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Le associazioni di categoria

CAPITOLO 4: LA SITUAZIONE IN ITALIA: ANALISI QUALITATIVA DELLE

4.2 Le associazioni di categoria

Per le etichette discografiche indipendenti diventa di fondamentale importanza iscriversi o comunque far riferimento ad una associazione di categoria. Sul territorio italiano esistono varie importanti associazioni di categoria che rappresentano sia i produttori che i distributori del settore discografico. Tra le varie attività rientrano: il monitoraggio dei procedimenti legislativi nazionali e internazionali in materia; l’attività di studio, di ricerca e di analisi dei dati; l’organizzazione di convegni e seminari in materia; stipulazione di eventuali convenzioni per agevolare l’attività delle aziende196.

In Italia ci sono varie associazioni di categoria ma le più importanti sono due: Produttori Musicali Indipendenti (PMI) e Audiocoop.

4.2.1 Il ruolo dell’associazione PMI

PMI acronimo di Produttori Musicali Indipendenti è, in base a quanto si legge sul proprio profilo sul sito internet: “l’associazione che raccoglie gli imprenditori italiani della musica decisi a sostenere i diritti della produzione indipendente perché l’offerta musicale sia sempre più ricca e articolata e meno omologata alla logica delle multinazionali”197. PMI è nata nel 2005 ed associa oltre 130 tra le più importanti

imprese italiane sia grandi, medie che piccole198. L’Italia è un paese ricco d’arte ed

anche in ambito musicale non è da meno. PMI si impegna quindi a promuovere la creatività degli artisti italiani sia nel territorio che all’estero infatti PMI rappresenta l’Italia nel board IMPALA (Independent Music Company Association) e le etichette indipendenti italiane in CCI (Confindustria Cultura Italia)199. PMI vuole aiutare la

produzione musicale indipendente italiana ma il suo ruolo non riguarda solo la ricerca di risorse economiche e produttive necessarie a promuovere la creatività infatti, si impegna anche nel fornire tutte le informazioni di tipo legale ai soggetti del music business ovvero alle etichette discografiche che lavorano e producono in Italia200. Tra

196 Baldazzi, 2009 197 http://www.pmiitalia.org/index.php/pmi/profilo 198 http://www.italiacreativa.eu/associazioni/pmi/ 199 Ibid. 200http://www.pmiitalia.org/index.php/pmi/profilo

86 gli altri obiettivi importante ricordare il ruolo che svolge nel promuovere e sostenere l’utilizzo e lo sviluppo dei contenuti digitali in maniera legale, sia da parte dei consumatori che dalla parte degli operatori impegnandosi anche a difendere la proprietà intellettuale, anche a livello istituzionale, attraverso un’intensa attività di lotta alla pirateria. PMI inoltre, promuove iniziative per facilitare l’accesso a finanziamenti, mediante il riconoscimento dell’unicità e della diversità di Piccole e Medie imprese culturali impegnandosi anche nella razionalizzazione dell’IVA, per una riduzione dell’aliquota a favore delle attività che operano nell’ambito dell’industria culturale201.

Per far parte dell’associazione le etichette indipendenti devono avere dei requisiti da rispettare che sono indicati nello Statuto del PMI; l’ammissione è deliberata dal comitato direttivo a seguito della domanda dell’impresa interessata ad iscriversi. Un aspetto importante che si legge sempre nello Statuto è che per essere ammessi come associati gli imprenditori indipendenti non devono essere iscritti ad altre associazioni simili.

4.2.2 AudioCoop e MEI: il meeting degli indipendenti

Un’altra associazione di categoria è AudioCoop che ad oggi rappresenta circa il 5% del mercato discografico italiano202. È nata nel 2000 ed il principale obiettivo di

AudioCoop è far conoscere le realtà indipendenti italiane alle istituzioni e a tutti coloro che operano nel settore culturale e musicale. In base a quanto si legge dallo Statuto con ultima modifica del 9/10/2017 l’attività prevalente svolta dall’associazione è l’amministrazione e intermediazione dei diritti connessi al diritto d’autore. Avendo ottenuto l’autorizzazione a seguito della Liberalizzazione del Mercato dei Diritti Connessi e di Copia Privata avvenuta nel 2013, AudioCoop si occupa di fare pervenire ai propri associati i diritti di copia privata sulle produzioni ed i diritti connessi sulla diffusione gratuita di musica. La gestione di tali diritti è stata

201 http://www.italiacreativa.eu/associazioni/pmi/ 202 http://meiweb.it/audiocoop/presentazione/

87 affidata a società di collecting che hanno ottenuto il permesso dal Dipartimento Informazione ed Editoria della Presidenza del Consiglio203.

Fin da subito l’associazione è riuscita a far ottenere a tutti i suoi associati il riconoscimento alla ripartizione dei diritti connessi su copia privata ed anche dalla diffusione attraverso i canali radio e televisivi204.

Come PMI anche AudioCoop promuovere e diffonde l’operato degli associati sia in Italia che all’estero attraverso varie collaborazioni con Enti ed Istituzioni, al fine di curarne gli interessi ma anche e soprattutto valorizzarne l’importanza dal punto di vista culturale, artistico, economico, creativo, e sociale205. Essendo un’associazione

per indipendenti unisce le varie etichette discografiche ed i produttori senza far distinzione tra generi musicali, stili o dei metodi di creazione.

AudioCoop fa parte del MEI il meeting degli indipendenti, una manifestazione, che si svolge ogni anno a settembre nella città di Faenza e che raduna le principali produzioni discografiche indipendenti italiane. Il Meeting degli indipendenti opera da quasi 25 anni ed è considerato il punto di riferimento della musica indipendente ed emergente italiana206.

Giordano Sangiorgi presidente AudioCoop parla dei MEI come: “… un’avventura straordinaria, che non sarebbe riuscita se non avessimo avuto subito alcune persone che hanno collaborato con noi, credendo fortemente nel progetto… In cinque anni, dal 1997 al 2001 (l’anno della svolta con l’arrivo al Meeting delle Etichette Indipendenti del Ministro per i Beni Culturali Giovanna Melandri, di Franco Battiato e Manlio Sgalambro) riuscimmo ogni anno a far crescere esponenzialmente il Mei e il settore della musica indie. Infatti, passammo dal rappresentare il 3% del mercato a circa il 15%, da 30 espositori a 150, da 1500 presenze a circa 10 mila, da una dozzina di band dal vivo ad oltre cento… e tra l’altro abbiamo visto coi nostri occhi il boom e il successivo riposizionamento della musica su internet con tutti i suoi aspetti, la nascita dei siti informativi musicali e di tanti altri nuovi prodotti legati alla nuova

203 Ibid.

204 http://meiweb.it/audiocoop/presentazione/ 205 Ibid.

88 scena della musica italiana”207. Questa manifestazione rappresenta quindi il punto di

ritrovo per molti musicisti, band e artisti indipendenti, contribuendo alla loro promozione dagli esordi fino al raggiungimento del successo, attraverso un lavoro di affiancamento al lavoro delle etichette musicali indipendenti piccole e grandi che operano sul nostro territorio e che si muovono quotidianamente alla ricerca di nuove sonorità e figure artistiche. Il MEI è un luogo in cui dar spazio ai nuovi talenti, attraverso le varie manifestazioni in programma con la possibilità di offrire a ciascun artista il suo spazio espositivo, proporre una performance live, presentare i suoi dischi208.