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Cavalcavia co?t spalle appat·enti

Nel documento FABBRICARE COR (pagine 197-200)

120. Descrizione e struttura dell'edifizio. - Si è supposto di dover stabilire questo cavalcavia su un terreno omogeneo, duro, eompatto, incompressibile e non soggetto a rammollimento in con-tatto dell'acqua, il quale può indefinitamente mantenersi con una scarpa a 45°.

Le tìg·ure 4a, 5a e 6a, disegnate nella scala di l

100, mettono in evidenza le particolarità dell'edifizio mediante la metà del prospetto e la metà della sezione longitudinale secondo E Ji'; mediante la.

metà della pianta ad opera finita, e la metà della proiezione ot·iz-zontale supponendo tolto il terreno, mediante la sezione trasversale secondo GH.

Le due spalle, la cui base di fondazione si è stabilita alla pro-fondità di metri 1,40 sotto il livello delle rotaie della strada ferra-ta, consistono in massi murali con parete verticale verso la ferrovia e con riseghe verso terra.

L'arcata è a tutta monta con gTossezza crescente tlalla chiave alle imposte; e due piani, tangenti alla superficie d'estt·adosso del -l'arcata stessa e simmetricamente inclinati, terminano i timpani e le spalle predette.

I muri di risvolto, stabiliti sul terreno tagliato a riseg·he, fanno seguito alle spalle; e le loro pareti esterne sono in continuazione delle front.i dell'arcata.

-

192-Le due fronti del cavalcavia sono compiute da muri andatori o da muri frontali, insistenti all'arcata ed alle spalle, ed elevantisi a metri 0,70 al di sopra dell'estradosso della vòlta. Allo stesso livello s'innalzano i muri di risvolto, i quali sulle fronti della costruzione non si. presentano distinti dalle spalle e dai muri andatori, sia per-chè le loro pareti esterne sono contenute in uno stesso piano, sia perchè sono terminati in ogni fronte da una sola cornice di coro-namento la quale si estende da una estremità all'altra del caval-cavia.

Al di sopra del livello delle cornici si elevano i parapetti a difesa della strada carreggiabile.

Una cappa, coprente la vòlta ed i timpani, serve a preservare la costruzione dai danni che vi potrebbe apportare l'umidità che, at-traversando l'inghiaiata della strada carregg·iabile ed il sottostaute riempimento, potrebbe portarsi alla superficie superiore della sotto-posta muratura.

Questa costruzione si è progettata in muratura di pietra. In pie-tra tagliata le spigolature delle spalle, le corone dell'arcata, le cor-nici di coronamento, le estremità e le copertine dei parapetti; in minuto pietrame lavorato la parte di vòlto compresa fra le due co-rone; in muratura ordillaria di pietrame, coi rivestimenti

d'opera incerta

sulle facce viste, le spalle, i muri di risvolto ed i muri frontali; in muratura di pietrame piuttosto minuto le parti dei pa-rapetti sottostanti alle copertine. La cappa dev'essere fatta con un sottile strato di malta cementizia.

121. Dimensioni. - Le principali dimensioni dell'edifizio risul-tano chiaramente dalle figure 4", 5a e 611, e solo crediamo di ag-giungere qualche parola per giustificare la loro convenienza.

La luce libera del cavalcavia dev'essere tale da dar sicuro pas-sag·gio ad un convoglio ferroviario, e per questo motivo si è as-sunta di 5 metri la sua larghezza, e non inferiore a metri 5,50, os-sia di

7,20- 1,40

=

5'",80,'

la sua altezza massima al di sopra del li vello delle rotaie.

Per avere un'indicazione della grossezza a; da darsi alla chiave dell'arcata, si è fatto uso della formola empirica

x=

orn,30

+

0,10 . ?'

+

0,02 (Hi-Om90),

risultante da quelle state indicate nella nota (h) e conveniente pel

1 9 3

-caso in cui la direttrice della superficie d'intradosso è una mezza circonferenza di circolo di raggio r. Questa formola, nel caso con-creto in cui 1'

=

2m,50 ed Hi

=

lm,35, dà

a;= om,56.

Osservando però che il volto deve essere fatto con cunei di pietra, la quale si suppone assai resistente, e ()be d'altronde deve dar pas-saggio solamente ad una strada carreggiabile, si è creduto bene dr diminuire di qualche poco questa grossezza portandola a metri 0,50.

La variazione di grossezza dell'arcata passando dalla chiave alle imposte si è ottenuta colla regola, seguìta da molti pratici, di po1··

tare sui due giunti, che fanno angolo di 60° colla verticale, una grossezza doppia di quella alla chiave, e di descrivere l'arco cirC•)·

!are passante pei due punti così determinati e per l'estremità del giunto di chiave. Quest'arco, prolungato sino ai piani d'imposta,

!li è assunto per direttrice della superficie d'estradosso dell'arcata fra le due corone di testa, le quali si sono progettate in con<'i di pietra tagliata colle lunghezze alternate di metri. 0,75 e di me-tri 0,55.

Un'indicazione della grossezza y da darsi alle spalle si è ricavata dalla formola empirica

=com 60

+o

324 d+

o

20 )

va +

0,50. d

x

1,73. d

-y ' ' . ' . a; A 0,50 . d

+

a;

conveniente per le arcate a tutta monta, nella quale d,

a,

A. ed a;

rappresentano rispettivamente la semi-corda, l'altezza del piano d'im-posta al di sopra del piano di fondazione, l'altezza del suolo stra-dale al di sopra dello stesso piano e la grossezza della v6lta alla chiave. Assumendo, nell'applicare la citata formola, come piano di fondazione quello che trovasi al livello del fondo dei fossi, si ba

d= 5m

a=

4,70- 0,90 = 3m,8o A= 8,55- 0,90

=

7,65

a;= om,50;

ed il valore di y risulta

APPENDICE ALL'ARTE DI FABBRICARB Voi IV.-13.

1 9 4

-che in cifra rotonda si porta a 2 metri.- Essendo la spalla con rise-g·he, si deve iutendere: che la stabilita grossezza sia quella da adot-tarsi a circa metà dell' altezr.a della spalla stessa, contata questa altezza al di sopra del fondu del fosso; che alla base eli fondazione debba avere una grossezza mag·giore; e che alla sommità debba avere una grossezza minore.

I muri di risvolto ammettono per massima altezza libera circa metri 5,30, e si è loro assegnata la grossezza di metri 0,50 alla sommità e la grossezza di metri 1,40 al piede (compresa fra 0,25 e 0,50 dell'altezza predetta).

Per passare poi dalla prima alla seconda delle indicate grossezze • vi sono tre riseghe orizzontali larghe metri 0,30, la prima alla quota (3m,SO), la seconda alla quota (6"') e la terza. alla quota (8w,l5). Le dimensioni dei muri fl'Ontali ricorrono orizzontalmente con quelle dei muri di risvolto.

La grossezza dei par·npetti è di metri 0,45, e di metri l ,05 la loro altezza esterna.

La cappa dell'arcata, fatta, come si è detto, di malta cementizia, ha la spessezza di metri 0,05.

La strada passante sul cavalcavia ha la larghezza di metri 6,20 fra le facce interne dei parapetti. Metri 4,60 sono destinati alla ca r-reggiata, e metri 0,80 a ciascun marciapiede.

Le dimensioni della strada passante sotto il cavalcavia chiara -mente risultano dalla figura 4•.

CAPITOLO VIII

SoUovia e m•onte ad un §Ol o.J•co.

TAVOLA XIV.

122. Scopo della tavola XIV.- Nell'architettura stradale pren-dono generalmente il nome di

sottovia

quegli edifizi i quali hanno per iscopo dì dar passaggio ad una ferrovia al di sopra di una strada carreggiabile; e si chiamano col nome di

ponti

quegli altri edifizi che servono al transito di una strada qualunque al di sopra di un corso d'acqua. I sottovia sono generalmente ad un sol arco,

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