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Con il complesso di Khendjier si ha l’ultimo tentativo di adoperare la piramide come luogo di sepoltura e il tempio mortuario come luogo nel quale venerare il faraone defunto. Altri sovrani tenteranno di erigere piramidi nella XIII Dinastia, ma senza riuscire mai a completarle.

Khendjier, di probabili origini straniere, edifica il proprio complesso funerario a Saqqara Sud, vicino alla piramide di Pepi II. Come nel resto dei monumenti funerari di Medio Regno individuiamo alla presenza di due recinti, uno interno e uno esterno, che racchiudono e proteggono la piramide separandola dal mondo circostante. Protetta dalle mura vi è l’ultima Piramide Satellite d’Egitto e una parte del tempio funerario che si trova addossato alla facciata Est della sepoltura del re come per nel caso di Sesostri III e Amenemhat III a Dahshur.

351 Arnold, D. 1979. Pagg. 1 – 9. 352 Petrie, W. M. F. 1889. Pagg. 5 – 7.

353 Petrie, W. M. F; Wainwright, G; MacKey, E. 1912. Pagg. 23 – 29. 354 Arnold, D. 1997. Pag. 81.

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Figura 60 - Pianta del complesso di Khendjier (Lehner, M. 1997. Pag. 186).

Del tempio sono rimasti in situ solamente le pavimentazioni e alcuni frammenti dei rilievi, nulla che ci permetta di distinguere gli ambienti che ne facevano parte e l’uso al quale erano destinati.356 La Cappella Nord, un tempo luogo di accesso ai sotterranei della

piramide, lentamente trasformata in semplice sala di offerta a cominciare da Sesostri II, aveva nella parete Nord una falsa porta in quarzite gialla e rilievi con scene di portatori di offerte secondo i canoni di Medio Regno.357

La parte più importante di quest’ultimo complesso della piramide d’Egitto è, ancora una volta per le ovvie ragioni che abbiamo più volte elencato, la parte sotterranea. La discenderia era accessibile da un varco a Ovest e due lastre di pietra bloccavano il passaggio a eventuali ladri che avessero tentato di accedere alla camera di sepoltura del sovrano, che non si fece mai seppellire sotto questa piramide.

Concludendo possiamo dire come quest’ultimo complesso simboleggi le costanti modifiche che intercorsero nell’elaborazione di queste strutture per tutto il Medio Regno fino a giungere nel Secondo Periodo Intermedio. Rinveniamo infatti sia gli elementi caratteristici del periodo, la sottostruttura e i recinti, che i segni di una ricerca della tradizione di Antico Regno simboleggiata dalla Piramide Satellite.

356 Verner, M. 1997. Pagg. 439 – 441. 357 Lehner, M. 1997. Pag. 186.

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Cap. V – L’Amministrazione nei Templi delle Piramidi.

I Templi delle Piramidi che sorgevano in relazione alle grandi strutture sepolcrali erano parte di un ampio sistema di amministrazione che coinvolgeva l’intero stato egiziano. I resti di cultura materiale, siano essi manufatti o strutture architettoniche, testimoniano l’esistenza di un sistema amministrativo complesso, in grado di gestire un ampio territorio.

La capitale dell’Egitto nell’Antico Regno era Menfi, di cui non conosciamo le dimensioni che doveva avere in antico. Purtroppo i documenti amministrativi che ci sono pervenuti dall’Antico e dal Medio Regno sono molto pochi. Di quei pochi frammenti d’informazioni sul sistema statale egizio spesso non si possono ricavare molte informazioni, soprattutto quando vengono citate titolature che non sono direttamente correlate a una funzione ben specifica.358 Gli abitanti dell’Egitto erano parte di una struttura sociale complessa, che

possiamo suddividere per praticità in tre categorie:

• Contadino analfabeta.

• Uomini letterati con cariche vicine al faraone.

• Figure subordinate dello stato, come soldati o artigiani.

Il primo scopo dell’amministrazione, relativo a più gruppi di società complesse, è quello della gestione economica delle risorse. Il controllo dei beni era svolto nell’Antico Regno da un sistema amministrativo centralizzato attraverso il metodo della tassazione. In seguito i beni recuperati erano ridistribuiti alla popolazione, secondo fasce e categorie diverse di personaggi connessi con lo stato.359 L’amministrazione egizia si occupava anche della

gestione delle risorse (razioni) che potevano essere relative sia a cibo che a beni di lusso di varia tipologia.

Un altro ambito dell’amministrazione particolarmente importante era quello relativo alla legge e alla giustizia. La cultura egiziana fin dalle sue origini ha sempre ruotato attorno al concetto di ordine universale, secondo un modello che affonda le proprie origini nella creazione del cosmo ed è simboleggiato dalla Maat.360

Il vero obiettivo di una qualsiasi amministrazione, sia passata che recente, non è solo quello di attuare una ridistribuzione economica bilanciata sulla popolazione o di gestire un sistema di leggi, ma anche quello di coordinare la forza lavoro al fine di arrivare a completare un obiettivo. Nell’Antico Regno questo risultato è ampiamente raggiunto, e le stesse piramidi ne sono la prova tangibile. Alle dipendenze dello stato non si trovano però solamente i lavoratori, quanto anche gli architetti, i supervisori e gli artigiani specializzati come, ad esempio, gli scalpellini.361. Le fonti limitate che ci sono pervenute per le prime fasi

storiche d’Egitto pongono particolarmente l’accento sulla figura dello scriba; la sua figura,

358 Kemp, B; Trigger, B; O’Connor, D.; Lloyd, A. 2001. Pag. 80. 359 Kemp, B. 1991. Pag. 163.

360 Hornung, E. 2002. Pagg. 131 – 137. 361 Kadish, G. 1996. Pagg. 477 – 479.

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sottolineata in molteplici pubblicazioni, mostra come fosse essenziale alla gestione pratica dello stato. Ad esempio lo scriba, calcolando il lavoro di una giornata prodotto da un singolo operaio in un cantiere di una piramide, gli destinava un quantitativo di razioni ben precise dettate da tabelle precompilate.362

Figura 61 - Segni dei lavoratori in una cava di estrazione ad Aswan (Engelbach, R. 1922. Pl. 6).

Nel caso della costruzione delle piramidi abbiano diverse testimonianze archeologiche che ci confermano il meccanismo della distribuzione; in particolare ad Aswan sono state rinvenute, in una delle cave di granito locale, delle misurazioni relative alla rimozioni di quantità, forse giornaliere, di pietra. La razione corrisposta a uno degli operai doveva essere relativa al quantitativo di roccia rimossa, indicata da dei segni verticali corrispondenti al nome del singolo lavoratore. (Figura 61).

Abbiamo visto quindi come la burocrazia che permetta a uno stato di svilupparsi secondo modi diversi e soggetti sociali altrettanto vari in contesti limitati. La diffusione capillare di questo sistema di controllo permette, su larga scala, di generare dei processi di pianificazione dello stato che si riflettono direttamente sulla tipologia e distribuzione degli insediamenti. Questi processi però coinvolgono anche le singole strutture che sorgono sul territorio e, se si tratta di edifici particolarmente rilevanti per una cultura, hanno lo stesso impatto sull’ambiente. Il modo con il quale una società impone l’ordine sullo spazio naturale, con l’edificazione di un insediamento o di una struttura, lascia un segno ben preciso. Questo segno simboleggia la capacità di una società umana di dare forma all’ambiente in cui vive e, al contempo, di mostrare qual è il modello esemplare in cui la comunità si presenta e identifica.363 Riconoscendo in una comunità tale potere di

362 Kemp, B. 1991. Pag. 179. 363Ibid. Pag. 193.

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manipolazione dell’ambiente che la circonda se ne individua anche l’ideale, o più spesso gli ideali, che danno origine all’ordine sociale e che fungono da collante per lo stato.

Nell’Antico Regno i cimiteri reali di Saqqara sono il perno attorno ai quali ruotano gli ingranaggi amministrativi dello stato e in cui s’identifica parte dell’ideologia della società egiziana. L’edificazione delle piramidi e dei complessi templari circostanti, assieme alle città delle piramidi, furono sia nell’Antico che in parte nel Medio Regno il motore dell’economia e dello sviluppo del paese. I culti dei sovrani che si svolgevano nei templi delle piramidi all’interno delle strutture diventavano il modo con cui amministrare quelle che erano funzioni ritenute necessarie secondo le credenze oltremondane radicate nella società.364 I

documenti che vedremo successivamente quando analizzeremo l’amministrazione dei complessi delle piramidi, in particolare i Papiri di Abusir relativi al regno di Neferirkara della V Dinastia, ci aiuteranno a definire meglio le funzioni e il sistema sociale ed economico in vigore nell’Antico Regno.