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Gestione dei diritti d’autore e nuovi scenari

CAPITOLO 2: DIRITTO D’AUTORE

2.6 Gestione dei diritti d’autore e nuovi scenari

I diritti d’autore necessitano di essere gestiti da enti a ciò preposti chiamati società di

collecting. In Italia la più famosa è sicuramente la SIAE la quale permette a chi

volesse ad esempio diffondere musica all’interno di un locale, di ottenere una singola licenza; inoltre gestisce gran parte della musica esistente a livello mondiale.

Il sistema di gestione collettiva dei diritti d’autore è improntato su base territoriale. Ciò significa che all’interno di ogni singolo Stato estero esistono enti corrispondenti alla SIAE, che svolgono in linea generale le medesime funzioni. “In Germania esiste la GEMA, in Francia la SACEM, in Spagna la SGAE, negli Stati Uniti la ASCAP per un determinato repertorio e la SESAC per un altro. SIAE ha accordi di rappresentanza reciproca con altre 150 società di gestione collettiva all’estero”93.

SIAE è un ente pubblico economico a base associativa, preposto alla protezione e all'esercizio dell'intermediazione del diritto d'autore in Italia. Questo tipo di ente, pur essendo pubblico, non fa parte della pubblica amministrazione italiana, ma è comunque chiamato a soddisfare interessi della collettività94. “In quanto ente

pubblico, SIAE è soggetta alla supervisione della Presidenza del Consiglio, del Ministero per i beni e le attività culturali e del turismo e, infine, del Ministero dell’economia e delle finanze. Per base associativa si intende che gli editori ed autori che conferiscono mandato di gestione dei propri diritti possono loro stessi diventare associati SIAE e partecipare alla sua Assemblea”95.

Gli autori e gli editori che decidono di farsi rappresentare da SIAE, e quindi affidare la tutela delle proprie opere possono scegliere tra due tipi di rapporto: associato o mandato. “Agli associati è attribuito il diritto di candidarsi e di votare per l'elezione degli Organi Sociali della società, e quindi del Consiglio di Gestione e del Consiglio di Vigilanza; devono inoltre pagare un corrispettivo annuo, a differenza dei mandanti (che si possono iscrivere alle Sezioni Musica, DOR e Lirica, Cinema e Olaf, come

93 M.Bacci 2017

94 https://it.wikipedia.org/wiki/Societ%C3%A0_Italiana_degli_Autori_ed_Editori 95 M.Bacci 2017

50 chiunque altro) che devono rinnovare la tutela delle proprie opere ogni quattro anni”96.

In base all’art. 180 L.A alla SIAE spetta: “L'attività di intermediario, comunque attuata, sotto ogni forma diretta o indiretta di intervento, mediazione, mandato, rappresentanza ed anche di cessione per l'esercizio dei diritti di rappresentazione, di esecuzione, di recitazione, di radiodiffusione ivi compresa la comunicazione al pubblico via satellite e di riproduzione meccanica e cinematografica di opere tutelate”.

“L’intermediazione nel diritto di comunicazione al pubblico comprende ogni modalità di diffusione a distanza di un’opera, comprese la radio, la televisione, la trasmissione via cavo o tramite internet. Ciò significa che ogni canale televisivo o radio, Spotify, iMusic ecc. hanno bisogno di ottenere una licenza da SIAE per trasmettere musica facente parte del suo repertorio”.97

Il Parlamento europeo nel febbraio 2014 ha approvato la Direttiva Barnier cosidetta per il suo promotore Michel Barnier, commissario Ue al mercato interno. Questa direttiva regolamenta il diritto d'autore sottolineando che i creativi possono affidare la tutela dei propri diritti alla società di collecting che preferiscono all'interno dell'Unione europea mirando all'introduzione di sistemi di licenza su base multi- territoriale98. La direttiva UE 2014/26, conosciuta come “Direttiva Barnier”, ha

imposto agli Stati Membri di modificare il regime di esclusiva delle collecting

societies. In base ad essa:

• gli autori, indipendentemente dal loro Stato di appartenenza, possono conferire il mandato a gestire i propri diritti d’autore a qualsiasi società di gestione collettiva per i territori di loro scelta;

• gli organismi di gestione collettiva devono poter concedere licenze multi- territoriali per i diritti su opere musicali online.

96 https://it.wikipedia.org/wiki/Società_Italiana_degli_Autori_ed_Editori 97 M.Bacci 2017

51 Grazie alla Direttiva Barnier è possibile per un autore italiano conferire mandato, anziché a SIAE, ad una società collettiva straniera ed incaricarla di gestire i propri diritti anche in Italia. La situazione però non sembra essere cambiata di molto, poiché sulla base degli accordi di rappresentanza sopra menzionati, spesso sarà comunque SIAE a rappresentare la società collettiva estera nella gestione dei diritti in Italia99.

Con il decreto legislativo n. 35 del 15/03/2017 è stata recepita in Italia la Direttiva Barnier. Tuttavia, con esso il Governo non ha ancora messo fine al monopolio SIAE. Soltanto con il decreto fiscale del recente autunno 2017, dinanzi alla minaccia di un procedimento sanzionatorio da parte della Commissione Europea, il Governo ha finalmente modificato l’art. 180 L.A inserendo la possibilità di scelta oltre che alla SIAE anche: “…agli altri organismi di gestione collettiva di cui al decreto legislativo

15 marzo 2017, n. 35”.

Con questo sembra che il monopolio SIAE almeno in teoria sia terminato. Nella realtà però ancora la strada è lunga in quanto, possono essere considerate come società di gestione collettiva soltanto gli organismi su base associativa e senza scopo di lucro. Ciò significa che società private concorrenti di SIAE come ad esempio la famosa Soundreef non possono ancora ricevere mandati di gestione in Italia. Le società di gestione collettiva che ad oggi rispettano i suddetti requisiti sono di fatto quelle che hanno con SIAE degli accordi di rappresentanza.100

Per quanto riguarda i diritti connessi dei produttori di fonogrammi e di interpreti ed esecutori, non sono gestiti in via esclusiva da SIAE, ma la gestione di questi diritti avviene mediante società collettive in regime di concorrenza101.

99 M.Bacci 2017

100 Ibid.

101 La società di collecting in assoluto più importante per quanto riguarda la tutela dei diritti degli interpreti ed esecutori, è il Nuovo IMAIE (Istituto Mutualistico per la tutela di Artisti Interpreti ed Esecutori). Mentre Le società di gestione collettiva più importanti dei produttori di fonogrammi sono invece SCF e AFI (Società Consortile Fonografici e Associazione Fonografici Italiani)

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