Lavorare Stanca nell’ “Archivio Cesare Pavese”
26. Casa in costruzione
Le sette carte manoscritte di Casa in costruzione sono conservate nel fascicolo FE 5I.25, sono vergate con inchiostro nero su carta lievemente ruvida ingiallita e riportano tutte la segnatura d’archivio a lapis, nell’angolo inferiore sinistro. Testimoniano probabilmente tre diverse redazioni della lirica.
La prima carta, FE 5I.25.1, è un foglio di dimensioni anomale: misura281 mm di larghezza e 445 mm di lunghezza. Presenta marcati segni di piegatura, sia orizzontale sia verticale, ed è l’unica ad essere vergata sia su recto che su verso. Mostra una redazione successiva a quella delle altre pagine. Riporta infatti tutta la lirica scritta con una calligrafia chiara e composta e con pochi interventi di revisione. Inoltre, a differenza delle carte successive, al primo emistichio del venticinquesimo verso presenta la variante della stesura definitiva (Lascia braci di fuoco là dentro)8.
Il recto (FE 5I.25 003536 00 F) reca il titolo, centrato, sottolineato e tra trattini bassi, ed è costituito da trentasei versi, corrispondenti ai primi trentacinque versi della redazione poi pubblicata della lirica e a una variante del v. 35.
Il verso (FE 5I.25 003537 00 F) riporta invece i quattordici versi dell’ultima strofa scritti paralleli al lato lungo del foglio.
La seconda carta, FE 5I.25.2, vergata solo su recto (FE 5I.25 003538 00 G), presenta il margine sinistro irregolare. È costituita da quarantuno righe che compongono ventidue versi, di cui i primi quindici corrispondenti a quelli delle prime due strofe della versione definitiva, mentre gli ultimi sette sono cassati in blocco. Prima di questi versi cancellati una freccia con la punta verso il margine sinistro rimanda ad un’altra pagina per il proseguo della poesia, probabilmente la successiva. La prima riga è rappresentata dal titolo sottolineato.
La terza carta, FE 5I.25.3 (FE 5I.25 003539 00 G), ha il margine sinistro irregolare. Testimonia la fatica dell’autore nell’elaborazione dei versi centrali della lirica corrispondenti alla terza e quarta strofa. La pagina presenta diverse cancellature e varianti. È composta da cinquantadue righe che formano venti versi (dal v. 16 al v. 35 compreso), anche se gli ultimi due sono interamente barrati.
8 La terza pagina invece presenta oltre a tante varianti cancellate: Lascia un fuoco là dentro, ma
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La quarta, FE 5I.25.4 (FE 5I.25 003540 00 G), come le due precedenti, la successiva e l’ultima presenta il margine sinistro irregolare. È costituita da ventinove righe per ventuno versi, le prime tre righe costituiranno i vv. 34 e 35 della stesura definitiva, mentre le successive rappresentano l’elaborazione dell’ultima strofa. Sei versi sono espunti da biffe o righe.
La quinta carta, FE 5I.25.5 (FE 5I.25 003541 00 G), oltre al margine sinistro irregolare mostra alcune lacerazioni in corrispondenza della piegatura centrale orizzontale. La pagina è completamente cassata da righe trasversali.
La sesta, FE 5I.25.6 (FE 5I.25 003542 00 G), è lacerata lungo il segno della piegatura orizzontale e presenta il margine destro irregolare. È composta da 25 righe che formano sedici versi di cui quattro sono tanto abbozzati da sembrare più appunti che versi veri e propri. Molto probabilmente si tratta della prima stesura della prima strofa. Si nota, infatti, lo sviluppo della tematica della casa che nasce in luogo del canneto, che in questa pagina è ancora al singolare, mentre diviene plurale nella terza carta del manoscritto (che presumibilmente è la prima della seconda stesura), in cui la modifica è proprio evidente, e resterà tale in tutte le altre pagine.
La settima carta, FE 5I.25.7 (FE 5I.25 003543 00 G), mostra il lato sinistro irregolare e come i due precedenti riporta lacerazioni in corrispondenza della piegatura orizzontale. Le trentadue righe da cui è costituita sono state tutte depennate. Con ogni probabilità si tratta della prima redazione della lirica, che continua i versi della pagina precedente.
Le due carte dattiloscritte di Casa in costruzione sono contenute all’interno del fascicolo FE 5II.27. Sono state scritte a macchina con inchiostro nero solo su recto di fogli ingialliti di carta liscia. Oltre alla segnatura d’archivio apportata a matita nell’angolo inferiore sinistro, è presente la numerazione d’autore nell’angolo in alto a destra.
La prima delle due carte, FE 5II.27.1 (FE 5II.27 003975 00 G), presenta una piccola lacerazione in corrispondenza della piegatura centrale verticale. È stata contrassegnata dall’autore a matita col numero due in alto a destra. Riporta il titolo centrato e in lettere maiuscole e quarantacinque versi che vanno dal v. 1 al v. 43, più due versi espunti. Vi figurano diversi interventi autografi in inchiostro nero. Al v. 8 l’autore ricalca la parola caldo. L’inizio del v. 11 da fan provvista d’azzurro diviene si
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riempion d’azzurro; mentre la prima parola del v. 21, la congiunzione ma, viene sostituita da poi. Affianco al v. 22 compaiono diverse varianti cancellate tanto bene da non essere leggibili. Al v. 25 l’autore cancella l’articolo un davanti a fuoco. Ai vv. 28 e 38 ricalca la prima lettera dei pronomi riflessivi, rispettivamente si e ci. Al centro del v. 40 invece sostituisce la dicitura vuol dire che con è il momento che. Al v. 43 ricalca la seconda vocale dell’articolo uno. Accanto all’ultimo verso cassato scrive una parola cerchiata di difficile lettura.
La seconda carta, FE 5II.27.2, viene contrassegnata dall’autore col numero tre a matita. Riporta sul recto (FE 5II.27 003976 00 F) i sei versi restanti: dal v. 44 al v.49 senza modifiche a penna, mentre sul verso (FE 5II.27 003977 00 F) sono annotati a matita la lista della spesa e alcuni conti, mentre a penna è segnato il numero venticinque, scritto in grande e capovolto rispetto agli altri appunti.
Casa in costruzione occupa tre carte all’interno del plico che raccoglieva le bozze di stampa per la prima edizione della raccolta, AP III.3: sono la quarantaseiesima, la quarantasettesima e la quarantottesima, tutte stampate solo su recto e marcate a matita con la segnatura d’archivio nell’angolo inferiore destro. Non presentano interventi autografi di revisione.
La prima carta, AP III.3.46 (AP III.3 000720 00 G), è composta dal titolo, scritto centrato e in lettere maiuscole, e i primi diciassette versi.
La seconda, AP III.3.47 (AP III.3 000721 00 G), è costituita da ventiquattro versi (dal v.18 al 41).
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