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Proprio il 1908 è però l’anno di chiusura dello stabilimento. Una relazione della Camera di Commercio informa che «la Società per le Fabbriche Riunite dei Fiammi-feri sedente in Milano, in seguito ad uno sciopero qui manifestatosi e pel fatto che, a quanto essa afferma, non le era attiva la fabbrica di Rimini, ha deliberata la definitiva chiusura dello Stabilimento; e così è scomparsa da questa città un’industria che aveva importanti ed antiche tradizioni»53.

In città il fatto suscita non tanto clamori, quanto polemiche. Il periodico “L’Ausa”

riferisce di un «inconsulto sciopero caldeggiato dalla Camera del Lavoro», a seguito del quale «la Società proprietaria della locale fabbrica ne ha deliberata la chiusura»;

non dimenticando per altro di ricordare anche gli «utili troppo esigui degli ultimi esercizi». Il giornale prosegue: «si tratta di un centinaio di operai senza lavoro, la maggior parte in disagiate condizioni ed oggi assai sconfortati». A chi si illude che si tratti di un semplice spauracchio da parte dell’azienda, segnala che purtroppo «il macchinario è già in spedizione per Milano»54.

A distanza di un mese, il settimanale cattolico torna sull’argomento riportando la seguente dichiarazione della Camera del Lavoro: «Si consoli, “L’Ausa”, poiché degli operai dello Stabilimento Ravegnani pei quali questa Camera del Lavoro tutelava e tutela gl’interessi, nessuno è disoccupato avendo tutti trovato lavoro; e guadagnano molto più di quello che percepivano». La replica sarcastica non poteva mancare: se le cose stanno davvero così, «bisogna augurarsi che tutti i giorni si chiuda uno stabili-mento». Perché dunque impegnarsi a comporre le vertenze? non è crudeltà richiama-re in fabbrica persone che fuori si trovano meglio e guadagnano di più?55

È poco verosimile che cento licenziati riescano in pochi giorni a trovare un favorevole reimpiego in una realtà abbastanza ristretta come Rimini; in ogni caso, lo sciopero appare un motivo collaterale piuttosto che la vera causa della serrata. Lo stabilimento era in perdita da qualche anno e il suo destino appariva ormai segnato. Il muta-re delle condizioni generali e di settomuta-re aveva determinato la crisi, combattuta negli anni precedenti fagocitando le aziende più deboli ed ora sopprimendo i rami meno fruttiferi56.

1 Almanacco del Dipartimento del Rubicone per l’anno 1811, Rimini, 1811, p. 138.

2 Almanacco del Dipartimento del Rubicone per l’anno bisestile 1812, Forlì, 1812, p. 306.

3 ASR-ASC, Carteggio amministrativo, B 599, titolo VI. 4 Lodovico Contessi, Memorie, pp. 28-29, archivio privato.

5 Studi igienico-clinici del dott. Ranieri Bellini, Firenze, 1867, p. 4.

6 N. Giangi – F. Giangi, Memorie patrie, VI, BGR, SC-MS 345, alla data.

7 ASR-ASC, Carteggio amministrativo, B. 675, titolo XIV. 8 N. Giangi – F. Giangi, Memorie patrie, cit., alla data.

9 Cfr. M. Conti, L’obolo del sudore, Rimini, 2010, pp. 306-307.

10 ASR-FN, not. Francesco Perazzini 18433.

11 ASR-FN, not. Nicola Cipriani 18441: «volendo dimostrare il grato suo animo pel consiglio a lui dato dal signor Francesco Massari di qui, di erigere, come fece, la fabbrica di zolfanelli fo-sforici in questa città, e dell’opera ed interesse che nella medesima vi presta la signora Elena, figlia del ricordato signor Francesco Massari», Nicola Ghetti assume l’impegno di costituire una dote di scudi 500 in favore della donna.

12 ASR-FN, not. Giovanni Battista Leonardi 18442: Nicola Ghetti viene qualificato «esercente il commercio in suo nome e con negozio e ditta sua particolare».

13 BGR, Fondo Gambetti, Schede e relative cartelle.

14 ASR-ASC, Carteggio amministrativo, B 738, titolo VI.

15 Diario riminese e guida personale della città per l’anno 1850, Rimini, 1849, p. 57.

16 Diario riminese pel 1855, Rimini, 1854, p. 58.

17 Diario riminese pel 1856, Rimini, 1855, p. 60.

18 Diario riminese per l’anno 1857, Rimini, 1856, p. 59.

19 ASR-FN, not. Giuseppe Ricci 18531. 20 ASR-FN, not. Luigi Casaretto 1855-1856.

21 Cfr. ASR-FN, not. Luigi Casaretto 1882, atto del 7 aprile.

22 Tutte le suddette iscrizioni compaiono nel rogito di cui sopra.

23 ASR-FN, not. Luigi Casaretto 1858.

24 G.C. Mengozzi, L’economia riminese al tramonto dello Stato Pontificio, «La Piè», 1974, 1, pp. 38.

25 Studi igienico-clinici del dott. Ranieri Bellini, cit., pp. 4-6.

26 BGR, Fondo Gambetti, foglio volante del 1864.

27 Tutto il carteggio è contenuto nella Proposta di abolizione del fosforo giallo nella confezione degli accendi-lume, Rimini, 1866.

28 Studi igienico-clinici del dott. Ranieri Bellini, cit., pp. 56-80.

29 Vale a dire: Finlandia (1872), Danimarca (1874), Svezia (1879), Svizzera (1881) e Olanda (1901).

30 L. Tonini, Guida del forestiere nella città di Rimini, Rimini, 1864, p. 20.

31 Monografia statistica, economica, amministrativa della provincia di Forlì, II, Forlì, 1866, p. 177.

32 L. Casaretto, Prima relazione industriale-commerciale-statistica presentata al Ministero ra Industria e Commercio dalla Camera di Commercio ed Arti di Rimini, Rimini, 1872, pp. 11-13, 20.

33 «Il Nettuno», 17 luglio 1873.

34 Camera di Commercio ed arti, Terza relazione industriale-commerciale-statistica per gli anni 1873-1874, Rimini, 1875, tavola XVIII.

35 ASR-ASC, Carteggio amministrativo, B 1070, titolo VI.

36 In merito ai fanciulli, una relazione scolastica afferma che «i figli dei popolani giunti ad una certa età troncano gli studi per dedicarsi ai mestieri». Nell’anno scolastico 1874-1875, gli iscritti alle classi elementari erano 1.328, «compresi circa 350 allievi che avevano oltrepas-sato gli anni 12». Questo a fronte di 4.675 iscritti all’anagrafe di età compresa fra i 6 e i 12 anni, di cui 2.451 maschi e 2.224 femmine (ASR-ASC, Verbali Consiglio Comunale, anno 1875, p. 217).

37 Il citato studio del prof. Ranieri Bellini riferiva che l’orario di lavoro nella Fabbrica Ghetti era mediamente di 8-10 ore, ridotto a 5-6 per chi maneggiava il fosforo (p. 13).

38 ASR-ASC, Carteggio amministrativo, B 1070, titolo VI. 39 ASR-FN, not. Luigi Casaretto 1880, atto del 19 febbraio.

40 ASR-FN, not. Luigi Casaretto 1884, atto del 23 agosto e sedute seguenti. Più in dettaglio, il patrimonio immobiliare comprende: un podere a S. Andrea dell’Ausa (15.000), il palazzo con l’opificio (40.000), un casa nel borgo di fronte al palazzo (5.200), altre 4 case di minor valore (2.800), una quota della fornace per laterizi (5.000), il trabaccolo “Indipendenza”

(2.000).

41 Camera di Commercio ed Arti, Relazione annuale e resoconto morale pel 1884, Rimini, 1885.

42 Ministero Agricoltura, Industria e Commercio (MAIC), Notizie sulle condizioni industriali della provincia di Forlì, Roma, 1888.

43 «La Riscossa», 26 febbraio 1890.

44 MAIC, Statistica degli scioperi avvenuti nell’industria e nell’agricoltura durante l’anno 1894, Roma, 1896.

45 Riccardo Ravegnani (1864-1941) fu figura di spicco nella società e nell’economia riminese, a partire dall’ultimo decennio dell’Ottocento. Nel corso della sua lunga attività, fondò e

diresse la Banca Popolare Cooperativa; gestì la Fabbrica di Fiammiferi; fondò la Coopera-tiva di Lavoro e Produzione fra i Pescatori; ricoprì le cariche di Assessore Comunale, Com-missario Prefettizio, Direttore e Presidente dell’Azienda Bagni, Presidente della Camera di Commercio; fondò e presiedette la Società di Mutuo Soccorso fra i Marinai; presiedette la Società Anonima Cooperativa per le Case Operaie; fu inoltre Presidente della Congregazione di Carità e del Consorzio Idraulico Marecchia. A lui si deve anche il progetto per realizzare una grande darsena a S. Giuliano e l’insistente battaglia per lo spostamento a monte della linea ferroviaria.

46 ASR-FN, not. Alberto Ricci 18961, atto del 21 marzo; not. Alberto Ricci 18962, atto del 20 luglio.

47 MAIC, Statistica degli scioperi avvenuti nell’industria e nell’agricoltura durante l’anno 1898, Roma, 1900.

48 ASR-FN, not. Alberto Ricci 18972, atto del 29 novembre.

49 MAIC, Notizie sulle condizioni industriali della provincia di Forlì, Roma, 1900.

50 «Il Martello», 26 gennaio-2 febbraio 1901.

51 ASF, Prefettura – Archivio di Gabinetto, B. 278, fascicolo 37.

52 La rassegna commerciale-industriale di Rimini. Annuario statistico 1908, a cura di A. Gaddini, Rimini, 1908, pp. 20-21.

53 Relazione annuale pel 1908, «Bollettino della Camera di Commercio ed Arti in Rimini», novembre 1909; «Il Momento», 10 novembre 1909.

54 «L’Ausa», 14 marzo 1908.

55 «L’Ausa», 11 aprile 1908.

56 Che la sorte della fabbrica fosse ormai segnata, lo si ricava anche da una notizia apparsa sulla stampa locale fin dal maggio dell’anno precedente, dove si annuncia la costituzione della società Saponificio Riminese ed affini di A. Calderoni e C., con la partecipazione di “capita-listi” riminesi e milanesi: «Questo nuovo Saponificio verrà trasportato nell’ex palazzo Ghetti in Borgo XX Settembre, locale che la Società ha acquistato e ne fa sua sede» («La Riscossa», 11 maggio 1907).

IL PALAZZO E IL SUO ARCHITETTO