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DEV STD CONFRONTO SERIE A vs NBA

STAGIONE 2010/2011 PASSIVO PATRIMONIALE

Patrimonio netto Debiti

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via, oltre a risultare gravosa nei confronti della proprietà, potrebbe non essere sempre percorribile. In tal caso le prospettive sarebbero decisamente peggiori, analoghe a quelle descritte tra le considerazioni finali del primo paragrafo. Parallelamente non devono essere dimenticate le implicazioni connesse all’onerosità e alle possibilità di accesso al finanziamento esterno, stante una posizione debitoria così elevata.

Le riclassificazioni dei dati patrimoniali civilistici offrono alcuni spunti di discussione interessanti: la seguente tabella funge da appoggio per il riscontro numerico.

AGGREGATI PATRIMONIALI RICLASSIFICATI 2010/2011 TOTALE MEDIA

RICLASSIFICAZIONE FINANZIARIA

ATTIVO CORRENTE € 11.655.440,00 € 728.465,00 ATTTIVO IMMOBILIZZATO € 5.043.544,00 € 315.221,50 PASSIVO CORRENTE € 14.828.651,00 € 926.790,69 PASSIVO CONSOLIDATO € 2.104.421,00 € 131.526,31 MEZZI PROPRI (Patrimonio netto) -€ 234.088,00 -€ 14.630,50 Totale fonti = totale impieghi € 16.698.984,00 € 1.043.686,50

RICLASSIFICAZIONE FUNZIONALE

CAPITALE CIRCOLANTE NETTO OPERATIVO -€ 1.002.699,00 -€ 62.668,69 CAPITALE IMMOBILIZZATO NETTO OPERATIVO € 4.769.601,00 € 298.100,06 PATRIMONIO NETTO -€ 1.003.329,00 -€ 62.708,06 PFN a breve € 2.939.753,00 € 183.734,56 PFN a lungo € 1.830.478,00 € 114.404,88 CIN=totale coperture € 3.766.902,00 € 235.431,38

Innanzitutto si evidenzia una non perfetta corrispondenza temporale sulle scadenze, poiché il passivo corrente è più alto dell’attivo corrente, e viene in parte impiegato la copertura di impieghi a lungo termine, scontando il rischio del mancato rinnovamento a scadenza del fido. In secondo luogo, già dallo schema finanziario emerge una componente di patrimonio proprio addirittura negativa, in aumento nel prospetto funzionale, per effetto della sottrazione dei crediti verso soci, in quanto questa componente non risulta ancora esigibile e quindi non può essere considerata disponibile per la gestione. Questo effetto trova conferma in un indice di capitalizzazione negativo, segnale che dovrebbe costituire un campanello d’allarme da non sottovalutare.

Il terzo elemento interessante, questa volta con impatto positivo sulla gestione, è il CCNO83, il cui valore reca segno meno; l’effetto è da considerarsi positivo in quanto questa massa di attività non deve trovare un corrispettivo per essere finanziata, ma anzi, riduce i fabbisogni di capitale, e di

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Codice Civile, Libro V, Artt. 2327 e 2447.

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Capitale Circolante Netto Operativo, costituito dalla differenza tra attivo corrente e passivo corrente dell’area operativa.

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conseguenza il reperimento di fonti risulta meno impegnativo. A dire il vero, questa considerazione passa attraverso la presunzione che i debiti verso fornitori non siano scaduti; se così fosse, si prospetterebbe una quantomeno temporanea tensione di liquidità, poiché la società non riuscirebbe a far fronte alle scadenze. L’analisi del tempo medio di pagamento potrebbe chiarire la situazione, ma i soli bilanci non permettono la conoscenza di queste informazioni. Se a prima vista l’argomento sembra fumoso e poco chiaro, la formula strutturale del Capitale Circolante Netto Operativo può aiutare la comprensione: di fatto, sono coinvolte tre grandezze principali, quali crediti operativi, rimanenze e debiti operativi (le prime due sono sommate, la terza è in diminuzione)84. Considerando che la natura dell’attività societaria implica l’iscrizione di un valore delle rimanenze pressoché nullo, il valore del circolante resta esclusivamente correlato a crediti e debiti. Per ottenere un segno negativo è necessario che i debiti superino i crediti; così facendo si avrà un ammontare di fonti superiore agli impieghi, come nel caso posto in tabella. Una gestione articolata nel modo appena libera risorse da impiegare altrove. Il lato oscuro della medaglia comporta tuttavia uno sbilanciamento temporale sulle scadenze, poiché fonti generate dall’attività operativa di breve periodo coprono impieghi uguali per natura, ma di più lunga durata. Chiarita questa sottigliezza, il primo esercizio economico risulta quasi completamente analizzato negli aspetti più grossolani; l’ultimo punto, anche questo piuttosto interessante, concerne la liquidità e la sua dinamica nel corso della stagione.

FLUSSI MONETARI - STAGIONE 2010/2011 TOTALE MEDIA

Flusso monetario gestione operativa -€ 3.886.950,00 -€ 242.934,38 FLUSSO MONETARIO GESTIONE REDDITUALE -€ 4.203.311,00 -€ 262.706,94 FLUSSO MONETARIO ATTIVITA' DI INVESTIMENTO -€ 1.347.926,00 -€ 84.245,38 FLUSSO MONETARIO ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO € 7.065.054,00 € 441.565,88 Variazione di disponibilità monetarie € 1.513.817,00 € 94.613,56

La ricostruzione del rendiconto finanziario mette in luce una generazione di cassa pari a circa 1,5 milioni di euro, a seguito di un flusso di finanziamento superiore alle gestioni reddituale e degli investimenti. Il significato del segno più va comunque pesato con tutte le considerazioni fino a qui fatte: in presenza di utile, la generazione di liquidità può tranquillizzare gli investitori, poiché vi è la prospettiva di onorare gli impegni in scadenza e può prospettarsi una fonte di remunerazione da distribuire o da reinvestire in altre attività; tuttavia il segno positivo potrebbe essere anche generato da una riluttanza ad affrontare il rischio d’impresa, accompagnata da una propensione alla monetizzazione personale da parte degli investitori e/o dei proprietari, che potrebbero

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In linea di massima si può semplificare la formula in questo modo: CCNO= Crediti Operativi + Rimanenze – Debiti Operativi.

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anteporre i propri interessi a quelli societari, considerando la situazione come già troppo grave. In questo senso, un flusso da attività di finanziamento così esuberante potrebbe preannunciare un fallimento o una necessità di ristrutturazione. In alcuni casi questa prospettiva diventa plausibile, considerando anche il fatto che i club di Bologna Biancoblù Basket e Vigevano non vengono ammessi alla stagione successiva per inadempienze economiche; la maggior parte dei casi non ricadono in questa seconda ipotesi e addirittura va tenuto presente che per oltre un terzo, la liquidità è generata dalla Reyer Venezia, unica società a chiudere il bilancio in utile e a presentare degli indici reddituali positivi, a conferma che in un contesto dominato dal colore rosso vi è anche qualche macchia di verde.

3.4.2 Stagione 2011/2012

La stagione 2011/2012 si svolge alla presenza di sole 15 squadre, per l’ormai noto caso del ripescaggio di Venezia in Serie A, dopo il ritardato pagamento della quota di iscrizione alla massima competizione da parte della Teramo Basket S.r.L.

In questa stagione si dispone di tutti i bilanci dei club; tuttavia per le società di Piacenza e Sant’Antimo non è stato possibile ricostruire il rendiconto finanziario, poiché non si sono potuti reperire i bilanci della stagione precedente. La medesima mancanza grava in capo alla Biancoblù Basket Bologna, società che espone la propria informativa obbligatoria in modo molto sommario, senza distinzione delle varie voci di debito, rendendo quindi impossibile la ricostruzione dei flussi monetari per aree gestionali.

Fatte queste dovute premesse, l’analisi delle voci di reddito porta alle medesime considerazioni dell’annata precedente, cui si associa una flessione tra il 20 ed il 25% circa del volume d’affari, calcolato sui valori medi periodali, al fine di isolare l’effetto della variazione del numero di partecipanti; per conoscenza si riportano i dati nel prospetto che segue.

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AGGRAGATI ECONOMICI STAGIONE 2011/2012 TOTALE MEDIA

Valore della produzione € 26.254.334,00 € 1.750.288,93 Costi della produzione € 31.470.646,00 € 2.098.043,07

EBITDA -€ 5.216.312,00 -€ 347.754,13

Ammortamenti e accantonamenti € 1.222.890,00 € 81.526,00

EBIT -€ 6.439.202,00 -€ 429.280,13

Proventi e oneri finanziari -€ 420.538,00 -€ 28.035,87 Proventi e oneri straordinari -€ 431.811,00 -€ 28.787,40 di cui : Poventi partecipazioni strategiche € - € -

EBT -€ 7.291.551,00 -€ 486.103,40

Imposte e tasse -€ 218.460,00 -€ 14.564,00

RISULTATO NETTO -€ 7.073.091,00 -€ 471.539,40

Evitando la ripetizione di quanto argomentato relativamente all’esercizio 2010/2011, si precisa solamente che la Pallacanestro Sant’Antimo è l’unico club a chiudere il bilancio in utile, per poco più di un migliaio di euro; sebbene a prima vista la situazione reddituale sembri peggiorare nel confronto year on year85, va sottolineato che questo sentore potrebbe essere frutto di considerazioni parziali. Infatti se si sposta l’attenzione dal risultato netto all’EBIT, quest’ultimo risulta positivo per ben sei squadre, contro una sola della stagione precedente. Pertanto ci si sente di poter affermare che la gestione reddituale presenta qualche parvenza di miglioramento, stroncata però dal peso dell’imposizione fiscale; di seguito si riportano i valori relativi a quanto appena spiegato.

EBIT RISULTATO NETTO Barcellona € 87.622,00 Sant'Antimo € 1.076,00 Jesi € 80.454,00 Sant'Antimo € 55.112,00 Veroli € 33.050,00 Scafati € 22.352,00 Verona € 4.041,00 … … … … CLASSIFICA ECONOMICA2010/2011

La situazione patrimoniale vede invece un peggioramento del rapporto di indebitamento, poiché il patrimonio netto aumenta la propria percentuale negativa al 3%, raggiungendo quasi il valore di meno 30.000 euro per club86; se a questo aspetto si affianca la diminuzione del totale patrimoniale

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La stagione precedente aveva visto solo la Reyer Venezia chiudere in utile per poco più di 5000 euro.

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Dato mediamente ripartito sul totale di partecipanti, ma di fatto imputabile al rilevante deficit di circa la metà dei club in questione.

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di circa il 10%, la situazione diventa ancor più preoccupante sin dall’osservazione dei soli valori civilistici.

I modelli riclassificati configurano un marcato sbilanciamento verso la componente di breve periodo, ed una non perfetta copertura degli impieghi con le fonti più adeguate, poiché parte dell’attivo immobilizzato trova finanziamento tramite risorse a scadenza ravvicinata.

AGGREGATI PATRIMONIALI RICLASSIFICATI 2011/2012 TOTALE MEDIA

RICLASSIFICAZIONE FINANZIARIA

ATTIVO CORRENTE € 10.851.265,00 € 723.417,67 ATTTIVO IMMOBILIZZATO € 3.213.142,00 € 214.209,47 PASSIVO CORRENTE € 13.716.843,00 € 914.456,20 PASSIVO CONSOLIDATO € 776.305,00 € 51.753,67 MEZZI PROPRI (Patrimonio netto) -€ 428.741,00 -€ 28.582,73 Totale fonti = totale impieghi € 14.064.407,00 € 937.627,13

RICLASSIFICAZIONE FUNZIONALE numero squadre 14

CAPITALE CIRCOLANTE NETTO OPERATIVO € 1.223.549,00 € 87.396,36 CAPITALE IMMOBILIZZATO NETTO OPERATIVO € 2.847.125,00 € 203.366,07 PATRIMONIO NETTO -€ 404.879,00 -€ 28.919,93 PFN a breve € 4.063.848,00 € 290.274,86 PFN a lungo € 411.705,00 € 29.407,50 CIN=totale coperture € 4.070.674,00 € 290.762,43

Dal punto di vista funzionale invece si osserva un incremento del capitale circolante, che torna ad essere positivo: questa condizione configura un maggiore fabbisogno per circa 87.500 euro medi, cifra che in presenza di una gestione così poco credibile e decisamente rischiosa può comportare ulteriori difficoltà e tensioni.

Va precisato, prima di procedere oltre, che quest’ultima riclassificazione è rappresentativa di sole 14 società, poiché la mancata distinzione per natura e scadenza dei debiti da parte della Fortitudo Biancoblù Basket Bologna, toglie la possibilità di discernere tra la gestione operativa dal resto dell’attività aziendale.

La panoramica sui flussi finanziari, come detto, risulta ancor meno rappresentativa, poiché non sono disponibili i bilanci della stagione precedente di due neopromosse87, oltre all’impossibilità di redigere il rendiconto relativo al club “effe scudato” di Bologna, per mancanza di dettaglio sulla componente debitoria; quanto al campione analizzabile, si osserva un peggioramento della dinamica monetaria, che comporta una distruzione di liquidità, anche se poco consistente. Il flusso

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di gestione del finanziamento segue il decremento del volume globale movimentato, ma peggiora la dinamica reddituale soprattutto nella parte operativa.

FLUSSI MONETARI - STAGIONE 2011/2012 TOTALE MEDIA

Flusso monetario gestione operativa -€ 4.471.406,08 -€ 372.617,17 FLUSSO MONETARIO GESTIONE REDDITUALE -€ 4.388.191,06 -€ 365.682,59 FLUSSO MONETARIO ATTIVITA' DI INVESTIMENTO -€ 575.510,00 -€ 47.959,17 FLUSSO MONETARIO ATTIVITA' DI FINANZIAMENTO € 4.639.615,06 € 386.634,59 Variazione di disponibilità monetarie -€ 324.086,00 -€ 27.007,17

3.4.3 Stagione 2012/2013

L’ultima stagione analizzata in questo elaborato, come già detto nelle righe introduttive all’analisi economica di LegaDue, è zoppa di tre bilanci societari, per motivi che già si sono elencati; la visione pertanto risulta parziale, non rappresentativa dell’intera popolazione, ma può contare sulla possibilità di ricostruire tutti i modelli di analisi e le tabelle previste in questo elaborato.

Ancora una volta le considerazioni dovranno basarsi quasi esclusivamente sui dati medi, poiché confronti tra valori aggregati perdono di significato.

Quanto alla situazione reddituale, si osserva un miglioramento abbastanza consistente, poiché la perdita media è la metà rispetto alla stagione precedente e addirittura quasi un terzo rispetto al campionato 2010/2011; i motivi vanno individuati in una lieve flessione dei ricavi, cui si accompagna un più sostanzioso taglio dei costi. Non a caso infatti, il miglioramento coinvolge tutti i risultati parziali di conto economico, come evidenziato nella tabella di confronto sottostante.