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Dotare la rete dei servizi sociali di strutture logistiche adeguate a sostenere il processo di decentramento dell’assistenza sociale.

Attività: adeguamento della rete delle infrastrutture dei servizi sociali ai fabbisogni emergenti della popolazione regionale, con particolare attenzione all’attuazione di progetti mirati nell’ambito dell’assistenza alle persone anziane e disabili.

Quadro di riferimento.

Nel corso del quadriennio 2002-2005, è stato dato corso ad importanti interventi di edilizia socio-assistenziale per favorire lo sviluppo dei servizi per le persone anziane e disabili, nonché per la prima infanzia.

Nell’ambito degli interventi di ristrutturazione, di ampliamento e di manutenzione straordinaria per l’adeguamento funzionale delle strutture socio- assistenziali per anziani, la programmazione regionale è attuata mediante due differenti procedimenti amministrativi:

1. mediante interventi di finanza locale tramite il combinato disposto dell’articolo

1, comma 2, e dell’articolo 2, comma 1, della legge regionale 21 dicembre 1990, n. 80 e successive modificazioni;

2. mediante interventi finanziari diretti della Regione tramite l’art. 17 della legge

regionale 15 dicembre 2003 n. 21 e successive modificazioni.

Con deliberazione della Giunta regionale n. 3733 in data 25 ottobre 2004, sono stati approvati - in particolare - i criteri e le modalità per l’ammissione a finanziamento e per l’esecuzione degli interventi di ampliamento, di ristrutturazione e di manutenzione straordinaria per l’adeguamento funzionale delle opere pubbliche per l’assistenza alle persone anziane ed inabili, ai sensi dell’art. 17 della legge regionale 15 dicembre 2003, n. 21 e successive modificazioni. Allo stato attuale, la stima degli interventi di cui trattasi è pari a circa 5 milioni di euro annui.

E’ da evidenziare che, nell’ambito delle strutture per l’assistenza agli anziani, sono in corso di trasferimento la proprietà di otto strutture per anziani ancora di proprietà regionale (Brusson, Cogne, Fénis, Gaby, Gressan, La Thuile, Perloz e Verrayes) agli enti locali gestori delle medesime, ai sensi del comma 2 dell’art. 40 della legge regionale 25 gennaio 2000, n. 5 e successive modificazioni. Il trasferimento delle strutture di cui trattasi è, peraltro, direttamente correlato alla disposizione - approvata con deliberazione della Giunta regionale n. 1164 in data 18 aprile 2005 - di conferire le medesime in gestione alle sole Comunità montane.

Per quanto concerne le strutture destinate all’assistenza alle persone disabili, si è dato corso agli interventi previsti dal Piano socio-sanitario 2002-2004 ed, in particolare, l’ampliamento della sede del Centro Educativo Assistenziale (CEA) di Châtillon presso la struttura di proprietà regionale denominata «Ex casa De Matteis» e la realizzazione di un nuovo CEA nel Comune di Hône.

In tale contesto, nel corso dell’anno 2004, il CEA di Quart è stato trasferito presso una parte dei locali del centro agricolo per disabili di “Ollignan” in comune di

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Quart, affinché gli utenti e gli operatori fruissero di una migliore struttura logistica in cui svolgere le proprie attività; mentre l’ampliamento della sede del CEA di Châtillon sta procedendo secondo le indicazioni contenute nella progettazione definitiva ed esecutiva. La struttura di Châtillon è momentaneamente ospitata presso un edificio di proprietà dell’Amministrazione comunale in località Perolle sita nel comune medesimo.

Si è poi ritenuto che il CEA in cui dare ospitalità agli utenti dei CEA di Quart e di Aosta non sia individuato presso i locali siti al piano terreno dell’edificio denominato “Ex-Maternità” in comune di Aosta. Si è considerato infatti che l’utenza attesa di circa 25-30 unità debba essere ospitata in una struttura nuova da realizzare nel capoluogo regionale o nelle sue immediate vicinanze, consentendo all’Amministrazione regionale una migliore allocazione delle risorse umane e tecnologiche impiegate all’interno di una struttura moderna, inserita in un contesto urbano e dotata di adeguati spazi destinati ad area verde. Allo stato attuale, la stima dell’intervento di cui trattasi è pari a circa 5 milioni di euro. Parimenti, all’utenza dell’Alta Valle, sarà data la possibilità di usufruire di un’ulteriore struttura posta - dal punto di vista logistico – in posizione più favorevole di quelle adiacenti al capoluogo regionale.

La realizzazione di una nuova struttura nel capoluogo regionale o nelle sue immediate vicinanze consentirebbe, tra l’altro, di incrementare la disponibilità di posti della comunità per minori “Petit Foyer” che oggi condivide una parte del medesimo edificio in cui è ospitato il CEA di Aosta.

La realizzazione di un nuovo CEA nel comune di Hône è motivata dall’esigenza di individuare una struttura unica in cui ospitare attualmente i servizi svolti nel piano terreno della struttura socio-assistenziale per anziani sita nel comune medesimo, nonché in una struttura in comune di Champdepraz. La realizzazione del nuovo CEA è stata pertanto prevista nell’ambito di un più ampio accordo di programma stipulato con l’Amministrazione comunale di Hône, nel quadro di più interventi di qualificazione urbanistica del comune stesso. Interessante sviluppo potrebbe infine avere la destinazione di strutture a valenza turistica per scopi di tipo sociale.

Per quanto riguarda invece l’edilizia sociale per la prima infanzia, il finanziamento regionale per la realizzazione degli asili nido è disciplinato dalla legge regionale 15 dicembre 1994, n. 77 che prevede che le spese per la progettazione, la costruzione, la ristrutturazione, l'acquisto di arredamenti e di attrezzature, nonché per la manutenzione straordinaria degli asili-nido siano finanziate dalla Regione sulla base di propri piani triennali, approvati dal Consiglio regionale su proposta della Giunta regionale. Nel caso in cui si osservasse l’emergere di nuovi fabbisogni della popolazione regionale nell’ambito della prima infanzia, sarebbe pertanto opportuno concordare con il Consiglio permanente degli enti locali le modalità per finanziare - anche mediante interventi diretti della Regione - eventuali nuove edificazioni di asili nido.

Nel contesto generale di cui trattasi, è infine emersa l’esigenza di garantire l’ottimale condivisione degli spazi fisici all’interno delle strutture socio-sanitarie o socio-assistenziale di personale appartenente alla Regione, agli Enti locali ed all’Azienda U.S.L. per il tramite della stipula di accordi che garantiscano ottimali

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condizioni di lavoro e la piena fruibilità delle strutture stesse a tutto il personale interessato, favorendo in tal modo anche l’integrazione socio-sanitaria.

Descrizione delle azioni.

Al fine di dare attuazione all’obiettivo di cui trattasi, è pertanto necessario procedere alla realizzazione delle seguenti azioni:

1. completare il trasferimento agli enti gestori dei beni immobili di proprietà regionale destinati all'assistenza delle persone anziane, ai sensi dell’art. 40 della legge regionale n. 5/2000 e successive modificazioni;

2. adottare un programma pluriennale di finanziamento degli interventi di adeguamento funzionale delle strutture per l’assistenza alle persone anziane, anche in relazione ai fabbisogni derivanti dall’applicazione degli standard strutturali ed organizzativi per il funzionamento delle strutture stesse;

3. adottare un programma pluriennale di finanziamento degli interventi di realizzazione e di adeguamento funzionale delle strutture socio-educative, con particolare riferimento agli asili nido;

4. avviare la progettazione delle opere di realizzazione dei due nuovi centri educativi assistenziali (CEA) nel comune di Hône e nel capoluogo regionale o nelle sue immediate vicinanze;

5. definire – in accordo con il Consiglio permanente degli enti locali - procedure che disciplinino la compresenza degli operatori sanitari e sociali, appartenenti anche ad enti diversi, all’interno delle strutture socio-sanitarie e socio- assistenziali dislocate sul territorio regionale, garantendo loro ottimali condizioni di lavoro e favorendo l’integrazione socio-sanitaria.

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Obiettivo n. 30.

Sostenere con adeguate risorse finanziarie le azioni del presente

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