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Bibliografia

Nel documento UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PARMA (pagine 193-200)

CAP.VIIIL CONCORSO DI REATI

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Sul fronte della pornografia dura, chi esegue le riprese è duplicemente punito in base al 197 cpv. 3 e al 187, in quanto le due norme proteggono beni giuridici distinti, mentre è configurabile un concorso ideale tra 197 cpv. 3 e 197 cpv. 1102.

184

plädoyer, 1/1989, p. 64; ANNE-MARIE BARONE,Violences conjugales et sexuelle, in plädoyer, 2/1990, p. 51; CORNELIA KRANIK, Rechtliche Aspekte zum Therapiemissbrauch, plädoyer, 6/1992, p. 36; URS BRODER, Delikte gegen die Familie ins besondere Vernachlässigung von Unterhaltspflichten, in ZStrR, 19/ 1992, p. 290;

MARC SPESCHA, Über das Sittlichkeitsgefühl des normal empfindenden Bürgers, in plädoyer, 1/1992, p. 28, JEANNE BUBOIS, Das Opferhilfegesetz (OHG): endlich haben Opfer einer Straftat gegen Leib und Leben mehr Rechte. Was bringt das OHG Frauen, deren sexuelle Integrität verletzt wurde?, in AJP, 2/1993, p. 1395; URSULA CASSANI, Les représentation illicites du sexe et de la violence, in ZStrR, 111/1993, p.

428; PHILIPP MAIER, Das Tatbestandsmerkal des unterpsychischen-durk-setzen im schweizerischen Strafgesetzbuch, in ZStrR, 117/1999, p. 402; PHILIPPE WEISSENBERGER, Wann sind Fotos nakter Kinder pornographisch?, in ZBJV, 138/2002, p. 356; STEFANIA SUTER-ZÜRCHER, Die Strafbarkeit der sexuellen Handlungen mit Kindern nach art. 187 StGB, Schulthess, Zurigo 2003; GIORGES FREY/ESTHER OMLIN, «Genesis»-Pornographie und Internet, in AJP, 11/2003, p.

1378.

HANS SCHULTZ, Die Revision des schweizerischen Sexualstrafrechts, SJZ, 78/1982, p. 245; FRANZ RIKLIN,Zur Reform des Sexualstrafrechts in der Schweiz, in recht, 1/1983, p. 53; MARTIN KILLIAS/MANFREND REHBINDER,«Sexualdelikt und Strafrechtsreform»: sind die Reformer irrational?, in ZBJV, 119/1983, p. 221;

GUNTHER ARZT,Sexualdelikte und Strafrechtsreform, in ZBJV, 119/1983, p. 1; JÖRG REHBERG, Das revidierte sexualstrafrecht AJP, 2/1993, p. 16; STEFAN TRECHSEL, Fragen zum neuen Sexualstrafecht, in ZBJV, 129/1993, p. 575; MARC FORSTER, Die Korrektur des strafrechtlichen Rechtsgüte-und Sanktionenkataloges im gesellschaftlichen Wandel, in ZSR, NF 114/1995, II, p. 1; PHILIPP MAIER, Umschreibung sexueller Verhaltensweisen im Strafrecht, in Ajp 11/1999; PHILIPPE WEISSENBERGER, Revisonentwurf zur harten Pornographie: in dubio contra libertate, in Zeitschrift des Bernischen Juristenvereins, 3/1999; CHRISTIAN SCHWARZENEGGER,Der räumliche Geltungsbereich des Strafrechts im Internet, in Schweizerische Zeitschrift für Strafrecht, Berna 2/2000;HANS WIPRÄCHTIGER,Das geltende Sexualstrafrecht – eine kritische Standortbestimmung, in ZStrR 3/2007; Id., Aktuelle Praxis des Bundesgerichts zum Sexualstrafrecht, ZStrR, 117/1999, p. 121.

BÄNZIGER/ANNEMARIE HUBSCHMID/JÜRG SOLLBERGER, Zur Revision des Allgemeinen Teils des Schweizerischen Strafrechts und zum neuen materiellen Jugendstrafrecht, Stämpfli, Berna 2006.

13.2 Studi e monografie sul titolo V

13.3 Opere sulla revisione del CPS

187

CAPITOLO VIII LE CAUSE DI GIUSTIFICAZIONE

SOMMARIO: 1. Cenni generali – 2. Cause di giustificazione legali e art. 187 CPS – 3.

Il consenso dell’avente diritto e art. 187 CPS – 4. Bibliografia

1. Cenni generali

a. Principi

Non tutte le azioni riconducibili a fattispecie penali sono per ciò solo illegittime. Le condotte tipiche rappresentano degli illeciti solo quando sono commesse in assenza di una causa di giustificazione. Le cause di giustificazione o scriminanti sono «particolari situazioni in presenza delle quali un fatto, che altrimenti sarebbe reato, tale non è perché la legge lo impone o lo consente»1. Esse descrivono i presupposti in presenza dei quali l’ordinamento penale approva un’azione che integra una fattispecie vietata dalla legge. Lo scopo è assicurare la protezione di un valore più alto rispetto al bene giuridico di volta in volta tutelato2.

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1 FERRANDO MANTOVANI, Diritto penale. Parte generale, Cedam, Padova 2007, p. 249. Cfr. inoltre GÜNTER STRATENWERTH, Schweizerisches Strafrecht. Allgemeiner Teil I, Stämpfli, Berna 2005, p. 205; JOSÉ HURTADO POZO, Droit penal. Partie General, Schulthess, Zurigo 2008, pp. 100 ss.;

MARTIN KILIAS/ANDRÉ KUHN/NATHALIE DONGOIS/MARCELO F.AEBI, Precis de droit penal general, Stämpfli, Zurigo 2008, pp. 107 ss

2 KURT SEELMANN, in MARCEL NIGGLI/HANS WIPRÄCHTIGER, Basler Kommentar. Strafrecht I, Helbing&Lichtehahn, Basilea 2007, Vor art. 14, § 2;

1.1 Definizione

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Per questo motivo l’applicazione di una scriminante presuppone sempre il rispetto del principio di proporzionalità: il bene giuridico danneggiato e l’entità del suo pregiudizio devono essere ragionevolmente proporzionali al valore che si persegue con la condotta. Ulteriore principio che viene in rilievo nell’applicazione delle cause di giustificazione è quello di sussidiarietà: l’attacco è tollerato solo nel caso in cui l’agente non possa tutelare l’interesse ritenuto più alto in altro modo3.

b. La riforma

La riforma del 2007 non ha apportato modifiche di rilievo alla disciplina delle scriminanti. Gli articoli 14, 15 e 17 riprendono le disposizioni degli articoli 32 ss. CPS vecchio conio. Il legislatore ha ancora una volta rinunciato a codificare le circostanze scriminanti extra-legali sviluppate dalla dottrina e dalla giurisprudenza (in particolare il consenso della vittima e la salvaguardia di interessi preponderanti). La decisione fu motivata evidenziando la scarsa determinatezza in ambito dottrinale circa la portata di tali circostanze. Secondo il legislatore una specifica disposizione legale sul punto sarebbe risultata eccessivamente generica, e quindi inutile o estremamente complicata da applicare nella prassi4.

L’art. 14 (atto permesso dalla legge) mantiene la norma precedentemente codificata nel vecchio art. 32 con qualche modifica di ordine formale. La proposta di eliminare l’art. 14, siccome ritenuto superfluo, fu respinta giacché si convenne che la sua previsione favorisce la certezza del diritto. Esso non menziona più i doveri d’ufficio e i doveri professionali i quali, secondo il parere unanime della dottrina, non costituiscono circostanze esimenti autonome5. La riforma ha inoltre

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FRANZ RIKLIN, Schweizerisches Strafrecht, Allgemeiner Teil I Verbrechenslehre, 3a ed., Schulthess, Zurigo-Basilea-Ginevra 2007, pp. 182 ss.

3 RIKLIN, AT I (2), p. 183.

4 FF 1999 1691.

5 BRIGITTE TAG/MAX HAURI, Die Revision des Strafgesetzbuches Allgemeiner Teil, Dike, Zurigo 2006, p. 32; THOMAS HANSJAKOB/HORST SCHMITT/JÜRG 1.2

Sussidiarietà e proporzione

1.3 La novella del 2007

1.4 Atto permesso dalla legge

CAP.VIIILE CAUSE DI GIUSTIFICAZIONE

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modificato il lessema «lecito» del vecchio art. 32 con il sintagma «non punibile». Il legislatore ritenne infatti la precedente formulazione scorretta, siccome foriera di confusione, nella misura in cui equipara due concetti ontologicamente diversi: mentre infatti un’azione lecita non è mai punibile, un’azione non punibile ben può risultare illecita6.

Una novità è rappresentata dalla previsione in due articoli differenti (art. 15 e art. 16) della legittima difesa esimente e della legittima difesa discolpante (Notwehrexzess)7. Tale intervento sottolinea la differenza che l’applicazione delle due disposizioni esplica nella prassi. Nell’ottica civilistica per esempio, qualora il soggetto si difenda lecitamente di massima non è tenuto a risarcire l’aggressore (art. 52 I CO). Sorgerà un’obbligazione di risarcimento danni invece qualora i limiti della difesa legittima siano travalicati8.

Anche lo stato di necessità discolpante e lo stato di necessità esimente, prima riuniti nell’art. 34, sono stati inseriti in due diverse disposizioni (art. 17 e art. 18)9. L’art. 17, relativo allo stato di necessità esimente, non riporta l’enumerazione esemplificativa dei beni la cui difesa può giustificare la sua applicazione, come invece disponeva il vecchio art. 34. Di quest’ultimo tuttavia la nuova norma riprende in forma sintetica i requisiti, che rimangono quindi invariati10.

Il nuovo art. 17 riunisce inoltre all’interno di un unico capoverso il numero 1 comma 1 e il numero 2 del vecchio art. 34, relativi alle

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SOLLBERGER, Kommentierte Textausgabe zum revidierten Strafgesetzbuch, 2.

Auflage, CCFW, Berna, Lucerna 2006, p. 12.

6 FF 1999 1671.

7 TAG/HAURI, Die Revision (5), pp. 32 ss. ; HANSJAKOB/SCHMITT/ SOLLBERGER, Kommentierte Textausgabe (5), p. 13 ; HURTADO POZO, Droit pénal (1), pp. 232 ss.

8 FF 1999 1691 s.

9 TAG/HAURI, Die Revision (5), p. 34 ; HANSJAKOB/SCHMITT/SOLLBERGER, Kommentierte Textausgabe (5), p. 14 ; HURTADO POZO, Droit pénal (1), pp.

244 ss.

10 FF 1999 1692; HANSJAKOB/SCHMITT/SOLLBERGER, Kommentierte Text-ausgabe (5), p. 15.

1.5 Legittima difesa

1.6

Stato di necessità

1.7

Nel documento UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PARMA (pagine 193-200)