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4. LE AZIENDE ALBERGHIERE

4.5. GLI STRUMENTI CONTABILI DELL’IMPRESA ALBERGHIERA

4.5.2. IL BILANCIO DI UN’IMPRESA ALBERGHIERA

Il bilancio, come già detto, è la rappresentazione sintetica degli aspetti economici, patrimoniali e finanziari della gestione al termine di un arco temporale prestabilito e fornisce la conoscenza del risultato economico attribuibile all’esercizio nonché le condizioni nelle quali si svolgerà la gestione futura. Il codice civile indica la struttura obbligatoria del bilancio, quindi, la nomenclatura delle voci contenute negli schemi di Stato Patrimoniale e Conto Economico è prescritta per legge, con alcune possibilità di adattamento previste a seconda della tipologia di attività esercitata. Lo Stato Patrimoniale mantiene la forma a sezioni contrapposte con il criterio di liquidità crescente per entrambe le sezioni. Importante è il raggruppamento delle voci in macroclassi, classi, voci e sottovoci. Di seguito sono indicate le varie voci dello Stato patrimoniale nell’ottica dell’impresa alberghiera:

“Crediti verso soci per versamenti ancora dovuti” – La prima macroclasse della

sezione dell’attivo riservata ai versamenti dei soci ancora da eseguire, non presenta particolari da segnalare per le imprese alberghiere;

“Immobilizzazioni immateriali” – I fattori produttivi caratterizzati dall’elemento

dell’intangibilità costituiscono uno dei più rilevanti problemi valutativi per la difficile individuazione degli elementi e la loro valutazione alla luce dell’utilità futura che possa stimarsi.

“Immobilizzazioni materiali” – L’attività alberghiera necessita di notevoli

investimenti, per cui questa classe riveste un significato considerevole. Fanno parte di questa classe i terreni e i fabbricati strumentali all’attività tipica dell’impresa alberghiera (edificio dell’albergo, piscine, campi da tennis, ecc.), gli impianti e i macchinari e le attrezzature industriali e commerciali.

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“Immobilizzazioni finanziarie” – Questa classe può assumere una ragguardevole

importanza nel caso in cui l’impresa alberghiera in esame sia legata ad un gruppo aziendale in termini di controllo o di collegamento.

“Crediti” – Se si considera che all’atto del pagamento del “conto” si conclude il

rapporto d’affari tra albergo e cliente, la voce dedicata ai crediti non assume, per l’impresa alberghiera, particolare rilevanza. In genere si riscontrano crediti verso agenzie di viaggio e verso le società che gestiscono le carte di credito.

“Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni” – Nelle imprese

alberghiere non si riscontrano di frequente bilanci che contengano voci simili.

“Magazzino” – il valore delle rimanenze è relativamente modesto, in quanto le

giacenze non comprendono ovviamente i prodotti finiti e la stessa combinazione produttiva non richiede un intenso impiego di investimenti a rapido ciclo di ritorno. Il magazzino, negli alberghi, presenta un turnover molto elevato, con minimi rischi di obsolescenza.

“Disponibilità liquide” – Depositi bancari, assegni e denaro contante si rilevano

nella disponibilità delle imprese alberghiere allo stesso modo delle altre imprese.

“Ratei e risconti” – La presenza di risconti attivi può essere dovuta alla

circostanza che l’edificio alberghiero sia acquisito in locazione e che il corrispettivo della stessa sia stato pagato in via anticipata, per l’anno o per più anni successivi.

“Patrimonio netto” – Tra le voci componenti il patrimonio possono essere di

qualche interesse le Riserve di rivalutazione, in quanto la procedura di rivalutazione di considera conveniente data la rilevante entità dei beni immobilizzati nelle imprese alberghiere.

“Fondi per rischi ed oneri” – Il legislatore impone che sotto questa macro classe

si accolgano accantonamenti volti a coprire i rischi per perdite o debiti di natura determinata, di esistenza certa o probabile, dei quali è ignoto il momento in cui si verificherà o la misura in termini quantitativi; tipico dell’impresa alberghiera è il Fondo per il trattamento di quiescenza previsto dal Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro per i dipendenti del settore alberghiero.

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Le macroclassi “Trattamento di fine rapporto”, “Debiti”, “Ratei e risconti” non forniscono argomenti di particolare tipicità per le imprese alberghiere.

“Conti d’ordine” – In calce allo Stato Patrimoniale delle imprese alberghiere i

conti d’ordine possono essere numerosi, sia per le garanzie prestate a favore di imprese legate da una forma di controllo o di collegamento.

Il Conto Economico prevede l’adozione della forma scalare che permette di giungere al risultato d’esercizio attraverso il confronto algebrico di risultati intermedi. Anche in questo caso verranno elencate le voci del Conto economico nell’ottica dell’impresa alberghiera:

“Valore della produzione” – Vanno inclusi i ricavi conseguiti dall’esercizio

dell’attività tipica dell’impresa alberghiera; si tratta dei ricavi da pernottamento e da servizio di ristorazione.

“Costi della produzione” – Nell’impresa alberghiera riguardano l’acquisto di

generi alimentari, bevande, combustibili, materiale di consumo e di pulizia, cancelleria, addobbi floreali e tutti gli altri beni necessari allo svolgimento della caratteristica attività alberghiera: in primis l’alloggio e la ristorazione, poi tutti gli altri.

“Proventi e oneri finanziari”, “Rettifiche di valore di attività finanziarie” – Per

l’impresa alberghiera non vi sono peculiarità rispetto alle altre tipologie d’imprese, in relazione a questa area.

“Proventi e oneri straordinari” – Le imprese alberghiere includono in quest’area

i costi registrati a causa dei furti di accessori, biancheria ed altre dotazioni a disposizione della clientela.

Per quanto concerne l’area del Conto economico riservata all’incidenza delle Imposte, l’impresa alberghiera non offre spunti di riflessione particolari, come per ciò che può dirsi della Nota Integrativa, il terzo elemento che compone il fascicolo di bilancio.

Nell’azienda alberghiera non vi sono problemi rilevanti per la compilazione del bilancio di esercizio, di quello redatto cioè per l’assegnazione del reddito al periodo amministrativo. Infatti, come già detto, l’attribuzione di valore alle rimanenze di magazzino, che nelle aziende industriali e commerciali presenta

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notevole rilevanza, nelle aziende alberghiere si riduce alla stima delle scorte, quasi mai quantitativamente rilevanti. Il problema più importante è quello della determinazione delle quote di ammortamento e deperimento da far gravare sul reddito di periodo, quale parte dei rilevanti costi sostenuti per i beni a fecondità ripetuta. È evidente che nel caso in cui l’attività dell’azienda alberghiera venisse esercitata in locali in affitto, anche il problema dell’ammortamento si riduce a dimensioni ridotte. Tuttavia ciò non significa che nelle aziende alberghiere la formazione del bilancio di esercizio sia quasi un semplice riepilogo di valori rilevati durante l’esercizio. La politica di bilancio è adottata anche in queste aziende con riferimento particolare al reddito da distribuire; ciò comporta una attenta considerazione dei criteri di valutazione da adottare, delle quote di ammortamento da far gravare sul reddito di periodo per costi già sostenuti, degli accantonamenti che consentono di anticipare componenti negative del reddito le cui uscite numerarie avverranno in futuro. Il tutto poi va considerato nella visione delle prospettive future al fine del conseguimento di un reddito almeno normale. Il problema dell’autofinanziamento è un altro elemento che condiziona la predisposizione del bilancio o meglio la quantificazione dell’utile monetariamente distribuibile ai soci o all’imprenditore.