• Non ci sono risultati.

III A 1 Causa-effetto in processi di tipo fisico

D III A Consequenzialità immediata

D) III A 1 Causa-effetto in processi di tipo fisico

La ripartenza sintattica collocata dopo il rejet, strettamente legata ad esso da un punto di vista ritmico-semantico, puo sottolineare un’idea di immediata consequenzialità, di opposizione (nel modulo tipico dell’asyndeton oppositivum), chiarire quanto espresso precedentemente (asyndeton explicativum), aggiungere una descrizione o un commento.

Per indicare tale figura adotteremo d’ora in avanti la definizione generica di après-rejet, distinguendola dal fenomeno affine, ma più circoscritto del contre- rejet, che, come abbiamo già specificato, è la ripartenza sintattica in prossimità della fine del verso.

Anche per l’après-rejet, come per il rejet, si procederà ad analizzare i vari casi in base alla semantica dei termini e ai diversi effetti che la figura sembra suggerire.

D III A Consequenzialità immediata

Questa prima categoria è costituita da una nutrita serie di casi in cui l’après- rejet sembra conferire alla ripartenza sintattica un marcato dinamismo, particolarmente adatto ad esprimere un’idea di immediata consequenzialità, che può assumere, come vedremo, varie sfumature.

D) III A 1 Causa-effetto in processi di tipo fisico

Inizieremo la nostra trattazione dai casi forse più evidenti, nei quali vengono descritti due momenti di un processo di tipo fisico legati da un chiaro rapporto di causa-effetto. Un caso paradigmatico è Aen. II 52

sic fatus ualidis ingentem uiribus hastam in latus inque feri curuam compagibus aluum

insonuere cauae gemitumque dedere cauernae

dove il rejet sottolinea suggestivamente il valore momentaneo del lancio, mentre l’après-rejet, amplificato in un tricolon, ne indica il conseguente effetto. In primo luogo si dovrà osservare un elemento che costituisce una costante della figura: il cambio di soggetto. Tale procedimento, qui come altrove, è ottenuto mediante la ripresa da parte di un pronome al nominativo (illa) del sostantivo che figura al caso accusativo nel periodo precedente (hastam).215 Particolarmente ad effetto è inoltre la giustapposizione delle forme verbali (contorsit-stetit), che, registrando un’inversione di ritmo (da discendente nel primo verbo ad ascendente nel secondo verbo), contribuisce notevolmente ad accrescere il dinamismo del passo.216

Questo paradigma non costituisce chiaramente uno schema fisso, ma risulta variamente declinato dal poeta con effetti stilistici differenti. L'idea di immediata e quasi elementare consequenzialità nel processo di lancio-volo di un giavellotto sembra, ad esempio, cristallizzarsi in una schema leggermente differente: verbo indicante lancio in rejet – pronome o nome indicante l'oggetto lanciato in prima posizione dell’après-rejet (non si realizza qui la giustapposzione verbale). Un caso emblematico è Aen. IX 411

dixerat et toto conixus corpore ferrum

conicit: hasta uolans noctis diuerberat umbras

dove il rejet verbale di conicit, che dice la violenza del lancio (come abbiamo già visto nel capitolo precedente), è immediatamente seguito dal cambio di soggetto per mezzo di una ripresa sinonimica (ferrum, hasta). Il dinamismo dell’alternanza di rejet e après-rejet va ad aggiungersi, in una sintomatica convergenza di effetti stilistici, all’efficace alternanza del ritmo spondaico del primo verso, che esprime

!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

215 Il movimento sintattico è modellato sull’omerico! oé de@, (hé de@) che ha appunto l’effetto di

esprimere «a swift change of subject» (cfr. Harrison 1991, ad Aen. X 195).! Sul rapporto tra strutture omeriche e riprese virgiliane si veda Conte 20072, pp. 160 ss.

216 Cfr. Conte 1974, ad Lucan. VI 179: «l’effetto è reso particolarmente sensibile dal mutamento di

ritmo che tien dietro alla cesura del secondo longum (da un ritmo discendente – il verbo all’inizio del verso è in generale costituito da un coriambo o da un molosso- si passa ad un ritmo ascendente)».

lo sforzo del lancio (toto conixus corpore ferrum), e di quello dattilico del primo emistichio del verso seguente, che indica appunto il volo del giavellotto.

All'esempio appena discusso si può accostare Aen. X 335

tum magnam corripit hastam et iacit: illa uolans clipei transuerberat aera

che, oltre per le evidenti analogie di tipo verbale (ferrum-hasta, conicit-et iacit, volans transuerberat-uolans diverberat), mi sembra essere un chiaro esempio di self-echo, anche per il medesimo effetto stilistico sortito dallo schema rejet.-a.r. Interessante è il confronto con Aen. X 783

tum pius Aeneas hastam iacit: illa per orbem aere cauum triplici, per linea terga tribusque transiit intextum tauris opus, imaque sedit inguine, sed uiris haut pertulit.

dove il medesimo schema iacit:illa è declinato nella forma del contre-rejet (la ripartenza sintattica illa per orbem è collocata dopo il quarto piede) che ha qui il differente effetto stilistico di mettere in rilievo l’idea della sospensione, invitando suggestivamente il lettore a seguire in una serie insistita di rejet il prolungato volo della lancia.217

L’immagine del lancio cui segue il volo del’arma può essere accostato al processo spinta-movimento, per il quale Virgilio ricorre spesso, non a caso, al medesimo schema in questione. Così in Aen. V 242

et pater ipse manu magna Portunus euntem

impulit: illa Noto citius uolucrique sagitta

ad terram fugit et portu se condidit alto

il verbo impulit, isolato in efficace rejet, dice la violenza della spinta, mentre l’après-rejet, che presenta anche qui il pronome in posizione incipitaria, descrive !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

con un suggestivo verso olodattilico la fuga della nave. Anche questa immagine viene ripresa in un chiaro caso di self-echo in Aen. X 247

dixerat et dextra discedens impulit altam haud ignara modi puppim: fugit illa per undas ocior et iaculo et uentos aequante sagitta inde aliae celerant cursus. stupet inscius ipse

che ci permette ancora di notare il differente effetto stilistico del contre-rejet (fugit illa...) rispetto all’après-rejet del passo precedente. Ancora rilevante è la presenza di un ulteriore après-rejet (stupet inscius ipse) che rientra nella categoria di reazione psicologica di cui ci occuperemo più avanti. Il medesimo schema spinta-movimento (associato ad un ulteriore après-rejet di reazione psicologica) è presente anche in Aen. VII 380 s.

ceu quondam torto uolitans sub uerbere turbo, quem pueri magno in gyro uacua atria circum intenti ludo exercent, ille actus habena curuatis fertur spatiis, stupet inscia supra impubesque manus mirata uolubile buxum

Una suggestione particolare è ottenuta mediante uno studiato ordo verborum in Aen. II 465

conuellimus altis sedibus impulimusque: ea lapsa repente ruinam cum sonitu trahit et Danaum super agmina late incidit.

Il lettore sente concluso il periodo nella forma verbale impulimus collocata in corrispondenza della pentemimera e della pausa sintattica. Ma qui è la sinalefe (impulimusque: ea) ad annullare la pausa metrico-sintattica, sottolineando e potenziando così il carattere di immediata consequenzialità dell’après-rejet. Il

movimento sintattico si conclude infine in un ulteriore rejet fortemente ad effetto, indicante, come abbiamo già visto nel precedente capitolo, la conclusiva e fragorosa caduta della torre (concidit). Si segnala ancora Aen. I 115

unam, quae Lycios fidumque uehebat Oronten, ipsius ante oculos ingens a uertice pontus

in puppim ferit: excutitur pronusque magister

uoluitur in caput

nel quale l’effetto stilistico è rinforzato dal sistema delle cesure: la tritemimera dopo puppim sottolinea il punto di impatto dell’onda, mentre i due verbi (i due momenti del processo colpo-caduta), pur appartenendo a proposizioni diverse, vengono percepiti come un blocco unico, accostati e isolati tra la tritemimera e l'eftemimera.

Ancora un processo spinta caduta è riscontrabile nel contre-rejet di Aen. XII 291

Messapus regem regisque insigne gerentem Thyrrenum Aulesten, auidus confundere foedus, aduerso proterret equo: ruit ille recedens

mentre l’idea di spinta è solo implicita, ma comunque presente infine in Aen. V 33

haec ubi dicta, petunt portus et uela secundi intendunt Zephyri; fertur cita gurgite classis

dove l’après-rejet indica il rapido movimento della nave in seguito al dispiegarsi delle vele al vento. Se a questo caso si accosta Aen. III 268

tendunt uela Noti; fugimus spumantibus undis

dove è ancora presente il rapporto di consequenzialità tra le due azioni appare, evidente come l’assenza dell’enjambement sembra togliere, almeno in parte, dinamismo al verso.

Un’immediata reazione di tipo fisico è ancora ravvisabile in Aen. V 662

pars spoliant aras, frondem ac uirgulta facesque coniciunt. furit immissis Volcanus habenis transtra per et remos et pictas abiete puppis

dove la giustapposizione verbale (coniciunt furit), con cambio di soggetto e di ritmo, sottolinea efficacemente l’immediatezza del divampare delle fiamme in seguito al lancio dei tizzoni ardenti. Il medesimo effetto è riscontrabile in Aen. XII 300

obuius ambustum torrem Corynaeus ab ara corripit et uenienti Ebyso plagamque ferenti occupat os flammis; olli ingens barba reluxit nidoremque ambusta dedit.218

mentre in Aen. XI 143

Arcades ad portas ruere et de more uetusto funereas rapuere faces: lucet uia longo ordine flammarum et late discriminat agros

il contre-rejet, con il verbo in posizione incipitaria in una sequenza di tre bisillabi, dice il propagarsi repentino della luce delle fiaccole lungo la strada.219

In una nutrita serie di casi l’après-rejet mette in rilievo una reazione di tipo acustico come l’effetto d’eco in Aen. IV 668

lamentis gemituque et femineo ululatu

tecta fremunt, resonat magnis plangoribus aether

!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

218 Sull’effetto stilistico dei due participi seguiti da verbo in rejet (uenienti…ferenti/ occupat) vedi

n. 388.

dove l’espressività del passo è evidente non solo nello iato fortemente onomatopeico femineo ululatu, ma anche nella giustapposizione verbale (fremunt, resonat), che sottolinea il propagarsi del suono dallo spazio chiuso della reggia a quello aperto del cielo (suggestiva struttura chiastica e la collocazione a cornice del verso dei termini spaziali tecta – aether che costituiscono i soggetti logici delle due proposizioni).220 A questo passo si può accostare, per similarità di immagini e di ordo uerborum, Aen. II 488

at domus interior gemitu miseroque tumultu miscetur penitusque cauae plangoribus aedes femineis ululant; ferit aurea sidera clamor

le strazianti urla delle donne turbano la tranquillità del cielo.221 Un simile effetto stilistico è rintracciabile anche in Aen. XII 607

tum cetera circum turba furit: resonant late plangoribus aedes

e ancora in Aen. VI 701

cum sese e pastu referent et longa canoros dant per colla modos, sonat amnis e Asia longe pulsa palus.

Rientrano in questa categoria anche Aen. VI 413

simul accipit alueo ingentem Aenean. gemuit sub pondere cumba

!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

220 Per strutture chiastiche con effetti di eco si veda anche la sezione “Sillaba ribattuta ed

espressività”, pp. 245 ss.

221 Cfr. Horsfall 2008, ad loc. nota «the contrast between the still, gleaming stars and the horrors

within the palace», rilevando anche il particolare ritmo conferito dalla parola dattilica in quarta sede («a curiously facile effect»), che qui a mio avviso sottolinea l’idea di tranquillità del cielo: turbati sono gli animi umani, tranquilla la volta del cielo.

dove l’après-rejet suggerisce che sotto il peso di Enea la barca, avvezza a trasportare essere incorporei, comincia inevitabilmente a stridere (l’aggettivo ingentem non è qui ozioso, ma ha la funzione di sottolineare la fisicità dell’eroe),222 e il caso analogo di Aen. VIII 451

alii uentosis follibus auras accipiunt redduntque, alii stridentia tingunt aera lacu: gemit impositis incudibus antrum

ancora con il verbo gemo in posizione incipitaria.