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L’attività degli OdC

gli operatori che producono, preparano, commercializ- zano, importano prodotti agricoli o derrate alimentari con metodo biologico devono assoggettarsi al sistema di controllo da parte degli Odc autorizzati dal MIpaaF, secondo le disposizioni contenute nei regolamenti (ue) n. 834/07 e 889/08 e nel d.lgs. 220/95.

L’assoggettamento di un’azienda al sistema di controllo avviene mediante la “Notifica attività con metodo biolo- gico” diretta all’Odc e agli uffici regionali competenti o, nel caso di aziende di importazione, al MIpaaF. Quando l’organismo di controllo riceve la notifica, attiva la proce- dura per la valutazione dell’operatore al fine di stabilirne l’idoneità a produrre con metodo biologico. Le aziende ritenute idonee vengono inserite nel sistema di control- lo dell’organismo (attività di certificazione) e su di esse viene esercitata l’attività di sorveglianza, che si articola in visite ispettive, nell’esame e gestione della documen- tazione aziendale e nel prelievo di campioni e analisi sui prodotti per la verifica dell’assenza di residui di sostanze non ammesse.

gli Odc devono comunicare annualmente alle autori- tà competenti (MIpaaF, Regioni e province autonome) quanto segue:

- entro il 31 gennaio l’elenco degli operatori controllati al 31 dicembre dell’anno precedente;

- entro il 31 marzo la relazione sulle attività di controllo svolte nell’anno precedente;

- entro il 31 marzo gli elenchi degli operatori idonei al 31 dicembre dell’anno precedente;

- entro il 30 novembre il piano annuale di controllo per l’anno successivo, che riporta il numero di operatori previsti, la frequenza e la tipologia di visita ispettiva (annunciata, mirata o non annunciata) e il numero di campioni da prelevare;

gli Odc, inoltre, devono comunicare alle autorità com- petenti le eventuali non conformità rilevate a carico de- gli operatori e i relativi provvedimenti adottati e devono trasmettere al MIpaaF la documentazione di sistema qualora abbia subito modifiche, al fine dell’approvazio- ne. Se il MIpaaF non esprime alcun parere entro trenta giorni dalla trasmissione, la documentazione si intende approvata.

Le non conformità rilevate a carico degli operatori si di- stinguono in irregolarità o infrazioni. Le irregolarità con- sistono nel mancato rispetto degli aspetti formali della documentazione prevista dalla normativa in materia di agricoltura biologica, nonché nella mancata applicazio- ne di alcune disposizioni della normativa specifica che non comportino effetti prolungati o manifesti tali da compromettere l’affidabilità dell’operatore. Le infrazio- ni, invece, consistono in inadempienze manifeste degli obblighi prescritti dalla normativa che implicano effetti tali da compromettere l’affidabilità dell’operatore o la conformità del prodotto.

In seguito all’accertamento delle non conformità, gli or- ganismi di controllo adottano dei provvedimenti a cari- co dell’operatore, provvedendo a darne comunicazione all’autorità pubblica di vigilanza. tali provvedimenti, di seguito indicati, sono previsti nella documentazione di sistema approvata dal MIpaaF:

- richiamo e diffida. Invito rivolto all’operatore di risol- vere la non conformità rilevata;

- soppressione delle indicazioni biologiche (per lotto o partita di prodotto). Divieto per l’operatore di riportare nelle etichette e nella documentazione le indicazioni relative al metodo dell’agricoltura biologica in relazio- ne alla partita o all’intera produzione;

- sospensione della certificazione. Ritiro temporaneo della certificazione di conformità al metodo dell’agri- coltura biologica;

- esclusione dell’operatore dal sistema di controllo. Dall’analisi dei dati forniti dagli Odc emerge che, nel 2011, a fronte di 49.272 operatori sono state effettuate 63.585 visite di controllo, di cui circa il 10% non annuncia- te; inoltre, sono stati prelevati 5.222 campioni per essere

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analizzati. Sono state rilevate 13.207 non conformità ai requisiti previsti dai regolamenti comunitari e dalle nor- me nazionali, di cui 11.562 irregolarità e 1.645 infrazioni. Questo ha comportato l’applicazione di 1.245 provvedi- menti e penalità a carico delle produzioni e 540 provve- dimenti a carico degli operatori, di cui 254 sospensioni e 286 esclusioni. tali dati, peraltro in linea con quelli registrati nell’anno precedente, evidenziano un lieve in- cremento del numero dei provvedimenti emessi da parte degli organismi di controllo nei confronti degli operatori. Nel 2012, i dati registrati non differiscono in modo rile- vante da quelli del 2011 poiché, a fronte di 48.831 ope- ratori, sono state effettuate 56.660 visite di controllo e prelevati 5.413 campioni per essere analizzati. gli Odc hanno rilevato 14.439 non conformità, di cui 12.515 ir- regolarità e 1.924 infrazioni, con la conseguente appli- cazione di 1.405 provvedimenti e penalità a carico delle produzioni e 520 provvedimenti a carico degli operatori. I provvedimenti adottati sulla produzione hanno riguar-

dato: l’eliminazione dell’indicazione relativa al metodo da agricoltura biologica dal prodotto risultato irregolare; gli inadempimenti relativi alla corretta tenuta della do- cumentazione come, ad esempio, il mancato aggiorna- mento o compilazione dei registri aziendali o il mancato invio all’organismo di controllo della “variazione notifica attività con metodo biologico” a seguito di modifica dei dati del legale rappresentante; la presenza, nei campio- ni analizzati, di sostanze non ammesse.

I provvedimenti adottati a carico dell’operatore (sospen- sione o esclusione) sono dovuti, nella maggior parte dei casi, a inadempienze documentali (es. mancata esibi- zione al personale ispettivo dei registri aziendali, della documentazione fiscale, di certificati di conformità), al mancato pagamento delle spese di controllo e certifica- zione, al mancato rispetto dei provvedimenti di diffida e di soppressione, nonché all’impiego di mezzi tecnici (es. principi attivi) non consentiti, con effetti sulla certifica- zione dei prodotti.

13. Il settore lattiero-caseario

Il presente capitolo è dedicato all’analisi del comparto lattiero-caseario biologico, con particolare attenzione agli stadi della produzione agricola e della trasformazione del latte biologico. Data la carente disponibilità di informa- zioni specifiche sia dalle fonti ufficiali che in letteratura, lo studio è centrato su due indagini campionarie, effet- tuate mediante questionario strutturato, su entrambi gli stadi: si tratta di campioni non probabilistici, ma che con- sentono comunque di mettere in luce alcune delle princi- pali caratteristiche del comparto e le tendenze evolutive in atto. I risultati delle indagini presentati di seguito sono poi integrati dalla presentazione di due casi specifici, uno relativo a una filiera integrata e l’altro a un importante gruppo di distribuzione all’ingrosso specializzato.

Il contesto e la presentazione dell’analisi cam-