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Il Collegio Sant’Isidoro

II. LUCA WADDING: CONTESTO STORIOGRAFICO E BIOGRAFIA

2. Luca Wadding

2.4 Il Collegio Sant’Isidoro

Il nome di Wadding è strettamente associato alla fondazione del Collegio di Sant’Isidoro, nonché alla biblioteca ad esso annessa.

Il terreno sul quale verrà costruito il Collegio di Sant’Isidoro appartenne inizialmente ai minori Discalceati: quest’ultimi vi avevano progettato la costruzione di una Chiesa e di un edificio. Tuttavia, a causa delle difficoltà economiche e per

287 Ivi, p. 205.

288 Wadding venne a conoscenza di tale composizione, leggendo la Vita di Gregorio VII. Ad ogni modo,

solamente poco tempo prima, l’aveva rintracciata distribuita per anni, nel tomo IX degli annali del Baronio.

Ivi., p. 199. 289 Ivi, p. 210

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ragioni conflittuali con l’ordine degli aracoeli,290 dovettero rinunciare al progetto.291 A questo punto, allora, si decise di affidare il proseguimento dell’opera ai frati irlandesi, i quali, in quel momento storico, erano perseguitati in patria. In particolare, il Ministro Generale, Benigno da Genova, commissionò tale impresa a Luca Wadding. Quest’ultimo diede prova di una grande capacità di gestione del denaro: ad esempio, alcuni documenti testimoniano che egli possedesse diversi conti a suo nome presso la banca “Monte di Pietà” di Roma. Da non trascurare, inoltre, sono gli aiuti che il francescano ricevette da numerosi benefattori e finanziatori sia per ultimare i lavori di costruzione del Collegio e della Chiesa sia per la conduzione della vita quotidiana dei frati. Ancora, egli ricevette grandi sussidi da «largi et perpetui benefactores protectoresque»;292 tra questi, oltre ai pontefici Paolo V e Alessandro VII, compaiono i nomi di Marcantonio Borghese e il Cardinale Scipione Borghese Caffarelli, nipote di Paolo V; i fratelli Ludovisi, nonché nipoti di Gregorio XV, Cardinale Francesco e Antonio Barberini.293

Importante fu l’azione del Cardinale Gabriel Trejo, che donò a Wadding un importo pari a 1,8000; il quale fu necessario per ripagare i debiti contratti dagli spagnoli discalceati. Dunque, nonostante uno dei compiti della Propaganda Fidei riguardasse la gestione dei collegi nella penisola e nell’Oltrealpe, il frate irlandese gestì l’intero processo di fondazione di Sant’Isidoro.294 Per la prima volta, quindi, nasceva, nei pressi della Santa Sede, un istituto dedicato alla formazione del clero irlandese, il quale andava ampliando la rete dei collegi nazionali.295 Col tempo, Sant’Isidoro acquistò un’importanza sempre più fondamentale, non solo a livello nazionale, ma anche in ambito europeo: tanto che tra il 1625 e il 1633 ammise duecentoundici studenti. Tale successo fu dovuto, da un lato, alla definizione di una rigida struttura gerarchica per cui la guida dell’istituto era affidata a un guardiano e

290 I membri dell’ordine degli aracoeli definivano i minori discalceati con il termine “separatisti”: questi

ultimi, infatti, avevano acquistato tale terreno e progettavano la costruzione di un complesso edificio, proprio al fine di rimanere separati dall’Ordine anche dal punto di vista abitativo. Cf. M. Binasco 2014, P. 87.

291 Ivi., pp. 88- 89.

292 Cf., G. B. Fidanza 2016, p. 13. 293 Cf. M. Binasco 2014 p. 88.

294 Questa circostanza contribuì a far in modo che l’annalista assunse ampio potere all’interno del Collegio:

ciò è evidente dal numero di studenti provenienti da Munster, la provincia originaria di Wadding, Inoltre, non sembrerebbe essere casuale nemmeno il fatto che parecchi insegnanti del Collegio avevano col fondatore un forte legame di amicizia, o erano, comunque, esperti conoscitori della dottrina di Duns Scoto.

Ivi., p. 89. 295 Ivi, p. 90

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a un consiglio di professori di teologia e filosofia; dall’altro, alla capacità di istaurare una fitta rete di rapporti col resto d’Europa. Il sistema di reclutamento era organizzato in modo tale da ammettere studenti dall’Irlanda o da altri continenti europei. A Sant’Isidoro, poi, venivano formati numerosi professori di teologia e filosofia, molti dei quali erano destinati a svolgere il ruolo d’insegnante in Irlanda e in altri paesi europei. Infine, la pubblicazione di molte opere presso Lione, Roma e Anversa di molti scritti di Wadding e dei suoi studenti incrementò, ulteriormente, la connotazione europea dell’attività letteraria del Collegio; come si illustrerà nel prossimo paragrafo, è visibile anche dal titolo delle opere contenute presso la biblioteca.296

L’azione di fra Luca fu determinante, anche, per portare a termine la costruzione e la decorazione297 della Chiesa adiacente all’Istituto. All’intervento dell’annalista, inoltre, si deve la realizzazione di un secondo collegio irlandese, il Collegio Ludovisiano,298 la cui guida, tuttavia, fu presto affidata ai gesuiti.299

Collegio capranica

Tuttavia, i compiti dell’erudito nell’edilizia non erano ancora terminati; egli, infatti, verosimilmente ancora segnato da tale sconfitta, accettò il nuovo compito offertogli

da Papa Alessandro VII: la realizzazione di un collegio per il noviziato presso il

convento della Madonna del Piano a Capranica. Di fronte alle distruzioni dei

conventi francescani in Irlanda, durante le persecuzioni di Cromwell, la costruzione

di un istituto per i novizi si mostrava necessaria. Anche in questo caso l’intervento

del frate risultò positivo: l’8 maggio 1656, venne emanato un diploma da

296 Ivi, pp. 94 – 97.

297 Si ricordino, a tal proposito, le celebri decorazioni della cupola di Carlo Maratta e la decorazione della

pala maggiore di Andrea Sacchi. G. B Fidanza 2016, pp. 160 – 178.

298 Il nome del Collegio è probabilmente dovuto al fatto che il cardinale Ludovisi assegnò a Wadding

un’elargizione di 1000 scudi, con i quali egli avrebbe dovuto trovare una residenza, in affitto, per gli studenti; in un secondo momento, gli ordinò la stesura degli statuti del collegio: l’istituto venne fondato ufficialmente nel gennaio del 1628. Cf. M. Binasco 2016, p. 92.

299 La motivazione principale di questa decisione fu la scarsità delle risorse: le donazioni che i francescani

ricevettero per la fondazione del Collegio furono piuttosto esigue e ciò ne impedì la reale affermazione come centro culturale. A sua volta, alla mancanza di una scuola di pensiero si deve il modesto numero di studenti. Ancora da evidenziare è la differenza dei volumi contenuti presso le rispettive biblioteche dei collegi: appena duecentosedici contro i cinquemila di S. Isidoro. Ibid.

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Castelgandolfo, mediante il quale l’annalista stabiliva l’occupazione di un edificio

presso Capranica.300

Infine, egli adibì alcuni ospizi all’alloggio dei delegati dell’ordine per la Francia e

per la Germania. Infatti, nel corso del Capitolo Generale svoltosi a Toledo nel 1633, si era stabilita la presenza, nel complesso meccanismo di governo dell’Ordine Francescano di un rappresentante della Gallia e uno della Germania. L’irlandese

riuscì a destinare due stanze, nel Sacro Palazzo, ad alcuni frati stranieri. In un

secondo momento, si adoperò per far restaurare quello stesso palazzo, permettendo

in tal modo di potervi contenere le autorità provenienti dalla Francia e dalla

Germania.301