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CLASSIFICA ECONOMICA 2010/2011CLASSIFICA DOPO PLAYOFF

DEV STD CONFRONTO SERIE A vs NBA

CLASSIFICA ECONOMICA 2010/2011CLASSIFICA DOPO PLAYOFF

Questo tipo di correlazione può trovare spiegazione nel fatto che poche partite nella fase finale del campionato riescono a garantire il tutto esaurito sugli spalti, aumentando in modo piuttosto considerevole gli incassi. Malauguratamente la qualità delle informazioni deducibili dal bilancio d’esercizio non consente di tracciare un andamento numerico del fenomeno, poiché l’informativa non distingue tra incassi da regular season e incassi da playoff, quindi la deduzione resta comunque di ambito piuttosto generale.

Un’ultima precisazione sull’andamento finanziario riguarda il risultato netto: solo la Pallacanestro Varese S.p.A. chiude l’esercizio in utile; tutte le altre società risultano in rosso. La perdita si fa decisamente preoccupante per le ultime tre squadre della economica, che da sole contribuiscono per circa due terzi alla generazione del risultato aggregato.

RISULTATO NETTO

1° classificato Siena Varese € 3.742,00 2° classificato Cantù Cantù -€ 24.525,00 3° classificato Milano Treviso -€ 243.168,00 4° classificato Treviso Siena -€ 268.445,00 5° classificato Avellino Pesaro -€ 294.606,00 6° classificato Sassari Sassari -€ 303.231,00 7° classificato Varese Montegranaro -€ 362.836,00 8° classificato Bologna Biella -€ 990.437,00 9° classificato Roma Cremona -€ 1.031.586,00 10° classificato Pesaro Brindisi -€ 1.133.574,00 11° classificato Caserta Teramo -€ 1.220.721,00 12° classificato Cremona Caserta -€ 1.496.085,00 13° classificato Montegranaro Bologna -€ 1.595.105,00 14° classificato Biella Roma -€ 4.604.471,00 15° classificato Teramo Avellino -€ 5.025.683,00 16° classificato Brindisi Milano -€ 5.141.196,00

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Alla stessa conclusione si giunge osservando il dato medio, il cui valore, negativo per circa 1,5 milioni di euro, corrisponde alla dodicesima posizione in classifica, sintomo di uno sbilanciamento delle perdite, non controbilanciate da robusti risultati positivi.

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La situazione patrimoniale demarca un impiego di risorse di circa 53 milioni, corrispondenti ad una media di 3,3 per squadra; da sottolineare il rapporto di indebitamento, pari a 1:4, lievemente migliore rispetto al dato triennale. Si tenga presente che un rapporto così costituito corrisponde ad una situazione non ottimale ma può comunque essere ritenuto accettabile ed allineato alle condizioni generali del sistema italiano.

Le considerazioni in merito alla struttura del patrimonio possono essere meglio comprese con l’osservazione dei dati stagionali riclassificati; a tal proposito si riportano di seguito i valori assoluti e medi, supportando la rappresentazione con l’ausilio dei grafici.

AGGREGATI PATRIMONIALI RICLASSIFICATI 2010/2011 TOTALE MEDIA

RICLASSIFICAZIONE FINANZIARIA

ATTIVO CORRENTE € 33.404.391,00 € 2.087.774,44 ATTTIVO IMMOBILIZZATO € 19.694.564,00 € 1.230.910,25 PASSIVO CORRENTE € 33.574.633,00 € 2.098.414,56 PASSIVO CONSOLIDATO € 9.446.704,00 € 590.419,00 MEZZI PROPRI (Patrimonio netto) € 10.077.618,00 € 629.851,13 Totale fonti = totale impieghi € 53.098.955,00 € 3.318.684,69

RICLASSIFICAZIONE FUNZIONALE

CAPITALE CIRCOLANTE NETTO OPERATIVO € 11.476.439,00 € 717.277,44 CAPITALE IMMOBILIZZATO NETTO OPERATIVO € 18.988.061,00 € 1.186.753,81 PATRIMONIO NETTO € 11.832.418,00 € 739.526,13 PFN a breve € 10.958.992,00 € 684.937,00 PFN a lungo € 7.673.090,00 € 479.568,13 CIN=totale coperture € 30.464.500,00 € 1.904.031,25 63% 37% Impieghi ATTIVO CORRENTE ATTTIVO IMMOBILIZZATO 38% 62%

Capitale Investito Netto

CAPITALE CIRCOLANTE NETTO OPERATIVO CAPITALE IMMOBILIZZATO NETTO OPERATIVO 63% 18% 19% Fonti PASSIVO CORRENTE PASSIVO CONSOLIDATO MEZZI PROPRI (Patrimonio netto) 39% 36% 25% Coperture PATRIMONIO NETTO PFN a breve PFN a lungo

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La colonna a sinistra rappresenta la logica finanziaria, mentre quella di destra risponde ad una logica di tipo funzionale operativo.

Si osservi lo sbilanciamento degli impieghi a favore del breve periodo, finanziati da fonti di pari scadenza; il matching temporale è un punto positivo della gestione, che può evitare fastidiose tensioni o squilibri lungo il corso della vita sociale; dovrebbe essere un principio basilare per la categorizzazione di una gestione finanziaria oculata.

La colonna di destra invece evidenzia l’impiego di capitali, differenziando gli orizzonti temporali. Con questa analisi si vuol rispondere alla domanda “cosa deve essere finanziato?” e di conseguenza, ci si pone l’interrogativo del modo in cui farlo. Nella fattispecie si evidenzia uno sbilanciamento sul capitale immobilizzato, coperto dalla posizione finanziaria netta di lungo periodo e da una porzione di patrimonio netto; ancora una volta si rispetta l’equilibrio temporale tra investimenti e coperture.

Quanto descritto fotografa quindi una situazione piuttosto equilibrata del patrimonio sociale nella stagione 2010/2011. Se si considera poi la situazione connessa alla liquidità, si traggono dei riscontri positivi, anche a fronte di un segno negativo a livello monetario.

FLUSSI MONETARI - STAGIONE 2010/2011 TOTALE MEDIA

Flusso monetario gestione operativa -€ 15.054.598,00 -€ 940.912,38 FLUSSO MONETARIO GESTIONE REDDITUALE -€ 17.606.849,00 -€ 1.100.428,06 FLUSSO MONETARIO ATTIVITA' DI INVESTIMENTO -€ 3.877.045,00 -€ 242.315,31 FLUSSO MONETARIO ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO € 21.313.369,00 € 1.332.085,56 Variazione di disponibilità monetarie -€ 170.525,00 -€ 10.657,81

La tabella evidenzia una distruzione di denaro per un valore medio di circa diecimila euro, (causata da un’attività di finanziamento lievemente inferiore ai fabbisogni); questo elemento non pare cosi drammatico se confrontato con la dimensione del fenomeno professionistico connessa ad ogni club. Inoltre il dato risulta essere di molto inferiore alla media del triennio, quindi anche da questo punto di vista la prima stagione analizzata lascia alcuni segnali confortevoli, nonostante la situazione economica di profondo rosso.

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3.3.2 Stagione 2011/2012

L’esercizio economico 2011/2012, nonostante la presenza di un partecipante aggiuntivo, da individuarsi nella ripescata S.S.P. Reyer Venezia Mestre S.R.L.74, presenta una situazione economico-finanziaria analoga, ma stenta a dare qualsiasi tipo di segnale positivo. La sintesi del conto economico presenta un aggravamento reddituale già a livello di EBITDA, in flessione di ulteriori 4 milioni nel confronto ravvicinato tra le prime due stagioni, causata da un milione circa di ricavi in meno e da una gestione dei costi più onerosa.

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La circostanza merita una spiegazione, che trova origine nell’introduzione del titolo di Wild Card nel campionato di Serie A 2010/2011. Tale “diritto”, che consente di evitare la retrocessione in LegaDue, poteva essere acquisito dalla penultima squadra classificata, per effetto del pagamento di una somma stabilita in 500.000 Euro, la quale sarebbe poi servita come contributo alla seconda classificata di LegaDue, al fine di consolidare la propria posizione nella serie cadetta e non fare un precoce balzo in Serie A. Nella fattispecie, la Teramo Basket S.R.L., accreditata del 15° posto nel massimo campionato, usufruisce di tale diritto, pagando la suddetta somma in data 10 Giugno 2011, ultimo giorno disponibile, consentendo cosi alla propria squadra, la BancaTercas Teramo, di contendere il titolo più ambito nel panorama cestistico nazionale. Tuttavia, a seguito di un anticipo dell’annuncio del pagamento da parte della lega di Serie A, i legali delle squadre di Casale Monferrato e Venezia (finaliste del playoff di LegaDue), presentano ricorso alla Federazione Italiana Pallacanestro, sostenendo che quanto annunciato dalla lega di Serie A una settimana prima rispetto al termine stabilito, avrebbe automaticamente comportato la decorrenza dei termini ultimi di pagamento dal 10 Giugno al 3 Giugno, annullando quindi l’acquisizione della Wild Card da parte della società di Teramo. In tal caso, la S.S.P. Reyer Venezia Mestre S.R.L. avrebbe avuto diritto alla promozione in Serie A. La contesa si trascinò per tutta l’estate, con vicissitudini piuttosto complicate, non trattate in questa sede. In data 24 Settembre 2011, con sentenza del tribunale federale viene attribuito ad entrambe le squadre (BancaTercas Teramo ed Umana Reyer Venezia) il diritto di partecipazione alla serie A, che quindi conta ben 17 squadre; nessun ripescaggio per la LegaDue, che si disputerà con una presenza in meno rispetto ai tradizionali 16 partecipanti.

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