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c) Sinalefe nel 5 piede: “effetto di scivolamento”

La sinalefe tra due termini trisillabici in quarta e quinta sede sembra suggerire un effetto di “scivolamento”, generalmente riferito al movimento di una nave lungo una costa. Un chiaro esempio è Aen. VI 2

et tandem Euboicis Cumarum adlabitur oris

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320 Si veda la sezione “Effetti stilistici del verso ipermetro”, pp. 168 ss. 321 Si veda la sezione sul rejet di forma verbale, pp. 50 ss.

che è riproposto con leggere variazioni – è un ennesimo esempio di self-echo- in

Aen. III 131

et tandem antiquis Curetum adlabimur oris

Una medesima struttura (gen. plural.,+ adlabimur oris) è impiegata da Virgilio anche in Aen. III 569

ignarique uiae Cyclopum adlabimur oris

Un’ulteriore conferma di questo uso stilistico è rintracciabile in altri casi in cui non è impiegato adlabor, ma un verbo di significato affine. È così in un caso tratto ancora dal terzo libro, Aen. III 291

protinus aërias Phaeacum abscondimus arces

L’immagine è la medesima (il passaggio della nave di Enea lungo la costa) ed è sintomaticamente associata al medesimo ordo verborum (ancora un genitivo plurale di specificazione, verbo di movimento e specificazione spaziale). Si segnala ancora Aen. VIII 492

Ille inter caedem Rutulorum elapsus in agros

dove il movimento non avviene per mare, ma è ancora presente un’idea di scivolamento (elapsus). Leggermente differente (il soggetto è il mare) è, invece, il caso di Aen. X 290 ss.

…Speculatus litora Tharcon, qua uada non spirat nec fracta remurmurat unda sed mare inoffensum crescenti adlabitur aestu

particolarmente interessante per l’evidente effetto stilistico. Qui, infatti, lo scivolamento dei tranquilli flutti marini (mare inoffensum) del verso 292 è reso mediante una sequenza di sei parole e due sinalefi in contrapposizione al verso precedente che suggerisce l’idea della spezzatura dei flutti nella semantica (fracta

remurmurat unda) e nella sequenza di otto parole non legate da alcuna sinalefe.322

A III d) Violenza

L’elusione di una cesura principale per mezzo della sinalefe comporta, come si è più volte osservato, uno scarto ritmico significativo particolarmente adatto alla semantica di verbi esprimenti azione istantanea o violenta.323 Un chiaro esempio può essere Aen. IX 52

en’ ait et iaculum attorquens emittit in auras

dove la violenza dell’azione, chiaramente esplicitata dalla semantica del nesso

iaculum attorquens, è potenziata dalla sinalefe, che, eludendo la pentemimera,

conferisce un ritmo particolare al verso. In tutti i casi che esamineremo l’elusione della cesura comporta lo spostamento dell’ictus dalla sillaba finale del primo termine a quella iniziale (sempre chiusa) della forma verbale, che, costituita generalmente da tre o più sillabe, è messa in rilievo da una doppia ictazione. Per comprendere a fondo l’effetto stilistico di questo ordo verborum basterà riscrivere il verso senza sinalefe:

* en” ait et iaculum torquens emittit in auras

Altri casi notevoli di elusione della pentemimera sono: Aen. II 224

taurus et incertam excussit ceruice securim

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322 Cfr. Aen. X 269 respiciunt totumque adlabi classibus aequor dove la sinalefe, qui a ponte della

cesura pentemimera, suggerisce ancora una bella immagine: il mare che scivola insieme alle navi. Sull’efficace enallege di questo verso cfr. Conte 20072, p. 54.

dove la sinalefe sottolinea il movimento violento del toro, che si scrolla di dosso la scure (si noti anche qui il verbo con doppia ictazione: l’ictus scivola dalla fine del primo lessema per arrestarsi bruscamente nella sillaba chiusa del successivo); 324

e Aen. X 747

Caedicus Alcathoum obtruncat, Sacrator Hydaspen

dove l’espressività è data anche dalla giustapposizione dei nomi dei guerrieri.325 L’effetto stilistico è rilevante anche quando è elusa la tritemimera, come appare evidente in Aen. IX 325

Rhamnetem adgreditur, qui forte tapetibus...;

costruito ancora con il nome di un guerriero in accusativo e il verbo indicante azione violenta; e Aen. V 456 s.

Daren ardens agit aequore toto nunc dextra ingeminans ictus, nunc ille sinistra.;

dove la sinalefe conferisce un ritmo dattilico alla forma verbale, sottolineandone il dinamismo: Darete incalza l’avversario con una serie ripetuta di colpi. È interessante accostare a questo caso Aen. XI 556 s.

quam dextra ingenti librans ita ad aethera fatur

dove il ritmo spondiaco del nesso in sinalefe dextra ingenti sottolinea, più che la violenza, un’idea di sforzo.326

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324 Un’interpretazione in chiave stilistica di questa sinalefe è proposta Austin 1964, ad loc. («the

jerky rhythm is good. The elision in incertam suggests the emptiness of the blow as it misses its mark») e da Horsfall 2008, ad loc. «the synaloepha at caesura clearly enough conveys the axe jerked out of the neck».

325 Per il valore stilistico dellae giustapposizioni cfr. la sez. “Ordine delle parole e senso”. 326 Va segnalata anche la sinalefe di ita, unico caso in Virgilio. Cfr. Horsfall 2003, ad loc.

Un altro caso particolarmente interessante per la sintomatica convergenza di effetti stilistici è Aen. III 55 ss.

fas omne abrumpit: Polydorum obtruncat, et auro

ui potitur. quid non mortalia pectora cogis,

auri sacra fames

dove la sinalefe, il suggestivo rejet (ui potitur) e l’effetto di staccato contribuiscono a sottolineare l’idea della violenza.327 Il successivo epifonema è infine sintomatico del pathos dell’intero passo.328

Anche l’elusione della eftemimera può essere stilisticamente rilevante, come nel caso di Aen. VIII 704

Actius haec cernens arcum intendebat Apollo desuper

dove accanto alla sinalefe, che sottolinea lo sforzo e la lentezza nel tendere l’arco (si noti il ritmo spondiaco), è notevole la convergenza di una struttura chiusa, come l’elegante iperbato allitterante e a cornice del verso Actius ... Apollo, e dell’inaspettato ed efficace rejet (desuper), il cui ritmo dattilico è in evidente contrasto con gli spondei del verso precedente.329

La convergenza di sinalefe ad elusione di eftemimera e ritmo spondiaco ha ancora un valore stilistico, in contesti simili, come Aen. IX 590

tum primum bello celerem intendisse sagittam

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327 Per l’effetto di staccato cfr. Williams 1962, ad loc.: «notice the staccato effect of the phrases

which conclude the narrative about Polymestor, with three main verbs in nine words, and marked mid-line sense pauses». La rilevanza stilistica del passo è ben evidenziata da Horsfall 2006, ad

loc., che a proposito di abrumpit, osserva: «very strongly put, with word choice reinforced by

spondaic rhythm, enjambed monosyll., omne in synaloepha».

328 Per un simile epifonema si veda Aen. IV 412 improbe Amor, quid non mortalia pectora cogis! 329 L’effetto stilistico del passo è ben evidenziato da Eden 1975, ad loc., che, a proposito di desuper osserva: «an excellent example of the force of a first-foot dactylic word with a heavy

pause after it, in the middle of a passage of descriptive verse of a high order. One need not to be fanciful to feel in 704, predominantly spondaic and encumbered with elision (arc(um) intendebat), the slow and deliberate drawing of the bow; the arrow is let fly with sudden speed (conveyed by the stopped dactylic form, not by the meaning of desuper)».

dove è rilevante anche la giustapposizione primum bello che sottolinea l’inesperienza di Iulo (“allora per la priva volta in guerra”);330 e in Aen. IX 534

perque cauas densi tela intorquere fenestras

Sottolinea, invece, la violenza e la rapidità dell’azione la sinalefe di erumpo nel caso suggestivo di Aen. XI 879

qui cursu portas primi inrupere patentis

Mi sembra ancora utile mostrare come lo stesso verso, riscritto senza sinalefe, apparirebbe privo di questo marcato dinamismo:

* Qui cursu portas primi rupere patentis

Un’idea di violenza (anche in senso figurato) mi sembra si possa rintracciare, infine, anche nei seguenti casi:

Aen. X 92 me duce Dardanius Spartam expugnauit adulter Aen. X 389 Anchemolum, thalamos ausum incestare nouercae

A III e Sforzo

Quando la sinalefe elude una cesura principale e converge con il ritmo spondiaco di un verso può sottolineare suggestivamente l’idea di sforzo espressa dalla semantica del verso: la lettura lenta e “affannosa” riflette la fatica e l’affanno di un personaggio. Un esempio emblematico per la sintomatica convergenza di effetti stilistici è Aen. III 37 s.

tertia sed postquam maiore hastilia nisu

adgredior genibusque aduersae obluctor harenae

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Il ritmo spondiaco del primo verso sottolinea l’idea di sforzo espressa dal nesso

maiore hastilia nisu (notevole la sinalefe in maiore hastilia), mentre la

collocazione in rejet del verbo dattilico adgredior ne rinforza l’idea di violenza. Il resto del verso, caratterizzato da un ritmo spondiaco e dalla doppia sinalefe, suggerisce lo sforzo di Enea per puntellarsi nella sabbia.331 Altri casi notevoli di convergenza di sinalefe e ritmo spondiaco sono: Aen. VI 358

paulatim adnabam terrae; iam tuta tenebam

(Palinuro nuota affannosamente verso la spiaggia);332 Aen. VIII 446 s. uulnificusque chalybs uasta fornace liquescit

ingentem clipeum informant, unum omnia contra

(i Ciclopi forgiano, con sforzo e violenza, lo straordinario scudo di Enea, che dovrà resistere a tutti i colpi, come sottolineato dalla giustapposizione unum omnia);333 e ancora in Aen. IV 397

tum uero Teucri incumbunt et litore celsas deducunt toto nauis ...

Particolaremente efficaci i casi di doppia sinalefe come in georg. I 318 ss.

omnia uentorum concurrere proelia uidi quae grauidam late segetem ab radicibus imis sublimem expulsam eruerent

e in Aen. XII 720 s. !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

331 Cfr. Williams 1962, ad loc. «The line is given some added emphasis by the elision at the

caesura in both third and fourth foot».

332 Cfr. Austin 1977, ad loc.: «his painful progress is marked by the spondees, with strong clash of

ictus and speech-accent». Cfr. Soubiran 1966, p. 620.

333 Su questo tipo di giustapposizione che mette in rilievo l’idea dell’“uno contro tutti”, si veda la

illi inter sese multa ui uulnera miscent cornuaque obnixi infigunt et sanguine largo

dove il marcato ritmo spondiaco e del verso 720 sottolinea lo sforzo,334 mentre la doppia sinalefe al verso successivo mette in rilievo la semantica del verbo e del participio . A questo caso si può accostare Aen. XI 613

conixi incurrunt hastis primique ruinam

dove la sinalefe sottolinea ancora il sema dello sforzo proprio di nitor e conferisce dinamismo alla forma verbale incurrunt.