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Assicurare lo sviluppo continuo delle professionalità sanitarie e sociali sulla base delle esigenze della domanda di prestazioni e del

soddisfacimento dei bisogni della popolazione regionale.

Attività: monitoraggio dei fabbisogni di risorse umane e definizione di strumenti omogenei per la programmazione e l’attuazione dello sviluppo continuo delle professionalità in ambito sanitario e sociale.

Quadro di riferimento.

Le risorse umane che operano nell’ambito dell’assistenza sanitaria e dei servizi sociali hanno da sempre svolto un ruolo di particolare rilevanza poiché il fattore personale ed umano costituisce l’elemento che influisce più direttamente sulla qualità e sulla quantità dell’assistenza, oltre che sul grado di soddisfazione delle persone che usufruiscono dei servizi.

I processi di cambiamento e di evoluzione del sistema sanitario e dei servizi sociali impongono una valorizzazione ed un uso efficiente ed efficace delle risorse umane anche attraverso percorsi attenti e mirati di formazione professionale secondo i principi previsti dalla normativa vigente. Infatti, qualsiasi processo innovativo sul versante istituzionale e organizzativo non può prescindere dalla formazione e dall’aggiornamento del personale che ne è coinvolto.

Nell’ambito del servizio socio-sanitario regionale, deve essere pertanto garantita la presenza di professionisti adeguati alle esigenze organizzative e di operatori continuamente aggiornati affinché il livello professionale e tecnico delle varie figure professionali accresca l’efficacia e l’efficienza dei servizi resi al cittadino.

Nello stato attuale dei servizi sanitari e sociali, devono quindi essere considerate attentamente le carenze di specifiche figure professionali nell’ambito dell’assistenza sia sanitaria (in particolare, di medici specialisti coinvolgendo l’Azienda U.S.L. della Valle d’Aosta), sia sociale (in particolare, di operatori socio-sanitari con il supporto degli enti locali e secondo lo standard formativo previsto a livello statale e regionale), a fronte delle quali avviare percorsi di formazione e di qualificazione, anche in collaborazione e con le istituzioni accademiche.

Nel contempo, è necessario favorire la promozione dell’aggiornamento degli operatori già inseriti nel contesto lavorativo regionale, anche mediante sistemi informativi innovativi sia formativi (c.d. formazione a distanza – FAD) sia gestionali e di supporto alle decisioni (data warehouse).

Il presente Piano disciplina dal punto di vista normativo i ruoli dei soggetti decisori e attuatori delle iniziative di formazione, di qualificazione e di aggiornamento delle figure professionali in ambito sanitario e sociale. Il modello di riferimento prefigurato individua la seguente suddivisione delle competenze:

- le attività di rilevazione e di analisi dei fabbisogni formativi e quindi di programmazione, di controllo e di valutazione degli interventi in materia di formazione, di qualificazione e di aggiornamento delle figure professionali in

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ambito sanitario e sociale, attribuite alle strutture regionali competenti in materia;

- l’esecuzione degli interventi in materia di formazione, di qualificazione e di aggiornamento delle figure professionali in ambito sanitario attribuita alle strutture competenti in materia dell’Azienda U.S.L. e/o in collaborazione con le istituzioni accademiche;

- l’esecuzione degli interventi in materia di formazione e di qualificazione delle figure professionali in ambito sociale attribuita agli enti di formazione pubblici o del terzo settore a livello regionale o in collaborazione con le istituzioni accademiche.

Le strutture regionali competenti in materia del Dipartimento sanità, salute e politiche sociali provvederanno pertanto ad allineare le metodologie di programmazione e di attuazione degli interventi delle iniziative di formazione, di qualificazione e di aggiornamento delle figure professionali in ambito sanitario e sociale, individuando - con cadenza annuale - i fabbisogni formativi delle figure stesse, utilizzando prioritariamente i finanziamenti del Fondo Sociale Europeo (FSE).

In capo alle strutture regionali competenti in materia del Dipartimento sanità, salute e politiche sociali, potranno essere mantenute - seppure in via del tutto subordinata al ruolo ad esso attribuito e limitata a specifiche aree di intervento - competenze in materia di gestione diretta delle iniziative di qualificazione e di aggiornamento di figure professionali sanitarie e sociali, appartenenti anche al c.d. terzo settore.

Ciò consentirà di ridurre progressivamente la separazione dei processi formativi tra figure sanitarie e figure dell’assistenza sociale e di uniformare gli strumenti amministrativi regionali con cui si provvede all’attuazione dei processi stessi, in ossequio alla logica della massima integrazione dei processi di erogazione delle prestazioni sanitarie e sociali.

Le strutture regionali promuoveranno pertanto la costituzione di gruppi di lavoro per la condivisione degli obiettivi comuni per l’aggiornamento delle professionalità coinvolte nella realizzazione delle politiche per la salute e per il benessere sociale, nonché per favorire la partecipazione di tutte le figure professionali interessate ad iniziative di aggiornamento.

Descrizione delle azioni.

Con atti della Regione e dei soggetti gestori dei sevizi sanitari e sociali, per quanto di rispettiva competenza, devono essere previsti i seguenti interventi:

1. rilevare il fabbisogno dei medici specialisti e di altre figure professionali sanitarie e sociali per programmare interventi volti ad agevolare la formazione specifica;

2. attivare protocolli d’intesa e convenzioni con le istituzioni accademiche per la riserva di posti a favore degli studenti valdostani per le discipline carenti, nonché per lo svolgimento di parte del tirocinio nelle strutture sanitarie e sociali regionali;

3. finanziare, mediante l’erogazione di assegni di formazione, gli studenti che frequentano corsi di base e corsi di perfezionamento per incentivare la

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frequenza a percorsi formativi necessari alla qualificazione di professionisti carenti nel sistema sanitario e sociale regionale;

4. organizzare con frequenza annuale corsi di formazione per operatori socio- sanitari che svolgano attività finalizzate a soddisfare i bisogni primari della persona favorendo il benessere e l’autonomia dell’utente e garantendo - in ambito ospedaliero – un adeguato supporto alla figura dell’infermiere tale da promuovere una diversa e più appropriata assistenza ospedaliera;

5. organizzare corsi post-universitari di specializzazione in discipline mediche correlate alla montagna ed al soccorso alpino;

6. completare lo sviluppo del sistema regionale di educazione continua in medicina (ECM) prevedendo anche l’attivazione della formazione a distanza (FAD) al fine di offrire a tutti gli operatori sanitari la possibilità di conseguire i crediti formativi previsti attraverso un’offerta completa di formazione;

7. realizzare un nuovo sistema informativo regionale che consenta di gestire e di monitorare il modello regionale ECM partendo dalla richiesta di accreditamento dell’evento fino alla registrazione dei crediti finalizzato ad una attività di analisi e di controllo del sistema stesso;

8. promuovere la definizione del sistema regionale di certificazione delle competenze rivolto alla creazione del repertorio delle qualifiche professionali delle figure sociali e dei relativi standard formativi minimi.

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Obiettivo n. 25.

Estendere il regime dell'autorizzazione a tutte le strutture e le attività

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