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SITUAZIONE INIZIALE

CARATTERI URBANI, NELLA STORIA E NELL’ATTUALITÀ

L’intervento di recupero e riqualificazione è situato all’interno della tenuta di S.Rossore e più precisamente nella zona territoriale che costituisce l’ultimo lembo settentrionale della tenuta,quella compresa tra la riva sinistra del fiume Serchio e il mare( all’interno della riserva naturale di “Fiume Morto Vecchio-Paduletto”,di poco più a nord-ovest)

Questa “striscia” di terreno(+ tre metri s.l.m.) si trova all’interno a sua volta del comune di S.Giuliano il quale confine territoriale a sud dell’area è delineato del fiume Morto Vecchio (si tratta di un fiume fossile senza scorrimento di acque, che si è trasformato in una zona umida nastriforme, composta prevalentemente da vegetazione forestale di latifoglie igrofile ad ontani neri e frassini).

L’accessibiltà all’area attualmente si interrompe in prossimità del casale la Sterpaia nei giorni e orari di apertura del Parco.

Sarà previsto un sistema di trasporto elettrico o non a motore con ingresso controllato simile a quello già in funzione per le visite guidate con partenza dalla Sterpaia.

Piaggerta confina quindi a nord con il fiume Serchio, a sud con il fiume Morto Vecchio , ad est dopo una pineta di recente piantumazione, percorrendo un bel viale con circa 1 km. di doppio filare di platani e pioppi cipressini si giunge dopo aver attraversato una zona di allevamento e agricola lungo la riva del Serchio si giunge al Casale della Sterpaia di recente restaurato( proprietà di Ferdinado ΙΙ de’Medici il 18 marzo del 1638. fino al 1940 vi erano istallate le scuderie della razza equina ,voluta da Vittorio Emanuele

Ι fino dal 1862).

Ad ovest percorrendo il viale della Torre Ricciardi verso il mare si arriva appunto alla Torre Ricciardi Questa località prese il nome da una torre,un tempo slanciata,adesso scomparsa(demolita per eventi bellici),la quale a sua volta prese nome dalla proprietà di quella antica famiglia fiorentina.

Si trattò di una concessione enfiteutica concessa il 9 maggio 1604 da Ferdinando

Ι,dietro specifica richiesta del marchese Ricciardi per poter avere un luogo di riposo lungo la riva del mare.

Richiesta cui granduca rispose favorevolmente con sollecita premura,l’11 dello stesso mese, e ciò malgrado i Ricciardi non si peritassero di lì a non molto a richiedere altro terreno.

L’accessibiltà all’area attualmente si interrompe in prossimità del casale la Sterpaia nei giorni e orari di apertura del Parco. Sarà previsto un sistema di trasporto elettrico con ingresso controllato simile a quello già in funzione per le visite guidate con partenza dalla Sterpaia.

PREVISIONI URBANISTICHE ED EDILIZIE SULL’AREA DELL’INTERVENTO

Il Piano di Gestione Tenuta di San Rossore,adottato dal Consiglio dell’Ente Parco Regionale Migliarino San Rossore Massaciuccoli con delibera n.127 del 13.04.1999 indica all’art.1 delle Norme di Attuazione le finalità(titolo Ι: caratteri generali).

Il Piano di Gestione della Tenuta infatti attua le finalità del Parco,come enunciate all’art.1 della a Legge Regione Toscana n.61 del 11.12.1979,all’interno del quadro revisionale delineato dal Piano per il Parco di cui costituisce strumento di attuazione ai sensi dell’art.16 della Legge della Regione Toscana n.24 del 16.3.1994.

Per il territorio individuato ,gli obiettivi che il Piano di Gestione si prefigge sono quindi:

1. la tutela delle caratteristiche naturali,ambientali e storiche 2. l’uso sociale

3. la promozione della ricerca scientifica 4. la promozione della didattica naturalistica

Il Piano di Gestione si riferisce ai territori ricadenti nel comune di Pisa,parte comune di San Giuliano Terme e delimitati a nord dal fiume Serchio,a sud dal fiume Arno,ad ovest dal mare, ad est dalla spezzata che, partendo dal ponte della ferrovia sul fiume Serchio, segue la stessa ferrovia sino al fiume Morto Nuovo,prosegue verso ovest lungo tale fosso sino al perimetro del Tiro a Segno,ad incontrarsi con il viale delle Cascine.

La linea quindi segue il viale che poi abbandona per seguire il fosso di confine e immettersi in via delle Lenze.

La spezzata segue infine il bordo di tale strada,escludendo le costruzioni che vi si affacciano,sino ad incontrare l’argine della golena dell’Arno,che viene seguito,sino al ponte Cep,affiancando il quale la linea si congiunge al confine meridionale della tenuta.

L’area è indicata dalle cartografie del Piano del Parco.

Per quanto riguarda le definizioni urbanistiche e degli interventi quali altezze,rapporti di copertura,volume e superfici ecc.. fanno riferimento alle definizioni delle Norme Attuazione, del Regolamento del Parco.

Gli edifici rurali non più utilizzati per le finalità della conduzione agricola(case coloniche ) possono subire cambio di destinazione d’uso, nei termini previsti dalla Legge Regionale n.64 del 14.4.1995.(art.29 Norme d’Attuazione).

La previsione generale è di recuperare dal degrado i 3 edifici esistente di cui uno in grave condizioni e di creare un secondo nodo di attrattiva legato alla Sterpaia(Foresteria,centro visite,museo) visto anche la vicinanza tra i due luoghi,circa 2 km., con laboratori di creatività,ricerca,educazione ambientale e di terapia occupazionale.

La Deliberazione del Consiglio Direttivo in data 10.03.2003 con oggetto l’approvazione del Piano di Gestione Forestale della Tenuta al capitolo 21° suddivide il territorio in classi in relazione alle caratteristiche intrinseche scaturite dalle indagini tecnico-scientifihe svolte.

Ogni classe è stata definita per quelle caratteristiche che determinano limitazioni nell’uso,qualità come la ricchezza flogistica,faunistica ecc..

Le classi individuate sono 7,individuate tra le 18 accettate ufficialmente per inquadrare l’intero territorio regionale.La classe che interessa la località di Piaggerta (classe 16 che riguarda l’area a nord del fiume Morto Vecchio.