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Di questa fase abbiamo poche informazioni concernenti l’architettura di carattere monumentale. Purtroppo i pochi dati di cui abbiamo evidenza provengono da blocchi riutilizzati in epoche posteriori per l’erezione di altri edifici.

95 Lehner, M. 1997. Pag. 9 96 Shaw, I. 1995. Pagg. 233 - 235. 97 Bradshaw, J. 1997. Pagg. 30 - 33. 98 Assmann, J. 2002. Pagg. 60 - 61.

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Nel Medio Regno la costruzione in pietra è adoperata in larga parte per l’edificazione di strutture dedicate alle divinità; sia che si tratti di Templi di Culto che di Templi Reali il collegamento con il divino è sempre presente e reso manifesto dalla presenza delle decorazioni parietali e dei testi relativi alle scene. Il tempio diventa il luogo nel quale sono registrate le conoscenze e le memorie dei fatti, assieme alle parole e le liturgie di culto.99

Con la fine dell'Antico Regno e il Primo Periodo Intermedio in Egitto avvengono diversi sconvolgimenti di natura sociale che portano alla creazione di nuovi assetti nel paese. Le trasformazioni religiose, oltre che culturali, influiscono anche sui monumenti funerari reali, dei quali abbiamo meno conoscenze che delle strutture del passato. Con l'XI Dinastia, originaria della Tebaide, si tenta di restaurare l'unificazione che si era perduta in precedenza e solo con la fondazione della XII Dinastia per opera di Amenemhat I si può tornare a parlare di un Egitto unificato e stabile politicamente. In realtà possiamo affermare come solamente con la salita al potere di Sesostri I, in seguito a complotti di palazzo, si può tornare a parlare di un vero ritorno dell’ordine sociale politico in Egitto.100

Figura 8 – Ricostruzione del monumento di Montuhotep a Deir el-Bahari (Wilkinson, T. 2000 Pag. 22).

Per quanto riguarda l'edificazione di strutture che possiamo definire templari secondo i canoni più volte citati il primo esempio in tal senso è costituito dal tempio mortuario di Montuhotep a Deir el-Bahari.101 Questo divenne il modello sul quale si impostarono i

complessi funerari dei periodi successivi, come anche il monumento funerario di Hatshepsut della XVIII Dinastia.

99 Goyon, J. et al. 2004. Pag. 36. 100 Favry, N. 2009. Pagg. 11 - 20. 101 Wilkinson, R. 2000. Pagg. 22 – 23.

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Ad enfatizzare i cambiamenti avvenuti dopo la VI Dinastia sono gli elementi decorativi che troviamo nei monumenti funerari, oltre alle scene del sovrano dinanzi ai portatori di offerte o intento nei rituali della festa sd; nella sala ipostila centrale era presente un altare con una colossale statua regale alla quale venne aggiunta in epoca tarda un’immagine di Amon-Ra. È proprio la presenza manifesta del dio che s’introduce nella rappresentazione regale l’elemento centrale del cambiamento dall’Antico al Medio Regno.102 L’edificio eretto

da Montuhotep a Deir el-Bahari non può più essere considerato solamente un tempio dedicato al sovrano, sia vivente che defunto, in questo luogo infatti avveniva la venerazione di una ben precisa divinità, Amon-Ra, che è alla base di un culto nel quale il re e il dio sono uniti in un unico essere.

Successivamente vedremo come quanto affermato in precedenza si ripercuota sui Templi delle Piramidi, abbandonati dai primi sovrani del Medio Regno, e che tornano a essere edificati nuovamente a partire dal regno di Amenemhat I. I cambiamenti culturali tra Antico e Medio Regno non influiscono solamente sulle concezioni religiose, ma modificano anche lo spazio sacro dei templi funerari facenti parte dei complessi delle piramidi riflettendosi sull’architettura monumentale di questa fase.

Templi non connessi direttamente alle strutture funerarie, o legati al culto del sovrano secondo un’accezione funeraria, furono edificati a Karnak, entrambi dedicati ad Amon-Ra. In particolare per il tempio di Karnak la documentazione risale addirittura al periodo di Sesostri I; nella Cappella Bianca a Tebe abbiamo attestato il nome classico del tempio: ipt-

swt. Il tempio di Karnak fu soggetto in seguito di molteplici rifacimenti che ne cambiarono più volte l’assetto, oltre ad ingrandirlo ulteriormente con cinte differenti.103

Per quanto i materiali siano limitati rispetto a quelli dell’Antico Regno ciò che è rimasto delle strutture, con i loro apparati decorativi, ci permette di effettuare un’indagine quanto possibile accurata sui Templi delle Piramidi di questo periodo.

102 Arnold, D. 1997. Pagg. 74 – 75. 103 Gabolde, L. 1998. Pagg. 123 – 127.

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Cap. III – I Complessi Funerari di Antico Regno.

Le credenze religiose egizie che erano già presenti in una fase arcaica della storia, precedente all'unificazione del paese e riproposte in seguito anche in epoca storica, si basavano su modelli culturali complessi. Questo sistema di credenze diede vita a una variegata produzione materiale, tra cui spicca la ceramica e le sue decorazioni poiché pervenutaci in numero maggiore, e di stili decorativi connessi alle credenze religiose. La cultura materiale però interessò anche un altro campo della produzione egizia, quello dell'architettura, dando così origine a una struttura templare che oggigiorno per comodità distinguiamo in due tipologie:

• Templi degli dei.

• Templi del faraone defunto.

Nell'Antico Regno il sovrano viene divinizzato e sepolto nella piramide, a simboleggiare l'ascensione all'aldilà celeste e il tumulo primordiale, ma assieme alla sepoltura vengono edificate delle strutture che sono funzionali al culto del faraone: il tempio funerario che è adoperato per rituali e offerte.

Il complesso delle piramidi diviene, come nel caso delle stanze presenti nelle mastabe contemporanee e precedenti all'edificazione delle piramidi, la residenza eterna del sovrano nel quale il kA vive in eterno sostentato dalle offerte funerarie.104

Come tutte le sepolture in Egitto anche le piramidi che furono edificate dai faraoni necessitavano di aree dedicate alla venerazione del defunto, oltre che di cappelle nelle quali permettere ai portatori di offerte di lasciare beni e recitare preghiere. Dalle più semplici mastabe alle complesse tombe reali la sovrastruttura presenta delle cappelle di culto. Nella piramide questa idea assume una rilevanza maggiore dato che l'uomo sepolto all'interno ascende al consesso divino. Inizialmente in Egitto tutte le strutture templari dovevano essere connesse con la divinizzazione del faraone, ed era a questo che dovettero servire le strutture che circondavano già le prime tombe reali.105 A causa di questo stratificato sistema di

credenze vedremo come le diverse strutture facenti parti del complesso funerario della piramide siano disposte secondo un orientamento prestabilito. Anche la camera di sepoltura del sovrano segue questo sistema essendo infatti orientata verso le stelle circumpolari. L'importanza delle strutture che attorniano la piramide è sottolineata dalla loro natura di tempio mortuario, che viene posto come vedremo sul lato Est. Questa struttura assume una grande importanza in quanto è il tempio della piramide vero e proprio. A partire dai tre sovrani della IV Dinastia che edificano le proprie tombe a Giza il tempio della piramide si

104 Smith, B. 1938, Pag. 122. 105 Arnold, D. 1997. Pag. 31.

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accresce in dimensioni e importanza, in quanto rispecchia gran parte delle concezioni oltremondane dato che si pone come parallelo del palazzo regale abitato in vita.106

Le strutture facenti parte dei complessi delle piramidi, non solo per l'Antico ma anche per il Medio Regno, non sono di facile interpretazione in quanto riassumono una serie diversa di significati che spesso non ci sono tramandati dalle fonti. Secondo D. Arnold definire le strutture che avremo in seguito modo di analizzare come templi mortuari, o funerari, è riduttivo in quanto l'intero programma architettonico del complesso non era solo volto a fornire un luogo di sepoltura per il re ma anche uno scenario per i rituali che trasformano il re in un essere soprannaturale.107

Nel testo che segue cercheremo dapprima di individuare i modelli delle origini connessi alle credenze oltremondane che portarono all'edificazione del primo complesso funerario di una piramide, quello di Djoser. Successivamente cercheremo di delineare gli sviluppi nell'architettura associati alle possibili nuove introduzioni culturali nelle quali le strutture dei templi delle piramidi furono coinvolte fino al Medio Regno.