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E MONITORAGGIO DELLE ATTIVITÀ DI PIANO.

Sostenere con adeguate risorse finanziarie le azioni del presente Piano.

E MONITORAGGIO DELLE ATTIVITÀ DI PIANO.

Rapporti tra la programmazione socio sanitaria e la programmazione economico finanziaria regionale

Di anno in anno, nell’ambito dei documenti di programmazione economica finanziaria regionale, sono definiti i principali momenti di attuazione del presente Piano.

Nel PREF, in particolare, sono individuati sia gli obiettivi prioritari di breve termine, sia le risorse finanziarie necessarie per la loro attuazione che devono trovare copertura nella legge finanziaria e nel bilancio di previsione della Regione per l’anno successivo.

Ciò conferisce sostenibilità agli obiettivi individuati nel presente documento triennale e orienta, di anno in anno, le scelte del Progetto che il presente Piano individua come prerogativa necessaria al raggiungimento di quegli obiettivi che, per ambiziosità e complessità, si pongono oltre il triennio di validità imposto dai vincoli della programmazione economico finanziaria regionale.

La sostenibilità delle azioni previste dai singoli obiettivi è garantita dalle leggi regionali con cui l’amministrazione regionale trasferisce le risorse economico finanziarie all’Azienda sanitaria locale, o agli enti locali, sulla base delle rispettive competenze e vincola tale trasferimento ad un’attività istituzionale di verifica e di controllo.

Gli obiettivi sanitari di breve termine (triennali) - per il cui raggiungimento risulta fondamentale l’attività dell’Azienda sanitaria locale - vengono garantiti dagli strumenti previsti dalla programmazione annuale, così come regolamentata dalla legge regionale 25 gennaio 2000, n. 5 e successive modificazioni, consistenti nelle direttive regionali all’Azienda sanitaria locale nel piano attuativo locale (PAL) e nell’accordo di programma tra Regione e l’Azienda stessa.

Per quanto riguarda invece le politiche sociali, nel completare la fase di trasferimento delle competenze e delle relative risorse finanziarie agli enti locali, verranno contestualmente individuati anche gli strumenti attraverso i quali esercitare le funzioni di controllo e di monitoraggio del conseguimento degli obiettivi concordati.

Monitoraggio delle attività di Piano

Al fine di consentire agli organismi competenti, delegati in forma democratica a rappresentare la popolazione regionale, una corretta attività di monitoraggio e di verifica del conseguimento degli obiettivi indicati nel presente documento di programmazione, sono state individuate due modalità diverse, ciascuna delle quali adotta strumenti propri di monitoraggio e di verifica.

La prima modalità si attua per obiettivi aggregati e di natura generalizzata, nei confronti dei quali le pubblicazioni rilasciate annualmente dall’Osservatorio regionale epidemiologico e per le politiche sociali (OREPS) ai sensi della legge regionale 25

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gennaio 2000, n. 5 e successive modificazioni, costituiscono un momento istituzionale per il monitoraggio degli esiti di lungo periodo derivanti dagli atti di programmazione pregressi. Ne sono degli esempi la Relazione sullo stato di salute e di benessere sociale della popolazione regionale in versione strategica (esempi: la Relazione sanitaria e sociale 1999- 2000 e la successiva edizione del 2001) o congiunturale (esempi: Atlante della mortalità 1980-2003, Gli infortuni sul lavoro 1991-2000, Gli anziani), nonché il Rapporto dell’Osservatorio per le Politiche sociali. (esempio: Primo rapporto 2005)

Queste pubblicazioni, nello specifico istituzionale, si connotano sia come atti propedeutici alla programmazione sanitaria e sociale di lungo periodo - orientandone le scelte di priorità - sia come strumenti per una valutazione generale, e non puntuale, dei risultati della programmazione in corso di attuazione e di quella pregressa in quanto spesso i meccanismi causali dei fenomeno osservati si collocano molto indietro nel tempo.

Le pubblicazioni sono basate sulla valorizzazione e sull’analisi di indicatori epidemiologici e sociali comunemente utilizzati dalla comunità scientifica per la valutazione dello stato di salute e di benessere sociale regionale e hanno una validità sia di monitoraggio della situazione regionale nel tempo, sia di confronto con altre realtà. La valutazione dell’attività e degli esiti di salute è garantita quindi da sistemi di indicatori validati, tanto a livello nazionale, come quelli per il monitoraggio dei livelli essenziali di assistenza previsti dal decreto ministeriale 12 dicembre 2001 recante sistema di garanzie per il monitoraggio dell’assistenza sanitaria, quanto a livello regionale come quello impiegato per il monitoraggio dell’attività sanitaria aziendale.

La seconda modalità di monitoraggio degli obiettivi del Piano è garantita da uno strumento sicuramente più puntuale del precedente, nei confronti del quale però è doveroso un richiamo di attenzione, sia alla complessità degli enti ed istituzioni chiamati al conseguimento degli obiettivi individuati e condivisi, sia ai fattori variamente intervenienti che potrebbero costituire dei vincoli in corso d’opera e nei confronti dei quali dovranno essere messe in campo soluzioni al momento non prevedibili.

Questo strumento di monitoraggio è il cronoprogramma - allegato al presente documento di programmazione - dove, per ogni obiettivo, viene declinata la progressione temporale delle azioni previste per il suo conseguimento.

Si tratta di un atto dovuto in una logica di programmazione trasparente, condotta secondo attente metodologie di analisi di fattibilità, che presenta però tutti i limiti di una rendicontazione statica e, soprattutto, “a monte” dei molteplici e complessi processi che, nel tempo, consentiranno realmente, ed in forma dinamica, di conseguire l’unico obiettivo politico generale che è una maggiore salute ed un maggiore benessere sociale nel futuro dei cittadini valdostani.

Il livello di raggiungimento degli obiettivi del presente Piano è quindi sottoposto al monitoraggio delle strutture regionali competenti in materia e degli organi della Regione in relazione alle rispettive attribuzioni. Entro il primo quadrimestre di ogni anno, l’Assessore alla sanità, salute e politiche sociali riferirà alle competenti Commissioni consiliari sulle attività svolte nell’anno precedente.

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Per concludere, lo stato di attuazione della presente programmazione sanitaria e sociale verrà discusso ogni anno nell’ambito della Conferenza socio-sanitaria, sede privilegiata dell’incontro tra i soggetti attuatori ed i rappresentanti degli enti pubblici e privati del settore.

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ALLEGATO ALL’OBIETTIVO N. 18.

Assumere il territorio del distretto come ambito di lettura, analisi e

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