In questa sezione si propone una riflessione storica su alcuni simboli, istituti e pratiche politiche che possono essere riconosciuti come (alcuni tra) i canoni dell ordine coloniale e sulla loro importanza per la radicale trasformazione della società dell India centrale. Confini politici cartografati e interferenza negli internal affairs sono già stati inquadrati nel loro significato primario nella costruzione del potere coloniale in M lw , ma necessitano di una riflssione più approfondita. La questione delle pañc yat, ossia dei consigli del villaggio o della casta (j ti) che giudicavano su base consuetudinaria, invece, va collocata nella ricerca tipica di Malcolm e degli amministratori coloniali della sua generazione- di elementi di ordine nella società regionale pre-coloniale che potessero essere modificati e adattati al nuovo contesto politico, a segnare una continuità culturale che doveva attutire le novità del regime coloniale. Si trattò tuttavia di un progetto di ordine indigeno che sia detto subito- non ebbe alla fortuna e si arenò ben presto contro l opposizione dei riformatori più zelanti e il loro inveterato sospetto per le istituzioni locali.
La cartografia coloniale su cui si fondò in seguito la fissazione dei confini degli Stati principeschi era nata essenzialmente come cartografia militare per le campagne di conquista. La mappa di M lw che Malcolm allegò al suo Memoir ne è un tipico esempio. Il rilievo della regione era tracciato grossolanamente, e il tratto distintivo della topografia era dato dal reticolo dei fiumi e dei corsi d acqua: la mappa era infatti funzionale alle priorità logistiche di un corpo di spedizione militare, che nella stagione secca doveva trovare acqua per abbeverare i cavalli e i buoi dei carriaggi e durante i monsoni, se costretto a mettersi in marcia, doveva possibilmente evitare di guadare troppi torrenti. La mappa politica di M lw doveva basarsi sulla mappa della campagna militare: l aggiustamento territoriale tra i vari Stati principeschi veniva deciso unilateralmente da parte coloniale e tracciato sulla mappa. Il colore rosa dei territori sotto diretto controllo britannico circondava e si insinuava con enclaves nel territorio degli Stati principeschi. Il tracciato dettagliato dei confini da parte coloniale doveva basarsi fondamentalmente sui dati territoriali catastali per la riscossione dell imposta terriera e partecipava della lunga consuetudine amministrativa dell impero moghul e degli stati successori. Le mappe (nak ) su cui si basava la raccolta dell imposta terriera
erano né più né meno delle liste (tanto che il termine nak può essere tradotto tanto come mappa che come lista)24. Le mappe-liste prevedevano lunghi elenchi di punti di riferimento locali quali templi, moschee, tombe di santi musulmani, laghi, pozzi, strade, luoghi che avevano una qualche importanza nella storia locale, o connessi con una famiglia ancora esistente, o di cui si tramandava la memoria. Il reticolo di riferimenti locali ricomprendeva quindi una certa area, cui corrispondeva un certo importo dell imposta terriera ed eventualmente altri tributi. In buona misura, la microscala di queste mappe-liste corrispondeva alla percezione dello spazio di un uomo a piedi, o a cavallo, che avanzasse per quei luoghi volgendo il suo sguardo in varie direzioni e alternando di tanto in tanto un occhiata che abbracciasse l orizzonte. Soprattutto, il territorio del regno definito da questo procedimento ipoteticamente una somma di tante mappe-liste locali, in pratica mai ricompreso in una mappa-lista- era rappresentato attraverso le forme e gli importi della tassazione locale, non attraverso una rappresentazione grafica del territorio25. L aspetto più importante per il nostro ragionamento è il fatto che queste mappe non erano rappresentazioni simboliche dello spazio, ma delle piccole narrative focalizzate sul contesto locale e sulle sue specificità. In altri termini, non erano orientate secondo l idea di un confine politico che comprendesse un area politica omogenea e la dividesse da altri Stati similmente rappresentati. Quando gli ufficiali sotto il comando di Malcolm dovettero procedere alla fissazione dei confini politici degli Stati principeschi di M lw si basarono in buona parte sull aiuto e la consulenza di ufficiali locali incaricati della riscossione dell imposta terriera e degli altri tributi: i punti di riferimento fiscali dovevano essere trasformati, cristallizzati in crinali politici per distinguere due sovranità territoriali esclusive. La rappresentazione cartografica dell India centrale pacificata doveva essere un simbolo
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Per un ottimo esempio pubblicato di nak della cittadina di Da pur (nome indù di Mandsaur) nella parte settentrionale di M lw , si veda R wat M. S. (a cura di), S t ma me sa g h t M lw Itih s ke
F rs K az-Patrõ k Vivarn tmak S c -Patr [Catalogo descrittivo dei documenti persiani sulla storia di
M lw raccolti a S t ma ], r Na n gar odh Sañsth n, S t ma , 2000, pp. 111-18. Si noti che la mappa/lista (tradotta) porta la data del 9 maggio 1872: eppure partecipa ancora del vecchio regime descrittivo. Vale la pena riportarne un breve stralcio: [Ci sono dei] cenotafi (chatr ) di Candarpur e Bi anpur , e oltre questi la strada di S t ma / Vicino a Candrapur c è una fonte, e lì vicino c è un albero di p pal (ficus religiosa) / Vicino alla fonte il posto di O B uj , che era un dg h / Sul lato del magazzino (ko h ) a distanza di un kos (circa 3,2 km) dalla città ci sono il grande magazzino, il piccolo magazzino, la cucina, la lavanderia e la stalla / Per un centinaio di piedi lungo la strada c è un boschetto / Attorno a Candrapur ci sono campi coltivati. C è il pozzo a gradini di Pa itj , e così proseguendo.
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Esistono tradizioni antichissime in tutta l India di mappe religiose, spesso centrate attorno a un grande tempio regionale, che rappresentano la regione in relazione alla sacralità del tempio, alle vie di pellegrinaggio per accedervi, ai templi locali. Tuttavia in questa trattazione si preferisce limitarsi, ai fini di una comparazione con la cartografia coloniale, alle mappe-liste fiscali di derivazione moghul.
forte e uno strumento di politica coloniale di primaria importanza. La mappatura coloniale aveva l obiettivo (e la presunzione) di una resa obiettiva, inattaccabile della realtà regionale, e venne immediatamente assunta come uno dei canoni del nuovo ordine, uno dei bastioni a frenare l anarchia di M lw . In realtà, la creazione dei confini degli Stati principeschi fu tutt altro che obiettiva, disinteressata e neutrale. Essa diede l occasione di premiare o punire puntualmente capi locali fedeli o recalcitranti: soprattutto, fin dal principio delle topografie vi fu ampio spazio per l intervento arbitrale del potere coloniale nella persona dei suoi agenti in loco. Anzi, si può addirittura azzardare come le infinite dispute territoriali e confinarie furono per buona parte dell Ottocento il campo per eccellenza dell interferenza britannica e più in generale dell intervento coloniale nel contesto locale degli Stati principeschi. Se si pensa a come la tassazione della terra e dei villaggi, i diritti di transito e i dazi in capo a diversi Stati principeschi tendessero spesso a sovrapporsi o a intersecarsi in determinate aree si comprende facilmente come il numero di istanze al governo coloniale per dirimere contese fiscali e doganali fosse elevatissimo. Tuttavia, come già accennato sopra, il portato più importante della creazione dei confini politici degli Stati principeschi fu l ideologia di sovranità territoriali assolute, accentrate ed esclusive. La garanzia dei confini da parte del governo coloniale contro ogni aggressione esterna e la politica di rafforzamento della figura del monarca (pur con la tendenza generale a trasformarsi in un sovrano debole, frustrato, alienato dalla famiglia o dal clan, o con un autorità minimale) dovevano quindi generare, nel corso di brevissimo tempo, una tendenza da parte dei sovrani r jp t e mar h a ridurre e sottomettere definitivamente ogni centro di potere locale minimo. L evoluzione della sovranità r jp t e mar h e la sua legittimazione fin dal principio dell epoca coloniale in termini di sovranità territoriale esclusiva dà ragione di come la grande finzione politica della cartografia e dei confini degli Stati principeschi era destinata a perdurare e ad avere un successo notevole: il sistema degli Stati principeschi si fondava sul tracciato dei confini, e le mappe coloniali potevano essere interpretate come le forme grafiche dell ordine coloniale e della trasformazione di M lw .
Un altro canone dell ordine coloniale nella pacificazione di M lw fu -o quantomeno avrebbe dovuto essere nei disegni di Malcolm, visto lo scarso successo che incontrò questa politica- la creazione di una struttura giurisdizionale locale basata sulle pañc yat. I piccoli consigli (o corti) che dirimevano le dispute all interno di un villaggio
o di una casta sarebbero stati integrati nello schema coloniale come tribunali locali di primo grado nei territori sotto diretta amministrazione britannica in India centrale. Le pañc yat venivano riconosciute come uno dei rari istituti dell ordine nativo che fossero continuativamente sopravvissuti all era anarchica, e la loro promozione avrebbe permesso di rispettare il celebrato principio di non-interferenza, oltre a distogliere dall amministrazione coloniale una quantità di piccole cause senza troppa importanza e le spese connesse26. Le pagine che Malcolm dedicò alle pañc yat sono sorprendenti per l entusiasmo che trapela per queste istituzioni locali, e al contempo per la serenità e l ottimismo con cui l autore ne prevedeva l inclusione nel sistema imperiale27. Secondo un andamento consueto dell argomentazione, Malcolm indicava con sfoggio di retorica le differenze a tutta prima insormontabili- tra il sistema amministrativo coloniale e le pañc yat. Al contempo però preparava il lettore alla brillante soluzione:
Our administration, though just, is cold and rigid. If it creates no alarm, it inspires little, if any, emulation. The people are protected, but not animated or attached. It is rare that any native of India living under it can suffer injury or wrong; but still more rare that he can be encouraged or elevated by favour or distinction. Our rules and regulations constitute a despotic power, which is alike imperative upon the governors and the governed. Its character compels him to generalize, and its forms, as well as principles, are unyielding. To engraft upon this system an institution such as the Punchayet is no easy task; but if satisfied of its excellence, we should not be deterred from its introduction by any difficulties of our own creation. 28
Malcolm basava il suo progetto di riforma su un interpretazione delle pañc yat già ordinata secondo uno schema tripartito, per cui vi erano pañc yat d arbitrato (cui le parti si sarebbero sottomesse di propria iniziativa), pañc yat civili e pañc yat penali. Le innovazioni per ottenere delle pañc yat funzionali alla nuova organizzazione sociale dovevano consistere nella stesura di registri nominali di persone taken from the most respectable men of every class da cui trarre i giudici o membri della pañc yat, e nel pagamento di uno stipendio agli stessi per il tempo delle sedute. Soprattutto, l innovazione (e la difficoltà) principale stava nella creazione di automatismi formali
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Durante le cosiddette guerre mar h le pañc yat presero ad essere riconosciute come uno dei tratti più caratteristici del Deccan, e, in seguito, anche dell India centrale. Per una particolareggiata ricostruzione di quest istituto si veda ad es. il manoscritto Report on the Deckan , anonimo e non datato, ma risalente probabilmente ai primi anni Dieci dell Ottocento, conservato presso l Oriental and India Office Collection della British Library (OIOC Mss Eur F88/219), ff. 211-30. Tod includeva the self-constituted tribunals, the useful panchayats , tra gli istituti tipici del sistema feudale r jp t, si veda Tod. J., Annals
and Antiquities of Rajasth han, op. cit., I, p. 171.
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Malcolm J., Memoir of Central India, op.cit., vol. II, pp. 283-97 e app. xvii. 28
che dovevano condurre a una standardizzazione della procedura, alla rapidità dell istruttoria, alla certezza di una pronuncia e all effettività della sanzione. Si sarebbe in breve trattato di fondare ex novo delle corti locali che portassero il nome generico di pañc yat, senza partecipare del sistema consuetudinario di formazione delle stesse, di procedura e di sanzione: Malcolm tuttavia dismetteva queste critiche come more specious than solid 29. L eccessivo ottimismo di Malcolm al proposito derivava con ogni probabilità da un errore di prospettiva, da una rappresentazione delle pañc yat troppo corrispondente alle esigenze dell amministrazione coloniale. Malcolm sembrava infatti visualizzare le pañc yat principalmente in un ambito urbano o cittadino, e sotto il controllo, o l influenza, del sovrano locale. Inoltre, sembrava attribuire alle stesse pañc yat delle competenze eminentemente arbitrali, civili e penali, quando di fatto le corti del villaggio e della casta venivano in genere convocate a dirimere dispute relative allo status personale o familiare, e la loro autorità e la loro persistenza si può comprendere solamente in relazione all effettività della ricostituzione, della riparazione dello status ferito per dolo o per colpa30. La competenza delle pañc yat a conoscere e giudicare casi civili e penali, eventualmente, derivava dalla sua autorità in materia di status, e in quest ambito dev essere ricompresa: e i difetti che gli amministratori coloniali (tra cui Malcolm) imputavano alle pañc yat vanno collocati esattamente in questa prospettiva di status. Così le lungaggini infinite, i tentativi di corruption , l intrinseca difficoltà dell applicazione di sentenze e sanzioni erano connaturati alla laboriosa indagine e riparazione dello status ferito. La razionalizzazione che Malcolm voleva imporre all autorità consuetudinaria delle pañc yat era di estrema difficoltà, e in prospettiva vana, per lo stesso motivo: la standardizzazione delle procedure e il contingentamento dei tempi avrebbe snaturato l autorità dell istituzione, svuotandola di ogni legittimità. Il progetto di Malcolm rimase sulla carta. L introduzione di nuove corti locali denominate pañc yat non doveva incontrare il favore dei suoi successori alla guida dell amministrazione coloniale in India centrale, e doveva cedere il passo a corti locali in tutto simili a quelle presenti nel resto dell India britannica. Ma il rifiuto di questa riforma stava meno nei suoi difetti e nelle forzature che non in una totale sfiducia
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Malcolm J., Memoir of Central India, op.cit., vol. II, p. 294. 30
In realtà quello che oggigiorno si sa sul funzionamento delle pañc yat deriva soprattutto dalle ricerche degli antropologi del dopoguerra, soprattutto negli anni Cinquanta-Sessanta quando s impose la tendenza degli studi di villaggio. Per un eccellente studio sulle dinamiche della pañc yat e sulla sua fragilità nel contesto sociale e giuridico contemporaneo si veda Hayden R. M, Disputes and Arguments amongst
diffusa in tutti i livelli del governo coloniale verso le istituzioni native nel loro complesso. L elaborazione teorica di Malcolm sul tema delle pañc yat merita tuttavia di essere ricordata e collocata nel quadro più generale della pacificazione: il suo interesse sta nella ricerca, trasformazione o deformazione di un istituto indigeno come principio d ordine per l amministrazione coloniale.
1.4. La persistenza del disordine in M lw e la pacificazione dei Sondhiy
In questa sezione del capitolo si vuole proporre una riflessione storica sulla persistenza nel quadro generale della pacificazione di M lw - di elementi che agli occhi degli agenti coloniali dimostravano un intrinseco disordine sociale e istituzionale. Si è scelto di analizzare un caso locale, quello dei Sondhiy di M lw in cui la pacificazione coloniale e i suoi istituti di ordine dovevano interrompere pratiche guerriere tipiche della politica mobile dei gr siy e delle legittimazioni guerriere rajputizzanti attraverso pratiche consuetudinarie di protezione. Si tratta di una storia locale che delinea l impossibile inserimento delle pratiche di protezione e dei diritti consuetudinari connessi nel sistema di Stati principeschi solidificato nella pacificazione. La ricostruzione di questa storia e del contesto locale in cui deve essere collocata si basa su fonti coloniali britanniche che visualizzavano i Sondhiy come elementi di endemico disturbo. Il crollo delle pratiche guerriere e dei diritti dei Sondhiy ha comportato un corrispondente crollo di status sociale e di perdita di memoria storica. La loro storia è stata ricostruita quindi sulle fonti coloniali, a contraltare la storia di altri casi locali di rajputizzazione come quelli dei bh miy della Bhoma nello Stato principesco di Mew e della regione dei Vindhiy .
I Sondhiy costituivano, alla fine degli anni Dieci dell Ottocento in M lw , la fattispecie tipica di capi gr siy che ambivano a uno status guerriero r jp t e d altra parte non godevano di un rilevaante controllo della terra. La regione in cui erano più diffusi era quella compresa tra i territori dello Stato principesco di Gw liyar attorno alla cittadina (qasb ) di gar, e sulle rive del fiume C mbal, attraverso i possedimenti di Gw liyar, Jh l w , J or e le porzioni di Indaur sul fiume. In questa regione i Sondhiy abitavano nelle vicinanze di mb , Bharpur, C mp khe , Tar ol , Garo h e mga h, e i villaggi ancora a maggioranza sondhiy ai primi del Novecento erano