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Cenni sulla posizione dell'Unione Europea nei confront

Gli Stati membri dell'Unione Europea hanno risposto a questo afflusso via mare di migranti intensificando i controlli alle frontiere.94

Con l'abolizione delle frontiere interne tra gli Stati membri dell'Unione Europea grazie all'entrata in vigore, con il Trattato di Amsterdam nel 1999, degli accordi di Schengen e della relativa convenzione,95 è stato istituito uno spazio comune all'interno del

quale è garantita la libera circolazione delle persone.96 Gli Stati

firmatari del Trattato hanno pertanto abolito tutte le frontiere

94 J. RIJPMA, “The Patrolling of the European Union’s External Maritime Border: Preventing the Rule of Law from Getting Lost at Sea”, in A. DEL VECCHIO (a cura di), International Law of the Sea. Current Trends and Controversial Issues, The Hague, Eleven International Publishing, 2013, p. 77.

95 L'accordo firmato a Schengen il 14 giugno 1985 fra Belgio, Francia, Germania, Lussemburgo e Paesi Bassi intende eliminare progressivamente i controlli alle frontiere comuni e introdurre un regime di libera circolazione per i cittadini degli Stati firmatari, degli altri Stati membri della Comunità o di paesi terzi. La convenzione di Schengen completa l'accordo e definisce le condizioni di applicazione e le garanzie inerenti all'attuazione della libera circolazione. Firmata il 19 giugno 1990 dagli stessi cinque Stati membri, è entrata in vigore solo nel 1995. Gli accordi di Schengen sono stati estesi nel tempo ad altri Paesi: l'Italia li ha firmati nel 1990. L'accordo e la convenzione di Schengen, nonché gli accordi e le regole connessi formano l'acquis di Schengen.

96 Entro tale spazio si applicano regole e procedure comuni in materia di visti, soggiorni brevi, richieste d'asilo e controlli alle frontiere.

interne sostituendole con un'unica frontiera esterna, la cui sorveglianza è divenuta uno degli obiettivi primari dell'Unione Europea.97 Nonostante gli Stati membri mantengano tra le

proprie competenze il controllo e la sorveglianza delle frontiere, la protezione dei confini nazionali viene integrata da un insieme di strumenti efficaci a livello europeo. Per una gestione comune dei potenziali rischi alle frontiere esterne, nel tentativo di garantire uno svolgimento uniforme degli interventi operativi ai confini ed al contempo agevolare le attività dei singoli Stati, l'Unione si è dotata di un apposito strumento di sorveglianza: l'Agenzia europea per la gestione della cooperazione internazionale alle frontiere esterne (Frontex).98

L'Agenzia - operativa dal 3 ottobre 2005 e con sede a Varsavia - ha la funzione di coordinare l'attività di controllo degli Stati membri, in particolare organizzando operazioni comuni, fornendo assistenza nella formazione professionale delle guardie in servizio, nei controlli, nei pattugliamenti e nella vigilanza. Nell'esecuzione dei suoi compiti non dispone di un organico ad

97 Art. 77, par. 1 e 2 TFUE, “1. L'Unione sviluppa una politica volta a: a)

garantire l'assenza di qualsiasi controllo sulle persone, a prescindere dalla nazionalità, all'atto dell'attraversamento delle frontiere interne; b) garantire il controllo delle persone e la sorveglianza efficace dell'attraversamento delle frontiere esterne; c) instaurare progressivamente un sistema integrato di gestione delle frontiere esterne. 2. Ai fini del paragrafo 1, il Parlamento europeo e il Consiglio, deliberando secondo la procedura legislativa ordinaria, adottano le misure riguardanti: a) la politica comune dei visti e di altri titoli di soggiorno di breve durata; b) i controlli ai quali sono sottoposte le persone che attraversano le frontiere esterne; c) le condizioni alle quali i cittadini dei paesi terzi possono circolare liberamente nell'Unione per un breve periodo; d) qualsiasi misura necessaria per l'istituzione progressiva di un sistema integrato di gestione delle frontiere esterne; e) l'assenza di qualsiasi controllo sulle persone, a prescindere dalla nazionalità, all'atto dell'attraversamento delle frontiere interne.”

98 Regolamento (CE) n. 2007/2004 del Consiglio, del 26 ottobre 2004, che

istituisce un'Agenzia europea per la gestione della cooperazione internazionale alle frontiere esterne dell'Unione.

hoc ma il personale e le risorse appropriate e sufficienti affinché il controllo alle frontiere esterne raggiunga un livello elevato ed uniforme, sono forniti dagli Stati membri dell'Unione.

A seguito delle numerose critiche mosse all'operato di Frontex - in particolare per quanto riguarda gli interventi dell'Agenzia nelle acque del Mediterraneo - e rivolte soprattutto al possibile rischio di violazione delle norme di diritto internazionale poste a tutela della salvaguardia dei diritti umani,99 la Commissione

europea ha proposto una revisione del regolamento istitutivo dell'Agenzia,100 adottata dal Parlamento europeo e dal Consiglio

nel 2011.101

Nel programma di miglioramento della gestione integrata delle frontiere esterne dell'Unione un contributo importante è fornito dall'adozione del cosiddetto Codice delle frontiere Schengen,102

che stabilisce le regole sui controlli di frontiera che devono essere eseguiti dalle autorità di tutti gli Stati membri.

99 Cfr. ad es., A. LIGUORI, N. RICCIUTI, "Frontex ed il rispetto dei diritti umani nelle operazioni congiunte alle frontiere esterne dell’Unione europea", in Diritti

umani e diritto internazionale, VI, 2012, pp. 539-567.

100 Proposta di Regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio recante

modifica del regolamento (CE) n. 2007/2004 del Consiglio che istituisce un'Agenzia europea per la gestione della cooperazione operativa alle frontiere esterne degli Stati membri dell'Unione europea (Frontex), COM(2010) 61 def.

del 24 febbraio 2010.

101 Regolamento (UE) n. 1168/2011 del Parlamento europeo e del Consiglio del 25

ottobre 2011 recante modifica del regolamento (CE) n. 2007/2004 Consiglio che istituisce un'Agenzia europea per la gestione della cooperazione operativa alle frontiere esterne degli Stati membri dell'Unione europea. Il Regolamento ha

rinnovato il mandato di Frontex rafforzandone le capacità operative in diversi settori ed assicurando che l'Agenzia espleti le proprie funzioni nel pieno rispetto delle pertinenti normative dell'UE, fra cui la Carta dei diritti fondamentali. 102 Regolamento (CE) n. 562/2006 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 15

marzo 2006, che istituisce un codice comunitario relativo al regime di attraversamento delle frontiere da parte delle persone (Codice frontiere

Recentemente è divenuto operativo un nuovo strumento concepito per il rafforzamento di Frontex, ovverosia il sistema europeo di sorveglianza delle frontiere (Eurosur),103 istituito “al

fine di individuare, prevenire e combattere l'immigrazione clandestina e la criminalità transfrontaliera e contribuire a garantire la protezione e la salvezza della vita dei migranti”. Un'attenzione particolare è stata dedicata al rispetto dei diritti fondamentali e degli obblighi derivanti dal diritto internazionale: il regolamento specifica che gli Stati membri e Frontex devono conformarsi pienamente ai princìpi di non respingimento e di rispetto della dignità umana quando trattano con persone che necessitano di protezione internazionale, ed in tal senso si è espresso anche il commissario europeo per gli Affari interni Cecilia Malmström.104

2.6 La disciplina delle intercettazioni in mare negli