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5. L’ESPERIENZA DEL CENTRO INTERNAZIONALE “RENAISSANCE TUSCANY IL

5.1. LA STORIA

Il Centro Internazionale Il Ciocco nasce a Castelvecchio Pascoli, in provincia di Lucca, nella Valle del Serchio, zona a nord della Toscana racchiusa tra le Alpi Apuane e l’Appennino Tosco-Emiliano. La Valle del Serchio e la Garfagnana fanno parte dei tesori naturali ed incontaminati “nascosti” nel cuore della Toscana, meta turistica ambita dai turisti di tutto il mondo. A Castelvecchio Pascoli, piccolissimo paese presente in questa splendida vallata, visse a lungo il famoso poeta italiano Giovanni Pascoli, che vi si stabilì con la sorella Maria nell’autunno del 1895 e vi rimase fino alla sua morte nel 1912. Nel 1903 il poeta pubblicò un bel poemetto dal titolo “Il Ciocco” che narrava: “Il babbo mise un

gran ciocco di quercia su la brace; i bicchieri avvinò; sparse il goccino avanzato; e mescé piano piano, perché non croccolasse, il vino”. La conoscenza

e la vicinanza paesana della famiglia Marcucci al grande poeta ispirò proprio il nome dell’attuale complesso alberghiero “Il Ciocco”, come simbolo della riunione familiare e dell’accoglienza del prossimo in un’intimità magica che si crea attorno al “ciocco di legno che arde nel caminetto”. Un nome importante e molto poetico che lascia intravedere e definisce molto bene le origini e i valori dell’azienda. Le origini del complesso risalgono al 1954, quando Guelfo Marcucci (scomparso qualche mese fa), fondatore e proprietario assieme alla propria famiglia dell’intera area che ospita la struttura, acquistò da un contadino una casa colonica ed il terreno circostante. Da amante della sua terra e del suo piccolo paese, pensò di utilizzare questa casa per invitare non solo gli amici di caccia, ma anche i propri dipendenti, i clienti, i fornitori delle altre aziende del Gruppo Marcucci, gruppo allora nascente, con interessi nel settore farmaceutico e televisivo. Dopo più di dieci anni, nel 1966, fu realizzato l’albergo e, con i primi clienti, prende avvio l’avventura imprenditoriale. Se all’inizio le dimensioni dell’albergo erano sufficienti a far fronte alle prime richieste, ben

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presto Guelfo Marcucci si rese conto che, con un’adeguata struttura, il Ciocco avrebbe potuto allargare la sua accoglienza, sia al turista nazionale che al turista straniero. Con questi intenti, nel 1971, fu edificato il Ciocco 1, una prima struttura con una capacità ricettiva di circa duecento posti letto e due grandi sale riunioni che permisero un primo sviluppo dell’attività congressuale. I successi ottenuti condussero la proprietà a realizzare nel 1976 una seconda struttura autonoma, il Ciocco 2 con una capacità di quattrocento posti letto e dotata di un grande auditorium da 750 posti, successivamente ampliato, che orienta in maniera definitiva l’azienda verso il business dei grandi meeting, orientamento questo che si svilupperà ulteriormente nel 2000 con la costruzione di un ulteriore centro congressi. Nello stesso anno, 1976, nacquero anche le residenze per le vacanze dei ragazzi, il Ciocco ragazzi. Parallelamente al processo di ampliamento delle strutture ricettive, per mantenere elevata la capacità competitiva, furono realizzate altre strutture complementari e attrezzature per lo sport, il fitness e lo svago: piscina, campi da calcio, maneggi, campi da basket e da volley e 5 campi da tennis nonché percorsi naturalistici per il trekking, la mountain bike e per le attività di enduro, fuoristrada e rally. Già alla fine degli anni ottanta la famiglia Marcucci, consapevole delle prospettive del mercato, attuò una serie di scelte con l’intento di entrare in competizione con le grandi organizzazioni internazionali. Così la capacità di posti letto fu ampliata ulteriormente con la costruzione di una nuova ala aggiuntiva alla struttura nonché di infrastrutture che migliorarono significativamente il livello qualitativo e quantitativo dell’offerta e la prestazione alberghiera. In particolare si è cercato di mantenere alto il livello di competitività nel comparto congressuale attraverso l’ampliamento della gamma delle strutture che ha portato alla realizzazione dell’Auditorium 2000, una sala congressi che ospita fino a mille persone, luogo ideale non solo per grandi meeting e convention, ma anche per spettacoli, concerti e sfilate di moda. La strategia perseguita dalla proprietà prima e dal management poi era quella di raggiungere una maggiore competitività che portasse il Ciocco a competere con realtà sempre più grandi: competitività basata nel binomio qualità-unicità dell’offerta. Naturalmente questo è stato fatto per

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gradini, cercando sempre di prendere decisioni ponderate e non affrettate, giustificate molto spesso dalle favorevoli prospettive future e dalle possibilità che il mercato offriva. Il processo di crescita dimensionale appena descritto può essere inserito nell’ambito di una strategia competitiva che vedeva in tale obiettivo un valido strumento per cercare di mantenere il grado di competitività. Questo anche perché l’esperienza maturata dal Centro negli anni ’70 ha spinto lo stesso a confrontarsi con realtà, molto spesso straniere, dimensionalmente più grandi e tali da rendere un ampliamento della struttura necessario. Oltre alla crescita dimensionale sono stati definiti, nel tempo, precisi rapporti di collaborazione con i tour operator determinanti nelle scelte dei turisti e per garantire all’azienda una maggiore visibilità sul mercato. Oltre ad incrementare i rapporti con operatori ed intermediari il Centro ha da sempre cercato un rapporto diretto con la propria clientela, sia per monitorare il mercato, sia per avere un contatto diretto con le aspettative della clientela medesima: a tale scopo ha istituito propri uffici di rappresentanza all’estero con l’importante obiettivo di promuovere direttamente il proprio prodotto. La storia de Il Ciocco è stata sin dall’inizio legata a due fattori ancora oggi fortemente presenti nella formula imprenditoriale dell’azienda: il territorio ed il legame con lo stesso; la famiglia Marcucci ed i legami della stessa con altri importanti aree di business che per Il Ciocco hanno rappresentato motivo di sviluppo e di crescita, oltre che potenziali aree di mercato. Se fino alla fine del secolo scorso l’esperienza de Il Ciocco è stata segnata da un progressivo ampliamento dimensionale e strutturale oggi e per il futuro la prosecuzione di questa esperienza deve essere legata all’innovazione di una formula che sappia garantire a tutta la struttura la competitività con attori nazionali ed internazionali sempre più dinamici e sempre più vicini alle diverse tipologie di domanda. Nel 2011 c’è stato l’accordo tra la famiglia Marcucci e la società americana Shaner che gestisce negli Stati Uniti le strutture ricettive con marchio Marriott, Hilton e Intercontinental. Questo accordo ha dato vita alla società Shaner Ciocco. L’obiettivo era quello di far divenire la struttura un albergo a 5 stelle in grado di richiamare un turismo

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internazionale d’eccellenza. Questo percorso ha portato la struttura dentro la catena Marriott con il prestigioso marchio di “Renaissance”.

5.2. IL CIOCCO: UN CENTRO TURISTICO INTERNAZIONALE A 4