113. Descrizione e struttura dell'edifizio.- La fig·ur la è desti-nata a far vedere la località in cui la tromba vuoi essere costrutta e serve a spiegare, perché in proiezione orizzontale (Fig. 3") convien assumere il suo asse costituito da tre tratti rettilinei
ab, cd
ede
frac-cordati fra lot·o da due archi circolari bc
e de. L'imbocco e lo sbocco della tromba banno posizioni quasi obbligate, il suo al!damento deve riuscire raccordato coi Jue tronl:hi del letto del rivo che si trovano a monte ed a valle, e per questi motivi è una uecessi tà di as3u-mere un tracciato come quello stato indicato. Le particolarità tutte dell'intiera costruzione chiaramente risultano dalle figure 2", 36, 4a, 5a e Ga le quali, nella scala di metri 0,008 per metro, rappres en-tano rispettivamente la proiezione verticale della sezione longitudi-nale secondo la mistilinea AB C, la proiezione orizzon t:t!e del la-voro ultimato supposto tolto il terreno e le sezioni trasversali se-condo D E, Ji' G ed H I.A monte della parte l1ell'edifizio posta sotto il 1errap:eno esiste un breve canale con platea e sponde in muratum. In ciascuna delle due sponde si trova una luce di forma trapezia per lo scarico late-rale delle acque che arrivano in senso normale o quasi normale all'andamento del breve canale predetto; e a poca distanza dalla sua origine si ha un salto per passare dalla platea al fondo del tronco di riro che trovasi a monte dell'edifizio. La sponda sinistra, che g·iace al piede d11lla scat·pa del terrapieno, elevasi assai più della sponda destra e, mentre quella s'innalza per quasi tutta l'al-tezza dell'edifizio, questa non si eleva che all'imposta della vòlta in corrispondenza della fronte superiore.
Sotto il terrapieno esiste la parte centrale dell'edifizio, la quale presentasi come un ponticello con spalle, con volta a tutta monta e con platea in muratura.
Alle estremità della volta vi sono i muri frontali, e quello posto in corrispondenza della fronte superiore si eleva molto di più di quello che presentasi nella fronte inferiore. Questi muri frontali hanno un coronamento di pietra tagliata. I piedritti si elevano fino
180-a termin180-are con pian-i inclinati tangenti alla superficie d'estradosso della vòlta, ed una cappa di materie cementizie serve a proteggere qnella e questi dall'eccessiva umidità. Sulla cappa esiste ancora una copertura fatta con pietre
a
secco, la quale, mantenendo la terra distante dalla cappa stessa, contribuisce a sempre più pre-servare la costruzione dai noci vi effetti dell'umidità. Allo sbocco in-feriore travasi una soglia di pietra tagliata.Dopo la parte dell'edifizio, la quale travasi sotto il terrapieno, viene la terza parte situata a valle, avente per iscopo d'incammi-nare le acque nel tronco inferiore del rivo. Questa terza parte ha una platea di muratura con due risalti, e forma come un breve canale la cui sponda sinistra è costituita da un'incamiciata di mu-ratura, mentre la sponJa destra porta una semplice incamiciata di ciottoli rinforzata da quattro cordonate.
La struttura predominante nell'edifizio di cui abbiamo dato la descrizione è quella di pietrame. II vòlto però, esigendo l'impiego di materiali minuti, principalmente nella parte con andamento cur-vilineo, si è progettato di struttura laterizia. La pietra tagliata si è riservata pei soli coronamenti delle fronti ed alla soglia della luce inferiore. La cappa, atteso la sua grossezza piuttosto conside-revole, è di calcestruzzo fatto con pietruzze minute e con buona malta idraulica o meglio ancora con malta di cemento.
114. Dimensioni. - Le figure
za,
3a, 4a, 5a e 6a permettono di rilevare quali sono le principali dimensioni della tromba che esse rappresentano, tanto nel senso planimetrico, quanto nel senso alti-metrico.La luce libera, che deve essere tale da dar facile e pronto scolo alle acque mas~ime in tempi di pioggie abbondanti e torrenziali, si suppone desunta dall'ispezione di opere analoghe g·ià esistenti sul rivo per cui la tromba vuoi essere costrutta.
I muri di sponda del breve canale, che travasi a monte della parte dell'edifizio sottoposta al rilevato, non sono altro che muri di sostegno con scarpa esterna e la loro gTossezza media ve n ne assunta maggiore di quella che suolsi adottare nelle ordinarie cir-costanze della pratica per la ragione che devono essi servire a so-stegno di terre argillose le quali possono tt·ovarsi in contatto del-l'acqua ed andar quindi soggette a rammollimento, da cui possono derivare spinte considerevoli. Si fa notare l'ingrossamento del muro della sponda sinistra a misura che va elevandosi verso la fronte della parte coperta dalla vòlta, ingrossamento ottenuto mediante
-181-riseg·he verticali per raggiung·ere il doppio scopo di porre presso a poco il muro nelle condizioni di un solido di egual resistenza e di rendere facile la sua materiale esecuzione.
La grossezza a; del volto alla chiave può essere determinata colla formala empirica
a;= om,30
+
0,10. r+
0,02 (Hi- 0'",90) (l),ri11-ultaute da quelle state indicate nella nota (h), nella quale r rap-presenta il ragg·io della direttrice dell'intradosso ed H1l'altezza del rilevato al di sopra dell'intradosso. Nel caso concreto
1'
=
lm,25,e si può ritenere che l'altezza del rilevato al di sopra dell'intradosso in corrispondenza del! 'asse della strada sia di metri 6, 12, cosiccbè si ba
Ponendo i valori di r e di Hi nella formala determinatrice di a;, s1 ottiene
a;= 0'\53.
Osservando però che il valore di a; dato dalla formala empirica (l) si deve considerare come una semplice indicazione della grossezza da adottarsi, che, a motivo delle scarpe del rilevato stradale, l'al-tezza H1 si verifica solamente per una parte assai breve della
.l
un-· ghezza della vòlta, e che, per semplicità di costruzione, conviene assegnare una grossezza costante alla sua chiave, si comprende come il trovato valore di a; si possa diminui1·e di qualche poco as-sumendolo definitivamente di metri 0,50.Per trovare la grosfiezza y delle spalle può servire la formala empirica
Y
=
(O m ' 60+· o
' 324. d+ o
' 20.x)va + o ·
A 50 . dx
0,50 .],
73 • d+
d a; (2) 'uella quale d è la semi-corda Jella volta della tromba,
a
l'altezza della linea d'imposta della superficie d'iutradosso della volta stessa sul piano ùi fondazione delle spalle, A l'altezza del tel'!'apieno sullo stesso piano di fondazione, ed a; la grossezza già stata precedente-mente stabilita di metri 0,50. Nel caso concreto, considerandoco--
182-me piano di fondazione quello che corrisponde alla g·eneratrice più alta clt'lia superficie superiore Jella platea, si ha
d= 1m,25
( l = l, 25 x =
o,
50.In quanto all'altezza A si osserva : che, a motivo delle scarpe del rilevato, il suo valore varia da una seziune trasversale all'altra della tromba; che il valore massimo di y corrisponde al valore minimo di A; che questo valore minimo ha luog·o presso la fronte inferiore della parte centrale dell'edifizio, cosicchè si ha
A= 6,]9- 2,64
=
3m,55;e che finalmente si déduce dalla formola (2)
Questa grossezza, la quale si deve risg·uardare come una semplice indicazione di quella che delìnitivamente convien adottare, si è au-mentata di qualche poco e si è portata a metri 1 ,15.
Il muro di risvolto a destra della fronte superiore ed i due muri dj risvolto della fronte inferiore, si sono considerati come muri di sostegno. Siccome però danno appoggio ad un terrapieno destinat(}
al transito di pesanti e celeri convogli, i quali, oltre d'agire col loro peso, operano anche colle scosse e colle vibrazioni che
tras-mettono, si è reputato conveniente di assegnar loro grossezze ec-cezionali molto maggiori di quelle che converrebbero se fossero semplici muri a sostegno di terre orJinarie non soggette all'azione di grandi sovraccarichi in movimento. Le riseghe verticali che pre-sentano questi muri si sono fatte per tener conto in qualche modo della loro minor altezza libera a misura che si allontanano dagli assi verticali delle rispettive fronti.
Il muro frontale, che in ciascuna fronte dell'edifizio sta sopra l'arco e le spalle, fa un corpo unico coi muri di risvolto che si trovano nella fronte stessa, e per di più questo sistema di muri adempie anche all'importante ufficio d'impedire lo sfasciamento della vòlta in corrispondenza delle fronti. Per questo motivo le grossezze dei due muri frontali si sono considerate come una conseguenza di quelle dei corrispondenti muri di risvolto.
- 183
Le copertine dei muri di risvolto e dei muri frontali sono larg-he metri 0,50 a monte e metri 0,62 a valle, ed hanno una grossezza di metri 0,30. La sog·lia della luce inferiore è larg·a metri 0,55 ed ha le spessezze massima e minima rispettivamente di metri 0,00 .e di metri 0,20. La g-rossezza della cappa coprente la v6lta, i timpani e le spalle è di metri 0,10.
N o n vi sono regole certe per determinare le grossezze delle pla-tee delle trombe con fondo inclinato, e solamente si può dire: che nei terreni omogenei e compatti possono essere minori di quelle da adottarsi nei terreni non omog·enei e compressibili; che, quando hanno pendenze forti, devono avere grossezze mag-giori di quelle convenienti alle platee con pendenze piccole; che in molte costru-zioni esistenti, del genere di quelle di cui stiamo parlando e con luci non maggiori di 6 metri, le grossezze delle platee variano fra
;O ed~
delle luci stesse; e finalmente che, quando si vogliono fare in mmatura di pietrame, difficilmente si può loro assegnare una grossezza inferiore a metri 0,30. Nella tromba di cui si discorre la grossezza della platea nel suo mezzo è di metri 0,45 ossia fra l5
edl
6
de!la luce.Tromba con plat~a a ?'isalti.
115. Descrizione e struttura dell'edifizio. - La figura 7a fa conoscere la località in cui la tromba deve essere costrutta e mette in evidenza come, a motivo delle posizioni obbligate del suo im-bocco, del suo sbocco e dei tronchi di rivo a monte ed a valle, abbiasi dovuto progettare il suo asse planimetrico non in linea retta, ma sibbene in una mistilinea composta dei cinque archi cir-colari differenti (Fig. ga) ab, cd, ej, g k ed k i raccordati coi tratti rettilinei be, d~ e
Jg.
Nelle figure sa, ga, lOa, l la e 12a si hanno le particolarità dell'intiera costruzione nella scala di metri 0,008 per metro, le quali fignre rappresentano rispettivamente la proie-zione verticale della sezione longitudinale secondo la linea K L M, la proiezione orizzontale del lavoro ultimato supponendo tolto il terreno e tutto ciò che non è struttura murale, e le sezioni tras-verRali secondo NO, PQ ed RS.Presso la parte dell'edifizio posta sott0 il rilevato, il tronco di rivo a monte ha le sue sponde con incamiciata ed il fondo coperto
-
184-da una platea di muratura. L'acqua arriva alla tromba solamente dal detto tronco, e per impedire gli scalzamenti cui la platea po-trebbe andar soggetta alla sua origine, si è munita di un tallone il quale si affonda nel terreno di una quantità eguale alla grossezza della platea stessa.
La parte centrale dell'edifizio, ossia quella sottoposta al rilevato, costituisce un ponticello con spalle, con v6lta e con platea di mu-n tura. La vòlta è a tutta monta con grossezza crescente dalla .chiave alle imposte, e, a motivo della gran differenza di livello fra l' imbocco e lo sbocco, ha le sue generatrici inclinate. La platea 'ha diversi risalti g·uerniti da cordoni di pietra tagliata alla sua
su-perficie superiore, ed è stabilita sul terreno preparato a riseghe onde meglio assicurarne l'impianto. Un basso muro frontale, con coronamento in pietra tagliata, si trova al di sopra di ciascuna -delle due fronti. La vòlta ed i muri frontali sono coperti da una cappa di materie cementizie, ed un inviluppo di pietre a secco si trova contro i piedritti e sopra l'estradosso della vòlta per rag-gi ungere lo scopo di allontanare la muratura dal terreno e di pre-set·vare sempre meglio la costruzione dai nocivi effetti dell'umidità.
A valle della parte centrale dell'edifizio si trova un breve tronco di canale con platea di muratura e colle scarpe coperte in basso da un'incamiciata. La platea è inferiormente munita di un robusto tal-lone, il quale serve per assicurarla dai guasti che vi potrebhe ap-portare la forza escavatrice della corrente.
Nell'edifizio di cui or ora abbiamo dato la descrizione predomina la struttura murale di pietrame, giacchè il vòlto soltanto è di strut-tura laterizia, mentre la piett·a tagliata si è unicamente riservata pei coronamenti delle due fronti e pei cordoni dei risalti della pla-tea. La cappa consiste in uno strato di calcestruzzo fatto con mi-nute pietruzze e con buona malta idraulica.
116. Dimensioni. - Già con sufficiente chiarezza risulta dalle fig·ure
sa ,
9•, }Qa,n a
e l2a quali sono le principali dimensioni della tromba che esse rappresentano, tanto nel senso planimetrico, quanto nel senso altimetrico; e solo ci resta da ag·gi ungere qualche parola sui criteri che hanno servito di guida per stabilirle.La luce libera si è supposta desunta dall'ispezione di opere ana-loghe alla tromba da progettarsi, e poste in condizioni pressochè identiche.
La g-rossezza delle iucamiciate, tanto del breve tronco di canale a monte, quanto del breve tronco di canale a valle, si è assunta
-185-di metri 0,30, la quale si deve quasi risguardare come il limite in-feriore Jelle grossezze convenienti alle murature di pietrame. Una maggior grossezza sarebbe stata inutile nel caso concreto, in cui si suppone che l'edifizio sia stabilito in un terreno di buona qua-lità come quello ghiaioso, e che l'incamiciata abbia la scarpa cor-rispondente al natura! declivio del terreno stesso.
La grossezza a; del vòlto alla chiave si è dedotta dalla formola (l) del numero 114, e, avendosi
1'
=
lmlL =
4,48, si è ottenutoa;= om,47,
che per meglio uniformarsi alle ordinarie dimensioni dei mattoni si è creduto conveniente di portare a metri 0,48.
La grossezza y delle spalle si è ricavata dalla formola (2) del numero 114 col porre
d= lm
a=
1,50 a;= 0,48A= 6,25- 2,15 = 4m,lO;
e, ragionando come già si è fatto nell'or citato numero, si è tro-vato
y
=
om,95.Questa grossezza, che strettamente parlando non si potrebbe dire deficiente, si è portata ad l metro.
La grossezza della volta alle imposte SI e assunta di metri 0,90, ossia di metri 0,10 minore della grossezza delle spalle, giacchè così risulta una risega fra quella e queste, sulla quale viene natural-mente a terminare la cappa.
I muri di risvolto che si trovano in corrispondenza Jelle due fronti della parte centrale dell'edifizio si sono considerati come muri di sostegno. Siccome però la loro altezza libera va diminuendo a misura che si allontanano dall'asse della tromba, si è creduto bene di far variare la loro grossezza mediante· riseg·he verticali, e
-186-nello stabilire le spessezze da adottarsi definitivamente si ebbe ri-guardo alla circostanza già stata notata nel numero 114, trattarsi cioè non di muri di sostegno posti nelle ordinarie condizioni, ma sibbene di muri destinati ad impedire lo scoscendimento di terra-pieni soggetti all'azione di grandi sovraccarichi in movimento.
Si fa poi os~ervare che le magg·iori grossezze dei muri di risvolto inferiori, a fronte di quelle dei muri di risvolto superiori, sono motivate e dal fatto che i primi hanno un'altezza un po' maggiore dei secondi e da ciò che il ril~vato stradale elevasi molto più su quelli che su questi.
Il muro frontale, che in ciascuna fronte dell'edifizio sovrasta all'arco ed alle spalle, non è altro che la continuazione dei muri di risvolto fra cui si trova, e per questa ragione si è asseg·uata aù esso la medesima grossezza dei muri predetti.
Le copertine dei muri di risvolto e dei muri frontali hanno la larghezza di metri O, 50 e la grossezza di metri 0,30. I cordoni pei risalti della platea sono larghi metri 0,16 e grossi metri 0,12. La spessezza della cappa è di metri 0,10.
La grossezza della platea a monte della parte centrale della tromba si è assunta di metri 0,45, ossia minore di
i
della sua luce; e la grossezza media della platea a valle si è fissata di metri 0,50, ossia eg·uale ad l4
della luce stessa. La parte di platea con risalti in nes -sun luogo ha g-rossezza minore di metri 0,30.CAPITOLO VII.
Cavalcavia.
TAVOLA XIII.
117. Scopo della tavola XIII. - Generalmente si dà il nome di cavalcavia a quegli edifizi che sono diventati di uso frequentis-simo nell'architettura stradale dacchè si costruiscono le ferrovie, e che hanno per i scopo di dar passaggio ad u o a strada al di sopra di un'altra, e, come succede più di frequente, di dar passaggio ad una strada carreggiabile al di sopra di una strada ferrata.
1 8 7
-Svariate sono le forme che si assegnano ai cavalcavia, giacchè esse dipendono e dalla natura del terreno snl quale i cavalcavia de-vono essere stabiliti, e da circostanze locali, e da condizioni economi-che, e da chi ne studia i progetti; però tutti si possono ridurre a due tipi principali, ossia a quelli
con spalle nascoste
ed a quellicon spal-le apparenti;
e nella tavola Xlii si hanno appunto i risultati dello studio di due di queste costruzioni, ~na del primo tipo e l'altra del secondo tipo. Nelle fig·ure l". 2" e 3" della citata tavola è rappre-sentato un cavalcavia con spalle nascoste, e nelle figure 4", 5" e 6"un cavalcavia con spalle apparenti. Si è poi supposto che tanto l'uno, quanto l'altro debbano, in direzioni fra loro perpendicolari, dar passag·gio ad una strada carreggiabile al di sopra d'una fer-rovia ad un sol binario.
Di più si è ammesso che le strade carreggiabili, per le quali si deYono costruire i detti caYalcavia, siano di non molta importanza, in modo da bastare una larghezza libera, carreggiata e marciapiedi compresi, di soli metri 6,20; mentre, come g·ià si è detto nel nu-mero 105, occorre per le strade carreggiabili di qualche importanza una larghPzza non inferiore a metri 5,50 per la sola carreggiata ed una lat·ghezza non inferiore a meri 0,80 per ciascun marciapiede.