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6.2 LA JOB DESCRIPTION O DESCRIZIONE DEL MESTIERE

7. METODOLOGIE E STRUMENTI DI SELEZIONE

7.2 IL COLLOQUIO DI GRUPPO

L’intervista individuale, tuttavia, può non essere sufficiente per una esaustiva quanto completa selezione e, qualora il tipo di posizione lo richieda (o prima o dopo l’incontro individuale con ciascun aspirante a ricoprire il ruolo) possono essere organizzati i colloqui di gruppo.

Questi non devono essere confusi con gli assessment center durante i quali una intera giornata viene dedicata al gruppo che viene chiamato a svolgere un insieme di attività come esercitazioni, test attitudinali, giochi di ruolo, presentazioni aziendali. Diversamente il colloquio di gruppo è una singola prova di selezione alla quale partecipa un certo numero di candidati (da un minimo di 8 ad un massimo di 12) e con una durata di tempo prefissata.

Il fine è quello di poter osservare in contemporanea più persone, analizzare le dinamiche che possono svilupparsi ed innescarsi e che, quindi, possono far emergere atteggiamenti, comportamenti, modalità di approccio, capacità comunicative e relazionali più difficilmente individuabili in un contatto one to one. Nel colloquio di gruppo, infatti, c’è un confronto paritetico tra persone chiamate ad interpretare “diversi ruoli” evitando che i singoli candidati si sentano in una posizione di sudditanza nei confronti dell’esaminatore.

Questa forma di selezione è particolarmente adatta nel caso di selezioni di grandi numeri, ossia di massa, generalmente effettuata per profili junior (neo laureati/diplomati) e comunque, in tutti quei casi in cui sono richieste caratteristiche attitudinali come il problem solving, la capacità di gestione dello stress, equilibrio emozionale, la capacità di lavorare in team, la capacità organizzativa e quant’altro.

Il colloquio di gruppo è articolato in più steps: il primo è quello dell’accoglienza, detto anche dello Speech del selezionatore. Dopo aver posto un cordiale benvenuto a tutti i presenti, il selezionatore presenta se stesso ed, eventualmente, l’Azienda che rappresenta e fornisce informazioni sulla prova da sostenete (come è articolata e la durata prevista).

In considerazione del fatto che questo speech ha come fine, tra gli altri, quello di assicurarsi che i candidati siano in possesso di tutti gli strumenti per svolgere la prova in maniera serena, con la giusta concentrazione e senza eccessiva tensione ma al contempo con il giusto senso di competizione e la giusta carica motivazionale, è essenziale che il selezionatore dia una chiara spiegazione su come la prova stessa è articolata, sui tempi di svolgimento e su eventuali parametri da rispettare.

In questo caso, inoltre, ancor più che nel colloquio individuale è rilevante lo stato d’animo del selezionatore: gentilezza, disponibilità, attenzione sono indispensabili proprio perché, per paradosso, nel gruppo viene amplificata la percezione di sensazioni e stati d’animo negativi. Ad esempio noia, fretta e poco ascolto possono trasmettere un’immagine di scarsa professionalità, affidabilità, preparazione oppure ostentare un eccesso di sicurezza può risultare poco rispettoso il che può spingere i partecipanti al colloquio di gruppo ad alzare barriere di difesa o di attacco che, in ogni caso, causano la perdita di naturalezza delle proprie azioni, reazioni, del proprio modo di porsi, proporsi e relazionarsi e sono controproducenti per la selezione.

Cercare l’assenso del gruppo comunque, non significa essere buoni, magnanimi o caritatevoli; è, infatti, responsabilità del selezionatore- che , comunque, durante la prova ha il ruolo di osservatore e non di moderatore- mantenere il giusto distacco affinché non si creino situazioni “conviviali”.

Un altro elemento caratterizzante questo strumento di selezione è l’impostazione del contenuto delle tracce che differisce a seconda degli aspetti professionali , motivazionali, psico-attitudinali nonché a seconda dei profili ricercati.

caso viene fornita una semplice traccia avente ad oggetto un tema in qualche modo correlato alla posizione ricercata o a questioni di attualità, quotidianità o, all’occorrenza, anche facenti riferimento a situazioni surreali o poco usuali. Pur risultando semplice nella forma, questo tipo di colloquio di gruppo può far emergere delle criticità; ad esempio il gruppo può stentare a centrare il tema, le argomentazioni trattate e proposte possono essere poco rilevanti, banali o confuse, possono crearsi dei tempi morti. Per contro possono evidenziarsi imprudenza, spirito di iniziativa, creatività, inventiva etc.

Nel secondo caso, invece, i partecipanti hanno una meta comune da raggiungere e, quindi, si tratta di un gioco di squadra che implica la partecipazione di tutti i “concorrenti”. Da ciò una maggiore percentuale di riuscita ed efficacia.

Gli aspetti che vengono evidenziati principalmente in questa situazione sono: 1)- Aspetti relazionali come capacità di lavorare in squadra, di leadership, organizzativa, gestionale, antagonismo, asseritività, modo di reagire positivamente o negativamente a critiche o obiezioni; 2)- Aspetti comunicativi: eloquio, proprietà di linguaggio, capacità logiche e di ascolto, chiarezza di esposizione, livello e qualità di argomentazione; 3)-Aspetti caratteriali degli esaminati: gentilezza/scortesia, apertura/chiusura, estroversione/introversione, umiltà/presunzione, sottomissione/prevaricazione.

Naturalmente durante lo svolgimento della prova i valutatori devono annotare i tratti che emergono in itinere e riferirli ad ogni singolo candidato in modo da avere un promemoria sulle impressioni maturate.

Al momento del congedo è utile informare i presenti che saranno ricontattate soltanto le persone ritenute idonee per un secondo incontro, garantendo, comunque, il mantenimento del CV delle altre in Banca Dati per eventuali future esigenze. Ciò –come più volte detto-, consente di ottimizzare i tempi evitando di dover fornire anche riscontri negativi e, al contempo, permette di trasmettere un’immagine di serietà e affidabilità.