• Non ci sono risultati.

Il palazzo vecchio di D garpur: un approccio iconografico alla storia sociale del V ga

In assenza di fonti locali scritte su cui fare affidamento, la valutazione storica dell architettura del forte di D garpur e dei suoi affreschi costituisce una necessaria introduzione alle relazioni tra (Guhil) R jp t e Bh l a partire dalla metà del quattordicesimo secolo. Il cosiddetto palazzo vecchio di D garpur (j n mahal) è stato parzialmente restaurato ed è accessibile per tour guidati. Sebbene sia chiamato il palazzo vecchio in opposizione al nuovo palazzo non fortificato sulle rive del lago il cosiddetto Udai Bil s, edificato alla metà dell Ottocento dal mah r wal Udai Singh II- non costituisce il primo insediamento del potere r jp t nel luogo. Il primo insediamento fu ospitato nel forte (ga h) sulla collina che sovrasta lo stesso palazzo vecchio e l abitato di D garpur, un complesso esteso, oggigiorno spoglio e spazzato dal vento, di cui rimangono però intatte le mura imponenti, costruito per difendere i guerrieri guhil nel primo periodo della loro conquista e con la necessità di difendersi dagli eventuali attacchi dei guerrieri tribali. La planimetria del forte e la disposizione dei bastioni a picco sulla valle e sulle colline retrostanti sono quindi tipiche di una fase precoce della conquista, quando la maggior parte degli insediamenti bh l (p l) non era stata ancora sottomessa definitivamente. Occorre tuttavia notare come questi muraglioni non hanno solamente uno scopo di difesa militare. Nel fronte verso la vallata di D garpur i massi squadrati racchiudono un piccolo tempio sullo strapiombo, che sarebbe stato costruito per perpetuare la memoria rituale delle due mogli dell ultimo signore bh l della regione, il quasi leggendario D ngriy Bh l. Dopo la sua morte per mano del capo guhil Bh r Singh, le due mogli si apprestarono a sacrificarsi sulla pira funebre del guerriero sconfitto (sat ) e, secondo la tradizione, stavano per maledire Bh r Singh e i suoi discendenti. Per prevenire che la maledizione fosse pronunciata, il capo r jp t accettò di esaudire i desideri delle sat , ovvero che la nuova città fondata dai conquistatori venisse chiamata secondo il nome del loro marito caduto in battaglia, e che la memoria del loro stesso sacrificio fosse perpetuata con l edificazione di un tempio ad esse dedicato. Così il tempio dedicato alle sat bh l venne inserito nella cinta muraria: il potenziale di

minaccia racchiuso nel rituale akti del sacrificio delle mogli sulla pira funeraria venne in tale maniera evitato e anzi integrato come difesa rituale del forte r jp t stesso. Si noti d altra parte come l accesso al tempio fosse consentito solamente dall esterno del forte stesso: la akti delle sat bh l, per quanto integrata nel sistema difensivo del forte, rimaneva pur sempre selvaggia e incontrollata, e si ritenne più prudente evitare una comunicazione diretta tra il piccolo tempio e l interno del forte. Sull altro versante della vallata, oggi brullo e assolato, si scorge il semplicissimo cenotafio dedicato allo stesso D ngriy Bh l2.

Figura 1: il darb r del mah r wal Udai Singh II (r.1846-1898) in un affresco nel palazzo vecchio di D garpur. Si notino i Bh l dipinti nella fascia inferiore dell affresco.

Quello che attualmente è noto come palazzo vecchio fu costruito in un secondo periodo del consolidamento del potere r jp t nella regione. La sua struttura manteneva

2

Si veda Erskine K. D. (a cura di), Rajputana Gazzetteers, Vol. II, The Mewar Residency, 1908, p. 132. Oggigiorno il cenotafio è noto come K le war k chatr , ovvero cenotafio di iva venerato come K le war Mah deo, anche se il li ga è stato rimosso da tempo e quindi non vi è più alcun tipo di p j . La rivisitazione rituale della akti del capo bh l come una specifica forma del dio iva può essere interpretata come un meccanismo rituale tipico, che garantisce la continuità del rito, e allo stesso tempo diffonde il culto locale oltre la cerchia dei Bh l del capo caduto in battaglia.

un sistema difensivo di muraglioni fortificati, ma lo scopo principale del complesso era quello di ospitare la nuova corte dei sovrani (r wal) di D garpur. In questo senso, il palazzo venne concepito e costruito come il centro della legittimazione politica e religiosa della locale dinastia guhil : doveva essere al contempo la fonte di potere locale per i j g rd r per mezzo della concessione di terre da controllare e il centro d impiego religioso dei Br hma addetti ai rituali di corte. La relazione complessa che intercorreva tra i Bh l e i conquistatori R jp t è testimoniata da due notevoli affreschi che si trovano su due piani diversi del palazzo: una scena di corte (darb r) e lo svolgimento di una battaglia tra i Bh l da una parte e i guerrieri r jp t e i loro mercenari musulmani (makr n ). Il darb r del mah r wal Udai Singh II (r.1846-1898) l affresco non è datato e può essere ipoteticamente collocato verso gli anni ultimi anni dell Ottocento- è rappresentato in una composizione piuttosto statica, imperniata attorno al sovrano, il cui controllo della regione è espresso nei termini del controllo sulla sua stessa corte, secondo la consuetudine iconografica moghul. Si vedono quindi i suoi nobili (sard r e j g rd r) seduti attorno a lui, i parafernalia della dignità regale alle sue spalle, mentre sul lato sinistro dell affresco vi è una scena devozionale, gli episodi tratti dalla vita del dio R ma (r ml l ) rappresentati dalle donne r jp t della corte. Ma la caratteristica di gran lunga più originale e importante per la nostra analisi storica di questo affresco è la fascia inferiore della scena, in cui sono rappresentati i Bh l della regione mentre assistono all udienza regale. La serie di uomini bh l è dipinta vividamente, tanto da fare immaginare come il pittore (ignoto) possa avere con tutta probabilità tratto ispirazione dai volti di autentici capi bh l della sua epoca: a tal punto i tratti dei personaggi sono estremamente tipici e al contempo personalizzati, e per la maniera in cui si rivolgono a chi guardi l affresco si può pensare che siano stati espressamente dipinti per catturare l attenzione. I Bh l sono dipinti vestiti con i loro candidi dhot , e fanno mostra di archi e frecce come di simboli essenziali del loro status guerriero. In definitiva, l equilibrio compositivo dell affresco testimonia come la sconfitta militare e la soggezione politica non comportassero la perdita radicale delle specifiche connotazioni culturali bh l, e anzi come il mah r wal di D garpur mantenesse una fortissima connotazione di sovrano r jp t regnante sui Bh l3.

3

Un certo desiderio, nemmeno troppo velato, di censurare la presenza dei Bh l nel darb r di D garpur può essere rintracciato nel sito internet dell heritage hotel Udaibilas Palace, in cui una fotografia

Il secondo affresco, che venne dipinto tra il 1917 e il 1918 verso la fine del regno del mah r wal Bij y Singh (r. 1898-1918), rappresenta una scena assai più dinamica, mostrando l apice della lotta tra il potere r jp t e i Bh l.

Figura 2: scena di battaglia tra i Bh l e le truppe del mah r wal di D garpur, in un affresco nel palazzo vecchio, eseguito verso la fine degli anni Dieci del Novecento.

Iconograficamente, lo spazio della battaglia è ricompreso tra il palazzo vecchio stesso, sulla sinistra, e la città fortificata di D garpur sulla destra. Il palazzo è dipinto come uno spazio secluso e ordinato, preposto alla difesa delle donne r jp t e delle vacche, mentre fuori dalle mura i cavalieri r jp t (e makr n ) stanno massacrando i Bh l ormai in rotta: mentre gli uni brandiscono lance, sciabole e qualche moschetto, gli altri sono essenzialmente degli arcieri. La scena del campo di battaglia è pervasa dalla violenza più cruda: i caduti bh l vengono mutilati e fatti a pezzi dagli zoccoli dei cavalli, mentre R jp t e Makr n non sembrano patire perdite paragonabili. L affresco è la rappresentazione plastica della guerra in un ambiente bh l, e ancor di più la rappresentazione di un contesto sociale locale segnato in profondità dalla faglia che divide conquistatori e conquistati. Tuttavia il paesaggio è e rimane una regione dell affresco in questione è stata accuratamente mutilata della fascia inferiore della scena: si veda www.udaibilaspalace.com/festival.htm.

essenzialmente bh l, e lo spazio tra il palazzo e la città pullula di insediamenti bh l, segnalando come lotta e sottomissione, per quanto crudeli, non comportino la cancellazione e la censura della popolazione e del suo paesaggio culturale. La battaglia rappresentata nell affresco avrebbe un preciso riferimento storico nello scontro che ebbe luogo presso il M o p l nel marzo 1879, come rappresaglia contro i Bh l che il 17 giugno 1878 a Narai Gh attaccarono i moschettieri vil yat cioè mercenari musulmani, soprattutto pa h n- uccidendone 184.

Quarant anni dopo lo scontro di Narai Gh , quando l affresco venne dipinto, si era già compiuto un processo di integrazione culturale per cui il fatto memorabile rappresentato sulla parete doveva essere codificato nei modi feroci e allo stesso tempo quasi ritualizzati di una miniatura persiana. La dinamica violenta e insicura della storia dei rapporti tra R jp t e Bh l nella regione, fissata sulla parete, veniva oggettivata nel segno della mutua inconciliabilità: più nessuna traccia dunque della presenza bh l alla corte di Udai Singh II, lo stesso mah r wal che regnava all epoca della sanguinosa scaramuccia . Il palazzo vecchio di D ngarpur racchiude così al suo interno due testimonianze della complessa attitudine da parte r jp t a interpretare e a rappresentare il sostrato sociale bh l conquistato, e al contempo bene illustra il netto trapasso che, nel contesto locale, ebbe luogo negli anni a cavallo tra Ottocento e Novecento. La genealogia di queste rappresentazioni visive rimane in gran parte ipotetica, gli affreschi rimangono tuttavia come pietre miliari lungo il mutamento del potere r jp t e delle sue stesse rappresentazioni.