, in relazione agli elementi di valutazione qualitativa, è espressa dalla Commissione consultiva per la musica nel mese di settembre, come risulta dai verbali delle sedute relative. Il decreto direttoriale della direzione generale dello spettacolo che assegna i contributi e che chiude l’iter è di ottobre.

CORTE DEI CONTI Rapporto sul coordinamento della finanza pubblica 143

Sezioni riunite in sede di controllo 2017