• Non ci sono risultati.

La legittimità guerriera della dinastia r hau di S t ma doveva riformularsi nei termini della difesa della terra e dei hik ned r del regno durante l epoca della supremazia mar h in M lw e durante tutta l epoca coloniale, quando S t ma rimase un tributario dei Sindhiy di Gw liyar, protetto dalla garanzia britannica e dalla mediazione degli agenti coloniali per il pagamento del tributo.

La stagione della supremazia mar h in M lw doveva trovare il regno di S t ma ancora ai suoi primordi. Nel 1728, i Mar h avevano ormai sostituito l amministrazione e l esercito moghul nel controllo di tutta la regione, e probabilmente i primi contatti con il regno di S t ma datano al 1731, anno in cui le truppe di Malh r R o Holkar saccheggiarono i dintorni di Mandsaur27. A partire dall anno successivo, il territorio di S t ma si trovò compreso tra la sfera d influenza dei Pu r di Dew s e R oj Sindhy . Per i comandanti mar h S t ma e i territori vicini venivano considerati come terre sarañj m , ossia terre destinate al mantenimento delle delle truppe attraverso l imposizione di tributi che venivano raccolti attraverso la mediazione manoscritti lasciati da Na n gar . L istituto di ricerca storica che nacque nel 1974 per gestire questo patrimonio documentario venne dunque logicamente intitolato al fondatore della collezione.

26

Si veda B rahath S. D. (a cura di Ra wat M. S.), S t ma R jya k Itih s [Storia del regno di S t ma ], op.cit., p. 94.

27

Si veda B rahath S. D. (a cura di Ra wat M. S.), S t ma R jya k Itih s [Storia del regno di S t ma ], op.cit., p. 41.

locale dei capi territoriali pre-esistenti: quale appunto era, da pochi anni, il r j di S t ma 28. Negli anni successivi l influenza dei Pu r declinò notevolmente e fu Sindhy il solo sard r mar h a riscuotere tributi da S t ma . Nel 1754, all inizio del regno del r j Fateh Singh (r. 1752-1802), l ammontare del tributo venne fissato da Jayapp Sindhy a un importo di 41,500 rupie. Nei decenni successivi, la raccolta del tributo costituì un occasione continua di frizione tra il regno di S t ma e gli ufficiali mar h incaricati della riscossione. La situazione peggiorò ulteriormente quando negli anni Dieci dell Ottocento le bande di razziatori musulmani di origine afghana (pi r ), precedentemente al soldo dei vari comandanti mar h come truppe irregolari di cavalleria, iniziarono ad agire in proprio, con scorrerie in tutta M lw per estorcere tributi con ogni sorta di violenze. Il primo decennio dell Ottocento in particolare vide nella regione una fase di profonda depressione. La pressione congiunta del tributo dovuto ai sard r mar h , le razzie frequenti dei pi r , e i numerosissimi piccoli capi gr siy locali, spesso piccoli nobili r jp t spossessati delle loro terre dai sard r che riscuotevano tributi dai villaggi (tank ) in compenso della protezione (rakhw l ), contribuirono tutti a un massiccio abbandono delle campagne, migrazioni di interi villaggi verso regioni vicine più tranquille, e un definitivo indebolimento economico dei piccoli regni che erano sopravvissuti alla pressione militare mar h soltanto in virtù della loro utilità come esattori fiscali in loco. Si spiega così, in buona pare, l entusiastico sostegno che i piccoli regni r jp t di M lw fornirono ai Britannici durante la pacificazione della regione, e nelle campagne per la soppressione dei pi r e dei gr siy . La nuova struttura imperiale dei trattati e dei confini cartografati degli Stati principeschi garantiva la sopravvivenza di piccoli regni che erano stati sul punto di implodere economicamente sotto la pressione fiscale mar h in una stagione di decadimento agrario. L istituto del tributo versato dai regni r jp t ai sard r venne mantenuto come uno dei pilastri della pacificazione regionale, per includevi espressamente la mediazione (e l interferenza) britannica, che nella prassi amministrativa dei decenni successivi doveva in genere- essere più propensa agli interessi dei tributari che non a quelli dei darb r mar h . Sir John Malcolm, che visualizzava il panorama regionale come un mosaico composto di piccole entità statali

28

Si veda B rahath S. D. (a cura di Ra wat M. S.), S t ma R jya k Itih s [Storia del regno di S t ma ], op.cit. , p. 42. Per uno studio sul sistema fiscale mar h in M lw si veda Gordon S., The Slow Conquest: Administrative Integration of Malwa into the Maratha Empire, 1720-60 , in Modern

( petty States ), riteneva che la mediazione britannica riguardo al tributo fosse assolutamente necessaria per tutelare la loro l integrità territoriale e disinnescare l ostilità politica tra R jp t e Mar h . Anzi, in una lettera del 1820 non esitava a individuare quest ostilità politica su base castale come il tratto potenzialmente più pericoloso del sistema regionale pacificato:

I attach importance to this agreement as it completely excludes Scindiah s Government from all interference with the petty Rajpoot States west of the Chambal a very essential point for the peace of that country and the establishment of our influence upon a basis which will enable us to prevent its being disturbed. ( ) [A]nd to prevent the recurrence of those disputes between Rajpoot Chiefs and Mahratta Rulers which have for many years disturbed the peace of Malwa. 29

La storia di S t ma così come quella dei piccoli Stati principeschi r jp t della regione- continuò ben oltre la pacificazione ad essere segnata dall ingente tributo annuale che doveva essere pagato a Sindhiy . La continuità istituzionale del regno venne mantenuta a prezzo di grandi sacrifici economici, e nel 1860 vi fu il provvidenziale intervento britannico per ridimensionare l importo del tributo, che altrimenti avrebbe condannato S t ma a un irreversibile declino per indigenza30. Occorre infatti notare come, all epoca degli accordi con i Britannici, il r j di S t ma convenne di pagare un tributo di 60,000 rupie, ben maggiore rispetto all importo pagato in precedenza (che come già detto era di 41,500 rupie), purché venisse definitivamente garantita la sua indipendenza politica dalle pressioni mar h nelle questioni interne al regno31. Negli anni successivi il r j continuò tuttavia a pregare gli agenti coloniali in M lw per una revisione dei termini del tributo, così da ritornare all importo originario. La pacificazione regionale doveva comportare nel volgere di pochi anni una rimessa a coltura di vasti tratti che erano stati abbandonati negli anni precedenti, eppure l importo del nuovo tributo doveva rimanere troppo elevato per i mezzi del regno, che rischiava di fare bancarotta. Nel 1844, gli agenti coloniali in M lw iniziarono a sostenere le richieste di S t ma per la riduzione del tributo con l obiettivo di garantirne la

29

IOR/V/27/40/38, Central India Agency Records, File No.79 (Sitamau), lettera di Sir J. Malcolm a C. T. Metcalfe, Secretary to the Government in the Political Department, 22/11/1820.

30

Sull impatto delle scorrerie mar h in S t ma e la questione del tributo si veda B rahath S. D. (a cura di Ra wat M. S.), S t ma R jya k Itih s [Storia del regno di S t ma ], op.cit., pp. 72-86.

31

In realtà, a quanto pare la cifra di 41,500 sarebbe stata stabilita a partire già dal 1753 come l ammontare del tributo dovuto a Sindhy , ma durante il regno di Gaj Singh (1731-1752) si sarebbero aggiunte 18,000 rupie come spese per la riscossione del tributo. Durante i negoziati condotti sotto la supervisione di Sir John Malcolm, infine, si sarebbe persa di vista la distinzione tra l importo del tributo e le spese di riscossione, giungendo alla cifra complessiva di 60,000 rupie.

sopravvivenza politica32. Da parte della corte di Gw liyar, tuttavia, ci fu una ferma opposizione a qualsiasi modifica dei termini del tributo. Con il vecchio r j che lamentava l insostenibilità del tributo per le casse del suo regno, l amministrazione coloniale interpretò il proprio ruolo di mediazione nel senso di procedere ad una misurazione catastale per appurare the real value of the Seetamau Estate , inviando a questo scopo un ufficiale in missione: fattispecie tipica di interferenza migliorista negli affari interni di uno Stato principesco33. Scopo di quest indagine da parte coloniale era essenzialmente la verifica della razionalità del sistema fiscale di S t ma e delle eventuali potenzialità non adeguatamente sfruttate. La prospettiva di una valutazione catastale delle risorse del territorio di S t ma ed in particolare dell imposta terriera versata dai hik ned r alla corte venne rigettata da parte del r j . Nella corrispondenza degli ufficiali britannici si trova un misto di stupore e paternalismo nei confronti dell avversione locale alle misurazioni fondiarie:

[T]he Rajah of Seetamau has insuperable objections, and he has distinctly said to me, that he is prepared to undergo any sacrifice rather than allow of a measurement of the several lands appertaining to the villages within his estate.

I made particular enquiries of Dajee Anund (l am n, cioè l agente fiscale di Sindhy a Mandsaur) as to the fact whether the jureeb (jar b) or measurement had ever been introduced within his knowledge in Seetamau. He unequivocally declared, it never had, and added, it is never resorted to in this part of the country, except to coerce a putail (pa el, cioè capovillaggio, responsabile della raccolta delle tasse nel villaggio); that it was looked upon as a disgrace and degradation between putails and their ryots, what then would it between a State like Scindiah and the Chief of Seetamau. His expression was it would be ba ba

munasib (cioè assolutamente indegno) and not to the credit of his Government. I asked

him whether if the Rajah whished it his order for measurement would not be sufficient to enforce compliance, he replied never, it may be done by you by force. The Rajah himself said, he was now near the grave, and had but a short time longer to live, hitherto he had been esteemed and respected by his brethren, and fostered by the British Government. He would not now do anything to forfeit his good name amongst his brethren, and that to him reputation izzut (izzat, senso dell onore r jp t) was of more consideration than rupees, and

32

IOR/V/27/40/38, Central India Agency Records, File No.79 (Sitamau), lettera del Lt. Col. W. H. Sleeman, AGG for the Affairs of Scindiah s Dominions, al Capt. Sir R. Shakespear, Assistant for the Affairs of Scindiah s Dominions, 30/8/1844, in cui si prega di far presente al darb r di Gw liyar il desiderio del Resident a Indaur di veder diminuito il tribute da 60,000 a 41,500. Da parte degli amministratori britannici in India Centrale vi era anche una sorta di benevolenza per la figura del r j R j Singh, ultimo esponente di una generazione di regnanti che era già al potere all epoca della pacificazione britannica nella regione e che aveva attivamente contribuito alla repressione dei capi gr siy , ad es. lettera di R. N. C. Hamilton, Resident at Indore, a F. Currie, Secretary to the Government of India in the Foreign Department, 14/5/1845: When at Sitamau I urged the Raja Rai Singh the only remaining Chief who was in power during the trouble times and who was at his fort when Sir J. Malcolm after the Battle of Mehidpore came to Sitamau to assist in cutting off the Grassia bands as they crossed his territory from the Kishen Kote and Gungrar jungles going to Mundessore and Partabgarh . La politica dei gr siy veniva quindi raffigurata come una componente dell anarchia regionale definitivamente debellata.

33

IOR/V/27/40/38, Central India Agency Records, File No.79 (Sitamau), lettera del Capt. W. Edwards, Under Secretary to the Government of India, a W. H. Sleeman, 4/8/1846.

that he would transmit it unsullied to his grandson ( ). He (l erede al trono Ratan Singh Na n gar ) said if my father were to wish to measure certain villages, there would be resistance and bloodshed, the result would be success on our part through support, but the end would be fatal to our house. In no way could we benefit, we could not enhance our demands or increase the assessment, supposing the lands were doubled the whole of our brethren would withdraw from us, we should be outcasted, and our khas villages would all be subject to pranch (pr ñc, gesto di supplica con le palme della mani accostate a coppa) and plunder. My father s consent will never be obtained, we must abide our fate, that we cannot control, but our reputation is in our own keeping. ( ) The matter now remains of the Sirdars (i hik ned r di S t ma ), who can of course resist the request for reduction on the ground of the Rajah declining to stand the test of a measurement of the lands of the several villages of his estate. 34 [Corsivi nell originale]

La resistenza del r j di S t ma alla misurazione della terra derivava dalla sua stessa legittimazione regale come protettore della terra e per naturale estensione- di tutti coloro che godevano la terra e vi erano stati radicati per sostanziare la sua legittimità di sovrano r jp t35. Omogeneizzare l imposta terriera sulla base della valutazione della produttività agricola (astratta) delle terre avrebbe voluto significare il disconoscimento del valore che quelle stesse terre nel corso delle generazioni avevano maturato per le famiglie dei hik ned r, e lo status sociale che vi era connesso. L importo dell imposta terriera che i hik ned r versavano nelle casse del regno rappresentava una cifra simbolica di dipendenza politica, e non era in alcun modo il risultato di una omogenea valutazione fondiaria. Di qui la previsione del mah r jkum r Ratan Singh, per cui un tentativo di sistemazione catastale sui principi in vigore nell India britannica avrebbe generato resistenze e spargimenti di sangue36. Di qui, inoltre, la preoccupazione espressa dal r j e dal suo erede di una perdita di status da parte della famiglia di S t ma anche nei confronti degli altri sovrani r jp t: permettere

34

IOR/V/27/40/38, Central India Agency Records, File No.79 (Sitamau), lettera di R. N. C. Hamilton a W. H. Sleeman, 22/11/1846.

35

Il tema del sovrano indù come goditore della terra (bh bhojan) è un tema pan-indiano di legittimazione regale, che si riflette nello status sociale e nella pratica rituale di ogni hik ned r. Sul tema del sovrano come bh bhojan si veda Burghart R. (a cura di C. J. Fuller), The Conditions of Listening.

Essays on religion, history and politics in South Asia, Oxford University Press, Delhi, 1996, pp. 39-40.

36

Il riferimento allo spargimento di sangue in caso di misurazione delle terre non era affatto un espediente retorico. Esso fa riferimento alla tradizione tipica della casta dei C ra di minacciare il sacrificio rituale con eclatante spargimento di sangue nel caso non venissero rispettati i loro diritti consuetudinari. Si tratta di una pratica tipicamente akti che caratterizza questa j ti, per cui il sangue versato avrebbe costituito una potente maledizione contro chi avesse commesso una tale ingiustizia da costringere uno o più C ra a questo sacrificio. Per questo motivo i C ra venivano tradizionalmente impiegati come protettori e guide delle carovane, e come riscossori di debiti. Per le connessioni tra C ra e culti akti, e i loro sacrifici rituali (ty g) si veda Weinberger-Thomas C., Cendres d Immortalité. La

Crémation des Veuves en Inde, Seuil, Parigi, 1996, pp. 64-9. Sulla resistenza dei C ra dello Stato

principesco di Siroh contro l attacco ai loro diritti consuetudinari sulla terra, si veda Vidal D., Violence

and Truth. A Rajasthani Kingdom Confronts Colonial Authority, Oxford University Press, Delhi, 1997,

una misurazione del valore delle terre sulla base di un principio economico omogeneizzante sarebbe stato il segno manifesto dell incapacità dei sovrani di proteggere i propri hik ned r e il loro godimento della terra. Si comprende quindi come ogni j g r implicasse un obbligo di protezione perpetua in capo al r j contro gli attacchi alle terre e allo status che esse fondavano e sostanziavano, che si trattasse di bande di predoni o di agronomi venuti a misurare e valutare i fondi. Gli zelanti ufficiali britannici che volevano rivedere l importo del tributo secondo le preghiere del r j di S t ma non avevano compreso come una misurazione delle terre non sarebbe assolutamente servita a risolvere la questione del tributo, e che anzi una tale procedura avrebbe messo a repentaglio i fondamenti stessi della legittimità locale del r j 37. Di fronte a queste resistenze, gli amministratori coloniali si persuasero comunque a non parlare più di misurazioni della terra, quanto piuttosto di generiche statistical enquiries , senza fare alcun riferimento all uso di funi o catene per le misurazioni dei campi, o a misurazioni villaggio per villaggio. Partiti dall intento (apologetico e interventista) di dimostrare la tendenziale incapacità di S t ma di far fronte al tributo annuale, gli ufficiali britannici si dedicarono ad una riflessione sul senso e sulle modalità delle misurazioni agronomiche negli Stati principeschi che getta luce sulla terra come fonte di legittimazione regale guerriera:

[T]he best survey I have ever known made under a native Government was made in this way in the district of Nursingpoor, by a puncheet (pañc yat, corte consuetudinaria convocata per l occasione) of landholders under the supervision of public officers without any measurement save by what is called Kunkote or estimate. Native Chiefs and their landholders have often a superstitious dread of actual measurement, and would rather submit to any penalty, than allow it. And I should as soon think of rejecting the testimony of a Hindoo because he would not take the Ganges water in his hand as to refuse to allow a survey in such cases without the actual measurement. ( ) [A] Punchaet of landholders will take all the circumstances which influence the value of the lands into consideration I have no doubt that the objection to the measurement in Seeta Mow arises from some superstitious notion, and I trust you will able to prosecute the survey and estimate without the necessity of having recourse to it. In our own territories, the people have got over this prejudice, but in the Native States, it is often very strong, and in some cases the men would desert the land altogether, rather than submit to it. 38

37

Per tutto l inverno del 1846 agli ufficiali britannici vennero recapitate lettere da parte della corte di S t ma che pregavano di non voler assolutamente intraprendere tali misurazioni; si veda IOR/V/27/40/38, Central India Agency Records, File No.79 (Sitamau), lettera del Lt. Col. F. H. Sandys, Political Agent in Mahidpur, ad Hamilton, Resident a Indore, 23/12/1846: [T]wo letters from the Rajah of Seetamau, one to my address, the other to that of Dajee Annund, protesting against and refusing his consent to any measurement of the lands comprising his estate, as derogatory to himself and tending to lower him in the eyes of others.

38

IOR/V/27/40/38, Central India Agency Records, File No.79 (Sitamau), lettera di Sleeman al Capt. Mackintosh, Superintendent of Jawud, 3/12/1846.

In altri termini, emerge chiaramente come gli agenti britannici riuscissero da una parte a visualizzare una profonda differenza culturale tra i territori sotto amministrazione coloniale diretta e gli Stati principeschi riguardo all attitudine generale e specialmente dei sovrani- nei confronti della terra, d altra parte quest attitudine veniva rubricata in senso vago e paternalista come superstition e prejudices , senza essere ricondotta alla struttura sociale e ai fondamenti della legittimazione regale. Non sorprende quindi come il capitano Mackintosh, incaricato di condurre le misurazioni, arrivasse infine a interpretare la resistenza alle operazioni come un desire to conceal the real value of the Estate , e sconsigliava decisamente ogni ulteriore indagine per alleggerire il tributo39. Qualche tempo dopo la questione del tributo di S t ma doveva ripresentarsi all attenzione degli agenti coloniali in M lw , e il PA a Mah dpur, capitano F. H. Sandys, che già nei suoi primi anni di servizio si era distinto come sostenitore appassionato della causa dei potentati minimi di M lw (compresi i bh miy dei Vindhiy ) prese le difese del r j di S t ma , confutando le conclusioni precedenti circa il nascondimento del valore delle terre e sostenendo che [t]he poverty of the Seetamhow Rajah consequent on the heavy tribute imposed on his little estate is in all this quarter matter of notoriety, the disproportion of it with reference to that fixed on the other petty states arising out of an over-estimate of its resources or some other error overlooked at the time, and the unfertile nature of the land (a hilly tract where much improvement cannot be looked for) are equally notorious 40. La querelle dell importo del tributo si trascinò ancora per diversi anni, punteggiata di petizioni che scandivano le sempre più gravi difficoltà del regno di S t ma . Questa serie di petizioni ebbe termine nel 1860, quando il mah r jkum r di S t ma , Ratan Singh Na n gar venne ricevuto alla corte di Gw liyar, manifestando la totale sottomissione politica del piccolo regno, e